Pur da grande fan della Bradley, sono un po' dubbioso riguardo questo romanzo. Non tanto per i precedenti esperimenti (a mio modo di vedere il più delle volte falliti) di "riportare in vita" gli appunti di uno scrittore, per quanto di ampie dimensioni (chi ha detto "I figli di Hurin"?
), quanto per il romanzo originale contro cui inevitabilmente quest'opera adrà a scontrarsi. "I ribelli di Thendara" è uno dei miei volumi preferiti all'interno dell'universo di Darkover, tanto da ritenerlo (al livello cronologico della trama generale) il perfetto capitolo finale. Non ho infatti mai amato particolarmente i successivi 3 capitoli ("La sfida degli Alton", "La matrice ombra" e "Traitor's sun"), probabilmente per quel vuoto nella trama già indicato in questo articolo. Eppure non sento il bisogno di colmare quella lacuna. Ho troppa paura di cosa possa uscirne fuori.
C'è poi un particolare da tenere presente quando si parla di Darkover: la Bradley ad un certo punto della saga (nel 1975, se la memoria non m'inganna) decise di privilegiare l'unità artistica alla coerenza generale. Ora mi chiedo: come si potrà rispettare questa volontà , senza l'apporto diretto dell'autrice?