[OT parziale] Dune


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Autore Messaggio
Aenea
Nazgul
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MessaggioInviato: Gio 12 Apr 2007 15:16 pm    Oggetto:   

Che piacere trovare questa discussione proprio in questo periodo!
Ho infatti da poche settimane terminato di leggere i 2 "tomoni", tutti d'un fiato! Rolling Eyes

Mi spiace solo arrivare alla quarta pagina di Thread, perchè mi accorgo che tutto quel che avrei potuto dire è già stato detto. Crying or Very sad

In ogni caso concordo anche io con chi dice che l'originalità del primo volume sia putroppo ridimensionata dai successivi. Quello che mi è più spiaciuto nel continuare la lettura è stato trovare riproposti più volte, in contensti e con tagli diversi, temi e spunti di indubbio interesse. Il fascino della visione messianica del popolo dei Fremen, per esempio. O il forte antropocentrismo nella concezione dei personaggi, nel duca leto in primis. La pretesa di controllo del futuro e del destino dell'umanità nel Bene Gesserit. E lo sforzo di costruzione di un mondo a propria immagine e sominglianza nel Bene Thleilax. L'anelito all'eternità, al "vivere per sempre" dei ghola o dei loro creatori. E soprattutto l'illusione - di un individuo o di un popolo - di fare di un uomo un dio.
Temi - questi e tanti tanti altri - che nel primo volume ho trovato estremamente affascinanti. Perchè così "realistici"... come dire... così corrispondenti alla natura umana nella sua quotidianità. Ma alla seconda o terza volta che vengono riproposti... Rolling Eyes Ebbasta! Shocked

Non so... temo che la lettura a "full immersion" mi abbia provocato una reazione di rigetto. Ma se sento nominare Duncan Idaho un'altra volta faccio una strage!!! Laughing
I'm not sleeping.
I'm wide awake.


Melian
Ospite

MessaggioInviato: Ven 04 Gen 2008 20:05 pm    Oggetto:   

Ho appena finito di vedere il primo episodio della miniserie in 3 puntate Children of Dune; questo episodio copre le vicende narrate ne Il messia di Dune.
Premetto che i capitoli successivi a Dune secondo me sono decisamente inferiori. E' vero che il primo romanzo è un tale capolavoro che sarebbe stato difficile ripeterlo, tuttavia Herbert inserisce nei romanzi successivi tali e tante contraddizioni da renderli ancora più deboli.

Tuttavia questo primo capitolo della versione televisiva mi è piaciuto molto. Rispetto alla precedente miniserie (stranamente trasmessa da Italia1 tempo fa) la trovo molto più curata nelle ambientazioni, atmosfere e costumi. Entrambe erano comunque molto fedeli ai romanzi.

Per me Paul Muad'Dib avrà sempre le sembianze di Kyle MacLachlan (e Kyle MacLachlan sarà sempre Paul Muad'Dib qualunque altro ruolo faccia Laughing ) tuttavia l'intepretazione di Alec Newman non è niente male.

Ora mi aspettano gli altri due episodi dedicati ai figli di Paul, Leto e Ghanima, il primo intepretato dal bravo James McAvoy ( love )
Melian
Ospite

MessaggioInviato: Dom 06 Gen 2008 20:07 pm    Oggetto:   

Viste anche le altre due puntate, davvero in crescendo.

Pochi effetti speciali, tant'è che si nota poco il fatto che non siano proprio ottimi, a favore invece dei personaggi e delle loro relazioni.
Peccato che non abbiano inserito una scena che permette di capire bene il legame tra Leto e Ghanima e che ame piace molto

SPOILER

quando decidono di richiamare le memorie di Paul e Chani e per poco non ne rimangono posseduti

/FINE POILER

Ottimo James McAvoy!
Rita
Ritatouille Ritatouille
Messaggi: 4837
MessaggioInviato: Mar 08 Gen 2008 18:45 pm    Oggetto:   

Dove le hai viste? In tv? In DVD? Nel tuo palantir? In italiano? In inglese? In uno dei sei milioni di idiomi tradotti da C3PO?

Dettagli, please!
Melian
Ospite

MessaggioInviato: Mer 09 Gen 2008 10:48 am    Oggetto:   

Mettiamola così, devo ringraziare i torrenti che mi hanno portato le 3 puntate Wink in inglese.

Leggendo nel forum di Dune Italia pare...ripeto pare che sia in programma una distribuzione dei dvd in Italiano, anche perchè mi sembra che abbiano trasmesso la miniserie su Sky, quindi è già doppiata.

In ogni casi per tutti i fanatici di Dune, e di fantascienza in generale, questa seconda miniserie è davvero imperdibile.
Lothegan
Hobbit
Messaggi: 7
MessaggioInviato: Dom 20 Gen 2008 15:42 pm    Oggetto:   

Che splendido libro Dune.

L'ho letto quando ero molto piccolo, avevo circa 12 anni, ma nonostante la tenera età sono riuscito ad apprezzarne la bellezza, ne rimasi affascinato.
Uno dei miei libri preferiti, in assoluto!

Non ho ancora finito la saga, diciamo che l'ho lasciata a metà per paura di essere deluso, sicuramente "il messia di Dune" non è all'altezza del primo romanzo (Anche se resta comunque un bel libro).

Si è capito che adoro Dune? Very Happy

Eh eh eh

Chi ha letto il resto della saga me lo consiglia?
Melian
Ospite

MessaggioInviato: Lun 21 Gen 2008 15:25 pm    Oggetto:   

L'imperatore Dio l'ho trovato un po' monotematico troppo concentrato sulla figura di Leto con poco di quegli intrighi politici e religiosi e quella attenta ricostruzione sociale, ecologica e mistica, che invece avevano arricchito il primo romanzo.
Con gli Eretici di Dune mi sono persa del tutto: quello raccontato secondo me non ha niente a che fare con l'atmosfera e le ambientazioni di Dune, è solo ambientato su Arrakis.
E l'ultimo Rifondazione di Dune non l'ho preso in considerazione, così come considero un'eresia i Preduli e tutti gli altri romanzi - prequel, sequel e mo "vi spiego tutto io - che il figlio di Herbert sta scrivendo.
Leggere i romanzi di Herbert padre comunque non fa male anche solo per farsi un'idea personale, ma non aspettarti il capolavoro che invece è Dune. Wink
Lothegan
Hobbit
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MessaggioInviato: Lun 21 Gen 2008 21:17 pm    Oggetto:   

Grazie Melian per la delucidazione.

Anche io ho letto due libri dei preludi....eh bè....diciamo che ne sono rimasto un po deluso.
Non mi ero ancora cimentato nella lettura di tutti i romanzi di Herbert padre...Io sono completamente innamorato di Dune...è stato uno dei primi libri che ho letto, leggerlo è stata un esperienza bellissima.

Leggerò,come mi hai consigliato, anche gli altri romanzi di Herbert padre...almeno potrò dare un giudizio anche io Very Happy

Ti ringrazio ancora e piacere di conoscerti Wink
Fairfax
Balrog
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MessaggioInviato: Lun 11 Feb 2008 12:57 pm    Oggetto:   

Oggi è l'anniversario della scomparsa di Frank Herbert Sad
http://it.wikipedia.org/wiki/Frank_Herbert
Palin
Re sotto la montagna
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Località: Solace
MessaggioInviato: Mer 02 Lug 2008 11:04 am    Oggetto:   

Finito Dune, l'avevo abbandonato in italiano, perché troppo pesante.

La versione in lingua originale invece, pur essendo non facile per uno non di lingua madre, è molto più scorrevole e non ci sono traduzioni strane; inoltre i nomi "pronunciati" all'inglese hanno molto più senso.

Tuttavia, non grido al capolavoro. Il difetto principale è che il testo è concentrato su tre aspetti fondamentali (i poteri psichici, la situazione politica, gli intrighi), e per evidenziarli tralascia aspetti secondo me altrettanto importanti, come la tecnologia, l'azione di battaglia, gli effetti del melange (solo accennati).

Ci sono però numerosi lati positivi, specialmente nella prima parte (secondo me il climax non è degno del romanzo... SPOILER


Il duello tra Paul e Feyd-Rautha è abbastanza povero di contenuti. Si sarebbe potuto risparmiare e dare più evidenza alla battaglia planetaria.



) e un'ambientazione veramente notevole e curata, si vede il grande lavoro fatto sia sui deserti che sulle varie organizzazioni e il loro equilibrio.

Comunque giudizio 4/5.
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Melian
Ospite

MessaggioInviato: Mer 02 Lug 2008 16:02 pm    Oggetto:   

Palin ha scritto:
Il difetto principale è che il testo è concentrato su tre aspetti fondamentali (i poteri psichici, la situazione politica, gli intrighi), e per evidenziarli tralascia aspetti secondo me altrettanto importanti, come la tecnologia, l'azione di battaglia, gli effetti del melange (solo accennati).


Difetto?
E' vero che i gusti sono gusti bla bla bla
ma di fantascienza che parla di evoluzioni tecnologiche e battaglie interstellari sono pieni gli scaffali delle librerie.
Gli effetti del melange sono spiegati: prolungamento della vita e aumento delle capacità di preveggenza nelle persone addestrate. Forse manca l'effetto sui piloti della Gilda spaziale.
Ma questo argomento non è il fulcro del romanzo, a Herbert non interessa spiegare gli effetti del prezioso melange ma quanto questo, in quanto bene indispensabile, possa influenzare una società dal punto di vista del potere economico, politico e sociale, religione inclusa. Letto oggi si possono trovare diversi parallellismi con la situazione corrente.

Metto il commento che avevo scritto su Anobii dopo una delle ultime recenti letture
“Dune, Arrakis, il pianeta deserto” non è semplicemente un pianeta facente parte di un Impero Galattico che fa da mera ambientazione per le vicende di alcuni personaggi: Dune è un pianeta concreto e soprattutto vivo.
Herbert ne descrive ogni dettaglio integrandolo in modo equilibrato con la storia: l’ecosistema che lega l’acqua, i giganteschi vermi e la produzione della spezia che può avvenire solo su Arrakis; il misticismo religioso dei Fremen, gli abitanti di Arrakis, che considerano i vermi i Creatori e conoscono i segreti celati sotto le sabbie del pianeta; l’economia basata sul commercio della preziosissima spezia fonte di ricchezza per le Case nobili e indispensabile per consentire alla Gilda di mantenere il monopolio sui viaggi spaziali.
Dune è il fulcro di questo universo attorno al quale persone addestrate ad usare i loro poteri psichici, le Bene Gesserit, i Mentat e i piloti della Gilda, si muovono apparentemente nell’ombra intessendo i loro intrighi politici, ciascuna tesa verso il suo obiettivo finale; in cui il senso mistico e religioso di un popolo, l’attesa di un Messia, viene utilizzato come leva per la sua ribellione; dove sulle spalle di un ragazzo di 16 anni, Paul Atreides, vengono posate tutte le aspettative di una madre amorevole ma ambiziosa e di un popolo forte che lo accoglierà, un giovane che verrà temprato dal pianeta e dalla cui visione profetica del futuro dipenderanno i destini degli abitanti e l’equilibrio di Dune e dell’intero Impero.
Le note scritte all’inizio dei vari capitoli danno la sensazione che ciò che si sta leggendo sia il racconto di avvenimenti accaduti nel passato, raccolti dalla Principessa Irulan, figlia del vecchio Imperatore, e organizzati in una sorta di romanzo biografico. Queste note sono estratte da altre opere da lei scritte, i detti di Paul Muad’ib, una biografia per bambini e altri, e aggiungono all’atmosfera avventurosa e mistica del romanzo un’altra nota di realismo ma anche una sensazione di inevitabile.
Dune è una pietra miliare del romanzo di fantascienza che ha ormai trasceso l’appartenenza al suo genere diventando un capolavoro della letteratura.


Nella fantascienza sono pochi i romanzi che hanno queste caratteristiche, forse Simmons con Hyperion si è un po' avvicinato, proprio perchè in genere danno maggiore visibilità ad altri aspetti quella della fantascienza più classica (che dopo un po' diventano clichè un po' come gli elfi belli e i nani rozzi).
Sotto l'aspetto della creazione di un mondo, della società e le sue tradizioni, lingue e religioni, Dune è, senza dire un eresia, paragonabile al Signore degli Anelli, qui, tra le altre cose, sta la sua unicità nel panorama della fantascienza e il suo essere un capolavoro.

Comunque 4 su 5 direi che è comunque un bel voto e che comunque ti è piaciuto Very Happy

Edit: devo rileggerlo anch'io in inglese. Ho visto che esiste una strepitosissima edizione illustrata ma costa un mutuo...dirotterò su qualcosa di più economico Laughing
Palin
Re sotto la montagna
Messaggi: 15146
Località: Solace
MessaggioInviato: Mer 02 Lug 2008 16:55 pm    Oggetto:   

Melian ha scritto:
Palin ha scritto:
Il difetto principale è che il testo è concentrato su tre aspetti fondamentali (i poteri psichici, la situazione politica, gli intrighi), e per evidenziarli tralascia aspetti secondo me altrettanto importanti, come la tecnologia, l'azione di battaglia, gli effetti del melange (solo accennati).


Difetto?
E' vero che i gusti sono gusti bla bla bla
ma di fantascienza che parla di evoluzioni tecnologiche e battaglie interstellari sono pieni gli scaffali delle librerie.


Invece di libri di fantascienza con l'eroe di turno che ha poteri psichici, no? Wink
Ok, forse questo è il primo della serie, ma l'impressione che mi ha dato che è che ha messo un po' troppa carne al fuoco e l'ha lasciata bruciare.

Questo lo rende un libro da 4/5 e non da 5/5.
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Melian
Ospite

MessaggioInviato: Mer 02 Lug 2008 17:38 pm    Oggetto:   

Palin ha scritto:
Invece di libri di fantascienza con l'eroe di turno che ha poteri psichici, no? Wink

Solo che in Dune molta parte della vicenda si basa proprio sul programma genetico che porta a generare esseri con poteri psichici.
Se fosse stato dato meno peso a questo argomento a favore di fuochi-d'artificio-esplosioni-raggi-laser sarebbe stato un altro romanzo.
Poi de gustibyyyyaaaaaawwwwwnnnnnn....


Palin ha scritto:
Ok, forse questo è il primo della serie, ma l'impressione che mi ha dato che è che ha messo un po' troppa carne al fuoco e l'ha lasciata bruciare.

Se con Dune hai avuto questa sensazione non ti avvicinare ai seguiti altrimenti soffochi Laughing
Bran
servitore di due padroni
Messaggi: 4590
Località: Era Hyboriana (Trento)
MessaggioInviato: Mer 28 Ott 2009 10:31 am    Oggetto:   

In questi giorni mi è venuta alla mente una riflessione:

avendo letto Dune e avendo in corso di lettura I sette pilasti della saggezza di Lawrence, mi sembra di notare delle somiglianze tra le figure e le vecende (almeno iniziali) di Paul e Lawrence d'Arabia:

Entrambi fanno parti di potenze straniere interessate a una materia prima molto importante custodita in un luogo desertico poco noto abitato da una popolazione adattata alla vita nel deserto con usanze e culture molti diverse (non serve dilungarsi sulla somiglianza tra Fremen e popoli Arabi). Entrambi i protagonisti finiscono per mettersi a capo di una rivolta di questi nativi contro le potenze straniere e sfruttatrici con un ruolo quasi messianico, abbandonando la propria natura di "stranieri" per integrarsi in quella locale.

Il finale è diverso come sappiamo, uno riesce mentre l'altro fallisce.

che ne pensate?
Nipote di Pick e di Julia ///
-Riuscite a vedere qualcosa?-
-Sì, cose meravigliose-

Lord Carnavon & H. Carter, 26 novembre 1922
Barbagianni
Balrog
Messaggi: 1005
MessaggioInviato: Mer 28 Ott 2009 11:57 am    Oggetto:   

Che visto sotto questa angolazione, i punti di contatto ci sono. Bisognerebbe vedere se Herbert lo abbia fatto 'apposta' o questa somiglianza sia dovuta al clima del periodo, cioè degli stranieri delle potenze coloniali che entrano in contatto con culture diverse e considerate arretrate da un punto di vista culturale ma incredibilmente fervide dal putno di vista spirituale/religioso.
Non conosco la biografia di Herbert, ma se fosse inglese o avesse vissuto nelle sue ex-colonie (ex da poco, oltretutto) questo spiegherebbe un op' di cose.
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata si segna nome, cognome e indirizzo.

Trolls? Io odio i trolls! - Willow
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