Mi ficco in questo tema pure io.
Le mie sono visioni parziali, come è naturale che sia datasi la natura di ogni realtà ...
Io credo che si scrive "seriamente" quando ci si pone le giuste domande... Ci vuole tecnica, ispirazione, tenacia... ma credo che ci voglia anche un certo quid di capacità di "metascrittura", cioè di autoconsapevolezza in un termine lungo ma sintetico...
Credo, per annichilire la sintesi appena espressa
... che uno dovrebbe chiedersi innanzitutto, cosa vuole dalla sua attività di scrittore. Che genere di Fantasy si vuole fare ed a quale pubblico si vuole arrivare!
Naturalmente ciò è valido se si aspira a farsi pubblicare e si sogna un minimo di successo... non mi si sputino fuori le solite baggianate sul potere taumaturgico dell'ispirazione! Non è concetto che ritendo serio!
Leggere fa bene, ma cosa?
Beh! Quel che piace, come è ovviio, indi Fantasy, ma non solo!
Io mi sono calato con mucho gusto La Luna ed i Falò di Pavese e l'ho fatto proprio perché sto rivedendo e correggendo il mio romanzo. Quel libro è scritto bene, ma non solo! Tratta tematiche che fanno parte di quel che voglio epsrimere e lo fa con profondità ... io, che ambisco a presentarmi come un autore di un Fantasy "maturo" (in molti sensi) ne sono attratto!
Ma io intendo il fantasy che voglio scrivere come "teatro del mondo", non evasione, non roba alla "Eragorn" o altro...
Leggere autori anglosassoni in lingua originale? Beh! Se conosci a sufficienza l'idioma... VA BENISSIMO!
Leggere opere antiche?
Hey! A me piacciono! Ho la mia modesta, piccola, biblioteca mitologica che spazia un po' per le sponde del Mare del Nord, quanto del Mediterraneo.. mi sono spinto sino in Mesopotamia guarda un po'... serve per scrivere? Credo di sì...
Però, però, però... mi stavo dimenticando la cosa più importante:
VIVERE!
Sempre, ammesso e non concesso che si voglia avere un taglio "letterario" a quel che si scrive, ovvio!
Beh! Ho pontificato abbastanza per questa sera!
Vado a far riposare le mie fiamme...
Scintillii a Tutte/i!
un muspeling