Ladri di Anime


Autore Messaggio
Darklight
Balrog
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Località: Gotham city
MessaggioInviato: Mer 07 Feb 2007 14:31 pm    Oggetto: Ladri di Anime   

L'idea mi è uscita di getto, per cui non so quanto buona possa essere, tuttavia l'ho ricontrollato un paio di volte e lo posto... Non mi sembra malaccio, ma giudicate voi:


Mi risvegliai in preda al dolore più straziante. Non appena aprii gli occhi e uscii dal baratro dell'incoscienza fui pervaso da un'ondata di sofferenza che mi scorse lungo tutto il corpo, lasciandomi in balia degli spasmi.
Nella mia mente c'era il vuoto e il freddo più totale, nessun pensiero. nessun ricordo su cosa mi fosse successo. Solo l'oblio e la nebbia causati dal dolore che ancora mi piegava e mi strappava gemiti sommessi.
Non so per quanto rimasi così, incapace di muovermi o capire dove fossi... incapace perfino di pensare.
Potevano essere trascorsi pochi minuti oppure infinite ore, per me non faceva alcuna differenza; il tempo si era come fermato, sembrava fosse stato trascinato insieme a me nel mare oscuro di quel supplizio.
Poi dopo che fu trascorso un lasso di tempo che mi parve un’eternità, iniziai a percepire, quasi mio malgrado, che la sofferenza si stava attenuando: il dolore si ritraeva, lentamente ed inesorabilmente, e a poco a poco i miei sensi ritornavano ad avere coscienza del mondo circostante.
Con uno sforzo tentai di raccogliere informazioni sul luogo nel quale mi trovavo, senza neanche saperne la ragione.
Concentrandomi iniziai a sentire, a percepire ciò che mi circondava... Freddo, freddo e umidità... aria stagnante, ammuffita...
Gocce che cadevano con cadenza regolare qua e la, amplificate da una tenue eco indistinta...
E poi... poco lontano, un crepitio vibrante e irregolare. Fuoco! Una torcia, che da qualche parte nei paraggi ardeva e gettava luce e calore che io ancora non potevo vedere né sentire. I miei occhi erano gonfi e doloranti ma riuscii ad aprirli, solo per rivolgere lo sguardo appannato ad un muro di pietre rossastre, pervase dalla muffa e dalle infiltrazioni.
Dove mi trovavo, per tutti gli spiriti?!
Mi sollevai a sedere in un nugolo di dolori. Ero su un pagliericcio vecchio e sudicio, e ormai avevo intuito la natura del luogo nonostante fossi ancora intorpidito: ero in una cella, probabilmente sotterranea, a giudicare dalla gelida umidità stagnante che aleggiava nell'aria come un'entità viscida.
Non sopportavo di trovarmi in un luogo del genere senza neanche sapere il motivo. Socchiusi gli occhi e mi tuffai nella profondità della mia mente, tentando con tutte le forze di far riaffiorare un ricordo, un indizio o un'immagine, ma come mi era successo subito dopo aver ripreso i sensi trovai nuovamente il nulla, il vuoto più assoluto.
Sussultai in preda all'angoscia. Che cosa mi era stato fatto? Sentivo che mia mente non era semplicemente priva di memoria, era come essiccata, prosciugata di ogni pensiero o ricordo riguardante non solo quel luogo, ma tutta la mia vita, perfino il mio nome... il mio stesso aspetto! Era come se una parte di me fosse stata asportata dal mio spirito...
Osservai la porta di metallo che mi sigillava in quel luogo da incubo. Una spessa lastra di metallo, chiusa da un grosso chiavistello. Nulla di più e nulla di meno. Impossibile fuggire, non c'era via di scampo.
Scrutando meglio la porta mi accorsi all'improvviso che c'era una minuscola incisione nella superficie grezza del metallo. Era stata incisa in basso, vicino al grosso cardine, e mi avvicinai ad esso per leggerne il messaggio.

L’incisione era rozza e appena leggibile, ed era chiaro che colui che l’aveva scritta doveva aver utilizzato qualche sorta di aggetto appuntito, una specie di scalpello di fortuna.
Fremendo nel vedere finalmente un segnale concreto in mezzo a quella assurda e spaventosa situazione, lessi:

"Mi sono risvegliato qui da poche ore, credo. Non so come sia giunto in questo luogo, non ricordo nulla di quanto mi sia accaduto. Credo tuttavia di sapere il perché di questa amnesia, che va oltre la semplice perdita di memoria...
Mi hanno rubato l'anima... lo sento. Qualcosa manca in me, anche se non riesco a capire cosa. A tu che ora leggi queste parole, io ti dico che sei spacciato, esattamente come lo sono io. Esistono! Esistono! I ladri di Anime esistono! Loro si nutrono dei ricordi e delle menti altrui, dell'essenza stessa di ogni persona... Non credevo esistessero davvero, ma ora lo so. Lo sento... Sento che la mia anima è già stata deturpata, perché e come se avessi un baratro di nulla nella mente. Presto finiranno l'opera e mi svuoteranno! Che gli spiriti di Altar mi proteggano, e proteggano anche tu che leggi, chiunque tu sia..."

Oraf Galda - Figlio di Remis Galda... Destinato alla peggiore delle sorti... proprio come te!


Non appena ebbi finito di leggere arretrai, scioccato. Non poteva essere! Non potevo credere a ciò che avevo appena letto.
La frase mi echeggiò nella mente vuota, così prepotentemente che fu come un rimbombo in una caverna...

Esistono! Esistono! I ladri di Anime esistono!...

Ladri... di... Anime...? Nella mia testa riaffiorò una scheggia di ricordo, un frammento minuscolo di pensiero che per alcuni istanti vinse le profondità della mia mente prosciugata. Apparve come una scintilla solitaria nella notte.
Mi sembrò di conoscere il significato di quelle parole, “Ladri di Anime”... O meglio di averle conosciute prima di finire in quell'incubo surreale.
Ma quella scintilla di ricordo durò un istante soltanto, e svanì ancor prima che io riuscissi a dargli un significato, vinta dalla confusione mentale che mi pervadeva l’animo.
La disperazione stava offuscando quel poco di raziocinio che avevo riacquisito da quando mi ero risvegliato. Era questo che mi avevano fatto? Mi avevano succhiato via l'anima? Depredato la mente? Come? Quando?
Troppe domande senza risposta... Troppa confusione. Chi ero? Mi meritavo quella tortura, quel destino orribile? Non sapevo. Non sapevo nemmeno il mio nome, chi fossi, dove vivessi... Tutto! Mi era stato prosciugato tutto! Non ero più un uomo, ero un guscio. Un otre di carne e tessuti già mezzo vuoto dal quale succhiare via gli ultimi sorsi di essenza...
Mi tastai il volto con le mani tremanti: Labbra, guance, zigomi... pelle ruvida al tatto, barba incolta... Sentivo i lineamenti di un uomo sulla mia faccia, ma non sapevo chi egli fosse! Non mi riconoscevo nel mio stesso viso, poiché non ne avevo alcuna memoria. Era una sensazione orribile, come avere per maschera la faccia strappata a qualcun altro.
Presi a ridere follemente, ormai accecato da pensieri contorti e malsani di terrore e follia. Le risate sguaiate rimbalzarono contro le pareti e ritornarono a me, distorte e mostruose, e più ciò accadeva più io sghignazzavo con le mani tra i capelli sudici. I capelli... Di che colore avevo i capelli? Di che colore... Non sapevo... non sapevo nulla! All’improvviso ebbi voglia di strapparmi i capelli dalla testa solo per scoprirne il colore. Ridevo e ridevo, piagnucolando e gemendo come un povero folle.
Era un loro stratagemma? Svuotare parzialmente le proprie vittime e gettarle in luride celle lasciandole in balia dell'oscurità e del dubbio? Spingendole verso la pazzia ed il panico, in modo da condensare tutto ciò che rimaneva all'interno delle loro menti martoriate? Forse questo era l’unico modo che i Ladri di Anime possedevano per estirpare tutta l’essenza della mente umana...
Se così era, ebbene, stava funzionando pienamente su di me... mi sentivo scoppiare dal terrore, e ogni fibra del mio corpo desiderava di farla finita.
Al di là della porta, nel corridoio fiocamente illuminato dalle torce, echeggiarono dei passi.
Smisi di ridere, e mi immobilizzai come una statua, il viso inondato di sudore freddo.
Chiunque fosse, qualunque cosa fosse, stava venendo in direzione della mia cella.
Udii un leggero fruscio di stoffa, poi qualcosa emise un sibilo, come un lungo sospiro innaturale che mi gelò il sangue e mi fece vacillare dal terrore.
Alle mie orecchie giunse un acuto tintinnare di metallo che sbatteva contro altro metallo: il misterioso carceriere aveva estratto un mazzo di chiavi...
Sentii la chiave penetrare nel lucchetto.
La serratura scattò con uno stridio, e subito dopo la pesante porta ruotò sui cardini male oliati, producendo un sinistro lamento.
Mentre la porta si apriva e la luce vacillante del corridoio invadeva la cella come una marea luminosa, sentii il terrore più puro ed indescrivibile possedermi come un'entità viva. Nonostante i miei occhi venissero inondati di luce abbagliante, dentro di me tutto si fece oscuro, tutto si spense e scomparve alla mia vista.
Non ci fu altro che buio. Infinito, interminabile buio.

Non seppi mai cosa mi successe. Non seppi mai se perii in quell’istante o se persi i sensi solo per subire una sorte ancora più straziante. Scomparvi dal mondo, qualunque mondo esso fosse.
Scomparvi senza mai scoprire chi fossi realmente.
"Because he's the hero Gotham deserves, but not the one it needs right now...and so we'll hunt him, because he can take it. Because he's not a hero. He's a silent guardian, a watchful protector...a dark knight. "


Ultima modifica di Darklight il Gio 08 Feb 2007 20:55 pm, modificato 2 volte in totale
Coram85
Capitano di vascello
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MessaggioInviato: Mer 07 Feb 2007 16:01 pm    Oggetto: Re: Ladri di Anime   

Darklight ha scritto:
Nella mia mente c'era il vuoto e il freddo più totale, nessun pensiero.

Dopo totale ci vedrei meglio un punto.

Darklight ha scritto:
Poi dopo che fu trascorso un lasso di tempo che mi parve un’eternità,

"Lasso di tempo" lo vedo come un linguaggio molto tecnico. Non è sbagliato, ma forse poco adatto a quello che stai descrivendo, che sono sensazioni. Secondo me dovresti trovare termini più portati per questo testo. Renderebbero il pensiero più armonioso e il messaggio più efficace.

Darklight ha scritto:
Gocce che cadevano con cadenza regolare qua e la

"Là", dovrebbe essere...

Darklight ha scritto:
lo sguardo appannato ad un muro di pietre rossastre, pervase dalla muffa e dalle infiltrazioni.


Darklight ha scritto:
Era stata incisa in basso, vicino al grosso cardine, e mi avvicinai ad esso per leggerne il messaggio.



Si vede che il pezzo è già curato molto. Complimenti Dark. Ho affrontato una bella lettura. Scorrevole. Efficace. Molto particolareggiata. Bella davvero.
I wrote a paranormal story, including babes, alcohol and Battle Rock! Is called Dark Rock Chronicles!

Dark Rock Chronicles fan page
Darklight
Balrog
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Località: Gotham city
MessaggioInviato: Gio 08 Feb 2007 13:52 pm    Oggetto:   

Grazie coram! Ora provvederò ad sistemare le cose che mi hai fatto giustamente notare! Thanks! Wink
"Because he's the hero Gotham deserves, but not the one it needs right now...and so we'll hunt him, because he can take it. Because he's not a hero. He's a silent guardian, a watchful protector...a dark knight. "
Ladro d'Anime
Gollum
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Località: Bologna
MessaggioInviato: Gio 08 Feb 2007 21:08 pm    Oggetto:   

Mi sento tirato in causa...Laughing
Con un attimo di tempo, me lo leggo
IL LADRO D'ANIME
Colui che cavalca le tenebre e governa la morte e la distruzione
----------------
http://www.terrediconfine.eu/
Rivista gratuita dedicata alla fantascienza, al fantasy e agli anime
Darklight
Balrog
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Località: Gotham city
MessaggioInviato: Gio 08 Feb 2007 21:35 pm    Oggetto:   

Ladro d'Anime ha scritto:
Mi sento tirato in causa...Laughing
Con un attimo di tempo, me lo leggo


Oh mio dio! Shocked

Laughing Laughing Ti giuro che non ci avevo nemmeno lontanamente pensato mentre lo scrivevo!
Beh, una coincidenza simpatica direi... Rolling Eyes
"Because he's the hero Gotham deserves, but not the one it needs right now...and so we'll hunt him, because he can take it. Because he's not a hero. He's a silent guardian, a watchful protector...a dark knight. "
Tigana
Incantatrice
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Località: Corte dei Miracoli
MessaggioInviato: Sab 10 Feb 2007 16:24 pm    Oggetto:   

Ciao^^
Il racconto mi sembra scritto bene...solo ho un paio di perplessità circa i contenuti Shocked ...Tutto quel popello di roba è stato scritto in scrittura minuta su una porta di metallo con uno scalpello di fortuna? Shocked Shocked Ohibò...la vedo difficile Confused E poi, la voce narrante dice che alla fine muore...quindi come fa a raccontare? (anche se so che su questo non tutti sarebbero d'accordo Rolling Eyes...). Ma il fatto è che proprio certi passaggi non mi tornano. La persona che ha scritto il messaggio per esempio:gli hanno rubato l'anima e si preoccupa di avvertire qualcun altro? Non è esattamente la mia idea di "senza anima" questa Wink .
E infine scrivi un racconto sui ladri di anime e non ce ne fai conoscere nemmeno uno? Wink


Ho capito, con un'illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno.
kade
Nazgul
Messaggi: 432
MessaggioInviato: Lun 12 Feb 2007 22:27 pm    Oggetto:   

Sono d'accordo con Tigana
Volo ut sit. (S. Agostino)

nunca se acuesta el sol
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