Con Licia Troisi torniamo sul fantastico Mondo emerso


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MessaggioInviato: Lun 19 Gen 2009 11:10 am    Oggetto: Re: Con Licia Troisi torniamo sul fantastico Mondo emerso   

Esatto Ohdrein! E la lista potrebbe ancora allungarsi! Qui non si vuole assolutamente dire che la Troisi sia da buttare, solo che "il top del fantasy italiano nel mondo" mi sembra un pò troppo, c'è gente che gli fa dei mazzi così scrivendo quattro cavolate su un foglio di scottex!
E per questo, secondo me, chi la difende a spada tratta con altisonanti epiteti verso il prossimo, in realtà, non ha letto poi molto di interessante! ammicca
Io vorrei aggiungere anche il ciclo di Ga'Hoole (K. Lasky), la collina dei conigli (R. Adams) (dio che bel libro!!!!!!) e il regno dei gufi (M. Hockle) per fare delle citazioni monotematiche ma potrei aggiungere anche R. Hoob con il suo ciclo dell'assassino e L. trugenberger con il risveglio dell'ombra.
Si va dai grandi racconti a quelli un pò più leggeri ma invito tutti i visitatori del forum a leggerli per poi raccontrarci se secondo loro la Troisi rientra nel campo dei grandi racconti appassionanti.
Io intanto sto continuando la lettura del suo libro, la storia si fa intricata, ci sono spunti sicuramente originali - non faccio spoiler - ma non riesco a non farmi chiudere gli occhi, con tanto di libro sul naso.
Cosa che non mi è assolutamente capitata con la mia ultima lettura, ad esempio, il molto commerciale ma bello Brisingr e prima ancora con l'ombra della profezia.
PS: come già è stato fatto notare di gente che cavalca draghi ne son piene le librerie!
Sivrielle
«Trista Mietitrice ad interim»
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Località: Silvaryon delle Terre di Confine
MessaggioInviato: Lun 19 Gen 2009 14:59 pm    Oggetto:   

Ho cominciato da poco a leggere il Destino di Adhara, che dire? La storia mi sembra molto simile alle precedenti (un esempio: mi sono scervellata su un passaggio nei primi capitoli che mi sembrava molto simile a quello letto in un altro libro. Ho pensato per ore a quale fosse lo scrittore scopiazzato o omaggiato, a seconda dei punti di vista e alla fine ho avuto l'illuminazione: la stessa scena l'avevo vista nella serie di Dubhe). Unica nota positiva è che trovo Adhara più simpatica di Dubhe, che francamente non ho sopportato al punto che quasi non mi interessava sapere che fine faceva e di Nihal, la cui ottusità in certi frangenti mi ha fatto digrignare i denti. Spero solo che alla fine Adhara non diventi un clone di Dubhe. Vedremo.
C'erano tre stati ben distinti in cui il gatto poteva trovarsi: vivo, morto o incavolato nero.

Greebo e il paradosso di Schrödinger
Lan.
«Nano»
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MessaggioInviato: Mar 20 Gen 2009 11:48 am    Oggetto:   

Ma bene, ora Cocciuto ha sancito che non abbia mai letto nulla d'interessante. La mia vita non ha più senso ora cattivone. Ti scongiuro illuminami tu su cosa sia fiQo leggere. Oh Cocciuto non son degno di leggere la tua biblioteca, ma leggimi anche solo un capitolo e io sarò salvato [cit.] Laughing

E il bello che poi a volte mi chiedo se non sia io a essere esagerato nelle risposte, tuttavia dopo mi giungono mio malgrado certe "perle"... Rolling Eyes

Qui non si tratta di difendere a spada tratta un'autrice per "fanboyismo"o altro, e a questo punto mi tocca ribadire che questo libro, anche se non del tutto malvagio, non mi ha convinto in molti punti e nel caso della Troisi siamo a quota due (anzi,La Ragazza Drago mi è piaciuto pure meno).
Però è una questione di principio, è veramente fastidioso sentirsi una specie di "appestato" solo perché ora su internet va di moda giocare a fare lo pseudo espertone con la puzza sotto il naso (e nel caso del fantasy nostrano la puzza sa tanto, troppo, di crostaceo marcio). E' questa l'arte che volete? Un mondo di pecoroni che si distingue dai pecoroni "sgrammaticati" soltanto per il fatto che invece di belare al suono di Moccia o Meyer si bela in difesa della "letteratura di qualità"? Ma stiamo parlando di arte o di prosciutti? Se è così io me ne tiro subito fuori, meglio fare la figura del pivello (no, non mi ci presterò al giochino che molti da una parte e dall'altra fanno e citare le mie letture "erudite" per dare importanza a ciò che scrivo. Sarò stupido, ma l'importanza di un testo, in questo caso di un commento in un forum, dipende esclusivamente da ciò che vi è contenuto, stop). Rolling Eyes
Tsè Tsè...
Anonimo (DH)
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MessaggioInviato: Mar 20 Gen 2009 22:29 pm    Oggetto:   

La "lista" potrebbe anche essere uno spunto per nuove letture, non un'offesa o presunzione (dipende uno come la vuole vedere); la curiosità alle volte non guasta Cool.
Si può provare a vedere invece di ostentazione, una sorta di condivizione di ciò che si è letto e che è piaciuto e che si vuole fare sapere agli altri. Non fanno così anche gli "sgrammaticati"?
Ma se si critica gli uni (i "lettori di qualità"), si deve criticare anche gli altri (gli "appestati"), se si parla tanto di coerenza: in fondo anche negli altri c'è presunzione in quello che dicono. Non vogliono "imporre" anche loro quando vogliono consigliare la loro scrittrice preferita ad altre persone?
Accettare questo è un modo sia di confrontarsi, sia di voler crescere.
Lan.
«Nano»
Messaggi: 123
MessaggioInviato: Mer 21 Gen 2009 1:10 am    Oggetto:   

Ohdrein ha scritto:
La "lista" potrebbe anche essere uno spunto per nuove letture, non un'offesa o presunzione (dipende uno come la vuole vedere); la curiosità alle volte non guasta Cool.
Si può provare a vedere invece di ostentazione, una sorta di condivizione di ciò che si è letto e che è piaciuto e che si vuole fare sapere agli altri. Non fanno così anche gli "sgrammaticati"?
Ma se si critica gli uni (i "lettori di qualità"), si deve criticare anche gli altri (gli "appestati"), se si parla tanto di coerenza: in fondo anche negli altri c'è presunzione in quello che dicono. Non vogliono "imporre" anche loro quando vogliono consigliare la loro scrittrice preferita ad altre persone?
Accettare questo è un modo sia di confrontarsi, sia di voler crescere.


Dunque, andiamo per ordine.

-Certamente che una lista di letture può essere uno spunto per una discussione, in caso contrario forum come questo neanche esisterebbero. Sia chiaro inoltre che non è che non voglia parlare di ciò che ho letto oppure no, non sarei qui altrimenti. Semplicemente, mi disgusta l'idea che uno per dare "peso" alla sua opinione debba mostrare il suo grado di "erudizione" (in queso caso letteraria ma credimi vale anche per gli altri ambiti), il motivo è che a mio avviso l'unico supremo giudice della validità di un commento e il suo contenuto, non è che se scrivo una fesseria in ambito fantasy però specifico di aver letto Hobb allora la mia fesseria diventa magicamente un buon intervento. Come dicono gli americani, soprattutto in aria di campagnia elettorale "è inutile che metti un rossetto a un maiale per farlo sembrare attraente, è sempre e soltanto un maiale". Laughing

-Lungi da me difendere le orde di ragazzine urlanti che devono per forza convincere il mondo intero che "Eddie e trpp 1 fko e tiligth dll zia Maier e il libr + bllxxm dl mondo!!!111". La chiusura mentale e la mancanza di dialogo però, e per l'appunto tu l'hai anche detto nella tua risposta chiamando in causa giustamente la coerenza, sono bipartisan. Ora, un commento può essere altrettanto sciocco e stupido di quello della media della ragazzina anche se è scritto in Italiano e con una dialettica nettamente migliori.
Il mio è solo un invito per l'appunto a non generalizzare, esattamente come fanno le ragazzine e, se proprio vogliamo fare una "gerarchia" (però lasciatemelo dire è proprio una brutta parola in un contesto artistico), quando, negli anni '70, TUTTO il fantasy veniva schifato da gran parte dell'intelligentia Italiana, soprattutto quella schierata con l'allora PCI. Ricordatevi che una volta c'era questo genere dall'altra parte della barricata, e ricordatevelo due volte prima di cominciare a sputare sentenze sulla totalità dei lettori di un romanzo che a voi non è piaciuto perché vi è sembrato troppo semplice, sciocco, banale.

-Da parte mia difatti non c'è nessuna imposizione, figurarsi veri e propri tentativi di conversione, non sono l'avvocato d'ufficio di nessuno in particolare anche se spesso sembra che assuma quest'antipatica mansione. Uno ha il sacrosanto diritto a dire la sua su un autore ed esprimere tutto il suo dissenso. Il mio discorso comincia quando si inizia a lanciare frecciatine su chi legge quell'autore, sulla sua intelligenza, sensibilità, cultura facendo un offensiva e a mio avviso idiota generalizzazione di una plurarità di persone che nemmeno si conosce, solo perché "ree" di aver apprezzato anche opere più "semplici" (ovviamente qui bisogna discenere da chi si rivolge a uno solo perché è lettore di un certo libro a chi invece si rivolge in risposta di un commento palesemente sciocco, leggasi le già citate ragazzine "sgrammaticate". Oppure, come hai già detto un paio di topic fa, quando si fa un'osservazione oggettivamente errata, come ad esempio associare la "Furia" della Troisi a un elemento completamente nuovo quando in realtà è presente in varie opere e, in primis, nella mitologia nordica e persino in alcuni resoconti di soldati che hanno avuto a che fare con i primi Vichinghi, ossia lo stato di Berserker).
Ah, sia chiaro, uno ha ovviamente il sacrosanto diritto di affermare che un'intera categoria di persone che apprezza una certa opera sia intellettualmente inferiore oppure meno colta (cosa che molti più o meno velatamente fanno, basta farsi un giretto per internet), in questo caso però io dal canto mio ho l'altrettanto sacrosanto diritto di rispondere per le rime e far notare che non tutti quelli che hanno letto il libro che non gli aggrada sono necessariamente analfabeti/scarsi lettori/ mocciosi.

-L'arte, sia che si crea, sia se la si "riceve", è una delle cose più intime di cui possiamo godere durante la nostra vita e ognuno ha il sacrosanto diritto di trovare i suoi "stimoli" e le sue "emozioni" dove più gli aggrada senza per questo doversi sentire un "menomato". Non sostituiamo la "dittatura del mercato" dove ha ragione chi vende, cosa ovviamente ingiusta, con un altrettanto pericolosa "dittatura del buon libro" dove la ragione, sia per i lettori che per gli scrittori, sta in un presunto valore oggettivo di un libro, quando nella letteratura è deleterio parlare di oggettività del valore di un'opera (esistono errori tecnici ovviamente, ma non si può pesare per tutti il livello di sensazioni e emozioni che il libro stesso può dare). Avremmo solo una discriminante sulla qualità dei libri falsamente oggettiva, ossia corrispondente alla valutazione "soggettiva" espressa da chi eventualmente sarebbe al vertice (per esempio la critica letteraria, in un ipotetico mondo dove i libri più diffusi non sarebbero più quelli scelti dalle maggiori case editrici bensì scelti dai critici in virtù del loro "valore superiore"), che tutti gli altri farebbero passivamente propria. Questo non è forse lo stesso meccanismo che si denuncia nell'indicare chi legge solo i libri "di moda"? Questo non è essere altrettanto pecoroni, seppure sotto una forma più raffinata e sottile? Non è un accusa a chicchesia eh, è solo monito nato da ciò che mi capita di osservare tutto qui.

-Ecco Od, alla fine è proprio il concetto di "imposizione", da una parte e dall'altra, a farmi raccaponare la pelle. Personalmente sono uno strenuo e a volte ossessivo difensore della necessità di far lavorare la testolina, sempre, anche per le faccende meno importanti. Quando io esprimo un'opinione, come in questo lungo commento, personalmente mi auguro che se uno mi deve dar ragione, lo fa in virtù di un suo lavoro di ragionamento interiore, non mi va e non voglio imporre nulla dei miei ragionamenti o delle mie opinioni su questo o quel libro, esprimo semplicemente la mia opinione sperando che possa essere utile, e per me l'utilità sta nel lavoro di ragionamento che uno fa per poi farsi una sua idea, non nel fatto che poi mi da ragione. Questo vale perché trovandosi in pieno campo artistico, non si può dare un valore misurabile e riconosciuto alla propria opinione personale su tal libro o su alcuni elementi quali personaggi, "messaggi", trovate, trama e via dicendo. E' un grandissimo atto di arroganza. Un conto è dire che a pag XXX ci sono errori di sintassi oppure un periodo è costruito linguisticamente male, ben altra cosa è affermare che perché, per fare un esempio, il protagonista ci è sembrato scontato e banale, allora così dovrebbe essere per chiunque e se qualcuno non si trova d'accordo è solo perché ha delle evidenti carenze.

Spero di essere stato più chiaro ora. Wink
Tsè Tsè...
MessaggioInviato: Mer 21 Gen 2009 13:09 pm    Oggetto: Re: Con Licia Troisi torniamo sul fantastico Mondo emerso   

Ciao Lan!
Mi piace molto cosa dici e come lo dici.
Solo che, secondo me e ripeto SECONDO ME, sei partito un pò a testa bassa e un pò sarcastico per poi buttarti in un dibattito molto lungo, molto serio e molto ben articolato.
Nonstante la lista delle opere che ho letto e che consiglio, io Licia Troisi l'ho letta e la sto leggendo ancora.
Ho finito il libro e nonostante ribadisca i miei concetti ho trovato anche delle buone idee!
Lo trovo troppo commerciale in ogni caso però.
E ti dico già che anche Paolini è molto commerciale ma lo trovo decisamente meglio.
Ma non è questo il punto!
Perchè dovrei definire ignoranti i lettori della Troisi?
Non la leggo pure io?
Non ho detto che secondo me molti giovani che la difendono a spada tratta FORSE non hanno letto molte delle letture da me citate?
Ho detto forse che quelli che leggono e osannano Troisi sono tutti pecoroni?
Io sono pecorone che ho letto tutti il mondo emerso?
Dico - e ribadisco in modo più chiaro - che lo spazio dato alla Toisi mette in ombra altre ottime opere, altri ottimi autori, più o meno famosi, nostrani o meno.
Quanto senti parlare di Silvana De Mari?
La Troisi non è feccia - ribadisco - ma può fare meglio!
I suoi lettori non sono pecore - ribadisco - ma SECONDO ME molti, o alcuni non hanno letto molto altro.
Se ti senti toccato o dispiaciuto, non mi dispiace, sono felice.
Lo sono perchè il confronto esiste, che sia colorito o meno.
Probabilmente non sono all'altezza di controbattere le tue afformazioni, o almeno non tutte e comunque non mi interessa e non hai nemmeno tutti i torti.
L'importante è che ci si possa esprimere con libertà e con garbo!!!
E qui mi fermo perchè il discorso esce dal suo sentiero.

Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 21 Gen 2009 20:33 pm    Oggetto:   

Lan. ha scritto:


Spero di essere stato più chiaro ora. Wink


Molto chiaro e prolisso, sei riuscito a battere anche me (e in questo me la cavo bene) Smile Laughing

Vedrò di essere veloce e rispondo punto per punto (vado in ordine col tuo discorso):

1. La lista è per fare esempi, non per validare quanto si dice: le argomentazioni espresse sono sufficienti.

2. D'accordo sul generalizzare, no sugli anni 70: purtroppo passato il duemila esiste ancora questa situazione, anche se in tono minore... Confused

3. Sì, la critica è rivolta soltanto a chi fa certi commenti e allora c'è la risposta. Altro esempio quando ho sentito dire che la Troisi avrebbe dovuto insegnare a Tolkien a scrivere, se fosse stato ancora in vita Exclamation

4. L'arte è come Dio: non può essere nè imbrigliata nè schematizzata ed è personale sia per chi scrive sia per chi legge. Ognuno sceglie ciò che gli piace.

5. Quotazione totale. Sempre usare la propria testa.

Direi che stavolta sono stato succinto. Cool
Lan.
«Nano»
Messaggi: 123
MessaggioInviato: Mer 21 Gen 2009 22:07 pm    Oggetto:   

Citazione:
Solo che, secondo me e ripeto SECONDO ME, sei partito un pò a testa bassa e un pò sarcastico per poi buttarti in un dibattito molto lungo, molto serio e molto ben articolato.


Effettivamente sono partito un po' inacidito e chiedo scusa di ciò. Purtroppo spesso mi lascio prendere dalla foga "dialettica", è un mio brutto difetto, però di solito tendo a non scadere mai nell'attacco personale, ma solo in quello diretto a ciò che uno scrive. Poi sono felicissimo di chiarire con più calma in un secondo momento. Very Happy
In questo caso tutto è partito da questa frase.

Citazione:
E per questo, secondo me, chi la difende a spada tratta con altisonanti epiteti verso il prossimo, in realtà, non ha letto poi molto di interessante! ammicca


Come ho già detto a Od, va bene correggere qualcuno se spara fesserie sul mondo del fantasy in virtù del fatto che ha letto solo la Troisi (tipo affermare che l'idea dei Draghi è quanto di più originale abbia mai visto).
Esiste un fenomeno "statistico" tra un buon numero di lettori della Troisi e una modesta conoscenza letteraria? Sì, forse, in fondo si tratta sempre di un romanzo destinato perlopiù ai ragazzi, inoltre nelle librerie la Troisi fa sempre bella mostra di sè, così che molti che manco sapevano come si scrive fantasy partono da lei, esattamente come anni prima si partiva con la Rowling. Io personalmente ho ricevuto la prima trilogia dalla mia ragazza, che a sua volta, essendo una disegnatrice, era rimasta colpita dai disegni di Barbieri e per curiosità si mise a leggere la quarta di copertina, le era piaciuta e per questo decise di portarsi a casa il tomo.
E' un male il fatto che moltissimi lettori, soprattutto i più giovani, approccino il genere conla Troisi? A mio avviso no, se uno ha interesse a continuare col fantasy leggerà altro cominciando a informarsi e allora arriveremo a quella maggiore conoscenza del panorama fantasy che qui spesso si chiede, però dev'essere un procedimento "spontaneo". A maggior ragione che ci si ritiene più scafati e maturi, bisognerebbe rapportarsi in maniera più matura, ricordandosi che tutti noi, dal primo all'ultimo, eravamo dall'altra parte della barricata, nessuno nasce scafato ed esperto in partenza. Non fare mai agli altri quello che non vorresti che gli altri facessero a te ciarlava un capellone tanto, tanto tempo fa.

Citazione:
Dico - e ribadisco in modo più chiaro - che lo spazio dato alla Toisi mette in ombra altre ottime opere, altri ottimi autori, più o meno famosi, nostrani o meno.


Sì, forse, chi lo sa. Ma io ti vorrei far notare una cosa a monte. E' così importante questa questione dello spazio? Il mondo delle case editrici e dei loro piani economici, delle loro mode, esisterà sempre. Quanti artisti considerati grandi oggi autori di classici sono morti nel quasi totale anonimato? Possiamo sovvertire quest'ordine ingiusto? Teoricamente sì, ma per metterci cosa? Non possiamo dare lo stesso spazio a chiunque, e allora a chi spetterebbe il criterio di scegliere a quali opere destinare ingenti risorse economiche ?
A mio avviso l'arte è una cosa ben distinta dal "mercato dell'arte" e un artista e un buon lettore dovrebbero avere ben in mente più il primo mondo che il secondo. Le cose fondamentali sono la libertà d'espressione artistica e la possibilità, aldilà del mondo editoriale, di potersi far "vedere" (per chi lo vuole, non tutti gli scrittori scrivono per un "altro" generalizzato, ma spesso o meglio nella maggior parte dei casi, i destinatari sono ben definiti), e internet più che mai ha aperto un'incredibile serie di possibilità.

Per il resto del tuo discorso confermo e mi trovi d'accordo. Wink

Ora veniamo a Od.

Citazione:
Molto chiaro e prolisso, sei riuscito a battere anche me (e in questo me la cavo bene) Smile Laughing


Eh lo so che a volte sono troppo prolisso e dispersivo ahimè, vorrei tanto possedere una maggiore capacità di sintesi. Il fatto è che sono fissato sulla necessità di farmi comprendere, soprattutto quando entro in questi discorsi delicati, e quindi cerco di mettere più particolari possibili, risultando però spesso piuttosto pesante.
Sad

Quindi dai, commenterò le tue risposte con la stessa rapidità che pure in questo post ho scritto già tanto. Wink

-Siamo d'accordissimo ed è quello che volevo esprimere sin dall'inizio.

-Beh sì ma per fortuna la situazione un po' è cambiata. Diciamo che ora il "nemico" di certa spocchia intellettuale si trova da altre parti, e l'attenzione sul fantasy si è un po' distolta (capisci ora perché sono tanto veemente? Cerco di scongiurare, anche se ovviamente sarà impossibile me ne rendo conto, che questa piaga letteraria che è lo "snobismo letterario", snobismo che lo ripeterò fino alla morte, ha fatto sì che negli anni '70 fior fior di presunti esperti critici affermarssero che Tolkien era un fascista, cominci ad affligere anche i lettori del genere fantasy).

-Perfetto! Inoltre io ritengo che uno se viene su un forum come questo per confrontarsi con altre persone, è proprio per allargare le sue conoscenze.

-Non potevi trovare parole migliori per esprimere anche il mio pensiero! Wink

Doh! Anche questa volta sono stato più prolisso di te! Laughing
Tsè Tsè...
MessaggioInviato: Gio 22 Gen 2009 13:27 pm    Oggetto: Re: Con Licia Troisi torniamo sul fantastico Mondo emerso   

Non so nemmeno io se esistano, si possano creare o se ne valga la pena stilare statistiche per cui molti dei lettori della Troisi siano giovani privi di altre esperienze letterarie.
Francamente non mi interessa.
Ti concedo il beneficio del dubbio, ti concedo che posso aver generalizzato, ti concedo che possa aver fatto dello snobismo letteraio.
Ma mi sembra che pure tu ci vai pesante dall'altra parte del "fronte".
Io ho scoperto il fantasy con Brooks, allora mi sembrava un mito, adesso lo ritengo una chiavica - scherzosamente parlando, non vorrei offendere nessuno di nuovo ammicca.
Eppur continuo a leggerlo, non per farmi del male ma perchè amo il genere e per questo continuo e continuerò a leggere pure Troisi e non mi passa nemmeno nell'anticamera del cervello di aizzare le folle per censurare questa scrittrice, solo mi chiedo perchè, a cosa è dovuto tutto lo spazio concessole.
In quanto al mio sciolinare di titoli è solo un invito alla lettura e non è pretenzioso o vanitoso o almeno non era il mio intento e lo si può dedurre dal fatto che tu hai avuto una tuo giudizio, Od, mi sembra, uno diverso.
Io stesso ho scoperto altre eltture proprio grazie a qualcuno che scilinava titoli in rete come ho fatto io, o col passaparola.
E non ritengo sia un male che i giovani o meno giovani scoprano il fantasy con Troisi o Brooks o Paolini, l'importante è leggere, merce rara di questi tempi dove vige la legge della play o del tutto subito e nessuno ha voglia di sorbirsi 300/400 pagine per conoscere la fine di una storia.
Ecco... adesso mi aspetto che qualcuno che legge ma gioca pure alla play mi dica che sto generalizzando e mi faccia sentire cattivo cattivo!
Lan.
«Nano»
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MessaggioInviato: Gio 22 Gen 2009 15:51 pm    Oggetto: Re: Con Licia Troisi torniamo sul fantastico Mondo emerso   

(cocciuto cocciutissimo) ha scritto:
Non so nemmeno io se esistano, si possano creare o se ne valga la pena stilare statistiche per cui molti dei lettori della Troisi siano giovani privi di altre esperienze letterarie.
Francamente non mi interessa.


Così come non interessa a me e credo non debba interessare a nessuno che abbia intenzioni "pacifiche".

Citazione:
Ti concedo il beneficio del dubbio, ti concedo che posso aver generalizzato, ti concedo che possa aver fatto dello snobismo letteraio.
Ma mi sembra che pure tu ci vai pesante dall'altra parte del "fronte".


Eh vabbeh dai 1-1 e tutti a prendere un tè caldo[cit.]. Very Happy
Un ultimo intervento poi chiudamo pure la faccenda, io non ci vado pesante perché voglio difendere il mio fronte, in fondo tecnicamente penso di far parte, per quantità di letture, a quello che mi dovrebbe essere "avverso" (quelli che "leggono"). Il punto è che i miei tentativi sono rivolti proprio a evitare la formazione di una spaccatura tra lettori di Serie A e lettori di Serie B, o comunque seguire una strada che ritengo coerente. Mi spiego meglio, tutti giustamente fanno notare come fenomeni di mercato letterari portano all'arrivo di una miriade di lettori giovanissimi che scrivono con linguaggi sms-ese in barba a ogni regolamento e a ogni rispetto delle regole. Certamente è un problema per carità. Tuttavia nessuno si presta a notare come il fantasy, genere che tradizionalmente invoglia un'alta percentuale di lettori a cimentarsi nella scrittura, porti alla formazione di un blocco di aspiranti scrittori schifati dall'odierna situazione in cui versa il loro genere preferito, celando con questa denuncia la loro latente frustrazione di non rientrare tra i scrittori che sono riusciti a farsi pubblicare.
Il fatto che scrivano è un bene ovviamente, tuttavia i problemi saltano fuori quando questi Tolkien in erba cominciano a sbattere in faccia con la realtà e a non trovare sbocchi nella loro nuova carriera. Così, complice anche il fatto che la presenza negli stessi spazi di discussione degli "sgrammaticati" faccia sì che assumano un'aura da "liberatori" (basta andare su ibs per farsi un'idea, ma anche sui loro blog, veri e propri pulpiti in pieno stile hitleriano da dove arrigano una folla più o meno numerosa di polli, cotti a puntino e pronti alla difesa del "fantasy di qualità" ventilata da queste brutte copie di Tolkien).
Questi scrittori frustrati cominciano a fare un'opera anche peggiore di quella dei mocciosi esaltati, distruggendo ogni spazio di confronto sulle opere e iniziando a gettare fango sul libro (bada bene, ho detto gettare fango, non criticare), il più delle volte senza manco averlo letto (basta vedere che si tratta di un nuovo fantasy, se Italiano poi apriti cielo), e soprattutto, sui lettori di questi libri, senza guardare in faccia chi oggettivamente non ha all'attivo molte letture e chi invece semplicemente ha "osato" apprezzare un'opera un po' più leggera. Sai perché lo faccio? Innanzitutto questi pseudo scrittori (e i loro amichetti/lacché/commentatori del blog) sono un insulto all'arte (qui si ci vado pesante e me ne vanto), gente che scrive con la mente rivolta alla pubblicazione , l'antitesi di ogni sensibilità artistica, mestieranti che si meritano tutta la loro miserabile condizione. Sì, mi viene più facile difendere un ragazzino/a sgrammaticato ma sincero e che forse diventerà un buon lettore tra qualche anno che questo genere di persone, aldilà della loro maggiore capacità dialettica.
Questa situazione inoltre non vale solo per il fantasy, Cocciuto lo sai che il 92% del totale di libri pubblicati in Italia proviene da editori a pagamento (ultima tappa di questi disgraziati)? Quindi che continuino pure a strisciare per fatti loro nel panorama letterario, basta solo che non facciano danno agli altri che vogliono discutere di un'opera in santa pace.


Citazione:
Io ho scoperto il fantasy con Brooks, allora mi sembrava un mito, adesso lo ritengo una chiavica - scherzosamente parlando, non vorrei offendere nessuno di nuovo ammicca.


Suvvia, nessuno con un briciolo di buon senso si offenderebbe sul serio per una discussione su internet. Ci si confronta con toni anche accesi, ma da parte mia non me la prendo mai. ^^

Citazione:
solo mi chiedo perchè, a cosa è dovuto tutto lo spazio concessole.


Fortuna, motivazioni di mercato, un'opera che oggettivamente va benissimo per i ragazzi che vogliono cominciare a staccarsi dalle letture scolastiche, sinceramente non è importante, io la Troisi l'ho letta senza sapere che grande successo avesse, l'ho scoperto dopo per curiosare su cosa altri pensavano dei libri che avevo appena letto.

Citazione:

In quanto al mio sciolinare di titoli è solo un invito alla lettura e non è pretenzioso o vanitoso o almeno non era il mio intento e lo si può dedurre dal fatto che tu hai avuto una tuo giudizio, Od, mi sembra, uno diverso.
Io stesso ho scoperto altre eltture proprio grazie a qualcuno che scilinava titoli in rete come ho fatto io, o col passaparola.


Ho capito e sono perfettamente d'accordo con te. Basta chiarirsi. Wink

Citazione:
E non ritengo sia un male che i giovani o meno giovani scoprano il fantasy con Troisi o Brooks o Paolini, l'importante è leggere, merce rara di questi tempi dove vige la legge della play o del tutto subito e nessuno ha voglia di sorbirsi 300/400 pagine per conoscere la fine di una storia.
Ecco... adesso mi aspetto che qualcuno che legge ma gioca pure alla play mi dica che sto generalizzando e mi faccia sentire cattivo cattivo!


No dai hai detto Playstation, se dicevi Nintendo Wii era la tua fine. Laughing
Scherzi a parte, mi fa piacere che alla fine abbia capito cosa voglia dire, il fatto è che ribadisco quanto sia sacrosanta la libertà di chiunque di poter emozionarsi alle opere che vuole senza per forza sentirsi "diverso", basta solo che questo rispetto sia reciproco, la cultura bisogna anche saperla usare Cocciuto, se uno legge solo per voler fare lo "spaccone", soprattutto durante le discussioni, reali o virtuali che siano, allora è decisamente più stupido di chi semplicemente non legge, perché ha gettato alle ortiche la possibilità di migliorarsi come persona.
Tsè Tsè...
Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio 22 Gen 2009 21:33 pm    Oggetto:   

Mi sa che per lunghezza sei riuscito a superare il post precedente Shocked Smile
E' sempre bene parlare chiaro, piuttosto che essere fraintesi per pensieri inespressi.
La lettura è un piacere e come in ogni cosa ci deve essere il libero arbitrio, basta che questo non vada a danneggiare gli altri.
Stesso discorso per lo scrivere. La scrittura è tante cose: un aiuto, uno sfogo, un modo per creare un mondo proprio, per esprimere più facilmente i sentimenti, per crescere, per comunicare. Ognuno scelga la strada che preferisce per utilizzarla, ma una cosa deve essere ben chiara: deve essere soprattutto sentita, deve essere via. Perciò chi decide di scrivere non solo per sè, ma anche per gli altri deve possedere questa dote, deve essere animato dall'amore solo per essa e per quello che contiene. Se viene mancare questo e si scrivere solo per vedere il proprio nome su giornali e copertine o solo per il guadagno, allora si è perso qualcosa di davvero prezioso.
Come disse qualcuno tempo fa, non bisogna dare le perle ai porci.
Geraden
«Nano»
Messaggi: 128
MessaggioInviato: Gio 22 Gen 2009 21:33 pm    Oggetto:   

Sono pienamente d'accordo con Lan (scusate ma quotare è un verbo che odio Smile ). A volte abbiamo la tendenza ad appiccicare delle etichette. Ed è proprio quello che una volta dava fastidio chi leggeva il fantasy. "Leggi fantasy? Ma è roba da ragazzini!". Non parliamo poi se ti azzardi a dire di essere un lettore di fumetti a 35 anni Smile Anch'io quando vedo che in TV danno i vari "Grande fratello" o "Isola dei famosi" mi verrebbe da pensare che chi guarda quelle cose sono solo degli emeriti imbecilli. Poi so che tra loro ci sono dei miei amici, quindi persone che conosco e stimo e so non essere proprio dei cretini. E allora rifletto. E il discorso si può ampliare a tante altre cose (videogiochi per esempio).
Restando in tema se a qualcuno piace la Troisi, perchè no? Ha portato a leggere tanti ragazzi che magari non avrebbero toccato un libro in vita loro. E se tra quei ragazzi ci sarà qualcuno che passerà ad altre letture tanto di guadagnato. Magari la curiosità spingerà verso Tolkien. Poi vedi che c'è tutto un mondo e vai avanti. O ti fermi lì. Chi lo sa? Leggere non può fare altro che bene. E preferisco un ragazzo di 15 anni che legge Licia Troisi (a proposito l'ho letta anch'io Smile ) ad uno che guarda il Grande Fratello.
"Sai di aver letto un buon libro quando volti l’ultima pagina e hai l’impressione di aver perso un amico" (P.S.)
Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio 22 Gen 2009 22:02 pm    Oggetto:   

Geraden ha scritto:
preferisco un ragazzo di 15 anni che legge Licia Troisi (a proposito l'ho letta anch'io Smile ) ad uno che guarda il Grande Fratello.


Molto, molto meglio Smile

Anche i fumetti sono considerati da un buon numero di persone "roba" da ragazzini; non sanno che livello di profondità possono raggiungere.
MessaggioInviato: Ven 23 Gen 2009 2:18 am    Oggetto: Re: Con Licia Troisi torniamo sul fantastico Mondo emerso   

Io mangio tutto, fumetti, libri, riviste da anni oramai... e purtroppo vedo qunto caro sta costando mese dopo mese, proprio a livello di soldini sigh sigh....
Io ho un amico che scrive ma non è frustrato da vedere altri che pubblicano, anzi preferisce rimanere un amatore della scrittura piuttosto che piegarsi a certe revisioni pre-pubblicazione.
Ed io non sono frustrato per lui, per carità.... però mi guardo in giro, nella realtà prima che su internet o in questo sito.
Sento cosa dicono i giovani e mi faccio un giudizio per cosa vedo.
Forse questo mi demoralizza un pò e allora si arriva ad un ricco forum con quasi 60 interventi.... Smile
E allora sono contento perchè vedo che ci sono persone come voi che amano il confronto, seppur non credo molto in questi dibattiti virtuali, per motivi miei intendiamoci.
Comunque come dicevo son contento perchè c'è confronto, garbato ed attento da cui tutti posson trarre giovamento e magari abbiamo aiutato qualcuno a conoscere nuove letture! Quello del mondo play o del mondo GF; secondo me è un vero problema, una volta mi ridevano dietro perchè giocavo al megadrive, poi è arrivata la play allora era moda ed eri sfigato se non giocavi ai videogames, misteri...
Amo un casino i videogiochi ma oramai ho poco tempo per seguirli, però conosco tanti giovani che si fanno ore e ore di partite online.... ai miei tempi si spegneva la console e si andava a giocare al pallone dietro la chiesa, bei tempi!
Ma questo è un discorso mio e esula dal concetto principale di questa discussione.
Per LAN: grazie per i pareggio ma punto tuo, te lo sei guadagnato e grazie per le correzioni di tiro sui miei post, cercherò di essere più chiaro, anzi, è quasi ora che io mi si iscriva....
Grazie ad ad OHDREIN per la comprensione qualche riga più su!
Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Ven 23 Gen 2009 23:49 pm    Oggetto:   

Il confronto serve per arricchirsi e divenire persone più complete, per crescere e aiutare a crescere gli altri; per questo va sempre coltivato.
I tempi, le abitudini della società cambiano, ma la cosa importante è essere soltanto se stessi e fare quello che si sente giusto per sè, a prescindere dalla moda o non moda (dare contro alla moda è, diciamo pure, una moda alternativa; chi è se stesso veramente non bada a ciò: fa e basta, senza fare valutazioni su queste cose).
Belli i tempi delle partite Smile (però ci sono ancora delle isole sane, se ti può consolare: in primavera e estate, quando torno dal lavoro, vedo i campi di calcio dalle mie parti piene di ragazzi che corrono dietro un pallone; non tesserati, ma solo giovani che si ritrovano per dare quattro calci a una palla).
Esulo anch'io: nell'età del pleistocene, quand'ero giovane, c'erano videogiochi che avevano trame da libro: Baldur's Gate, Planetscape Torment, Final Fantasy VII, VIII, X...che atmosfere...ora sono solo grafica, con trame all'osso (la maggior parte; ma ormai sono fuori dal giro da un pezzo e non è un parere su cui fare affidamento Wink)

Citazione:
Grazie ad ad OHDREIN per la comprensione qualche riga più su!

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