A me le guardie!


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Autore Messaggio
R. Bolton
«Maia»
Messaggi: 674
MessaggioInviato: Gio 07 Apr 2005 20:11 pm    Oggetto:   

Luca Zaffini ha scritto:
Sono il solo a odiare questo tipo di libri?
L'ho preso basandomi sulla recensione... 15 euro (c'era solo quella edizione) buttati.
E' della stessa risma di Douglas Adams... descrizioni interminabili e circonvolute, quasi improvvisate, umorismo a livello zero, che le barzellette su Topolino fanno più ridere. Non capisco. Cosa... eehm... ci zia. Sia! Eh. Di umoristico in un libro cosà. Così! Ecco, la precedente affermazione è costruita come una delle frasi che dovrebbe far ridere o sorridere nel libro di Pratchett! E seguire una trama con una scrittura del genere è faticoso, altro che divertente!
Alla larga.

Anatema!!!!! Laughing Laughing
Certo l'umorismo è molto sottile, inglese ovviamente, ma assolutamente efficace.
E se conosci le strutture tipiche della parodia non puoi negarlo per onestà, ammettilo.
Che magari non ti piaccia è un altro discorso...

Esempio-SPOILER:

Quando Vimes si trova faccia a faccia con Lupin Wonse e questi chiama le guardie (centomila contro uno) tu cosa ti aspetteresti?
Addossooooooooooooo!
E invece no!
Tu vedi le guardie avanzarsi pian pianino e titubanti cogitando nei loro cervellini: "E' solo.. E' sicuramente l'Eroe! Ma chi me lo fa fà? Non potevo starmene a casa..."
E così via...
Si tratta di uno dei più semplici meccanismi di ribaltamento delle aspettative e ce ne sono a decine (oltre ai giochi verbali e alle battute nonsense come le invocazioni ed i rituali dei Confratelli Elucidati -non Illuminati bada bene- della Notte d'Ebano)....
Geniale è dir poco.
pep
«Animula vagula, blandula» Animula vagula, blandula
Messaggi: 6879
Località: Parthenope
MessaggioInviato: Gio 07 Apr 2005 21:04 pm    Oggetto:   

Ave,

Ritengo sia un puro problema di gusto. Inoltre, non credo ci sia un libro che possa piacere universalmente. O potrebbe darsi che non era il momento di affrontare A me le guardie!: a volte capita. Possiamo vivere un periodo nel quale proprio un libro non ci va giù. Oppure, semplicemente, non ti piaceva proprio. E' legittimo. Quanto alla traduzione, è certamente ben fatta.

Ave.
*The User Formerly Known As Caesar
Melchisedek
«Hobbit»
Messaggi: 5
MessaggioInviato: Gio 14 Apr 2005 9:39 am    Oggetto:   

Chi non ha ancora letto "A me le guardie" non legga il resto del messaggio.

Terry Pratchett è un prisma. Eccentrico, colorato, rifrange e distorce le acquisite certezze della nostra società contemporanea e per farlo sceglie la via dell'ironia e non della comicità. Non è mai volgare, non denigra con leggerezza e non fa sghignazzo lubrico (vedi l'esemrpio del coltivatore di-retto). Anzi è in nome della diversità che la sua satira mira a destrutturare gli schemi precostituiti e le preconfezionate finzioni. In primis la sua parodia è diretta proprio ai cliché del fantasy, ma non risparmia i proverbi, l'editoria e la televisione di un certo tipo e nessun aspetto dell'odierna società. Pratchett non usa tormentoni alla "Chi è Tatiana" seguiti da una risata d'invito. Pratchett non ricorre a trucchi da cabaret, ma fa appello all'intelligenza del lettore. Se in Pratchett si vuol sviscerare qualche difetto, direi che le trame sono farraginose e dispersive (un po' come in Pinketts, ma d'altro canto, questo è il più tipico difetto dei funamboli della parola e dell'ironia), ma non direi che non sono sorrette da sottile ironia.

L'autore inglese usa diversi meccanismi ma credo che il suo prediletto sia l'ellissi come quando Varneshi dona a Carota la Conchiglia di protezione:

Citazione:

"Codpiece like in fish?" said Carrot, mystified.
"No. It's for the fighting," mumbled Varneshi. "You should wear it all the time. Protects your vitals, like."
Carrot tried it on.
"It's a bit small, Mr. Varneshi."
"That's because you don't wear it on your head, you see."


Usa la demenzialità tipica della parodia:

Citazione:

Vimes: "Corporal Nobbs, why are you kicking people when they're down?"
Nobby: "Safest way, sir."


Usa la "personificazione" applicata alle descrizioni.

In ultima analisi ritengo che Pratchett non possa e non debba piacere a chiunque. Chi si aspetta la classica fantasy ne rimarrebbe di certo indignato, chi si aspetta il libro delle barzellette di Totti ne rimarrebbe deluso. Pratchett non è per chi non sa ridere di se stesso.
-Kruppe-
«IppoPato» IppoPato
Messaggi: 14989
Località: Darujhistan
MessaggioInviato: Gio 14 Apr 2005 10:25 am    Oggetto:   

Melchisedek ha scritto:
Pratchett non è per chi non sa ridere di se stesso.


Mi piace molto questa definizione (e mi piace molto Pratchett ovviamente, anche se ho letto solo, per ora, A me le guardia) Very Happy
Shauku de Belork
«Balrog»
Messaggi: 2261
Località: Pozzolo Formigaro (AL)
MessaggioInviato: Gio 14 Apr 2005 11:22 am    Oggetto:   

Ritengo che sia una ottima presentazione di Pratchett e del suo genere, anche se non comprendo perchè, ma probabilmente ho frainteso, vi sia una sorta di attacco a chi per proprio gusto non ama tale autore o il genere. Non è un genio assoluto a cui tutti si devono inchinare o comprendere, non lo è nemmeno Tolkien, che ha di sicuro maggior successo rispetto Pratchett.
Io di Pratchett ho letto quasi tutto quello che è stato tradotto in italiano, per il fatto che in inglese per me perderebbe molto, o meglio, non capirei praticamente una mazza dell'ironia più "comprensibile" anche in italiano, figurarsi l'ironia nascosta.

A me piace particolarmente Pratchett, vedere il fantasy parodiato fra realtà e fantasia, schernendo entrambe le realtà, ma lo apprezzo non per come faccia ironia sulla realtà o sugli aspetti reali che si intravedono nei suoi libri, perchè onostemante non mi fanno ne caldo ne freddo, ma per la sua parodia dell'universo fantastico e dei giocatori di ruolo.
Io non apprezzo per nulla la satira, e faccio una fatica bestia a capire l'umorismo inglese, che trovo spesso insulso e pesante, ma probabilmente perchè a me manca una cultura sulle spalle per poterlo apprezzare, per dirla in modo più comprensibile "son ignorant e me ne vant" Razz (non credo che sia riconducibile a nessun dialetto però Embarassed Razz ) e perchè mi mancano informazioni sul mondo inglese e di come lo vede un inglese.

Però non vedo perchè, sempre fraintendendo probabilmente, attaccare come offesa quasi personale il fatto che a qualcuno non piaccia Pratchett. E nemmeno la distinzione fra "Comicità intelligente" e "comicità popolare", perchè entrambe nascono dallo stesso concetto, prendere in giro la realtà, solo che sfruttano terminologie differenti, ma nessuna delle due perde in favore dell'altra, perchè il Cabaret, se ti togli le fette di salame dagli occhi e dalle orecchie, nasconde le stesse realtà visionate dalla comicità Intelligente, semplicemente è recepita da un maggior numero di persone.

Ora, sperando di non essere sembrato polemico Embarassed perchè non era mia intenzione, vi saluto.
Noi siamo in Sempiterno Scorrere.

eNKay
«Gwaihir»
Messaggi: 11084
MessaggioInviato: Gio 14 Apr 2005 13:41 pm    Oggetto:   

Io attacco Zaffini quando mi pare, oh! Wink

E' che siamo vecchi amici di forum! Vecchi in utti i senso, bonf...
26 / 27 gennaio 2009

I giorni della memoria.
Melchisedek
«Hobbit»
Messaggi: 5
MessaggioInviato: Gio 14 Apr 2005 15:04 pm    Oggetto:   

Non vorrei dilungarmi ancora su questo argomento che rischia di portarci fuori tema. Volevo però precisare soltanto due cose.

1. Non era mia intenzione classificare un'ironia di serie A e una comicità di serie B (io amo Woddy Allen e rido con il primo Abatantuono). Nella comicità e nell'ironia, come d'altro canto in ogni genere di comunicazione, ci sono un messaggio, il suo mittente, il suo destinatario e il referente. Il referente è il background culturale, il sostrato dei due fautori della comunicazione, senza il quale il messaggio giungerebbe a destinazione ma non sarbbe compreso. Proprio a causa di questo background credo sia difficile per chiunque non sia Inglese intendere certi ammiccamenti di Pratchett. In questo Shauku de Belork ha ragione.

2. Chi fa ironia dovrebbe essere uno che dice "rido con te" e non "rido di te", al massimo dovrebbe considerare un "ridiamo di noi".
eNKay
«Gwaihir»
Messaggi: 11084
MessaggioInviato: Gio 14 Apr 2005 15:07 pm    Oggetto:   

Melchisedek ha scritto:
Woddy Allen


Questa è spettacolare! Mr. Green
26 / 27 gennaio 2009

I giorni della memoria.
Shauku de Belork
«Balrog»
Messaggi: 2261
Località: Pozzolo Formigaro (AL)
MessaggioInviato: Gio 14 Apr 2005 18:46 pm    Oggetto:   

Melchisedek ha scritto:

1. Non era mia intenzione classificare un'ironia di serie A e una comicità di serie B

E io in effetti avevo detto che probabilmente avevo frainteso Embarassed
Melchisedek ha scritto:

2. Chi fa ironia dovrebbe essere uno che dice "rido con te" e non "rido di te", al massimo dovrebbe considerare un "ridiamo di noi".


Perfettamente d'accordo Smile
Noi siamo in Sempiterno Scorrere.

Casanunda
«Bibliotecario di Babele» Bibliotecario di Babele
Messaggi: 4288
Località: Locus Horribilis
MessaggioInviato: Gio 14 Apr 2005 19:31 pm    Oggetto:   

Shauku de Belork ha scritto:
probabilmente perchè a me manca una cultura sulle spalle


Sai che peso se no Laughing
Shauku de Belork
«Balrog»
Messaggi: 2261
Località: Pozzolo Formigaro (AL)
MessaggioInviato: Ven 15 Apr 2005 13:01 pm    Oggetto:   

Casanunda ha scritto:
Shauku de Belork ha scritto:
probabilmente perchè a me manca una cultura sulle spalle


Sai che peso se no Laughing
Laughing Tremendo, mica voglio faticare io Razz
Noi siamo in Sempiterno Scorrere.

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