AH!
L'hanno diviso allora!

Beh, consideriamo alcuni elementi: l'Armenia ha pubblicato in soluzione unica i primi due libri, ha sdoppiato il terzo, dopo il quale ci sono La Casa delle Catene e Maree di Mezzanotte usciti anch'essi in soluzione unica, no?
Evidentemente BoneHunters deve essere bello ciccio come libro. Almeno, Memorie di ghiaccio, calcolando le pagine, dovrebbe aggirarsi sulle 1100 pagine tutto in un blocco .

Se le mie elucubrazioni non sono del tutto campate in aria, quindi, per questo caso, la scuso l'Armenia.

Almeno, vuoi mettere con Martin i cui libri vengono spezzati in due (per i romanzi) o in N uscite (per i racconti) Sempre e Comunque?

Credo che non interessi a nessuno, ma ho deciso di dare una seconda possibilità a questo autore, riprenderò in mano il primo libro e lo ricomincerò....vediamo se farà breccia. me lo auguro!

i cacciatori d'ossa per altro si presta bene alla divisione.

Come dissi precedentemente, tutti i libri da adesso in poi sono destinati ad essere divisi, in quanto le pagine aumentano invece che diminuire.

Non sono d'accordo, non in questo caso almeno.
In generale penso che se un lettore che si predispone a leggere una saga, che se va bene dura 10 volumi e ti porta via altrettanti anni, è ridicolo se si fa spaventare dal numero di pagine di un singolo volume.
Nel dettaglio di Erikson, un lettore che è stato conquistato dal primo, soprattutto, e dal secondo volume non si fa certo spaventare da un terzo grosso il doppio - Memorie di Ghiaccio - e se arriva al sesto men che meno lo preoccupa di quante pagine è composto.
Anzi si incacchia se se lo vede spezzare in due con qualche buon mese di distanza l'uno dall'altro.

Infatti era una prima risposta.
Concordo sui lettori che hanno già cominciato Erikson. Mi riferivo a quelli che sono intenzionati a cominciarlo - oggi, così come fra qualche anno - e si trovano davanti volumi spessi circa 1000 pagine l'uno. Secondo me si sentono scoraggiati proprio perché non sanno a cosa vanno incontro e magari non si lanciano neanche a comprare il primo, giusto per provare, che tra l'altro è anche ostico, e non poco.

Probabilmente le case editrici italiane ragionano in quest'ottica. Sarebbe interessante chiederglielo.

Io l'ho già letto in Inglese, ma l'incacchiatura rimane comunque perché ero curioso di confrontarlo con la versione italiana.

Insomma, il signore degli anelli lo pubblicano in un unico volume con tanto di appendici.
BH in versione pb è lungo 1200 pagine...non vedo una grande differenza, anzi.

Beh, ora, lo pubblica (il SdA) tutto integro, ma la prima edizione uscì spezzata in tre e i motivi addotti a Tolkien aalla Allen&Unwin era che si usciva da poco dalla guerra, non c'era molta carta in giro e un tomo unico sarebbe costato uno sproposito, cosa che avrebbe intimidito possibili acqirenti.
Da noi non siamo abituati molto al Fantasy e abbiamo una diffusa filosofia del libro "breve", s'è snello attrae. Al contario in Anglofonia, ora, s'è il libro (di Fy quanto di SF che anche di altri generi) è bello ciccio, è quello ad attirare.

Ovvio che poi ci sono le eccezioni (la Fanucci con Jordan a quanto mi risulta, non ha mai spezzato un tomo) e che il mercato lo si può educare, invogliare, ma è difficile eppoi, ora come ora, nella grande editoria c'è tanta aria di sfruttare la mucca finché da latte. L'uovo ora, la gallina forse, chissà... un dì, se ci piove nell'aja

Certo, preferirei di gran lunga un tomo unico, ma magari ci sono ritardi nella traduzione o altri motivi tecnici, oppure solamente "economici". Poco importa, anche con Memorie di Ghiaccio diviso, l'Armenia non mi ha poi fatto aspettare molto per avere il libro completo...

E anche questa è una ragione più che legittima!