Un assaggio: The Blade Itself - Joe Abercrombie


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Theonlyandtheone
«The Duke»
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MessaggioInviato: Ven 23 Gen 2009 20:35 pm    Oggetto:   

Allora, riporto up sto 3d...per dire che con tutta la cacca che c'è in giro, è uno scandalo che questo autore non venga tradotto. Se qualcuno gentilmente si svegliasse in Italia ci farebbe anche un gran piacere.
Con tanti terroristi nel mondo dovevo ammazzarne proprio uno con i piedi piccoli.

John McClane
by Ax
«Maia»
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MessaggioInviato: Ven 23 Gen 2009 21:05 pm    Oggetto:   

Theonlyandtheone ha scritto:
Allora, riporto up sto 3d...per dire che con tutta la cacca che c'è in giro, è uno scandalo che questo autore non venga tradotto. Se qualcuno gentilmente si svegliasse in Italia ci farebbe anche un gran piacere.

Un nome che sento spesso. Cosa lo contraddistingue dagli altri autori?
Per ogni Giovanna d'Arco c'è un Hitler appollaiato dall'altra estremità dell'altalena. La vecchia storia del bene e del male.
CB
Theonlyandtheone
«The Duke»
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MessaggioInviato: Ven 23 Gen 2009 21:14 pm    Oggetto:   

Insieme a Linch e Rothfuss è uno dei nuovi giovani autori emrgenti USA che hanno avuto più successo, portando aria nuova sul genere. Sulle fandom d'oltreoceano ne parlano un gran bene, inoltre io avevo letto il prologo e (mi sembra) il primo capitolo sul suo sito, se hai voglia dacci un occhiata. In più ho un caro amico che legge bene in Inglese che continua a decantarmelo. Se non lo traducono presto mi sa che potrei prenderlo in inglese. Anche perchè la sua trilogia è già bella e finita....
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John McClane
Gormenghast
«Elfo»
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MessaggioInviato: Ven 23 Gen 2009 21:22 pm    Oggetto:   

Theonlyandtheone ha scritto:
Allora, riporto up sto 3d...per dire che con tutta la cacca che c'è in giro, è uno scandalo che questo autore non venga tradotto. Se qualcuno gentilmente si svegliasse in Italia ci farebbe anche un gran piacere.

Smile

Io continuo a consigliarlo anche se ancora non ho avuto tempo di continuare la serie.

Cosa ha di speciale? In realta' non e' fortissimamente originale. La sua forza e' nel carisma dei personaggi, e' assolutamente geniale e divertentissimo da leggere. Scrive molto bene, non e' mai noioso, cattura come pochi.

L' autore e' particolarmente intelligente, invece che prendere il genere e andare fuori dagli schemi riprende molti concetti comuni (lo stregone, il barbaro, ecc..) e li interpreta in maniera incredibile, mai banale.

Fondamentalmente e' ottimamente scritto, lontanissimo dalla fantasy per "bambocci" e assolutamente divertente. Scene memorabili che rimangono nella memoria. Un autore che non si prende mai troppo sul serio ma che non scade mai nella parodia.

Distante dai toni seriosi di Erikson o dal super intreccio di Martin. Questo e' un libro che fila via, forse piu' simile a Scott Lynch come "carattere". Molto basato sui personaggi e meno sull' ambientazione.

Ha, dimenticavo: e' pure uno tra quelli che migliora sensibilmente. Secondo le opinioni la trilogia va in crescendo. Io avendo letto il primo libro posso dire che la qualita' ed esecuzione sono gia' altissime. Inoltre lo scrittore e' giovane e quindi molto promettente.

Unico difetto: bisogna aspettare un po' che i personaggi "ingranino", quindi bisogna sviluppare un po' di affinita' prima di apprezzarne appieno le qualita'. Una volta fatto e' eccezionale.
Shadowthrone… uh… my worthy Lord of Shadow… is thinking. Yes! Thinking furiously! Such is the vastness of his genius that he can outwit even himself!
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Ultima modifica di Gormenghast il Ven 23 Gen 2009 21:32 pm, modificato 2 volte in totale
Theonlyandtheone
«The Duke»
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MessaggioInviato: Ven 23 Gen 2009 21:28 pm    Oggetto:   

Gormenghast ha scritto:
Scrive molto bene, non e' mai noioso, cattura come pochi.


Infatti mi ricordo che dopo aver letto le prime pagine sul suo sito mi era venuta la tentazione di ordinare subito il libro.....se solo il mio inglese non fosse così scolastico...(cioè schifoso Rolling Eyes )
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John McClane
Gormenghast
«Elfo»
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MessaggioInviato: Dom 25 Gen 2009 15:33 pm    Oggetto:   

Non soddisfatto dell' idea che no ho dato, ci riprovo in maniera piu' riassuntiva Smile

Ci sono tre aspetti che fanno la forza di questo libro:

- genialita'
- carisma
- personaggi che rimangono nel cuore

E' passato un anno e qualche mese da quando ho letto il libro e ogni volta che ci ripenso mi si stampa un ghigno di soddisfazione sulla faccia. E' lontano dal super intreccio (tipo Martin) o la complicazione (tipo Erikson), e' invece un libro che emoziona, con dei personaggi unici e irripetibili, scritti in maniera geniale, ad ogni pagina, pieni di invenzioni.

E' difficile darne un idea perche' la fantasy pubblicata in Italia tende tutta ad assomigliarsi. Scott Lynch e' probabilmente il paragone piu' ragionevole perche' gia' molto lontano dalla fantasy tipica e molto piu' basato sull' efficiacia dei personaggi. Abercrombie e' decisamente una ventata d' aria fresca e ha scritto un libro che sa emozionare e che rimane molto accessibile per diversi tipi di lettori.
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Gormenghast
«Elfo»
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MessaggioInviato: Mer 20 Mag 2009 8:19 am    Oggetto:   

Giusto un aggiornamento a chi interessa.

Il nuovo libro di Joe Abercrombie e' in uscita in Inghliterra il primo Giugno e questa volta si tratta di un volume autoconclusivo.

La prima trilogia e' sempre piu' celebrata all' estero, ogni libro considerato migliore del precedente. Questo nuovo volume e' per opinione dell' autore di nuovo il migliore che ha scritto e le prime recensioni sembrano essere d'accordo.

Tradotto con successo nella maggior parte dell' Europa e oltre (Tedesco, Spagnolo, Francese, Olandese, Russo, Ceco, Finlandese, oltre che, ovviamente, in Inglese) non si capisce perche' gli editori italiani continuino a snobbarlo.
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Theonlyandtheone
«The Duke»
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MessaggioInviato: Mer 20 Mag 2009 22:34 pm    Oggetto:   

Ultimamente poi ne avrebbero particolare bisogno dato che non si vede più niente di buono in giro, alcuni editori sono fermissimi.
Con tanti terroristi nel mondo dovevo ammazzarne proprio uno con i piedi piccoli.

John McClane
Negróre
«dannatamente umano»
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MessaggioInviato: Gio 21 Mag 2009 9:23 am    Oggetto:   

Gli editori continuano a snobbarlo, immagino, per la stessa ragione per cui snobbarono, un po' di tempo addietro, Scott Bakker: sono autori impegnativi da tradurre e da diffondere.
E' inutile negare che in Italia non si legge molto. E i tomoni, anche se di fantasy, raramente vengono apprezzati da chi ci mette i dindini (dei diritti, prima, della traduzione, poi). Qualcuno potrebbe obiettare che, così facendo, il parco lettori si svuoterà sempre più, fino a ritrovarsi zeppo soltanto di altalene immobili, bici abbandonate e panchine su cui riposano i soli insetti. Eppure, credo che a voi, ragazzi, che siete lettori appassionati, non sfugga che di lettori come voi non è che ve ne siano moltissimi. Il mercato Fantasy italiano, ormai, è fatto da letture "young adults" che spopolano e da romanzi di spessore che languono tra la polvere degli scaffali.
A questo si aggiunga che sempre più persone decidono di tentare la strada dell'inglese (anche se gli italiani non sono mai stati delle cime nello studio delle lingue straniere) e che, di solito, costoro sono proprio i lettori appassionati che cercano autori di spessore (di qualità, intendo, se Abercrombie è "leggero", ma scrive benissimo, rientra nella categoria - mi fido di Gormenghast, naturalmente).
Che ci resta? Un parco lettori sempre più sbilanciato verso gli "young adults".

Questo il pessimismo. E l'ottimismo?
Nonostante tutto, io continuo a credere che le cose miglioreranno anche in Italia (oddio, qualche dubbio ce l'ho, eh... Non mi pare che le cose stiano andando bene; ma limitiamoci alla piccola fetta di Italia che ci interessa, cioè l'editoria). Il nostro paese è esterofilo e segue le mode d'oltreoceano. Vero, di solito le più idiote. Ma pian piano, se ci pensate bene, il Fantasy è arrivato anche qui. Vero ancora, ultimamente sembra che le nuove uscite di qualità siano diminuite. Ma è un trend inarrestabile, oppure è una fase?

Ecco, qui volevo arrivare.
Il grave, gravissimo errore che gli editori stanno commettendo è che non si stanno creando un catalogo. Stanno perdendo tempo prezioso e non investono sul futuro (guarda caso, il diffuso atteggiamento del "soldo subito", che tanto la fa da padrone e che schiaccia qualsiasi progetto a lunga scadenza - quindi, in generale, qualsiasi progetto di maggior qualità).
Chi oggi legge "young adults" (e sono tanti e sono in aumento), un giorno vorrà leggere qualcosa di più maturo. Potrebbe essere incline ad autori come Lynch o ad autori come Erikson. Non importa. Il problema è che si ritroverà soltanto Lynch ed Erikson. Così, la grande opportunità che questa marea di giovani lettori dona al Paese troverà gli editori impreparati.
Questo è uno dei principali motivi per cui giudico il fenomeno degli "young adults" in modo positivo, perché è un grande bacino di lettori (e leggono tanto!), e nel contempo in modo negativo, perché hanno trasformato in miope l'atteggiamento degli editori (sempre più imprenditori e sempre meno "facitori di cultura" - se non si vuol andare a spulciare i piccoli, che però certo non si possono mettere a tradurre tomi di 800 pagine di successo all'estero...).

Theonlyandtheone, prendi il coraggio a due mani e comincia a leggere in inglese: da scolastico diventerà molto presto adatto a godere della ricchezza e varietà dei testi stranieri, con un po' di impegno e un vocabolario.
Altrimenti, e lo consiglio, esiste sempre lo spagnolo: si apprende rapidamente e si trovano moltissimi titoli che in Italia, invece, non sono arrivati, né arriveranno mai.
Del resto, se il tuo Paese va alla deriva, non è detto che tu debba seguirlo... Smile
Un sorriso, Andrea
Gormenghast
«Elfo»
Messaggi: 251
MessaggioInviato: Gio 21 Mag 2009 11:35 am    Oggetto:   

Negróre ha scritto:
Gli editori continuano a snobbarlo, immagino, per la stessa ragione per cui snobbarono, un po' di tempo addietro, Scott Bakker: sono autori impegnativi da tradurre e da diffondere.

In realta' Scott Bakker rientra nell' impegnativo da tradurre e diffondere, Abercrombie e' infinitamente piu' accessibile.

E' proprio quello che non capisco in quanto non ci sono ragioni effettive per non tentare. Non e' certo un autore di nicchia con un pubblico particolare. Di sicuro Rothfuss e Lynch sono piu' facili (un po' meno "di genere"), ma il divario non e' grande.

Oltretutto sia Rothfuss che Lynch sono al momento molto piu' "bloccati". Su Lynch gira voce abbia qualche problema personale di cui non vuol parlare ma che sta rallentando molto il suo lavoro (e' arenato sul terzo libro, quindi non vedremo nulla in Italia per un pezzo), Rothfuss solo in questi giorni ha completato la prima stesura del secondo libro.

Nel frattempo Abercrombie non solo ha superato entrambi in qualita', ma ha completato una trilogia ed ora un altro volume autoconclusivo. Per un editore dovrebbe essere un investimento piu' vantaggioso.

In genere gli autori di spicco arrivano. Lynch e' arrivato, Rothfuss pure (nonostante la copertina veramente orrenda e inadatta), Fanucci pure pubblica Abraham, che direi essere un po' piu' di nicchia pure di Abercrombie. Acacia di Durham pure e' arrivato per la Piemme. Keyes e' arrivato (e sta una spanna sotto gli altri, oltre ad essere assolutamente di genere). Peter Hamilton, che e' una specie di Erikson per la space opera, e' pubblicato su Urania. Mieville, che direi non essere cosi' acessibile, viene pubblicato.

Neppure all' estero ci sono tantissimi autori emergenti di rilievo. L' unico recente di cui ho sentito parlare e' Mark Charan Newton, che pure non mi sembra abbia piu' chance di arrivare di Abercrombie.

Quindi mi aspetterei il contrario di quel che sta succedendo. Ci sono pochi autori meritevoli e mi aspetterei che ci fosse una seria competizione per toglierli ad altri editori e assicurarseli il prima possibile. Invece tutto langue e un' occasione del genere viene ignorata.

Ci fossero delle motivazioni, come potrebbe essere il caso di Bakker, ma e' veramente difficile capire cos'e' che non convince di Abercrombie. Il mercato e' sempre imprevedibile, ma le carte da giocare in questo caso sono buone.

P.S.
E mi aspetto che Brent Weeks pure arrivi in Italia. Dovrebbe essere una buona storia incentrata su un assassino. Quindi quel genere di fantasy che fa da ponte tra quel che vien pubblicato in Italia con successo e cose piu' "adulte".
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Crack'd Pot Trail
frankifol
«Balrog»
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MessaggioInviato: Gio 21 Mag 2009 12:43 pm    Oggetto:   

com'è l'inglese di abercrombie? Livello erikson (mooolto complesso), martin/jordan (intermedio) o sanderson (quasi italiano)?

spero di non averlo già chiesto...
Settima proposizione - Il resto è conseguenza
Theonlyandtheone
«The Duke»
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MessaggioInviato: Gio 21 Mag 2009 13:20 pm    Oggetto:   

Negróre il tuo discorso è quotabile e sono d'accordo sulla pochezza del parco lettori italiano, ma secondo me le fandom e il passaparola ancora contanto qualcosa.

Mi spiego. Lynch era un perfetto sconosciuto quando la Nord lo ha portato in Italia, io e forse altre 2-3 persone su questo forum seguivamo e conoscevamo l'autore e immediatamente abbiamo aperto un 3d su di lui, decantato le sue doti etc... in poco tempo Lynch è diventato un ottimo passaparola non solo su FM. La Nord senza un minimo di battage pubblicitario si è ritrovato con il suo bell'autore che senza strafare gli permetterà tranquillamente di rientrare nelle spese e magari farci anche un utile.

Per carità capisco che le case editrice con le loro statistiche commerciali se ne sbattono degli appassionati, ma secondo me sottovalutano troppo la qualità dei loro prodotti a discapito della loro commercibilità e a volte pigliano delle cantonate clamorose, vedi Einaudi con Starzulla.
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John McClane
Fos87
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Gio 21 Mag 2009 17:14 pm    Oggetto:   

Gormenghast, la tua era veramente una bella idea, peccato che a quanto pare non sia attuabile; spero che qualche casa editrice ti dia retta.
Theonlyandtheone, secondo me distinguere qualità e commerciabilità è un controsenso: certo, a volte delle vere e proprie cavolate vendono tanto (vedi Moccia), ma la maggior parte della spazzatura rimane tale anche agli occhi dei lettori.

Comunque vorrei spezzare una lancia a favore dei "traduttori illegali", perchè a volte è solo grazie a loro che si possono leggere le opere di autori sconosciuti, che qui non arriveranno mai e che scrivono in lingue poco conosciute (quanti di voi leggono il giapponese?). Certo, internet è la patria della pirateria, ma grazie ad esso è anche possibile accedere ad una cultura più "globale".
Theonlyandtheone
«The Duke»
Messaggi: 2670
MessaggioInviato: Gio 21 Mag 2009 19:36 pm    Oggetto:   

Fos87 ha scritto:
Theonlyandtheone, secondo me distinguere qualità e commerciabilità è un controsenso: certo, a volte delle vere e proprie cavolate vendono tanto (vedi Moccia), ma la maggior parte della spazzatura rimane tale anche agli occhi dei lettori.


Sono perfettamente d'accordo con te. Il mio era un discorso più ristetto in ambito fantasy, dove credo (o magari mi illudo) che la fandom abbiano ancora un minimo potere.
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John McClane
Gormenghast
«Elfo»
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MessaggioInviato: Gio 21 Mag 2009 21:41 pm    Oggetto:   

frankifol ha scritto:
com'è l'inglese di abercrombie? Livello erikson (mooolto complesso), martin/jordan (intermedio) o sanderson (quasi italiano)?

Sanderson non l' ho letto, ma direi una via di mezzo.

Ha uno stile scorrevole che si legge bene. Non e' appesantito a livello di descrizioni e lunghe introspezioni.
Shadowthrone… uh… my worthy Lord of Shadow… is thinking. Yes! Thinking furiously! Such is the vastness of his genius that he can outwit even himself!
Deadhouse Gates

Even the gods must wait spellbound.
Crack'd Pot Trail
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