E questo cosa significa?

Da cosa era tratto il film?????? dall'Iliade?????
Perkè due degli attori principali nn sanno nemmeno dire le battute? (mio Dio Bloom è peggio anke di Raul Bova a recitare...ma ke ca.... nn sa nemmeno dire una battuta!!!!! - l'altro è Brad Pitt ovviamente, anke se purtroppo ha solo un'espressione almeno è meglio di Bloom).
Basta parlare del film dai.
Perkè gli americani si permettono di stravolgere una cosa così bella? A parte tutto oggettivamente preso solo come film nn è malvagio (a parte i debolissimi dialoghi e la pessima recitazione di Bloom e Pitt)...umh diciamo sufficienza.
Ovviamente nn ha nemmeno una lontana somiglianza con L'Iliade.
PS: Grazie di esistere O'Toole.

Quinta stroncatura, che mi trova quanto mai d'accordo... tranne che su Bloom, che ho visto molto bene nella Prima Luna. Quindi dire che fa pena a recitare perché qui recita male è un po' esagerato, non pensi?

Beh ovviamente questione di opinioni...ma ho già postato cosa penso di Bloom come attore (in Troy si potrebbe dire che ha dato il suo "meglio").
Ma visto ke è un fighetto con la faccia pulita e può dare riscontro come incassi (per ora finkè aleggia ancora la fama di Legolas) i registi lo chiamano. Durerà ancora poco spero

Ho letto tutte (!) le pagine del thread e non mi pare di aver postato la mia rece... lo faccio ora, perchè la discussione si è ravvivata!

** su 5
Mediocre, insufficiente.

Più o meno come "Pirates of the Caribbean": là Johnny Depp ottimo in un film sbagliato, ridicolo e noioso. Qua un po' meglio: Eric Bana/Ettore straordinario, e qualche ottimo attore (Pitt, Bean, Cox), in un film sbagliato, ancora più ridicolo anche se un po' meno noioso.

Stessa difficile e rischiosa operazione di "King Arthur" (per fortuna il contrario di ciò che ha fatto PJ per LOTR): reinventarsi la vicenda pseudostorica e "realistica" alla base della leggenda, normalizzarla e raccontarla in modi attualizzati. Originale, anche interessante se ingegnoso, ma in ultima analisi inutilmente rischioso e fine a se stesso. E a rischio di ridicolo.
Vedremo "King Arthur", anche se non ho grosse aspettative, ma in "Troy" la chiave "realistica", attualizzata e pseudostorica della vicenda leggendaria impoverisce e banalizza, quando non rovina. La storia di Omero, tolta la patina leggendaria, perde senso e forza, che erano nell'aspetto estremo, EPICO di Dei e Semidei contro Uomini.
Il tutto diventa allora addirittura involontariamente ridicolo, se non solo artificioso. Un'operazione arida e insensibile.
A questo handicap di partenza si aggiunge (o da questo handicap di partenza si origina fatalmente) una sceneggiatura stiracchiata e forzata, con dialoghi e situazioni più volte comici... La parte troiana è inguardabile - Elena, Paride, Priamo non sono solo incredibili, sono proprio insopportabili; quella achea un po' meglio ma assolutamente impoverita - nessuna ammirazione per questi "eroi" greci: uno per tutti Aiace, inutile.

Brad Pitt sarebbe stato un perfetto Achille. E' imponente, a volte strepitoso e inquietante, ma più volte incomprensibile e fastidiosamente rabbonito, annacquato. Non per colpa sua, per colpa del copione sbagliato: se togli l'aspetto semidivino, ambiguo e sovrumano ad Achille, il personaggio diventa povero, insensato e inaccettabile, se non ordinario e scontato. Passando per il ripetitivo, alla fine, visto che non c'era via d'uscita per gli sceneggiatori, ecco il cliché politically correct: si arriva all'Achille innamorato e "redento", e si scade nel "troppo comprensibile", nel solito, nel visto e rivisto e stravisto. Bah.

L'unico che si salva veramente, anzi che esce assolutamente vincente, è guarda caso Ettore: oltre all'ottimo attore Bana, è lui il più umano e realistico di tutti già in partenza. Peccato che le situazioni che lo vedono stupendo protagonista siano per lo più stupide.

Comunque, cast ottimo, combattimenti meravigliosi (soprattutto Achille vs Ettore è da ricordare), bell'Ulisse e diversi bei momenti e concetti. Che si perdono in una stanchezza e una banalità generali, in una fastidiosa mancanza di "visione davvero epica", in una mancanza di sensibilità.
Peccato: occasione persa.
PJ in questo caso non ha insegnato nulla! La forza in queste operazioni cinematografiche dovrebbe essere puntare tutto sull'aspetto sovrumano, estremo e leggendario della vicenda; senza abbassare il tono e la mira banalizzando e cercando forzatamente di attualizzare e normalizzare ciò che non appartiene alla Storia, ma appartiene al Mito.
E' una questione di sensibilità e coraggio, non solo o non tanto di rispetto delle fonti (omeriche o tolkieniane che siano).
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Potevi fare finta di niente?

Nnagg!