L’Ultima Guerra del Mondo Emerso


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Autore Messaggio
FantasyMagazine
Balrog
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MessaggioInviato: Mar 28 Ago 2007 14:39 pm    Oggetto: L’Ultima Guerra del Mondo Emerso   

L’Ultima Guerra del Mondo Emerso

Leggi l'articolo.
Sheyraen
Hobbit
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Località: Soncino (CR)
MessaggioInviato: Mar 28 Ago 2007 14:39 pm    Oggetto: Grazie...   

Sentire parlare Licia fa venire i brividi ed è assolutamente incoraggiante.
E' bello questo viaggio all'interno dei pensieri di chi ha creato personaggi tanto amati.
Grazie Licia... e grazie Luca!
Se vedi che sorrido, probabilmente è perché ho trovato qualcuno a cui dare la colpa
Narelen
Elfo
Messaggi: 298
Località: Venezia
MessaggioInviato: Mar 28 Ago 2007 15:34 pm    Oggetto:   

Sono ansiosa di leggere il terzo libro delle Guerre Very Happy

Ho notato che rispetto alle Cronache lo stile dell'autrice è diventato sempre più maturo e suggestivo di romanzo in romanzo, così come le ambientazioni, il tono delle vicende e le relazioni tra i personaggi. Mi aspetto molto da quest'ultimo libro Smile

Dubhe è un personaggio che ho apprezzato molto, e non vedo l'ora di scoprire cosa le riserverà il futuro. Spero che possa finalmente trovare la felicità e l'amore che merita.
Let me be the only one
to keep you from the cold
Now the floor of heaven is laid
the stars are bright as gold
They shine for you they shine for you
they burn for all to see
Come into these arms again
and set this spirit free.
MLockeR
Elfo
Messaggi: 258
Località: Il Paese dei Balocchi
MessaggioInviato: Mar 28 Ago 2007 21:08 pm    Oggetto:   

Citazione:
Ho notato che rispetto alle Cronache lo stile dell'autrice è diventato sempre più maturo e suggestivo di romanzo in romanzo, così come le ambientazioni, il tono delle vicende e le relazioni tra i personaggi. Mi aspetto molto da quest'ultimo libro



Sono d'accordo. Molto buona e curata la caratterizzazione dei personaggi, anche sotto il profilo psicologico e caratteriale.
L'unica piccola critica potrei darla alle descrizioni dei luoghi (strade, foreste, deserti, valli, ecc...), che preferirei più dettagliate, almeno per i miei personalissimi gusti.


Per il resto, non posso che fare i miei complimenti e auguri a Licia! Wink
Faus74
Hobbit
Messaggi: 31
Località: Cologna Spiaggia - Teramo
MessaggioInviato: Mar 28 Ago 2007 21:45 pm    Oggetto:   

Devo ancora leggere la prima Trilogia Confused
La curiosità mi rode,aspetto solo la fine di questo caldo torrido,poi riprenderò di gran lena a leggere,non vedo l'ora Very Happy
Evviva il fantasy italiano Wink
Il mio Blog >>
Edwin di Wytryn
Eldar
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Località: Al margine del foglio, tra le parole non scritte...
MessaggioInviato: Mer 29 Ago 2007 12:48 pm    Oggetto: Re: Grazie...   

Sheyraen ha scritto:
Sentire parlare Licia fa venire i brividi ed è assolutamente incoraggiante.
E' bello questo viaggio all'interno dei pensieri di chi ha creato personaggi tanto amati.
Grazie Licia... e grazie Luca!


De nada! Wink

Intervistare Licia è stato davvero un piacere. Gentilissima e disponibile.

Vedrò di ripetere l'esperimento con altri autori italiani, se lo vorranno. ammicca

Cia',
Luca
eNKay
Gwaihir
Messaggi: 11084
MessaggioInviato: Mer 29 Ago 2007 14:15 pm    Oggetto:   

Io ci sto! Very Happy

Adesso mi metto a scrivere, poi ci mettiamo d'accordo sull'anno dell'intervista, oK? Mr. Green
26 / 27 gennaio 2009

I giorni della memoria.
un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Mer 29 Ago 2007 20:02 pm    Oggetto:   

Bell'articolo, ma m'incorre l'obbligo di dissentire con la divina Licia.
Forse per gli esordienti con qualcosa di già pronto e ben maturato, molto di più per l'industria editoriale, sarà anche vero che bisogna "buttarsi".
Io - modestissima/mente - riporto qui alcuni dati che, non so, a me hanno sussurrato altre idee in merito:

JRR Tolkien - Nato nel 1892, professore di linguistica e inglese medievale a Oxford dal 1923 (Se non ricordo male l'ultima cifra...). Lo Hobbit pubblicato nel '37 (indi a 45 anni), il suo capolavoro uscito dal '53 al '55, cioé fra i 61 e i 63 anni.
Ursula K. LeGuinn - nata nel 1921 da padre antropologo e madre scrittrice. Si laurea in Storia della letteratura francese e del risorgimento italiano. Il suo primo racconti di fantacienza è del '62, indi aveva 41 anni; il suo primo romanzo di successo "La mano sinistra delle tenebre" è del '69 e aveva 48 anni.
Michael Moorcock si può coinsiderare un'eccezione per precocità, è vero: nato nel 1939 comincia a farsi strada già dal '61, ma già dall'età di 16 collabora con una rivista britannica di livello nazionale e anche con una biblioteca.
Lord Dunsany, un fondatore del genere Fantasy moderno, nacque nel 1878 e comincia a scrivere racconti dal 1905, a 27 anni, il suo primissimo romanzo è del 1922 a 44 anni. Fu in guerra, (Boera e Ia Mondiale) e fece parte dell'importante circolo letterario del Celtic Dawn, insieme con i massimo autori irlandesi d'inizio '900.

Mi fermo qui ma potrei continuare e sintetizzo l'idea:
Chi ha reso grande il genere (e n'è ricordato nonostante gli anni passati) ha maturato stile e padronanza di lingua, oltre a un proprio mondo immaginario, per anni ed era già persona matura, magari sposata prima di gettarsi sul romanzo...

Da noi, invece, persone con appena il diploma di maturità, senza perseguire delle carriere che lo leghino alla lingua, si gettano nella redazine di tetralogie...

Il genere, tutto da fare, del Fantasy Italiano, ne giova da questo "buttarsi" dei nostri autori?

A me non appare... Rolling Eyes
FrancescoFalconi
Gollum
Messaggi: 791
Località: Roma
MessaggioInviato: Mer 29 Ago 2007 20:24 pm    Oggetto:   

un muspeling ha scritto:

Chi ha reso grande il genere (e n'è ricordato nonostante gli anni passati) ha maturato stile e padronanza di lingua, oltre a un proprio mondo immaginario, per anni ed era già persona matura, magari sposata prima di gettarsi sul romanzo...

Da noi, invece, persone con appena il diploma di maturità, senza perseguire delle carriere che lo leghino alla lingua, si gettano nella redazine di tetralogie...

Il genere, tutto da fare, del Fantasy Italiano, ne giova da questo "buttarsi" dei nostri autori?


A me non appare... Rolling Eyes


Il tuo discorso, permettimi, mi pare sensato per ogni genere letterario, non solo quello fantasy. Quante persone non "letterate" pubblicano libri?
Forse la risposta sta semplicemente nel fatto che la politica editoriale esterofila è diversa da quella italiana?
Forse all'estero hanno meno "paura" a pubblicare autori di casa, e quindi nel grande calderone ci sono super letterati e giovani?

Purtroppo "grande" è un aggettivo un po' troppo poliedrico. Paolini non ha fatto "grandi" vendite? Beh, che piaccia o no, è grazie anche ai suoi libri se il genere fantasy ha preso "grande" respiro, ed è un dato di fatto.

Ciao,
Francesco
Bartimeus88
Gollum
Messaggi: 763
MessaggioInviato: Mer 29 Ago 2007 20:30 pm    Oggetto:   

Non sono d'accordo. La maturità di una persona non deve essere misurata in base all'età e neppure quella stilistica. Col passare degli anni, è indubbio che più si legge e si scrive e più si migliora stilisticamente, ma è anche vero che ci si può fermare ( vuoi perchè si è arrivati al proprio stile e non si cambia o altri motivi): "La vita è fatta a scale. C'è chi scende; c'è chi sale; e c'è pure chi si ferma".
Forse sono io a non aver capito esattamente quello che volevi dire, ma se uno che ha appena finito le superiori ( o anche prima), vuole scrivere ed essere pubblicato non ha alcun motivo (imo) di potersi considerare inferiorie in partenza agli scrittori già affermati.
un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Mer 29 Ago 2007 20:42 pm    Oggetto:   

Bolak ha scritto:
Il tuo discorso, permettimi, mi pare sensato per ogni genere letterario, non solo quello fantasy.


Abbastanza giusto ma,
1 - qui si parla di Fantasy no? Mr. Green
2 - in Italia uno stile, una via, un sottogenere nazionale al Fantasy manca ancora. Una versione italian di Nightwatch, per intenderci - io per lo meno - lo sto ancora aspettando Cool .
Ma è anche vero che da autori nostrani da esplorare ce n'è sempre di più e io sto ancora "imparando a conoscere il Fantasy" anglosassone... Figurati che sto conoscendo Sua Maestà UK LeGuinn solo da poco e quanti me ne mancano ancora!

Bolak ha scritto:
Quante persone non "letterate" pubblicano libri?
Forse la risposta sta semplicemente nel fatto che la politica editoriale esterofila è diversa da quella italiana?
Forse all'estero hanno meno "paura" a pubblicare autori di casa, e quindi nel grande calderone ci sono super letterati e giovani?


Direi che nel mercato in lingua inglese si fa i conti con più lettori e una tradizione del genere nata ivi e gloriosa. Inoltre da noi arrivano solo gli autori che hanno spopolato a casa loro, lo sviluppo del genere Fantasy è ancora da ricostruire nel suo complesso da noi! Ultimamente se ne pubblicano di più di Mcdonald, Morris, Eddison, Moorcock e quanti altri ed è da lì che noto la costante segnalata nel mio precedente post... Rolling Eyes

Bolak ha scritto:
Purtroppo "grande" è un aggettivo un po' troppo poliedrico. Paolini non ha fatto "grandi" vendite? Beh, che piaccia o no, è grazie anche ai suoi libri se il genere fantasy ha preso "grande" respiro, ed è un dato di fatto.

Ciao,
Francesco


Eh! Da george McDonald a Paolini passano più di 150 anni e nel frattempo il mercato editoriale e la sua industria sono mutati considerevolmente Rolling Eyes
Basti guardare alla differenza fra la prima e la seconda trilogia di star Wars per comprende in che senso sono cambiate le cose: ora si privilegia il target degli adolescenti, considerati i consumatori ideali, i polli da che è meglio spannare.
Di Paolini non lessi nulla (e me ne guardo... Cool ) ma so che il suo sforzo autoriale è pesantemente assistito, inoltre lui ha semplicemente riportato in termini attuali, l'ìmmaginario di Guerre Stellari e di altri miti degli anni '70/'80 per il pubblico dei suoi coetanei. Inoltre il suo successo è venuto solo con molto sforzo e insistenza.

Diciamo che, mentre da noi cercano tutti "il novello Paolini", nei paesi di lingua inglese (ma recentemente anche altri) sanno darci anche calibri più consistenti come Pullman, Gaiman, Miéville e chissà chi mi sto scordando...

Sarà vero che gli editori si sono scordati del vecchio detto che fa "la qualità paga"? Rolling Eyes
Spero di no, non tutti almeno... Rolling Eyes
Edwin di Wytryn
Eldar
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Località: Al margine del foglio, tra le parole non scritte...
MessaggioInviato: Mer 29 Ago 2007 20:44 pm    Oggetto:   

Anche io non sono d’accordo.

Non è solo una questione di studi fatti e di età. Non c’è università, o corso di studi, o diploma che insegni a scrivere, a narrare. Non è nemmeno un fatto di età.

Dire che con l’età si migliora è sostanzialmente sbagliato, perché si migliora con la pratica e con l’impegno. Un ventenne può scrivere meglio di un sessantenne, dipende da tanti fattori diversi: passione, dedizione, letture, studi, formazione, esperienze di vita…

Credo sia sbagliato generalizzare. Uno scrittore e i suoi scritti sono “grandi” quando arrivano ai lettori.

Il resto, credo io, non conta.

Cia’
Luca
un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Mer 29 Ago 2007 20:51 pm    Oggetto:   

Non cito solo un fattore d'età Bartimeus 88, ma anche di pratica con la scrittura, con la lingua. Ovvio, c'è un elemento che non risulta immediatamente confrontando età di pubblicazione e carriera: il talento Wink
un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Mer 29 Ago 2007 20:53 pm    Oggetto:   

Eppure per la letteratura in generale, come per un buon Fantasy che non sia solo evasione, credo che Vivere sia la regola numero uno, imparare a padroneggiare la propria lingua sia irrinunciabile e levigare il proprio immaginario, imparare a cosa ci s'ispira, quali alternative ci siano... beh! Questo non è fuffa, né un peso inutile!
Marina
Bracchetto del Cheshire
Messaggi: 4980
MessaggioInviato: Mer 29 Ago 2007 21:03 pm    Oggetto:   

Se non ricordo male, Leopardi ha scritto roba come L'Infinito quando veleggiava attorno ai 25 anni... E non spacchiamo il capello in 4 dicendo che la poesia non è la narrativa... E' solo uno dei tanti esempi che si può fare di autore giovane in grado di snocciolare roba di tutto rispetto (e lo dice una che cmq non si è mai estasiata con l'Infinito).
Lo stesso può valere per attori, registi, statisti, sceneggiatori, cuochi, filosofi, fotografi, pittori etc etc etc.
Ogni persona, in tutti gli aspetti della sua vita, è una storia a sè, e generalizzare per estrarre una regola è come voler classificare i granelli di sabbia.
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