Recensioni


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Jesse Custer
Dancer of Death Dancer of Death
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MessaggioInviato: Lun 07 Gen 2008 16:07 pm    Oggetto: Recensioni   

Allora, mi capita spesso di vedere un Manga (o Manhwa) in fumetteria, e non sapere se vale la pena buttarci quei 4 o 5 euri che costa. Qui è sorta l'idea (malvagia o utile che sia, lo deciderete voi): quando vi capita di leggere un nuovo fumetto, postate le vostre recensioni o giudizi qui, in moda da suggerirci a vicenda dei buoni prodotti e lasciare in negozio gli aborti. Sarebbe bello anche fare delle recensioni su fumetti già in corso, per evitare domande continue made in Rebecca, anche di pareri contrastanti. Vorrei chiedere a coloro che fruiranno di questo Topic, di usare un italiano corretto e chiaro per non dover decifrare i Post. A questo punto comincerei io.

"Sin" di Kim Hwan, edito dalla PlanetManga, numeri in commercio 1: Solitamente non giudico mai un Manhwa (ma anche i Manga) al primo numero, ma questo mi ha colpito: la storia, forse banale, è quella di Namgoung Sung Jin e Dunwoo Da Mi, che decidono di aiutare le anime erranti di cinque bambini selvaggiamente assassinati. Nel momento in cui il combattimento si farà feroce, la malvagità delle forze oscure renderà l'esito della battaglia sempre più incerto. Come dicevo, un inizio scoppiettante. Disegni magnifici (anche le tavole "umoristiche" in cui si tende a caricaturizzare i personaggi, sono pregevolissime) e una storia che attira. Consigliato a tutti.

Disegni: 9
Storia: 8.5
Originalità: 7
Adattamento italiano: 8
Qualità della stampa/formato: 7
VOTO GLOBALE: 8
Akira Kurosawa è più bello di voi.

Pick, guidaci tu!
Bartimeus88
Gollum
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MessaggioInviato: Sab 12 Gen 2008 1:19 am    Oggetto:   

Appoggio in toto la tua proposta. Ora è tardi, ma domani o dopodomani conto di riuscire a fare la recensione di Emma (edito dalla Dynit). Ho appena finito l'ultimo numero è l'aggettivo per definirlo è solo "Capolavoro". Se, anziché essere un manga, fosse un romanzo e fosse stato scritto nell'800 tutto il mondo lo acclamerebbe come opera magnifica e sublime. Eccessivo? No! Superficiale e troppo emotivo? Neppure. Emma è un capolavoro è basta. Non si accettano altre definizioni e se non lo si apprezza si può benissimo smettere di leggere manga (ma anche le istruzioni per la carta igienica). Si può tollerare come minimo un 9,1 ma se un manga è perfetto è perfetto.
Fatto non fui per dispensar aiuti, ma per sfruttar le altrui canoscenze.
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Jesse Custer
Dancer of Death Dancer of Death
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MessaggioInviato: Sab 12 Gen 2008 1:21 am    Oggetto:   

Finalmente, cominciavo a perdere le speranze Laughing
E aspetto il tuo resoconto Wink
Akira Kurosawa è più bello di voi.

Pick, guidaci tu!
Bartimeus88
Gollum
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MessaggioInviato: Sab 12 Gen 2008 14:43 pm    Oggetto:   

Come promesso posto la mia piccola recensione. Prima ho detto che Emma è un capolavoro, ma è bene motivare questa affermazione che, in base a principi dispotici, non ammette repliche.

Prima di elogiare la serie sono doverose le avvertenze:

1. Dopo Emma potreste non riuscire più ad apprezzare nessun altro manga, libro e film che sia incentrato su una storia d’amore.
Corollario: la qualità è talmente alta che potreste smettere di leggere anche altri tipi di storie mediocri.
2. Prima di leggere un singolo numero bisogna accertarsi che si abbia il tempo necessario a disposizione perché una volta iniziato non si smette finché non ci si commuove un bel po’.
3. Tenete a portata di mano i fazzoletti, se siete sensibili, o leggete in un posto appartata se non volete essere scoperti mentre provate certe emozioni.
4. Se non riuscite ad apprezzare Emma potete pure smettere di leggere qualsiasi cosa (stessa cosa vale per Touch e Hikaru non Go).

Trama:
La storia vede protagonisti la dolce cameriera Emma e il membro della gentry William Jones. I due si innamoreranno e dovranno lottare contro le convenzioni sociali inglesi.

La trama è essenzialmente questa; sia perché non voglio anticipare nulla e sia perché è perno di 7 magnifici numeri.

La storia è molto semplice, prevedibile e in un certo senso banale, ma tutti quegli elementi che potrebbero sembrare difetti imperdonabili sono invece punti di forza. Come in un racconto di Sherlock Holmes, non importa la fine ma come ci si arriva.
Il lettore sa cosa vuole dalla storia ed essa lo accontenta perché è così che deve essere. I protagonisti sono talmente caratterizzati che sappiamo come agiranno perché sembra quasi che siamo lì con loro a osservare una delle più belle storie d’amore.

Disegno:
Il disegno è l’unico punto su cui si possono avere tentennamenti. La prima volta che lo vidi non ne rimasi certamente colpito. In effetti i visi possono sembrare strani (visti di fronte possono apparire col nasone), ma subito ci si abitua e si scopre uno stile elegante, nobile, adatto all’ambientazione, delicato come il profumo di mughetto (chi leggerà la serie capirà). Le caratteristiche del disegno si apprezzano subito riguardo a Emma, per poi passare a tutte le altre donne presenti. Emma è bella. Non perché l’autrice l’ha voluta rappresentare formosa o cose simili, ma perché dal viso, dallo sguardo, dai gesti e dal suo carattere si resta ammaliati. Tutte le donne hanno una delicatezza e profondità che traspare subito. Non prendetemi per pazzo ma dopo aver letto questa serie, se al mondo ci fossero solo donne superficiali (e sappiamo tutti quanto la cosa sia triste) preferirei la castità ad averci qualcosa a che fare perché con Emma sono venuto a conoscenza di un modello di ragazza perfetta. Emma è bella, sensibile, intelligente, determinata e innamorata. Tutte queste caratteristiche traspaiono subito da un singolo disegno e se questa non è arte, non so cosa lo sia.

Amore:
E’ bene parlarne a parte, visto il peso che ricopre. L’amore tra Emma e Jones non è banale, stupido e stereotipato, ma “vergine”, puro e profondo. In tutta la serie non vedrete mai scene di sesso, per il semplice fatto non ce n’è bisogno. In questa serie, una carezza, uno sguardo e un abbraccio saranno dosati con sapienza e sapranno farvi emozionare come decine di film romantici messi assieme. I baci poi, ci sono, ma sono profondi, carichi d’amore e sanciscono alcuni dei momenti più importanti della serie. L’amore però non è solo tra loro, ma coinvolge anche altre persone che avranno un peso determinante in tutta la vicenda. L’amore è però contrastato dalle stupide regole della società inglese che pongono un muro apparentemente invalicabile ma che loro sfondano con una caparbietà degna dei migliori irriducibili eroi dei poemi cavallereschi.

Personaggi:
C’è bisogno che ne parli? Sono umani, punto. L’unico appunto da fare e che l’autrice non manca di caratterizzare tutti i personaggi ottimamente.

Ricostruzione storica:
Emma oltre a essere una serie d’amore e formazione e pure storica, ma solo per quanto riguarda l’ambientazione e i temi. L’autrice è un’appassionata dell’Inghilterra e tale passione traspare in ogni singole pagina per la cura dei dettagli. A partire dal secondo numero è stata anche coadiuvata da uno storico per non fare neppure una sbavatura.

Regia:
C’è un autore che stimo molto, Adachi, per via della sua geniale capacità di esprimere un corollario di emozioni vastissimo con un solo disegno e per l’abilità di rendere con vignette rappresentanti particolari, senza alcun dialogo, atmosfere ed emozioni. L’autrice di Emma ha la stessa capacità: con un singolo disegno è capace di fare entrare nei pensieri del protagonista con una naturalezza tale che le si dovrebbe fare un monumento. Ci sono molte vignette che rappresentano singoli movimenti, diversi punti di ripresa e tempi di narrazione che hanno dell’incredibile e quanto i personaggi discutono animatamente sembra quasi di averli davanti a sé e di sentire le loro urla.

Potrei continuare a sperticarmi in elogi per pagine e pagine, ma l’essenziale è questo. Comprate Emma, ma non aspettatevi molto. L’esperienza insegna che se ci si aspetta troppo si rimane delusi e non si apprezza qualcosa quanto si meriterebbe. Leggete nel modo più neutro possibile e apprezzatela.
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Alby
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MessaggioInviato: Sab 19 Gen 2008 16:55 pm    Oggetto:   

Re Lupo
Storia: Bronson (o Buronson che dir si voglia, comunque per intenderci lo scrittore di Ken il Guerriero)
Disegni: Miura
Edito da planet manga
Prezzo: io ho un edizione del 2001-2002 e costava 7.17 €

Dunque io ho comprato questo fumetto, diviso in 2 tomi, il secondo si intitola "La leggenda del Re Lupo", per vedere come potevano lavorare insieme 2 autori del calibro di Buronson e Miura di cui sono innamorato(per via di hokuto no ken e soten no ken per quanto riguarda il primo e di berserk per quanto riguarda Miura) agli albori delle loro carriere... infatti il fumetto se non sbaglio è del 1989...

Comunque gusti miei a parte questa è la storia:
Iba, giovane e solerte storico giapponese nonchè campione nazionale di kendo, scompare misteriosamente durante 1 viaggio in Cina, dove si era recato per una ricerca sulla cosidetta via della seta. Dopo un anno la fidanzata Kyoko decide di mettersi in viaggio a sua volta.
Giunta in cina si trova in mezzo a un enigma: terrificanti nuvole nere la circondano, facendole perdere conoscenza e catapultandola... nell'anno 1212... Nell'arena locale Kyoko ritrova Iba e da quel momento la loro vicenda si intreccia con quella di Gengis Khan...
Non volendovi svelare troppo mi fermo qui...

Disegni: 9 a me mi fanno impazzire perchè amo lo stile di Miura e già si notano le somiglianze con i disegni di Berserk
Storia: 8 può sembrare banale ma si evolve bene
Originalità: 8.5

Quindi direi che si becca un 8.5 totale Cool

Inutile dirvi che a me è piaciuto molto... fatemi sapere come la pensate voi Wink
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MessaggioInviato: Sab 19 Gen 2008 21:00 pm    Oggetto:   

Bartimeus88 ha scritto:

Trama:
La storia vede protagonisti la dolce cameriera Emma e il membro della gentry William Jones.

ma subito ci si abitua e si scopre uno stile elegante, nobile, adatto all’ambientazione, delicato come il profumo di mughetto (chi leggerà la serie capirà).

Comprate Emma, ma non aspettatevi molto. L’esperienza insegna che se ci si aspetta troppo si rimane delusi e non si apprezza qualcosa quanto si meriterebbe. Leggete nel modo più neutro possibile e apprezzatela.


Prima di tutto..MUGHETTO?? Shocked
I nomi sono scelti a caso? Perchè Emma è considerato il capolavoro di J.Austen e se non sbaglio Jones era uno dei suoi autori preferiti..
cmq, per difendere le mie finanze Medieval.. costa molto?
ormai sono convinta che deve essere mio..
che pretesa rimanere neutri dopo tutto quello che hai detto Cool
Bartimeus88
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MessaggioInviato: Sab 19 Gen 2008 21:33 pm    Oggetto:   

Il mughetto è un riferimento all'ultimo volume che si riferisce a una cosa del primo di cui non mi ero accorto, ma che è di una dolcezza unica.
La serie si è conclusa in 7 numeri, ma so che l'autrice ne ha fatto un ottavo che è una specie di raccolta di tutto ciò che non ha potuto mettere nella serie (non essenziale comunque) e che non so al momento se sarà pubblicato in Italia.
I primi cinque numeri costano 4,5 euro ma quando uscì la serie era bimestrale e il prezzo facilmente sostenibile. Gli ultimi due numeri, causa scarse vendite (stupidi lettori che mi hanno fatto mettere il fumettere Hikaru no Go!) sono stati distribuiti solo in fumetteria al prezzo di 6,5 euro; un pò forse, ma l'ultimo è grande quanto un volume e mezzo.
Personalmente consiglio di leggere il primo capitolo prima di acquistare, giacché in esso è da subito presente il fascino dell'ambientazione, la bellezza di Emma, la bravura registica, i momenti fissi carichi di emozioni, gli sguardi, i gesti, gli occhi, le labbra, il tratto leggero che da volume e corposità... meglio che mi fermo qui.
Si può anche visionare il primo episodio dell'anime per farsi un'idea. Non l'ho mai visto, ma credo che i primi episodi siano stati subbati in italiano.
Un'altra avvertenza: causa iperbolica passione dell'autrice per l'Inghilterra, potrebbe sorgere in voi un'insana necessità di leggere tutti i libri della Austen e degli altri autori suoi contemporanei (cosa che farò quando avrò smaltito i libri in coda e racimolato i soldi). Si consiglia cautela.
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MessaggioInviato: Mar 22 Gen 2008 17:20 pm    Oggetto:   

Bartimeus88 ha scritto:
Il mughetto è un riferimento all'ultimo volume che si riferisce a una cosa del primo di cui non mi ero accorto, ma che è di una dolcezza unica.

mi sento ridicola a non capire bene questo ragionamento.. Embarassed

Bartimeus88 ha scritto:
Un'altra avvertenza: causa iperbolica passione dell'autrice per l'Inghilterra, potrebbe sorgere in voi un'insana necessità di leggere tutti i libri della Austen e degli altri autori suoi contemporanei (cosa che farò quando avrò smaltito i libri in coda e racimolato i soldi). Si consiglia cautela.


già fatto!! il prossimo sarà l'abbazia di Northanger. voglio proprio vedere come ha parodiato il romanzo gotico Laughing
Alby
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MessaggioInviato: Lun 09 Giu 2008 13:14 pm    Oggetto:   

Jackals edito dalla J-Pop, numeri in commercio 1, 5,90 euro:
(dunque, dato che non ho molto tempo[causa esame Crying or Very sad ] faccio 1 cosa veloce, non lapidatemi)
Cicero city, una citta caotica dominata da spietate organizzazioni criminali...
In questa città agiscono nell'ombra assassini che vengono chiamati, con paura e disprezzo, "Jackals"...
Tra loro, c'è un giovane jackal dall'incrollabile fiducia in se stesso, che combatte con "l'alligatore", un'arma dalla straordinaria potenza. Il suo nome è Nicol D. Hayward...

Dunque detto questo a me piace moltissimo perchè mi ricorda devil may cry Wink

Disegni: 9 mi piacciono davvero molto
Storia: idem come sopra

Secondo me merita un bel 9...

Ciao a tutti
La fine del mondo si avvicina, strani e impensabili avvenimenti preannunciano la catastrofe: Palin ha usato Vista! Mr. Green
Bartimeus88
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MessaggioInviato: Sab 23 Ago 2008 21:22 pm    Oggetto:   

Finito oggi il primo numero di Gen di Hiroshima (giunto al primo posto della mia Top-Ten) ne ho scritto un commento fin troppo lungo sul mio blog.

Sinteticamente vi dico che dovete comprarlo. Non avete bisogno di altro. Compratelo, leggetelo e poi mi ringrazierete.
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vessella82
Hobbit
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MessaggioInviato: Ven 05 Mar 2010 16:44 pm    Oggetto:   

BANYA - HELL’S ANGEL DELIVERY MAN di Kim Young Oh - edito da Flashbook

Il manhwa prende spunto da un’idea a dir poco geniale: Banya, il protagonista della serie, è un ragazzo delle consegne, a metà strada tra un pony espress e un corriere, con questo motto “rapido, preciso e sicuro!”. Direte voi, dov’è la genialità di quest’opera? Nell’ambientazione. Sì, perché la storia si svolge in un medioevo fantasy e… provate voi a consegnare un messaggio urgente a un generale di un castello sotto assedio… oppure scegliere il percorso più breve sperando di non incappare in creature mostruose che potrebbero farvi la pelle. Questo è il lavoro di Banya e dei suoi compagni: Mei, la furbetta del gruppo, e K’ong, il più giovane dei tre. Nonostante la giovane età della compagnia, il trio è molto affiatato e capace di uscire da situazioni disperate aiutandosi l’un l’altro. Ogni incarico è un dovere, ogni viaggio un pericolo: questo presupposto dà vita a scene comiche ed è lì che l’autore spinge sull’acceleratore, anche se non rinuncia a delle connotazioni drammatiche. Infatti, ci sono scene in cui i personaggi muoiono in modo cruento; nonostante questo la narrazione è leggera e piacevole, aiutata dai simpaticissimi personaggi che si aggirano nella trama. Ecco, i personaggi con poche pennellate sono caratterizzati in maniera incredibile. La storia inizia proprio col presentarci subito il protagonista durante una consegna e, sin dalle prime tavole, Banya ci appare come il classico bravo ragazzo, astuto e apparentemente arrivista. Ma Banya nasconde anche un oscuro e pericoloso segreto che darà una sterzata alla serie, portandola su binari inaspettati. I colpi di scena qui non mancano e questo è un altro punto di forza di questo manhwa. Altro aspetto interessante è dato dall’ambientazione; come dicevo prima, è un fantasy medioevale, ma qui non troverete personaggi bardati in armatura, né fate, elfi o orchi… creature tipiche dell’occidente immerse in boschi ancestrali, bensì l’autore pesca a piene mani dal folklore e dalla storia della propria patria. Infatti, vedrete immense distese desertiche con qualche cespuglio di verde e popolate da tribù nomade. In questo, il mondo di “Banya” è rappresentato in maniera coerente ed ineccepibile, anche perché gli stessi armamenti seguono quella linea: non ci sono spade massicce come quelle europee del medioevo né eleganti e tecniche come le katane giapponesi. Le lame sono piccole come le katane, ma dritte e senza protezione per l’impugnatura… oppure corte e tozze, simili a dei grossi macete. Altra nota di merito sta nel disegno: mai approssimativo, ma preciso e ammaliante per quanto riguarda ambienti e personaggi. Ottimo il dinamismo e la varietà di pose con cui vengono ritratti i personaggi e mentre questi sono costruiti in maniera pulita e tondeggiante, tutto il resto è disegnato in modo aspro e ruvido… quasi a significare la presunta superiorità dell’uomo verso la natura. Insomma, “Banya” è un fumetto per chi vuole staccare la spina dalla realtà e godersi qualche ora di divertimento assicurato.

Voto globale 8
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