Eragon di Christofer Paolini


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eliyahs
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 29 Mag 2007 17:36 pm    Oggetto:   

oddio... arrivo in ritardo, come sempre. l'ultima risposta risale a 11 giorni fa. Va beh, speriamo che mi rispondiate.

Avevo letto Eragon 2 anni fa quando i miei amici mi hanno fatto due mazze così sulla straordinarietà di questo libro fantasy, unico nel suo genere ...
Ho cominciato a leggere le prime pagine e fino a qui niente di brillante. Noioso allo stato puro. Ho letto, letto, letto e letto aspettando che arrivasse qualcosa di buono. Alla fine l'ho finito e sono rimasta delusissima (chissà cosa mi aspettavo, forse qualcosa di eccezionale come il signore degli anelli .... avevo letto che era il nuovo Tolkien Shocked )
Va beh, non è da buttare come dicono tutti, ma non è neanche un capolavoro. E' uno di quei libri che leggi e ti chiedi perchè non hai fatto qualcos'altro (anche inutile). Di solito un libro lascia dentro di me sempre qualcosa... non so mi fa crescere e divento quasi sempre più matura (anche dopo aver letto libri orrendi). Ma io che all'epoca ero (e lo sono tutt'ora) un'amante del fantasy sono rimasta allucinata. Dovunque pubblicità su come questo ragazzo di 15 anni abbia scritto un'opera (secondo me è tutto tranne che un'opera). Ti lascia l'amaro in bocca. Noioso, elementare nella sintassi, prevedibile (trooooppo). Manacce dei genitori, della sorella, della nonna (leggete i ringraziamenti Shocked )
Un libro lo deve scrivere lo scrittore o sbaglio? Va beh se proprio sei agli inizi fatti consigliare qualcosina, ma se fai fare tutto agli alti allora non puoi definirti uno scrittore tantomeno Tolkien (speriamo che non abbia sentito il paragone fatto tra lui e Paolini Rolling Eyes ).
Comunque non voglio criticarlo tantissimo e apprezzo comunque che abbia scritto questo libro (a 15 anni i ragazzi di solito pensano tutto tranne che a scrivere).
E' stato bravo per la sua età, lo ammetto. Però ha avuto un successo immeritato perchè ci sono scrittori che si sgobbano per scrivere un libro decente e spunta lui, fresco fresco, e diventa famoso.... ke ingiustizia.

Comunque non piace a tutti gli adolescenti. Per esempio io quando l'ho letto avevo 15 anni e non mi sono per niente immedesimmata in Eragon. Non aveva psicologia, non insegna niente. Devo dire che ho trovato Eragon piatto, freddo e, se devo essere sincera, senza cervello (mi dispiace proprio dirlo Sad ). Inoltre non ha neanche un aspetto fisico. Di solito quando leggo un libro, vedo proiettata nella mia testa la sua faccia e il suo corpo (se lo scrittore è bravo). In Eragon, invece, una volta finito avevo al posto del protagonista una sagoma nera...
Eragon è stato un libro che ha attirato quegli adolescenti che non danno importanza alla parte psicologica di un personaggio e si attaccano come sanguisughe alla moda del momento.

Comunque il libro non è da incestinare ... ne ho lette di peggiori...
Ma ciò che mi fa arrabbiare è che ha fatto miliardi senza meritarselo (leggete le sue interviste .... se lo tira come un elastico quando invece non ha fatto nulla di speciale)


Va beh, sto parlando a vanvera, senza un ordine logico.

Riprendiamo.... comunque è evidente il fatto che Paolini abbia copiato.
Mi spaventa però come alcuni lo abbiano "picchiato" per questo fatto. Forse alcune parti che ha scritto non le ha copiate da nessuna parte, ma è solo una coincidenza.

Io, ad esempio, sto scrivendo un libro fantasy che voglio pubblicare (spero non come Eragon)
Tutta felice perchè stava venendo bene anche se non era eccellente. Un anno di duro lavoro sulla trama. Ho sudato, mi sono spremuta le meningi per 12 mesi e finalmente stavo per cominciare a scrivere.
Però mi sono accorta che mi ero concentrata così tanto sulla scrittura degli appunti del mio libro che mi ero dimenticata della lettura. Così mi sono fatta consigliare su un forum dei libri fantasy. Sono saltate fuori titoli di ogni genere, era una lista enorme. Poi, finalmente, ho scelto uno cioè "la spada di Shannara" di Brooks (o qualcosa del genere).
Allora, per vedere se era interessante, sono andata su wikipedia per vedere la sua recensione. Arrivo e comincio a leggere il riassunto. All'improvviso mi si è gelato il sangue ..... il libro era identico al mio!!!!!!!! Incredula me la sono riletta 4 volte e alla fine stavo per piangere. Il protagonista, il fatto che lavora nella locanda appartenente alla sua famiglia, l'uomo con il mantello che lo viene ad avvisare... tutti elementi presenti nel mio libro ( e mille ancora, non vi sto a fare l'elenco). Eppure non l'avevo mai letto Shannara!!!! Com'era possibile??? E' stata una mazzata sui denti. UN ANNO SPRECATO. Adesso devo ricominciare daccapo!!!!!!!! Per fortuna che ho letto il riassunto altrimenti mi avrebbero accusata di plagio... VORREI PIANGERE
Adesso sto cercando di ricominaciare. Ma il punto è che non posso mica mettermi a leggere tutti i libri fantasy per evitare di copiare. Sarebbe assurdo.

Con questa pallosa storia volevo dire che forse Paolini ha copiato senza saperlo. Alcune volte abbiamo le stesse idee e non lo sappiamo.

Il modo in cui vi siete accanniti mi fa paura (forse ho esagerato anch'io)
Adesso sto riscrivendo il mio libri, ma ho paura di copiare inconsciamente il signore degli anelli o un altro libro fantasy. Quando lo pubblicherò, si accanniranno così per alcune similitudini (forse in Eragon ce ne sono un pò troppe per essere una casualità)? Spero di no.
Jon Snow
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MessaggioInviato: Mer 30 Mag 2007 1:48 am    Oggetto:   

Non ricordo quale critico letterario contemporaneo ha affermato che l'originalità, spesso o sempre, nella narrativa moderna sta nella rielaborazione di influenze provenienti da altri autori.

Nelle saghe Fantasy che più mi sono piaciute uscite negli ultimi anni non ho trovato nulla di eccezionalmente originale eppure la storia, i personaggi, lo stile, l'ambientazione me le hanno fatte amare alla follia.

E allora, perchè devi scoraggiarti e ricominciare tutto daccapo per due elementi (il mestiere del protagonista del tuo libro e il messaggero con il mantello) che ha già usato uno scrittore, anche se famoso e (più o meno) apprezzato?

Vai avanti. Wink
Io sono la spada nelle tenebre.
eliyahs
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mer 30 Mag 2007 15:17 pm    Oggetto:   

forse non mi sono spiegata bene Embarassed

il libro che ho progettato per un anno è praticamente uguale a quello ti shannara (ke mazzata sui denti scoprirlo così)
ho fatto solo due esempi di somiglianze ma ce ne sono a bizzeffe ... sembra che abbia predetto il passato perchè praticamente ho fotocopiato le idee di brooks.
Ecco il riassunto della parte iniziale (quella che assomiglia al mio libro). Beh, cambiano solo i nomi e nella storia non ci sono le pietre e neanche una spada.... comunque è quasi uguale Confused Confused Sad


Secoli dopo questi fatti, la famiglia Ohmsford di Valle Ombra vive tranquilla crescendo un bambino mezzelfo, chiamato Shea e adottato in seguito alla morte dei genitori, loro lontani parenti, assieme allo figlio Flick. I fratelli diventano inseparabili e aiutano a mandare avanti la locanda di famiglia finché, quasi vent'anni dopo, giunge a Valle Ombra una figura alta, scura e misteriosa. Il suo nome è Allanon, ed è l'ultimo dei Druidi. Il volto nascosto dalle pieghe del mantello rende l'uomo ancora più oscuro e misterioso. Allanon giunge portando un avvertimento: la vita di Shea è in pericolo. Il druido sostiene che il Signore degli Inganni, che tutti pensavano essere solamente una leggenda, è ritornato ed è alla ricerca di Shea, l'ultimo discendente di Jerle Shannara e l'unico essere vivente che possa sollevare la Spada di Shannara contro di lui.

Dopo aver consegnato a Shea tre pietre blu come protezione, Allanon riparte, dicendo a Shea di lasciare immediatamente Valle Ombra. Riluttante a seguire il consiglio di Allanon, è necessaria la comparsa dei Messaggeri del Teschio, potenti agenti del Signore degli Inganni arrivati a Valle d'Ombra alla ricerca dell'ultimo discendente di Shannara a convincere Shea a partire. Shea e Flick fuggono con i Messaggeri del Teschio alle calcagna. Cercano rifugio nella vicina cittadina di Leah, sulle montagne. Shea è amico di Menion, figlio del signore di Leah. Menion è noto per la sua pigrizia, ma è anche un abile cacciatore e decide di guidare i fratelli Ohmsford fino alle Terre dell'Est, dove Allanon ha dato loro appuntamento a Culhaven, la capitale della nazione dei Nani.
Tigana
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MessaggioInviato: Mer 30 Mag 2007 15:27 pm    Oggetto:   

Invece ti eri spiegata Wink .
Anche se la tua storia non è originale nella trama (ma a ben vedere quale storia lo è? Esistono ancora storie che non sono mai state raccontate oppure tutti i libri del mondo si riducono a una manciata di archetipi con le loro infinite varianti?...vabe' non andiamo troppo sul filosofico) puoi essere originale nel modo di scrivere.

Personalmente non apprezzo le accozzaglie di colpi di scena o la volontà di essere originali a tutti i costi, purchè lo scrittore in questione abbia una sua unicità nello scrivere e nel raccontare.
Qualità questa che a Paolini manca completamente Laughing Laughing .

Tu non scoraggiarti così facilmente Wink


Ho capito, con un'illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno.
eliyahs
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mer 30 Mag 2007 16:05 pm    Oggetto:   

grazie ma è difficile non scoraggiarsi sapendo che ho buttato all'aria un anno di lavoro. Comunque vorrei essere originale (anche se è difficile esserlo). Non vorrei fare come Paolini copia e incolla e prendermi gli applausi senza meritarmeli. Sapendolo mi sentirei sempre ... sporca. sì è l'unico termine che mi viene.
Sono una debuttante, non mi aspetto di vedermi in cima ( e neanche piena di soldi, me ne può fregar di meno il denaro). Vorrei solo scrivere un libro che fa sognare i ragazzi e ripagare gli autori fantasy che mi hanno cambiato la vita con le loro storie...
Mah, scrivere questo libro non mi farebbe sentire "a posto". Non perchè potrei ricevere critiche dagli altri ... non so spiegarlo (già si vede che sono una scrittrice fallita), ma perchè mi sentirei autrice di un libro non mio e anzichè congratularsi con il vero scrittore lo farebbero con me...

L'unico mio desiderio è scrivere una storia di cui i ragazzi possano parlare ed entusiasmarsi e ricevere insegnamenti (come faccio sempre io). Pur di farlo distribuirei le copie gratis se potessi...
Peccato che scrivendo fantasy si rischia quasi sempre di copiare SDA o altri libri famosi e così un lettore è costretto a leggere sempre la stessa palla
eliyahs
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mer 30 Mag 2007 16:06 pm    Oggetto:   

scusate mi sono addentrata in un argomento non pertinente a Eragon Embarassed
Jon Snow
«Maia»
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Località: Castello Nero
MessaggioInviato: Mer 30 Mag 2007 22:34 pm    Oggetto:   

Mi scuso per aver capito male, eliyahs.

Mi viene però da dire che la maggioranza dei romanzi fantasy "mainstream" ha elementi narrativi, di ambientazione e, perchè no, a volte stilistici ricorrenti da un autore all'altro.

Prendiamo il tipico personaggio inizialmente ignaro delle sue origini e del suo essere predestinato: lo troviamo per l'appunto in Shannara di Brooks, nella Ruota del Tempo di Jordan, nella Spada della Verità di Goodkind, in Belgariad di Eddings, in Riftwar di Feist, in Eragon di Paolini (per rimanere in topic) ma potremmo citarne tanti altri.

Accanto a questi "giovani eroi ignari in crescita" c'è spesso un messaggero-guida-protettore che gli rivela parte del suo destino, che gli apre gli occhi sul mondo che lui, il protagonista, non ha mai visto e che, almeno per una parte della storia, lo guida.

E c'è sempre un male che si risveglia, un tiranno sul piede di guerra, e parallelamente uno o più artefatti (magari di natura semi-oscura) che servono a limitarne, se correttamente usati, il potere altrimenti incontrastabile.

Ora ho solo cercato di disegnare (sicuramente in maniera goffa) delle linee narrative che riecheggiano dei tòpoi di storie ben più antiche di quelle dei signori che ho citato. E sono storie, quelle, che nacquero per incarnare e trasmettere delle coordinate culturali.
Se ci rifletti, questi pochi elementi come tanti altri (e trattati e interlacciati tra loro e proposti in modo indubbiamente ben più sapiente e credibile di come l'hanno fatto molti dei suoi "successori") sono ben presenti nell'opera di Tolkien.

Per questo, eliyahs, a meno che tu non voglia sganciarti da certi stilemi (magari in parte l'hai già fatto nella tua storia) è chiaro che alcune somiglianze con altre opere ci saranno, e magari con diversi altre e non solo con una.
Tu dici che il tuo romanzo è praticamente identico a quello di Brooks ma sicuramente delle differenze, anche minime ci saranno.

Infine, ha perfettamente ragione Tigana, lo stile fa molto.
Io sono la spada nelle tenebre.
Jon Snow
«Maia»
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Località: Castello Nero
MessaggioInviato: Mer 30 Mag 2007 22:37 pm    Oggetto:   

Mi scuso per aver capito male, eliyahs.

Mi viene però da dire che la maggioranza dei romanzi fantasy "mainstream" ha elementi narrativi, di ambientazione e, perchè no, a volte stilistici ricorrenti da un autore all'altro.

Prendiamo il tipico personaggio inizialmente ignaro delle sue origini e del suo essere predestinato: lo troviamo per l'appunto in Shannara di Brooks, nella Ruota del Tempo di Jordan, nella Spada della Verità di Goodkind, in Belgariad di Eddings, in Riftwar di Feist, in Eragon di Paolini (per rimanere in topic) ma potremmo citarne tanti altri.

Accanto a questi "giovani eroi ignari in crescita" c'è spesso un messaggero-guida-protettore che gli rivela parte del suo destino, che gli apre gli occhi sul mondo che lui, il protagonista, non ha mai visto e che, almeno per una parte della storia, lo guida.

E c'è sempre un male che si risveglia, un tiranno sul piede di guerra, e parallelamente uno o più artefatti (magari di natura semi-oscura) che servono a limitarne, se correttamente usati, il potere altrimenti incontrastabile.

Ora ho solo cercato di disegnare (sicuramente in maniera goffa) delle linee narrative che riecheggiano dei tòpoi di storie ben più antiche di quelle dei signori che ho citato. E sono storie, quelle, che nacquero per incarnare e trasmettere delle coordinate culturali.
Se ci rifletti, questi pochi elementi come tanti altri (e trattati e interlacciati tra loro e proposti in modo indubbiamente ben più sapiente e credibile di come l'hanno fatto molti dei suoi "successori") sono ben presenti nell'opera di Tolkien.

Per questo, eliyahs, a meno che tu non voglia sganciarti da certi stilemi (magari in parte l'hai già fatto nella tua storia) è chiaro che alcune somiglianze con altre opere ci saranno, e magari con diversi altre e non solo con una.
Tu dici che il tuo romanzo è praticamente identico a quello di Brooks ma sicuramente delle differenze, anche minime ci saranno.

Infine, ha perfettamente ragione Tigana, lo stile fa molto.
Io sono la spada nelle tenebre.
eliyahs
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MessaggioInviato: Sab 02 Giu 2007 14:53 pm    Oggetto:   

grazie mille a tutti e due. Non cambierò molto la storia. Dopo tutto è vero che nei libri fantasy ci sono molti punti simili. Grazie ancora e spero di finire di scrivere in fretta. CISO!!! Laughing Laughing Laughing
eliyahs
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MessaggioInviato: Sab 02 Giu 2007 14:54 pm    Oggetto:   

volevo dire ciao, non ciso Embarassed ........
Tiffany Aching
«streghetta in erba»
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MessaggioInviato: Sab 02 Giu 2007 20:38 pm    Oggetto:   

eliyahs ha scritto:

Con questa pallosa storia volevo dire che forse Paolini ha copiato senza saperlo. Alcune volte abbiamo le stesse idee e non lo sappiamo.

Il modo in cui vi siete accanniti mi fa paura (forse ho esagerato anch'io)
Adesso sto riscrivendo il mio libri, ma ho paura di copiare inconsciamente il signore degli anelli o un altro libro fantasy. Quando lo pubblicherò, si accanniranno così per alcune similitudini (forse in Eragon ce ne sono un pò troppe per essere una casualità)? Spero di no.


Tu hai ragione dicendo che la trama in generale alle volte capita che sia simile perchè se idee sono sempre queste. Il problema è che Paolini non si è limitato ad avere trame simili ma ha copiato interi dialoghi! Questo lo so perchè sono una fan della saga di Belgaria e quella dei Mallorean di David Eddings, e so quasi a memoria i dialoghi. Così ho trovato un dialogo che mi sembrava uguale e per sicurezza sono andata alla pagina di un libro di David Eddings per controllare se avevo ragione. E l'avevo. Era identico! E questo è capitato più e più volte. E non solo in "Eragon" ma anche in Eldest! Evil or Very Mad



Terra sotto l'Onda

Tigana
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MessaggioInviato: Sab 02 Giu 2007 21:00 pm    Oggetto:   

Tiffany Aching ha scritto:
Tu hai ragione dicendo che la trama in generale alle volte capita che sia simile perchè se idee sono sempre queste. Il problema è che Paolini non si è limitato ad avere trame simili ma ha copiato interi dialoghi! Questo lo so perchè sono una fan della saga di Belgaria e quella dei Mallorean di David Eddings, e so quasi a memoria i dialoghi. Così ho trovato un dialogo che mi sembrava uguale e per sicurezza sono andata alla pagina di un libro di David Eddings per controllare se avevo ragione. E l'avevo. Era identico! E questo è capitato più e più volte. E non solo in "Eragon" ma anche in Eldest! Evil or Very Mad


Shocked Shocked

Questo è grave... Rolling Eyes


Ho capito, con un'illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno.
Tiffany Aching
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MessaggioInviato: Sab 02 Giu 2007 21:09 pm    Oggetto:   

Un pò di pagine indietro Cyradis aveva postato un suo commento più dettagliato del mio. E' qui: http://www.fantasymagazine.it/forum/viewtopic.php?p=346980&highlight=#346980



Terra sotto l'Onda

eliyahs
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MessaggioInviato: Dom 03 Giu 2007 11:01 am    Oggetto:   

Tu hai ragione dicendo che la trama in generale alle volte capita che sia simile perchè se idee sono sempre queste. Il problema è che Paolini non si è limitato ad avere trame simili ma ha copiato interi dialoghi! Questo lo so perchè sono una fan della saga di Belgaria e quella dei Mallorean di David Eddings, e so quasi a memoria i dialoghi. Così ho trovato un dialogo che mi sembrava uguale e per sicurezza sono andata alla pagina di un libro di David Eddings per controllare se avevo ragione. E l'avevo. Era identico! E questo è capitato più e più volte. E non solo in "Eragon" ma anche in Eldest! Evil or Very Mad[/quote]


Se hai trovato uguaglianze nei dialoghi di alcuni libri, che io non ho mai letto tra l'altro, allora hai ragione tu. Un conto sono le somiglianze nella trama, un altro nei dialoghi. Questa non può essere una casualità! Addirittura Paolini ha scritto le stesse parole (la parte in cui dice a Brom che non sa leggere). Shocked Non ho parole.....
erbetta
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MessaggioInviato: Lun 04 Giu 2007 8:11 am    Oggetto:   

Proverbio dice:
inutile accannirsi su idee da incestinare.

C'è chi afferma che la nostra personalità, il carattere, i nostri pensieri, sono la semplice sintesi di ciò che assorbiamo. Possiamo rielaborare in maniera più o meno brillante ma il guizzo di originalità, la creazione di qualcosa di nuovo, è cosa propria del genio e i geni sono rari, rarissimi. Il decorrere del tempo porta ad accostare gli stessi elementi in maniere diverse, oppure una mente fuori dell'ordinario grida ad un tratto "Hey, guardate!" e nasce qualcosa di diverso. Curioso come certe fioriture artistiche abbiano fatto un'epoca, come in epoche ritrettissime siano nati manipoli di grandi talenti. Non è detto che uno copi dall'altro, capita che con gli stessi ingredienti si assembli la stessa cosa. Qualcuno ci arriva un po' prima degli altri e verrà acclamato, ma se uno precorre troppo i tempi o tira fuori davvero l'idea originale, mai avuta prima, rischia l'oblio e l'incomprensione. Originali ma non troppo in modo da non perdere i lettori per strada. E la mancanza di originalità a volte è voluta perchè è più sicura. Altrimenti non mi spiegherei perchè siano così rari i romanzi fantasy che sappiano sviluppare una storia senza metterci un viaggio, una donna combattente (siamo quasi al sessismo alla rovescia), qualche oggetto da recuperare e l'immancabile guerra. I racconti brevi danno molto più spazio alla fantasia, in questo senso. Come se uno scrittore osasse di più su poche pagine di narrazione che non su un progetto di lavoro di mesi e anni.
Infine direi che l'originalità sta nell'occhio di chi guarda. Se si tratta di un ragazzino che non ha mai letto altro prima, allora Eragon o Eldest saranno il suo primo scorcio su un universo del tutto nuovo. A mano a mano che passano gli anni e i libri fantasy si accumulano sui nostri scaffali, noi anziani lettori perderemo la fortuna di sorprenderci di fronte a opere che ci ricorderanno altre opere. Per fortuna a un certo punto interviene la demenza senile che ci regalerà daccapo un mondo tutto nuovo.
Sono una donna di cultura: ho letto entrambi i Promessi Sposi
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