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Tigana
«Incantatrice»
Messaggi: 4213 Località : Corte dei Miracoli
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Inviato: Mar 26 Giu 2007 2:19 am Oggetto: Vernice |
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Questo l'ho scritto un giorno che i miei pensieri si erano andati a incastrare sulla storia di Alice nel paese delle Meraviglie, quindi fate finta che sia fantasy.
Era la strada che percorrevo ogni mattina.
A uno a uno, incontravo i miei nemici. Le prime volte avevo abbassato lo sguardo, quasi a convincermi che se non li guardavo neanche loro avrebbero potuto vedere me ma adesso camminavo a testa alta.
Non era stato per orgoglio ma per un sentimento molto più oscuro. Chiamatela rabbia, chiamatela disperazione ma…io esistevo.
E nessuno aveva il diritto di farmi desiderare di non essere nata.
Non la madre che accompagnava il bimbo a scuola e che, quando le passavo vicino, stringeva forte a sé il figlio come se fossi stata lì per fargli del male. Ma la mia pelle bianca e il mio trucco pesante, per lei, erano sicuri indizi di perdizione; non si sarebbe stupita di vedermi danzare a piedi nudi su un cavalcavia e in tutta onestà , non credo che la cosa l’avrebbe preoccupata.
Non il vecchio che sedeva davanti al suo negozio di frutta: due o tre volte aveva biascicato qualche frase al suo garzone. Se vestivo sempre di nero dovevo avere per forza qualcosa che non andava, forse portavo sfortuna. forse non era il caso di parlare con me.
E poi l’edicolante. Quel che proprio non accettava della mia persona erano i capelli. Sempre diversi, assolutamente impresentabili e di un colore e una forma innaturali. Per lui, quei capelli potevano significare soltanto che il sabato sera ascoltavo strana musica e che facevo disperare i miei genitori.
Detestavo quella gente, mi avevano convinta che il mondo era un deserto arido.
Poi arrivò la pioggia.
Prima di vederlo sbucare da dietro l’angolo avvertii l’odore della vernice fresca, quel profumo a metà tra il gradevole e il pungente che si associa alle case tinteggiate da poco, e in effetti era un imbianchino. Aveva abiti da lavoro macchiati di blu e un secchio pieno di pittura che trasportava con entrambe le mani. Non si fermò a parlarmi ma mi sorrise, tenero e sfacciato, mi sorrise e mi seguì con lo sguardo finché anch’io non sparii dietro l’angolo.
Aveva fatto più di quanto avessi mai fatto io: con quel sorriso aveva scandalizzato madre e bambino, edicolante e fruttivendolo e garzone. Decisi che, se mai l’avessi rivisto, gli avrei sorriso anch’io. Accadde, il giorno dopo, e quello dopo ancora e in molti altri e ogni giorno lui mi rivolgeva una domanda, ma solo una, e io gli rispondevo e lui scopriva qualcosa di me, ma il nome, il mio nome, non l’ha mai chiesto e oggi penso che sia stato perché non ne aveva bisogno.
E ci fu un giorno che fu l’ultimo giorno. Non ci incrociammo al solito angolo. Era seduto sul marciapiedi, mi aspettava. Aveva una rosa rossa con sé e me la porse. Non ebbi bisogno di chiedere niente perché avevo già compreso che non ci sarebbero stati mai più incontri per noi a quell’incrocio. Andando via lo salutai agitando una mano.
La pioggia prese a cadere, all’inizio erano gocce sottili che sulla pelle avvertivo appena. Rimasi sotto l’acqua a osservare la mia rosa che scoloriva piano piano e le gocce di vernice lavate via dal temporale.
Alla fine era una rosa bianca quella che tenevo in mano.
Dipingiamo i fiori del colore che preferiamo.
In questo almeno, la malvagia regina aveva ragione.
Ho capito, con un'illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno.
Ultima modifica di Tigana il Ven 29 Giu 2007 14:20 pm, modificato 2 volte in totale |
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Ogion
«Elfo»
Messaggi: 201 Località : Tra Roma e il Lago Maggiore
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Inviato: Mar 26 Giu 2007 2:46 am Oggetto: |
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Molto ... delicato. Quasi balsamico.
Solo una domanda: spesso usi tante "e" una dietro l'altra, danno una sensazione di fretta, di cose accatastate, di emozioni che si rincorrono (polisindeto, lo chiamerebbe un insegnante di italiano)... ma nell'ultima parte, quando dici
Citazione: | Era seduto sul marciapiedi e mi aspettava e aveva una rosa rossa con sé e me la porse. |
pure questo deve essere affrettato, ansimante, come un addio alla partenza del treno? Non sarebbe meglio con tanta punteggiature, pause tra un atto e l'altro, un po' più slow motion? Come in fondo è il resto di quel periodo...
Non so, è solo un'impressione, forse dettata dall'ora tarda.
Poi, forse c'è qualche virgola in più o in meno, ma la notte nasconde così tante cose, che può nascondere anche quelle.It was a song, but not the song of any voice. Night and the spheres sang it, and it was old when space and Nyarlathotep and the Other Gods were born. |
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Tigana
«Incantatrice»
Messaggi: 4213 Località : Corte dei Miracoli
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Inviato: Mar 26 Giu 2007 5:29 am Oggetto: |
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Mille grazie Ogion per aver letto questo racconto nonostante la tarda ora
Mi aveva preso l'impulso di postarlo e sono contenta che qualcuno abbia già commentato.
Ogion ha scritto: | quando dici
Citazione: | Era seduto sul marciapiedi e mi aspettava e aveva una rosa rossa con sé e me la porse. |
pure questo deve essere affrettato, ansimante, come un addio alla partenza del treno? Non sarebbe meglio con tanta punteggiature, pause tra un atto e l'altro, un po' più slow motion? Come in fondo è il resto di quel periodo.... |
Mi sembra un buon consiglio, con il giorno e le idee un po' più chiare proverò a cambiare, e darò una sistemata anche alle virgole, perchè alcune convincono poco anche me...
Citazione: | ma la notte nasconde così tante cose, che può nascondere anche quelle. |
Già .
'Notte collega insonne
Ho capito, con un'illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno. |
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Palin
«Re sotto la montagna»
Messaggi: 15146 Località : Solace
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Inviato: Mar 26 Giu 2007 9:19 am Oggetto: |
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La seconda parte è poco sopra l'ordinario, ma la prima parte è un sentimento che ho provato spesso anch'io, specialmente la parte sul vestito nero... distogliere lo sguardo dalla gente, persino cambiare strada... il pensiero che la gente possa pensare chissà cosa di me, per come mi vesto per come mi presento... l'ho sentito molto. Brava. TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
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Musa
«pallavolista fantastica»
Messaggi: 2886 Località : Nel mar dei caraibi nei sogni e a Hogwarts negli altri momenti
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Inviato: Mar 26 Giu 2007 11:58 am Oggetto: |
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Molto bello, mi è piaciuto!
Brava!!!
Forse come dice Ogion il periodo della rosa rossa dovrebbe essere un pò più "lento", però per il resto secondo me va bene. [img:dc07bc86a8]http://img213.imageshack.us/img213/4926/bannuovotlr9.png[/img:dc07bc86a8] |
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Remus
«Magister Militium»
Messaggi: 2815 Località : Roma
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Inviato: Mar 26 Giu 2007 16:52 pm Oggetto: |
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Bello,"soffice",scritto bene e con un finale particolare.
Brava. Signa Inferre!!
Salve Mars Pater,
Salve Vesta Mater!!
Romano de nascita Laziale per grazia di Dio!
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Tigana
«Incantatrice»
Messaggi: 4213 Località : Corte dei Miracoli
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Inviato: Mar 26 Giu 2007 23:34 pm Oggetto: |
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Palin ha scritto: | la prima parte è un sentimento che ho provato spesso anch'io, specialmente la parte sul vestito nero... distogliere lo sguardo dalla gente, persino cambiare strada... il pensiero che la gente possa pensare chissà cosa di me, per come mi vesto per come mi presento... l'ho sentito molto. Brava. |
Sì, hai afferrato in pieno Palin .
Sentirsi fuori posto, sentirsi inadeguati...era questo.
Mi dispiace solo che tu sappia di cosa parlo.
Coram ha scritto: | Sai, Incantatrice, che questo racconto mi è particolarmente piaciuto? ... |
Lo avevo intuito da un paio di indizi ...
Già da un po' il buon capitano sta fumettando i miei personaggi
Musa ha scritto: | Molto bello, mi è piaciuto!
Brava |
Remus ha scritto: | Bello,"soffice",scritto bene e con un finale particolare.
Brava |
Grazie a tutti per i commenti così positivi, e per i consigli
Ho corretto la punteggiatura come suggerito da Ogion, credo che così vada meglio.
Ho capito, con un'illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno. |
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Inviato: Mer 27 Giu 2007 18:45 pm Oggetto: |
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Delicato e preciso allo stesso tempo, complimenti Tigana. è interessante vedere come ogni persona si fermi su un dettaglio diverso e tragga conclusioni in base a quello. Come stile ho preferito la prima parte, ma il finale è molto dolce e rasserenante. Volo ut sit. (S. Agostino)
nunca se acuesta el sol |
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Tigana
«Incantatrice»
Messaggi: 4213 Località : Corte dei Miracoli
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Inviato: Gio 28 Giu 2007 2:29 am Oggetto: |
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Ciao Kade, e bentornata
Grazie anche a te per le tue parole.
E' così netto lo stacco tra la prima e la seconda parte? Un po' volevo che ci fosse, almeno nei toni, visto che cambiano gli stati d'animo della protagonista, ma non vorrei che l'effetto fosse troppo stridente, come di due racconti diversi
Ho capito, con un'illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno. |
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vimes
«Balrog»
Messaggi: 1204 Località : Città proibita di Lhasa
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Inviato: Gio 28 Giu 2007 11:28 am Oggetto: |
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Tigana ha scritto: | E' così netto lo stacco tra la prima e la seconda parte? Un po' volevo che ci fosse, almeno nei toni, visto che cambiano gli stati d'animo della protagonista, ma non vorrei che l'effetto fosse troppo stridente, come di due racconti diversi |
Il passaggio è graduale, e soprattutto grazie a questi tre periodi Citazione: | Prima di vederlo sbucare da dietro l’angolo avvertii l’odore della vernice fresca, quel profumo a metà tra il gradevole e il pungente che si associa alle case imbiancate di fresco, e in effetti era un imbianchino. Aveva abiti da lavoro macchiati di blu e un secchio pieno di pittura che trasportava con entrambe le mani. Non si fermò a parlarmi ma mi sorrise, tenero e sfacciato, mi sorrise e mi seguì con lo sguardo finché anch’io non sparii dietro l’angolo. | io non ho sentito troppo lo stacco
Per quanto riguarda la punteggiatura...
Citazione: | Le prime volte avevo abbassato lo sguardo, quasi a convincermi che se non li guardavo neanche loro avrebbero potuto vedere me ma adesso camminavo a testa alta. |
Dopo "me" ci starebbe bene un segno di punteggiatura... all'inizio pensavo a una virgola, ma anche un punto non sarebbe male.
Citazione: | non si sarebbe stupita di vedermi danzare a piedi nudi su un cavalcavia e, in tutta onestà , |
L'incipit non mi convince molto, forse avrei omesso "solita".... Non so, non mi piace come suona... ma è questione di gusti
Direi che non c'è nient'altro. Bello, mi è piaciuto I nostri passi risuonano troppo solitari per i loro vicoli...
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Tigana
«Incantatrice»
Messaggi: 4213 Località : Corte dei Miracoli
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Inviato: Ven 29 Giu 2007 0:19 am Oggetto: |
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Ecco una delle mie commentatrici preferite
La punteggiatura necessita ancora di una revisione, e l'avrà . Controllerò anche l'incipit, credo che seguirò il tuo suggerimento, in effetti quella parola non è necessaria.
Grazie Vimes
Ho capito, con un'illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno. |
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Kimia
«Eldar»
Messaggi: 313 Località : Costa degli dei (Calabria!)
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Inviato: Ven 29 Giu 2007 13:17 pm Oggetto: |
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Brava Ada, davvero bello....
quoto il pensiero di Palin...sono sentimenti familiari anche a me.
Complimenti ^^ maat sefekh uim bin
Non leggete per divertirvi o per istruirvi. Leggete per vivere.
Gustave Flaubert
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Tigana
«Incantatrice»
Messaggi: 4213 Località : Corte dei Miracoli
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