I giardini della luna


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Autore Messaggio
FantasyMagazine
«Balrog»
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MessaggioInviato: Mer 16 Lug 2008 23:37 pm    Oggetto: I giardini della luna   

I giardini della luna



Leggi la recensione.
(Fernando Scalvi)
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 16 Lug 2008 23:37 pm    Oggetto: Re: I giardini della luna   

Non sono d'accordo nel modo più assoluto.
Il libro è praticamente illegibile per almeno le prime 200 pagine... Se poi si fa l'incredibile sforzo di perseverare, salta agli occhi una storia frammentata nella quale i personaggi (troppi e senza un protagonista) e le loro storie personali (banali e/o incomprensibili) sembrano muoversi come fantasmi in un mondo che si limita a rimanere sullo sfondo; il che è un peccato, perchè l'ambientazione ideata da Erikson è forse l'unica cosa di tutto il libro che varrebbe la pena di salvare (magari sfrondata di tutte le esagerazioni che ci ha infilato per forza).
In definitiva un libro ostico, a tratti incomprensibile, freddo. L'autore dimostra di avere molte idee, ma scrive per sè stesso e non per il lettore.
Palin
«Re sotto la montagna»
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MessaggioInviato: Gio 17 Lug 2008 8:44 am    Oggetto:   

De gustibus... Very Happy
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Negróre
«dannatamente umano»
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MessaggioInviato: Mer 23 Lug 2008 17:47 pm    Oggetto:   

Devo essere veramente un tipo molto strano, eh... Rolling Eyes
Un sorriso, Andrea
Melian
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio 24 Lug 2008 9:58 am    Oggetto:   

A me il commento di Fernando non stupisce più di tanto, sono più o meno le stesse cose che avevo scritto anch'io nel 3d dedicato a Erikson.
Erikson "illeggibile" no, ma ricordo che avevo definito i personaggi dei "burattini". Non sto a ripetere tutta la discussione che comincia qui dove qualcuno parla anche dello scoglio delle prime 200 pagine.
La differenza che è continuare la lettura non è stato per me uno "sforzo incredibile", la curiosità ha avuto il sopravvento e infatti ho proseguito con gli altri romanzi.

Ho raccolto i post che avevo scritto nel 3d e li ho inseriti su Anobii come commento al romanzo, concludendo che mi era piaciuto ma alcuni appassionati di Erikson evidentemente non hanno apprezzato le critiche iniziali Rolling Eyes
Certo mai come il commento sui Malavoglia Twisted Evil Laughing
Negróre
«dannatamente umano»
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MessaggioInviato: Gio 24 Lug 2008 13:53 pm    Oggetto:   

A me non stupisce il commento di Fernando, ma di essere uno dei pochissimi - ma davvero pochissimi - a cui le prime 200 pagine sono sembrate le migliori del primo romanzo, in assoluto, proprio per amor di verosimiglianza: un dialogo reale sarebbe in buona parte incomprensibile, e perché preso nel mezzo del cammin, e perché le persone non si comunicano di continuo informazioni inutili (info-dump). Erikson non fa altro che applicare in modo estremo queste regolette di buona scrittura, calpestandone per forza di cose altre (perché, ebbene sì, io ritengo che alcune regole di scrittura siano in netta contraddizione). (Anche se, va detto, anche lui ogni tanto cade nell'info-dump in modo fastidioso.)
Continuo a sentirmi un lettore strano, atipico. Confused

Del resto è da quando esistono i lettori che esistono le due tipologie: quelli che amano i libri chiari e quelli che amano i libri oscuri. Appartengo decisamente alla seconda categoria.
Un sorriso, Andrea
DiVega
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MessaggioInviato: Gio 24 Lug 2008 14:43 pm    Oggetto:   

Beh... il prologo è la mia parte preferita... infatti ce l'ho pure in firma. Comunque ho un vago ricordo, le prime 200 pagine includevano il massacro sulla spiaggia e l'introduzione di Sorry, giusto? Oltre al assedio di Pale... se non sbaglio.



... Oppure mi confondo? Mad
Sul suo mantello grigio scuro spiccava una spilla d'argento: un ponte di pietra, illuminato da fiamme di rubino. Un Arsore di Ponti.
Steven Erikson - The Malazan Book of the Fallen
Jong
«Drago»
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MessaggioInviato: Gio 24 Lug 2008 16:34 pm    Oggetto:   

DiVega ha scritto:
Beh... il prologo è la mia parte preferita... infatti ce l'ho pure in firma. Comunque ho un vago ricordo, le prime 200 pagine includevano il massacro sulla spiaggia e l'introduzione di Sorry, giusto? Oltre al assedio di Pale... se non sbaglio.


Tranquillo, non stai sbagliando! Wink
Comunque anche a me sono piaciute un sacco, specialmente durante la rilettura avvenuta dopo il quinto libro...particolari "insignificanti" in un primo momento assumono tutto un altro spessore e significato, e soprattutto non ci si sente affatto dispersi! Very Happy
Disapprovo energicamente la violenza,quando è commessa su di me. - Oscar di Gordon, eroe di professione
Negróre
«dannatamente umano»
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MessaggioInviato: Gio 24 Lug 2008 17:12 pm    Oggetto:   

Jong ha scritto:
Comunque anche a me sono piaciute un sacco, specialmente durante la rilettura avvenuta dopo il quinto libro...particolari "insignificanti" in un primo momento assumono tutto un altro spessore e significato, e soprattutto non ci si sente affatto dispersi! Very Happy

Ecco, ma il fatto è proprio questo.
A me sembra che la differenza tra un lettore come me e un lettore che invece non ha apprezzato le prime 200 pagine alla prima lettura è la fiducia nell'autore - e un po' la pazienza. Non è che io fossi nella testa di Erikson, che sapessi esattamente ciò che accadeva, ma quanto accadeva era chiaramente ben orchestrato e dosato nei dettagli, cioè ai miei occhi non era un caos disordinato, ma un caos ordinato, che puntava in una direzione precisa e, in quanto tale, con calma e pazienza mi ci trastullavo, godendomi le scene per quello che erano e registrando gli "omissis" come la parte misteriosa della storia.
Sembra quasi che i lettori, in genere, vogliano le spiegazioni immediatamente. Non lo capisco. Ma, del resto, ho sempre prediletto questo approccio alla storia, che richiede uno sforzo attivo al lettore, non la "pappa in bocca". Così ho scritto la mia trilogia, con un sacco di "omissis" (e di schifezze grammatico-sintattiche). Altrimenti non ha senso scrivere una "saga", ci si limita al libro singolo, con un capo e una coda, e lì sì che la storia dev'essere completa e spiegata almeno nei suoi aspetti principali.
Ecco, la domanda è un po' questa: perché chi si appresta a iniziare una saga si aspetta dal suo primo romanzo le stesse caratteristiche di un libro singolo che non avrà né seguiti, né "prequel"?

Ok, torno nell'oblio... Laughing
Un sorriso, Andrea
Melian
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio 24 Lug 2008 17:46 pm    Oggetto:   

Personalmente non sono una lettrice inesperta che si sente spaesata se lo scrittore non mi prende per la manina e mi accompagna nel suo mondo fantastico spiegandomi pazientemente ogni cosa.

Però la prima parte de I giardini della Luna l'ho trovata una sequenza di episodi nei quali venivano presentate vagonate di personaggi per i quali provavo la più assoluta indifferenza.
Non mi sono sentita trascinata nella vicenda perchè non sono entrata in sintonia con i personaggi, privo di una qualunque caratteristica psicologica che potesse farmi simpatizzare (e non) per loro
...ero lì, una spettatrice che osservava una specie di presentazione tipo slides in power point...e alla terza, se non si è ancora trovato il quinquibus, io già comincio a friggere sulla sedia, e qui ho dovuto aspettare circa 200 pagine! Twisted Evil Ma alla fine ne è valsa la pena Wink
Znheb
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Ven 25 Lug 2008 9:54 am    Oggetto:   

Contiene spoiler!
Ho letto "I Giardini della Luna" e l'ho trovato molto gradevole. Avrei voluto tesserne maggiormente le lodi ma alcune parti del libro e soprattutto come si sono evolute alcune sottotrame mi hanno lasciato perplesso. Per esempio la strana fine dell'inviata dell'imperatrice che sembrava essere il fulcro della storia, oppure l'improvviso arrivo di questa entità potentissima che di punto in bianco sposta l'attenzione dalla trama principale per poi essere sconfitta con "poco" sforzo. Anche la sovrapposizione dei protagonisti: all'inizio pare che siano i soldati dell'impero e il nuovo ufficiale, poi da metà libro in avanti prende il sopravvento la storia di Kruppe e dei suoi concittadini. Insomma, mi ha dato l'impressione che non ci fosse un vero e proprio filo conduttore e che di volta in volta l'autore si sia lasciato trascinare dalla simpatia per i nuovi personaggi introdotti in seguito.
Però ci sono grandissime trovate ed è davvero godibile.
Palin
«Re sotto la montagna»
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Località: Solace
MessaggioInviato: Ven 25 Lug 2008 10:02 am    Oggetto:   

Znheb ha scritto:
Contiene spoiler!


oppure l'improvviso arrivo di questa entità potentissima che di punto in bianco sposta l'attenzione dalla trama principale per poi essere sconfitta con "poco" sforzo.


SPOILER

Ehm... d'improvviso non mi pare e non mi pare che nemmeno sia stata sconfitta... mi è sembrato più come prendere un core di plutonio e colarci una montagna di cemento sopra nell'attesa di cosa farci.

Secondo me le trame che citi andranno avanti nei libri successivi... Wink
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Znheb
«Hobbit»
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Località: Un paesino ai piedi dei monti del nord
MessaggioInviato: Ven 25 Lug 2008 10:16 am    Oggetto:   

Palin ha scritto:
Secondo me le trame che citi andranno avanti nei libri successivi... Wink


Ne sono certo! Smile
Però è una abitudine che vorrei si perdesse... Scrittori ascoltatemi! Scrivete una storia che finisca in un libro solo! Cool
un muspeling
«apprendista incendiario»
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MessaggioInviato: Ven 25 Lug 2008 11:48 am    Oggetto:   

Znheb ha scritto:
Palin ha scritto:
Secondo me le trame che citi andranno avanti nei libri successivi... Wink


Ne sono certo! Smile
Però è una abitudine che vorrei si perdesse... Scrittori ascoltatemi! Scrivete una storia che finisca in un libro solo! Cool


Risata
Vallo a dire ai signori editori, a quei genialoidi dell'Immondadori soprattutto!
Sorridi
Negróre
«dannatamente umano»
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MessaggioInviato: Ven 25 Lug 2008 14:45 pm    Oggetto:   

Znheb ha scritto:
Ne sono certo! Smile
Però è una abitudine che vorrei si perdesse... Scrittori ascoltatemi! Scrivete una storia che finisca in un libro solo! Cool

Guardate che una saga ha quel nome per qualcosa. Può essere costituita da libri con un capo e una coda, indipendenti, ma anche da libri tutti legati da un'unica, grande storia. E' l'essenza delle saghe. Non c'entrano gli autori, né gli editori. C'entrano i lettori che comprano il primo romanzo di una saga e vogliono tutto risolto subito.
Mi pare un controsenso (l'unica colpa degli editor può essere che non segnalino a dovere sulla copertina che si tratta di una saga). Wink
Un sorriso, Andrea
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