Steven Erikson


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Autore Messaggio
frankifol
«Balrog»
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MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 0:00 am    Oggetto:   

o mamma.....finche lo si confronta con martin va pure bene....ma manfredi nun ce la posso fa'....
Settima proposizione - Il resto è conseguenza
Curufin
«Drago»
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MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 0:02 am    Oggetto:   

un muspeling ha scritto:
E io che non trovo affatto la saga di Erikson così oscura... mah! Rolling Eyes

Non è oscura, perlomeno non per quanto ho letto finora, è semplicemente (e inutilmente, finora) dispersiva. Introdurre al lettore degli eventi "senza spiegare" le cose, va benissimo (anzi, lo apprezzo molto) se, come lettore, tali eventi "scollegati" sono interessanti e mi fanno venir voglia di continuare a leggere per scoprire le loro connessioni con il resto della storia (dico "Lost" per dire la prima cosa che mi viene in mente che sfrutta questo meccanismo), per sapere come tali eventi si svilupperanno, da cosa hanno avuto origine, che ripercussioni avranno sul resto del romanzo, etc. Quando ho parlato di "mistero" (appositamente virgolettato, perché di misteri che, magari, invoglierebbero alla lettura, finora non ne ho visti...), intendevo riferirmi al fatto che vengono presentati eventi sconnessi "a manetta", uno dietro l'altro e senza soluzione di continuità. Il problema è che il mistero (cioè gli elementi non evidenti al lettore, ma percepibili da esso, e che dovrebbero incuriosirlo e quindi invogliarlo a leggere) non c'è proprio! Finora ho letto solo eventi "non spiegati" (e va benissimo), ma senza alcun "appeal" (e qua, invece, va molto male...), almeno per me. Se la storia decollerà nel primo libro, ok, leggerò anche il secondo, ma se per avere un minimo di coinvolgimento devo aspettare di leggere il secondo, terzo o quarto libro (che, ovviamente non leggerò)...beh, allora ribadisco la mia opinione: "Scrivi meno pagine, ma scrivile meglio", ove per meglio intendo "fammi venire voglia di leggere avanti" (impulso che, al momento, latita alquanto...).

Ribadisco che, comunque, Erikson m'interessa (il problema è che, per ora, non mi convince) e mi sembra giusto e doveroso "dargli una possibilità" (e darla a me stesso, visto che ho davvero voglia di leggere un buon fantasy) e leggere per intero il primo romanzo, poi riformulerò (se sarà il caso) la mia opinione e deciderò se leggere o meno il resto della saga.
Palin
«Re sotto la montagna»
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MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 8:45 am    Oggetto:   

Ora evitiamo di disperdere il thread su quanto scrive male Manfredi (che poi non è vero, de gustibus, ecc.) e torniamo a Erikson.

Secondo me le cose nei Giardini cominciano a quagliare da quando compare Kruppe Cool
Resta il fatto (e ho letto solo i Giardini, perché mi riprometto di ricominciare in inglese perché la traduzione italiana mi indispone) che secondo me ci sono alcuni difettucci veniali, tra cui il livello di potere che è troppo alto (Anomander Rake, su tutti)
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
un muspeling
«apprendista incendiario»
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MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 8:48 am    Oggetto:   

Ah beh... eventi "interessanti"... O anche personaggi che siano tali, no?
Bene, nel primo libro le vicende a Darujistan, con un personaggione come Kruppe dove le mettiamo? Le avventure di Paran a me sono piaciute di per se stesse: i suoi incontri con i vari potentati magico/divini e via discorrendo aiutano a introdursi in quel mondo che, complicato, è complicato di sicuro. Io sospendo la mia voglia di "sapere tutto" o "capire tutto" subito, magari perché vi sono abituato dagli studi storici, non so, ma mi pare capacità sana e necessaria.

Abbiamo avuto un tipo di Fantasy (parlando in generale) prima di Erikson abbastanza scontato nella trama, no? Lo stesso Martin, come ho già detto, a parte qualche intrigo e moltissime ammazzatine, non è che arzigogoli poi tanto, ha solo molti personaggi in ballo.
E la realisticità dei personaggi, dove la mettiamo? Martin ha scritto una telenovela Fantasy, con gli amorazzi e i guerrazzi fra l'elite di Westeross, i non nobili possono fare una sola fine lì: crepare.
Magari come giudizio è un po' troppo generalista, ma grosso modo è così.

Adesso abbiamo una "new wave" del Fantasy che prova a importare una buona dose di "antiumanesimo" già usato, e molto, nel CyberPunk e nei suoi derivati. Così ha scritto e scrive Miéville, se si esclude certo umorismo molto british, anche Gaiman lo fa e, qui, Erikson. Nel secondo libro si migliora in generale, i personaggi ben riusciti, imho, sono tanti: Duiker, Coltain e un po' tutti i suoi più stretti collaboratori wickan, Squint, Iskrall Pust, Ikarium e non so se sto scordando qualcuno... E ancora nel secondo tomo non sono venuti tutti i nodi al pettine (mi si dice che cominceranno a farlo dal terzo).
A me sta benissimo, anche perché "nel frattempo" ce ne sono di elementi che mi godo molto bene: la descrizione di un'armata in marcia, il suo funzionameno, quel che si lascia dietro; l'integrazione dell'elemento magico nelle tattiche di guerra; questo suo mondo che, da un momento all'altro, scaraventa i personaggi da una dimensione all'altra, gli Dei impiccioni ma che devono temere gli umani...
C'è una intera Messe d'innovazione, imho, in questa narrazione che non può che rinfrescarmi i polmoni dopo anni di letture codificate con i soliti stilemi.
Per esempio: detesto Salvatore e il duo Weissman/Hickman, nonché il gdrFantasy tutto Evil or Very Mad

Per me è un merito di Erikson fare la scelta opposta a quella di Martin (che demerita quindi), quella di descrivere la truppa, i civili, la figlia di un pescatore e renderli protagonisti. Forse si potrà migliorare nella realisticità di movimenti, dialoghi, azioni di gente che vive in un mondo Fantasy, ma non è un Signore della Mengalandia?
Probabile, e dico grazie!
Ma d'altro, su questo tipo, con queste intenzioni, ora come ora, cosa c'è?
Rolling Eyes
Stelviante
«Nano»
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Località: Starfall
MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 9:28 am    Oggetto:   

A me piacerebbe tanto che un giorno la si smettesse di confrontare così insistentemente Erikson con Martin, lo trovo un paragone davvero fuorviante proprio per l'estrema diversità che invece li contraddistingue.
E' molto più facile trovarvi differenze che punti in comune, la loro lettura non dà mai come risultato scontato la soddisfazione in entrambi i casi, sbaglia chi parte con il presupposto che sono due grandi quindi da amare a prescindere Confused
"Cielo e terra non sono pietosi: per loro le diecimila cose non contano più che cani randagi" (Lao Tzu)
Negróre
«dannatamente umano»
Messaggi: 2562
MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 9:32 am    Oggetto:   

Assolutamente niente.
E, secondo me, prima che arrivi qualcuno che migliori questo standard qualitativo, ce ne passa. Innanzi tutto bisogna che arrivi qualcuno che faccia bene tutte le cose che fa bene Erikson (e la vedo durissima). In più, deve scrivere meglio alcune cosucce - ma, in realtà, io non me la sento di dire questa cosa: se valuto gli ultimi romanzi che ho letto di lui, il III, il IV e il V che sto leggendo, be'... questi difettucci io non li vedo più.

Tutto lecito, Curufin, ma gli stessi motivi per cui tu critichi negativamente Erikson sono quelli che me lo fanno amare. E' un autore privo di compromessi e a me sta simpatico per questo.
Dopo centinaia di romanzi fantasy letti, Erikson svetta per originalità e freschezza, senza ombra di dubbio. C'è chi scrive meglio tecnicamente, ma finisce lì (e in compenso mi far venir voglia di strappare le pagine del suo libro per banalità, prevedibilità, scelte piatte, protagonisti caratterizzati benissimo ma fastidiosi, noiosi, privi di quel guizzo d'umanità che te li fa amare o odiare e per, udite udite, allungare il brodo in cento modi diversi e con maestria, ma facendosi scoprire - Erikson scrive tomi di 800 pagine, ma le sue pagine sono dense, caleidoscopiche, cangianti. C'è di tutto, non sai mai cosa aspettarti o prevedi gli eventi raramente, tanto che - eureka! - smetti di tentare di indovinare e te ne stai lì a goderti la storia per come ti viene raccontata. Scusate se è poco! Era da quindici anni che non mi capitava più! Very Happy).
A me piace Erikson semplicemente perché mi dà quello che nessun altro autore di Fantasy mi dà, oggigiorno: la smania di leggere avanti. Scusate se è poco (al quadrato). La stragrande maggioranza degli altri m'induce a mollare la Fantasy e leggermi altro. (Scusate se è poco al cubo!)

Di oggettivo c'è molto, ma non mi dilungo, perché non ne ho il tempo. E, in ogni caso, ci sono frankifol, muspeling e altri che lo apprezzano e dicono cose che condivido pienamente.
Un sorriso, Andrea
Falier
«Nano»
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MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 9:58 am    Oggetto:   

Negróre ha scritto:

A me piace Erikson semplicemente perché mi dà quello che nessun altro autore di Fantasy mi dà, oggigiorno: la smania di leggere avanti. Scusate se è poco (al quadrato). La stragrande maggioranza degli altri m'induce a mollare la Fantasy e leggermi altro. (Scusate se è poco al cubo!)


A prescindere da qualunque valutazione tecnica, o piccoli distinguo, trovo questa affermazione totalmente condivisibile (Scusate se è poco al cubo! Wink )
Nadir noi!
Nessuna carne verrà risparmiata
http://www.roth37.it/COINS/Marfal/decap.gif
Curufin
«Drago»
Messaggi: 508
MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 10:04 am    Oggetto:   

un muspeling ha scritto:
Io sospendo la mia voglia di "sapere tutto" o "capire tutto" subito...

Ma neppure io sento questa voglia (sennò non sarei un fan sfegatato di Lost! Mr. Green ) e questa "nebulosità" nel presentare gli eventi è una delle cose che, finora, ho apprezzato di più di Erikson (anche se, secondo me, non la gestisce benissimo), altrimenti anche lui ricadrebbe nella sterminata schiera di "autori didascalici" dei quale faccio volentieri a meno.
un muspeling ha scritto:
Abbiamo avuto un tipo di Fantasy (parlando in generale) prima di Erikson abbastanza scontato nella trama, no?

Scontato per usare un eufemismo... Mr. Green
un muspeling ha scritto:
Lo stesso Martin, come ho già detto, a parte qualche intrigo e moltissime ammazzatine, non è che arzigogoli poi tanto, ha solo molti personaggi in ballo.

Martin non è certo "contorto", però mi ha stupito più lui di tutti gli scrittori fantasy che ho letto fino adesso messi insieme...che poi, a volte, esageri e cerchi con troppa frequenza "il colpo ad effetto" per sconvolgere il lettore è un conto (ma io non ho mai notato una "forzatura" in questo senso, l'evoluzione della storia mi è sempre sembrata molto naturale), ma non penso proprio che si possa definire "scontato" Martin.
un muspeling ha scritto:
E la realisticità dei personaggi, dove la mettiamo? Martin ha scritto una telenovela Fantasy, con gli amorazzi e i guerrazzi fra l'elite di Westeross, i non nobili possono fare una sola fine lì: crepare.
Magari come giudizio è un po' troppo generalista, ma grosso modo è così.

Sì, decisamente troppo generalista, visto che di nobili e di personaggi importanti ne crepano a bizzeffe...dal momento che i nobili, in percentuale, sono di molto inferiori ai "popolani", a me sembra che la sorte si accanisca molto di più sui primi che sugli ultimi...
Concordo abbastanza sul fatto che Martin, purtroppo, sia un po' scaduto nella "telenovela", gli ultimi libri non mi hanno convinto come i primi, ma a mio avviso resta di gran lunga l'autore più coinvolgente tra quelli che ho letto finora. Riguardo gli "amorazzi", "a me sembra" (c'è qualcuno che non è d'accordo??) che l'amore e il sesso siano due "motori" fondamentali della vita umana e trovo semplicemente ridicolo e irrealistico che certi argomenti non vengano trattati da altri, celebratissimi scrittori. Non credo che sia Martin ad essere "strano", sono gli altri autori fantasy ad esserlo, visto che, spesso e volentieri, non toccano certi argomenti fondamentali neppure con la pertica da 3 metri di D&Diana memoria! Mr. Green
Se Martin calcasse troppo la mano su questi aspetti sarebbe un conto, ma a me non sembra proprio...
un muspeling ha scritto:
...E ancora nel secondo tomo non sono venuti tutti i nodi al pettine (mi si dice che cominceranno a farlo dal terzo).
A me sta benissimo, anche perché "nel frattempo" ce ne sono di elementi che mi godo molto bene...

A me sta benissimo che i "nodi vengano al pettine" anche dopo 2, 3 o 4 romanzi, ma la storia mi deve prendere da subito, cosa che, finora, non è successa (ma spero e confido che accada al più presto), perché per ora di elementi godibili non ne ho trovati (apprezzo la narrazione da un punto di vista "intellettuale", ma il coinvolgimento emotivo al momento è sottozero).
un muspeling ha scritto:
C'è una intera Messe d'innovazione, imho, in questa narrazione che non può che rinfrescarmi i polmoni dopo anni di letture codificate con i soliti stilemi.
Per esempio: detesto Salvatore e il duo Weissman/Hickman, nonché il gdrFantasy tutto Evil or Very Mad

Pure io (adesso come adesso, tutto il materiale di origine AD&Diana non lo considero neanche), anche se ai "lettori fantasy alle prime armi" consiglierei comunque le prime due trilogie di Dragonlance (per quanto "mainstream", non sono affatto male e comunque molto meglio di gran parte della paccottaglia illeggibile che ingombra gli scaffali dei reparti fantasy delle librerie) e di Drizzt. Poi chiaro che uno vuole passare ad altro, soprattutto se ha una certa età e vuole leggere qualcosa di "serio".
un muspeling ha scritto:
Ma d'altro, su questo tipo, con queste intenzioni, ora come ora, cosa c'è?
Rolling Eyes

Direi niente, ed è questo il problema. Mettiamola così, se Erikson sapesse scrivere con "l'intensità emotiva" di Martin, sarebbe LO (Mr. Green) autore fantasy per eccellenza, ma al momento lo trovo troppo "cerebrale" e per niente viscerale e coinvolgente.
Comunque "io voglio credere" e ieri sera ho ricominciato a leggere (per la terza volta... Rolling Eyes) I Giardini della Luna. Lo sto alternando al secondo volume de La Spada della Verità (Goodkind ha i suoi enormi limiti, ma almeno si fa leggere) e stavolta non intendo mollare finché non avrò finito il libro, poi tornerò su questo thread per esprimere la mia opinione e spero davvero di cambiare idea (per quanto riguarda gli aspetti che finora ho trovato negativi) su Erikson, perché ho bisogno di leggere un fantasy di qualità e "fuori dagli schemi".
Curufin
«Drago»
Messaggi: 508
MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 10:08 am    Oggetto:   

Negróre ha scritto:
...A me piace Erikson semplicemente perché mi dà quello che nessun altro autore di Fantasy mi dà, oggigiorno: la smania di leggere avanti. Scusate se è poco (al quadrato). La stragrande maggioranza degli altri m'induce a mollare la Fantasy e leggermi altro. (Scusate se è poco al cubo!)...

Il mio problema con Erikson è che è proprio questo (forse solo questo, ma non è certo poco, visto che è la cosa più importante) che mi manca: il coinvolgimento, la smania di leggere avanti...comunque ho letto ancora troppo poco per esprimere giudizi definitivi (anche se ho difficoltà a ricordare altri romanzi che mi hanno fatto "arrancare" in questo modo all'inizio), vedremo alla fine del primo libro.
lamadiel
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 11:01 am    Oggetto:   

Curufin ha scritto:
A me sta benissimo che i "nodi vengano al pettine" anche dopo 2, 3 o 4 romanzi, ma la storia mi deve prendere da subito, cosa che, finora, non è successa (ma spero e confido che accada al più presto), perché per ora di elementi godibili non ne ho trovati (apprezzo la narrazione da un punto di vista "intellettuale", ma il coinvolgimento emotivo al momento è sottozero).


Anch'io, come te, non ero stato preso dal primo libro (I giardini...). Stimolato però dai commenti letti qui ho preso il secondo volume in Biblioteca, e alla fine di tale volume mi sono fiondato in libreria e ho comprato questo secondo e i due terzi, poi il quarto, il quinto e sbavo in attesa dei successivi. E ti dirò di più, dopo aver letto il secondo ho riletto il primo e l'ho rivalutato.
un muspeling
«apprendista incendiario»
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 11:09 am    Oggetto:   

Curufin ha scritto:

Sì, decisamente troppo generalista, visto che di nobili e di personaggi importanti ne crepano a bizzeffe...dal momento che i nobili, in percentuale, sono di molto inferiori ai "popolani", a me sembra che la sorte si accanisca molto di più sui primi che sugli ultimi...


Sì, ma fanno tutto - o quasi - loro. In Westeross, se vuoi diventare un bravo guerriero, devi far parte della solita cricca o dipenderne (Come Sandor Clegane). A Malaz ti devi guardare da Tutti, anche uno scalpellino - s'è stato nell'esercito - può farti saltare in aria sino alla luna...
Di scalpellini non ne vedo a Dorne e negli altri sette regni... se ci sono saranno tutti impegnati a nascondersi e a morire perchè loro non sono "fighi, con le armature e i gagliardetti militari"... Rolling Eyes

Citazione:
Riguardo gli "amorazzi", "a me sembra" (c'è qualcuno che non è d'accordo??) che l'amore e il sesso siano due "motori" fondamentali della vita umana e trovo semplicemente ridicolo e irrealistico che certi argomenti non vengano trattati da altri, celebratissimi scrittori.


Converrai con me, che c'è modo e modo di presentare questi "motori" dell'azione umana, no?
Nella vita reale odio e amore sono elementi molto più mescolati e spesso anche diversi dai modi oleografici che presenta Martin, Erikson si avvicina di più - secondo me - a presentarli in modo più reale. Proprio il rapporto Paran-Tattersail da questo punto di vista lo ritengo più "naturale". Ok, non è un gioco pirotecnico come l'amore incestuoso fra Cersei e il fratello, ma - ancora una volta - io preferisco il dipinto dove risalti un po' tutta (almeno provandoci) la gamma delle personalità, lo preferisco a quei dipinti in stile tradizionale giapponese, dove gli uomini e le donne "importanti" sono alte sei metri, hanno case alte come montagne e producono tsunami solo ruttando, mentre gli uomini comuni sono lì... piccoli, minuscoli, quasi sempre impegnati a star chini sulla terra, o chini di fronte ai Signori colossali, o ancora chini dinanzi alla propria misera morte... Rolling Eyes

Citazione:

A me sta benissimo che i "nodi vengano al pettine" anche dopo 2, 3 o 4 romanzi, ma la storia mi deve prendere da subito, cosa che, finora, non è successa (ma spero e confido che accada al più presto), perché per ora di elementi godibili non ne ho trovati (apprezzo la narrazione da un punto di vista "intellettuale", ma il coinvolgimento emotivo al momento è sottozero).


Capisco e trovo legittimo quanto scrivi. Non vorrei "stirarti il collo" ma di emzione - IMHO - ne si trova, e tanta, ne La Dimora Fantasma, nel primo mi affido alle risate che mi fa fare Kruppe Mr. Green (a parte i giochi intellettuali, come li chiami, che mi sono piaciuti)

Citazione:

Direi niente, ed è questo il problema. Mettiamola così, se Erikson sapesse scrivere con "l'intensità emotiva" di Martin, sarebbe LO (Mr. Green) autore fantasy per eccellenza, ma al momento lo trovo troppo "cerebrale" e per niente viscerale e coinvolgente.


Che dire?
In bocca al soletaken! Mr. Green
Solo, ecco, come un po' tutti dovremmo fare, quando si commenta un autore, i nostri giudizi andrebbero anticipati da espressioni come "imho", "secondo me", "per i miei gusti" ed evitare i giudizi assoluti/apocalittici Wink
frankifol
«Balrog»
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MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 12:14 pm    Oggetto:   

il confronto con martin è dovuto per due motivi. Innanzi tutto, per quanto ritenga abbia molti limiti, è uno dei pochi che si eleva sopra la media. Non a caso non parlo mai di brooks, W&H, goodkind ed il 90% degli altri. Parlando di erikson, si può può tirar fuori al massimo mieville, jordan, la hobb e williams. Il secondo motivo è che entrambi si pongono come innovatori del genere (anche se erikson rinnova veramente, mentre martin contamina la versione libresca delle telenovelas con harmony, segretissimo ed elementi del fantasy tradizionale quali draghi e cattivi per partito preso)
Settima proposizione - Il resto è conseguenza
lamadiel
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 12:27 pm    Oggetto:   

un muspeling ha scritto:
Solo, ecco, come un po' tutti dovremmo fare, quando si commenta un autore, i nostri giudizi andrebbero anticipati da espressioni come "imho", "secondo me", "per i miei gusti" ed evitare i giudizi assoluti/apocalittici Wink


Scusa ma trovo inutile mettere le siglette per indicare che quello che scrivo è una mia opinione. E' ovvio e dovrebbe essere scontato che è una "MIA" opinione. Voglio sperare che coloro che scrivono qui non pensino di avere la verità da distribuire al volgo
un muspeling
«apprendista incendiario»
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MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 12:41 pm    Oggetto:   

Dici?
E se venisse qualcuno e cominciasse a parlare del tuo autore preferito, chiunque essa/esso sia e cominciasse a dire cose grosse, tipo "non sa scrivere" "è un/a incompetente" "sopravvalutato/a" "ha un successo immeritato/a" e cose simili, non credi sarebbe meglio se codesto/a commentatore usasse i vari "imho"?

Non credo sia tanto un problema d'intendersi o di comprensione, quanto di educazione. Qualcosa del tipo: "ucciderei l'autore, ma non per questo penso che i suoi fan siano degli idioti!" Wink

(PS: il mio appunto è stato scritto al plurale perché ritengo di dovermici applicare anche io Cool )
Palin
«Re sotto la montagna»
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Località: Solace
MessaggioInviato: Ven 26 Set 2008 13:00 pm    Oggetto:   

Direi che le siglette sono sottointese. Credo che qualunque utente del forum sappia distinguere un fatto da un'opinione.

Beh, diciamo quasi tutti Rolling Eyes
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
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