La leggenda dei Drenai (Gemmell)



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Luca Zaffini
«Eldar»
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MessaggioInviato: Ven 28 Nov 2003 19:58 pm    Oggetto: La leggenda dei Drenai (Gemmell)   

Salve,
ho appena iniziato a leggere il libro in oggetto, visto che "Il grande intrigo" di Marco mi ha un pò stufato.... beh, impressioni iniziali sono una piacevole caratterizzazione dei personaggi, dialoghi piacevoli e realistici... di contro ho notato un pò di affollamento di nomi/luoghi/città nelle prime pagine che mi hanno costretto ad andare un pò avanti e indietro e delle incertezze nell'uso dei Punti di Vista dei personaggi (zompa un pò qua e là).
Molto in positivo c'è il fatto che NON inizia un capitolo scrivendo per tre pagine le azioni e i pensieri di un personaggio che non ha ancora descritto o introdotto. Errore fastidiosissimo che commettono molti scrittori, anche italiani, anche pubblicati. Non vi dà fastidio leggere dieci paragrafi tipo "Prese questo, fece quello, pensò quell'altro" e alla fine del decimo non aver ancora saputo:
1) il nome del personaggio
2) se è uomo o donna
3) se è umano o no...?

A me sì.
Va bè, scusate il triplo salto di palo in frasca!

L.
"Esistono tre regole per scrivere un grande romanzo. Sfortunatamente, nessuno sa quali siano."
(S.Maugham)
Palin
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MessaggioInviato: Ven 28 Nov 2003 22:03 pm    Oggetto:   

Mah, per quanto riguarda le azioni con soggetto indefinito, direi che dipende dallo stile dell'opera e dello scrittore. Ha vantaggi e svantaggi, se lo scrittore intende mettere l'accento sui particolari penso che fare in quel modo abbia un senso.. penso anche che sia una tecnica un po' inflazionata, secondo me va bene per personaggi che fanno cose insolite (così c'è un piccolo colpo di scena quando si svela l'arcano) ma altrimenti tende a stancare...

S'intende che non sono un esperto e dico solo le mie opinioni personali.. Smile
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Luca Zaffini
«Eldar»
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MessaggioInviato: Sab 29 Nov 2003 10:57 am    Oggetto:   

palin ha scritto:
Mah, per quanto riguarda le azioni con soggetto indefinito, direi che dipende dallo stile dell'opera e dello scrittore. Ha vantaggi e svantaggi, se lo scrittore intende mettere l'accento sui particolari penso che fare in quel modo abbia un senso..


Secondo me invece non ha proprio alcun senso nascondere al lettore chi si sta muovendo sulla "scena". E' una presa per i fondelli, un trucchetto da novizi per generare un colpo di scena che irrita e basta il lettore, il quale non riesce ad entrare nel punto di vista del personaggio ma si limita ad assistere ad una serie di azioni per lui senza senso.
IMHO, ovviamente.
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Gilgames
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MessaggioInviato: Sab 29 Nov 2003 17:28 pm    Oggetto:   

Gemmell è grande; vedrai che "La leggenda" ti invoglierà a leggere anche "Le spade dei Drenai". I suoi libri hanno ritmo e personaggi coinvolgenti, talvolta indimenticabili. Per non parlare della perizia con cui decsrive le battaglie. per me è un'ottima scelta
Negróre
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MessaggioInviato: Sab 29 Nov 2003 19:06 pm    Oggetto: Re: La leggenda dei Drenai (Gemmell)   

Luca Zaffini ha scritto:
Molto in positivo c'è il fatto che NON inizia un capitolo scrivendo per tre pagine le azioni e i pensieri di un personaggio che non ha ancora descritto o introdotto.

Lo consideri un errore? Io no, non in assoluto. E' molto semplice far capire chi è il personaggio a inizio scena, è questione di quattro cinque parole in più; e poi si va lisci.
Non parlerei di errore, anche se è evidente che a te dà fastidio; né parlerei di colpo di scena (il colpo di scena non può essere nascondere il protagonista delle azioni - a meno che non sia la prima scena assoluta del romanzo in cui ella/egli/essa/esso compare -), tanto meno di colpo di scena da novizi, visto che a volte è un espediente utilizzato anche da scrittori affermati (Brooks, per citarne uno... non proprio un novizio). Parlerei di scelte.

Inoltre, il cambio continuo del punto di vista, ma non ho letto Marco, se ben gestito rende più varia la narrazione. Anche qui, parlare di incertezza mi sembra un po' azzardato; parlerei ancora una volta di scelta. A patto, ovviamente, che sia ben utilizzata.

Scrittori italiani, anche pubblicati: nome e cognome no? ;)
Un sorriso, Andrea
Luca Zaffini
«Eldar»
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MessaggioInviato: Dom 30 Nov 2003 12:37 pm    Oggetto:   

Gilgames ha scritto:
Gemmell è grande; vedrai che "La leggenda" ti invoglierà a leggere anche "Le spade dei Drenai". I suoi libri hanno ritmo e personaggi coinvolgenti, talvolta indimenticabili. Per non parlare della perizia con cui decsrive le battaglie. per me è un'ottima scelta


No, no... mi piace molto quello che sto leggendo. A parte quei dettagli su cui faccio il pignolone, mi coinvolge ed è molto dinamico.
Ah, un'altra cosa che mi lascia perplesso sono i frequenti deus ex machina che salvano la pelle ai personaggi (per ora almeno)...
No ma chiariamo, sto facendo il rompipalle tanto per discorrere, Gemmel mi sta piacendo molto e comprerò gli altri volumi! Twisted Evil
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(S.Maugham)
Luca Zaffini
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MessaggioInviato: Dom 30 Nov 2003 14:55 pm    Oggetto: Re: La leggenda dei Drenai (Gemmell)   

Negrore ha scritto:

Non parlerei di errore, anche se è evidente che a te dà fastidio; né parlerei di colpo di scena (il colpo di scena non può essere nascondere il protagonista delle azioni - a meno che non sia la prima scena assoluta del romanzo in cui ella/egli/essa/esso compare -), tanto meno di colpo di scena da novizi, visto che a volte è un espediente utilizzato anche da scrittori affermati (Brooks, per citarne uno... non proprio un novizio). Parlerei di scelte.

Inoltre, il cambio continuo del punto di vista, ma non ho letto Marco, se ben gestito rende più varia la narrazione. Anche qui, parlare di incertezza mi sembra un po' azzardato; parlerei ancora una volta di scelta. A patto, ovviamente, che sia ben utilizzata.

Scrittori italiani, anche pubblicati: nome e cognome no? Wink


Non lo considero sempre un errore. E' tale solo se involontario, altrimenti si può classificare anche come incapacità o immaturità stlistica. Come dici tu, è molto semplice mettere le cose in chiaro, perchè non farlo?
Infatti non è un colpo di scena, è un espediente ridicolo che serve solo ad irritare il lettore - su questo siamo d'accordo - e non va fatto nemmeno nella prima scena del romanzo. Con il lettore si deve instaurare un rapporto di chiarezza, non lo si può ingannare con trucchetti vari (troppi se ne leggono, anche se ora ho zero voglia di scriverne).
E per quanto riguarda Brooks non è che tu abbia scelto un gran esempio di stile...

Sul cambio di punto di vista non mi sono spiegato. Il punto di vista multiplo mi va benissimo, e lo uso sempre, ma va fatto bene. Ossia ad ogni scena deve corrispondere il punto di vista di un personaggio, con i relativi limiti. Ma se nella stessa scena mi scrivi due paragrafi dal punto di vista di Tizio, poi altri tre dal punto di vista dell'oste, poi altri due nella testa di Tizio... è narratore onniscente, ma anche narratore fastidioso, e si fatica a seguire il filo degli eventi e dei pensieri. In quel senso Gemmel la usa con incertezza: ho iniziato "dentro" la mente del protagonista, per poi magari trovarmi poco dopo tra i pensieri dell'oste, per poi tornare alla mente del protagonista... Forse sono io allergico alla narrazione onniscente, mah.

Scrittori italiani? Si dice il peccato, ma non il peccatore! Twisted Evil
Scherzi a parte di romanzi e racconti che iniziano così o che hanno quelle incertezze se ne trovano a carriolate anche sul web.
I tuoi romanzi non li ho letti, stai tranquillo! Wink
Se proprio devo trovare una cosa irritante nella tua scrittura (relativa alla tua rubrica, però), eccola: "egli/ella/esso/essa"... non si legge, è un pugno nello stomaco della scorrevolezza ed è anche un manierismo completamente inutile ai fini della spiegazione, se non dannoso. Twisted Evil
Mi ricorda un pò i manuali dei Giochi di Ruolo americani, in cui il soggetto è sempre scritto al femminile (She, her) per un presunto politically correct femminista. Tutto questo ovviamente e totalmente IMHO e senza offesa alcuna.
E ti prometto che prima o poi comprerò il cofanetto de "Le sette gemme"! Very Happy
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(S.Maugham)
franz
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MessaggioInviato: Dom 30 Nov 2003 23:25 pm    Oggetto:   

Luca sei uno screanzato. A proposito del sondaggio guarda che le fanciulle del forum mi hanno eletto uomo piu' affascinante del mondo. Laughing
Brutta cosa l'invidia. Cool
- Sei un pessimista o un ottimista?
- Sono un pessimo ottimista
Luca Zaffini
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MessaggioInviato: Lun 01 Dic 2003 20:39 pm    Oggetto:   

franz ha scritto:
Luca sei uno screanzato. A proposito del sondaggio guarda che le fanciulle del forum mi hanno eletto uomo piu' affascinante del mondo. Laughing
Brutta cosa l'invidia. Cool


Screanzato per cosa?
Se è per l'opinione che ho dato su un dettaglio insignificante, aggiungendo una valanga di IMHO e senza offesa, mi sembra eccessivo. A me quel dettaglio fa quell'effetto, mi risalta nella prosa allontanandomi da ciò che sto leggendo, mi sembra un manierismo. E' una mia personale idiosincrasia, e l'ho premesso. Ognuno ha le sue fobie, il thread verteva proprio su questo! Ma è evidente che mi sono riferito ad una piccolezza esagerandola solo perchè mi sembrava che Andrea avesse capito erroneamente che mi riferivo a lui, e allora ho voluto trovare il pelo nell'uovo tanto per giocare.
Gli ho anche promesso che avrei comprato il cofanetto! Smile

Se è per il sondaggio, guarda che tra le opzioni ho messo anche tipi fichi come Bruce Willis, e soprattutto me stesso tra qualche anno, non so se mi spiego! Cool
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Negróre
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MessaggioInviato: Lun 01 Dic 2003 21:36 pm    Oggetto:   

Non credo lo "screanzato" di Franz si riferisse alla questione tecnica di cui stavamo discutendo... che si riferisse al sondaggio?

Comunque, Luca, capisco quanto vuoi dire, ma resto dell'idea che non si possa parlare sempre di errore. Dipende da come viene gestita la cosa. Poi, ovviamente, è sacrosanto che tu lo ritenga un errore. :)

Relativamente alla questione che a te dà fastidio della mia rubrica (marginale, se mi permetti), sono d'accordo con te, d'accordissimo: non amo nemmeno io quella sequela di barre.
Mi suggerisci un modo per eliminare quel fastidioso elenco contemplando tutti gli esseri viventi, umani e non?
Poi, precisazione, non è questione di politically correct, di queste non mi curo, come non mi curo dei formalismi. E' una questione di completezza, se vuoi. Ma, certo, è bruttina da vedere e spezza il ritmo (anche se non stiamo parlando di un racconto).

Lo stesso discorso relativo alla questione tecnica sull'introduzione del personaggio in testa alla scena - la soggettività - a mio avviso vale per il punto di vista. Il narratore onniscente esiste, da sempre; è previsto persino dai manuali di scrittura (bah! ;). Poi, c'è chi lo gestisce in modo più naturale e chi invece rende la narrazione confusa.

Altra cosa: si può discutere sulla qualità dei romanzi di Brooks, non certo sulla sua esperienza. Anzi, direi che proprio la sua esperienza di narratore sia l'unica cosa che abbia resistito allo scorrere del tempo.

Se vuoi acquistare il mio cofanetto devi affrettarti: non ce ne sono molti in circolazione. ;) Comunque grazie se lo farai. Sappi che hai di fronte oltre 1100 pagine di narrazione molto onniscente... ^___^
Un sorriso, Andrea
franz
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MessaggioInviato: Mar 02 Dic 2003 7:38 am    Oggetto:   

Luca Zaffini ha scritto:
Se è per il sondaggio, guarda che tra le opzioni ho messo anche tipi fichi come Bruce Willis, e soprattutto me stesso tra qualche anno, non so se mi spiego! Cool


Appunto. Solo due molto affascinanti su sei! (però non conosco tuo cugino: Magari la bellezza è una dote di famiglia Wink )
- Sei un pessimista o un ottimista?
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Luca Zaffini
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MessaggioInviato: Mar 02 Dic 2003 11:52 am    Oggetto:   

Negrore ha scritto:
Non credo lo "screanzato" di Franz si riferisse alla questione tecnica di cui stavamo discutendo... che si riferisse al sondaggio?

Comunque, Luca, capisco quanto vuoi dire, ma resto dell'idea che non si possa parlare sempre di errore. Dipende da come viene gestita la cosa. Poi, ovviamente, è sacrosanto che tu lo ritenga un errore. Smile

Relativamente alla questione che a te dà fastidio della mia rubrica (marginale, se mi permetti), sono d'accordo con te, d'accordissimo: non amo nemmeno io quella sequela di barre.
Mi suggerisci un modo per eliminare quel fastidioso elenco contemplando tutti gli esseri viventi, umani e non?
Poi, precisazione, non è questione di politically correct, di queste non mi curo, come non mi curo dei formalismi. E' una questione di completezza, se vuoi. Ma, certo, è bruttina da vedere e spezza il ritmo (anche se non stiamo parlando di un racconto).

Lo stesso discorso relativo alla questione tecnica sull'introduzione del personaggio in testa alla scena - la soggettività - a mio avviso vale per il punto di vista. Il narratore onniscente esiste, da sempre; è previsto persino dai manuali di scrittura (bah! Wink. Poi, c'è chi lo gestisce in modo più naturale e chi invece rende la narrazione confusa.

Altra cosa: si può discutere sulla qualità dei romanzi di Brooks, non certo sulla sua esperienza. Anzi, direi che proprio la sua esperienza di narratore sia l'unica cosa che abbia resistito allo scorrere del tempo.

Se vuoi acquistare il mio cofanetto devi affrettarti: non ce ne sono molti in circolazione. Wink Comunque grazie se lo farai. Sappi che hai di fronte oltre 1100 pagine di narrazione molto onniscente... ^___^


Certo, è tutto IMHO, ovviamente, dalla prima all'ultima riga. Così come è una discussione su cose molto marginali, tanto per scambiare due chiacchiere.
Io quell'elenco lo eliminerei semplicemente usando un neutrale "il personaggio", "egli"... in quanto si può riferire sia ad un personaggio maschile, che femminile. E anche ad una bbestia! Poi, ripeto, era uno scherzo per trovare qualcosa nella tua scrittura, in risposta alla tua domanda.
Lo so che esiste il narratore onniscente, certo. Non mi piace, però, perchè nella maggior parte dei casi si sente molto la voce esterna dell'autore. Magari non è il tuo caso, e sei molto abile ad utilizzare questa forma narrativa.
Io mi riferivo proprio alla qualità dei romanzi di Brooks...
... e a proposito di Brooks: mi piacerebbe molto leggere la tua esperienza con la pubblicazione del tuo primo romanzo, proprio come ha fatto lui nel suo (deludente) libro "A volte la magia funziona". Perchè quando hai tempo o voglia non posti qui un resoconto dei tuoi primi passi nel mondo dell'editoria professionale? Come hai contattato l'editore, che responsi hai avuto, le tue emozioni, ecc. Credo sarebbe interessante per molti.
Per il tuo cofanetto penso a natale, anche se qui a Pesaro non l'ho visto. Magari me lo faccio comprare a Bologna dalla mia lei. Pesa molto? Smile
Aspetta... hai detto 1100 pagine di narratore onniscente? AAaaaaaaaaarrrrrrrgghhhh Exclamation
Wink Very Happy
"Esistono tre regole per scrivere un grande romanzo. Sfortunatamente, nessuno sa quali siano."
(S.Maugham)
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