[Elfi Disdicevoli] Racconto - 2500


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Autore Messaggio
Elyria
Anjin
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MessaggioInviato: Gio 19 Mar 2009 9:52 am    Oggetto:   

Commento a "2500"

di 9llino


Stile e narrazione – 4

La storia si apre in modo audace ma riuscito: un campo inizialmente ristretto, da cui emergono prima pensieri, poi percezioni sensoriali, poi stati d’animo. L’espressività del linguaggio è notevole durante tutta la narrazione, anche se alcuni concetti sono troppo esasperati. Non ho dato 5 per alcune frasi che potevano essere snellite, per alcuni termini non tanto azzeccati: es “badante”, "unità di misura", “Lovistium” (che bisogno c’è di mettere il nome commerciale della pozione?); per qualche aggettivo inutile. Poi: quale vantaggio dà a lui il parlare nel dialetto orchesco? Sicuramente, con la possibilità di ulteriori revisioni dopo i tagli, il risultato sarebbe stato migliore.
Bella la frase finale, anche se “sconcertante” era già stato usato: in un racconto breve, meglio non ripetere aggettivazioni importanti.

Equilibrio – 5

Anche qui, la scelta è stata rischiosa: la storia si svela assieme alla coscienza del protagonista, con un uso “sul filo del rasoio” di passato e presente, volutamente confusi l’uno nell’altro. L’uso della prima persona e del tempo presente rendono questo mix particolarmente efficace. Buono il ritmo, serrato dall’inizio.

Trama – 5

Il tema della contrapposizione non è nuovo, ma qui ha una sfumatura imho originale: l’incompatibilità assoluta tra le due razze, indipendentemente dal concetto di bene e male. Come è stato già detto, l’Elfa non è malvagia in sé, ma segue la propria natura ancestrale: sterminare il genere umano. La trama se vogliamo è scarna: il duello tra due forze in equilibrio, che si svolge in una dimensione aliena, ma ci sono alcuni elementi che mi hanno affascinato:
1) I punti deboli delle due razze: gli uomini aggredibili attraverso la ramificazione dei sentimenti, gli elfi attraverso quella della magia.
2) La conseguente necessità per il mago di essere un Dimenticatore, senza memoria. Con tutti questi eroi che devono “scoprire”, “sapere”, “capire”, è un sollievo averne uno la cui forza è nel dimenticare.
3) La presenza comunque, nel mago e nell’Elfa di aspetti contraddittori: la delicata gentilezza di lei nonostante il duello all’ultimo sangue, e la capacità in lui di avvertirne il fascino nonostante l’angoscia.

Registro – 4

Il linguaggio - molto fluido - non è semplice, ma risulta perfettamente adatto a un racconto “da decifrare” come questo. La narrazione non è logico - sequenziale, ma va per immagini: molto istintiva, direi, e questo mostra l’intento onirico del racconto più di qualsiasi descrizione o spiegazione.

Comunicazione – 4
Ho recepito il racconto più a livello emotivo che razionale, ma l'ho trovato perfettamente comprensibile sebbene le frasi del narrato e le parole dei protagonisti siano a volte oscure e frammentate: l’insieme ha imho un impatto notevole e diretto.

Giudizio conclusivo: Complimenti ^__^
http://novatlantide.wordpress.com/

Caoticista nell'animo.
Misericordia
"MR PISOLONE"
Messaggi: 2642
Località: Ministerium für Staatssicherheit, Berlin-Lichtenberg.
MessaggioInviato: Gio 19 Mar 2009 12:08 pm    Oggetto:   

Stile e narrazione: Pienamente aderente al racconto, alle sensazioni, alle immagini che proietta. Riesce a mantenere un tono "alto" senza cadere nel ridondante o nel retorico. 4

Equilibrio della struttura narrativa: La struttura è perfettamente adeguata, ma i paletti iniziali la rendono uno scheletro troppo esile (nella dimensione di 10k caratteri) per reggere la mole del racconto, il suo peso.3

Originalità della Trama: Rielaborare un'idea stra-abusata senza problemi non è da tutti - ennesima riprova che spesso le cose migliori prendono origine da idee già viste. 3

Adeguatezza del Registro: Davvero nulla da dire, se non sfumature di nessuna importanza - e tutto nonostante i tagli apportati. Pregiati anche i dialoghi, cosa da non sottovalutare. Bello. 4

Comunicazione: Ho dovuto leggerlo, rileggerlo e stamparlo, mi aveva chiuso la porta in faccia. Trovare la chiave non è facile. 2

Conclusione: il maggior pregio è l'aver alzato l'asticella, rischiando con qualcosa di davvero differente, sia come stile che come appoccio. Arduo da leggere, arduo da comprendere, ma un plauso per il coraggio.
Con 15/20k caratteri a disposizione sarebbe stato davvero molto, molto bello.
Bran
servitore di due padroni
Messaggi: 4590
Località: Era Hyboriana (Trento)
MessaggioInviato: Gio 19 Mar 2009 12:14 pm    Oggetto:   

allora, commentare questo racconto mi ha causato non pochi problemi, lo ammetto. Anche ora, mentre butto giù il commento, non so bene che voti darò alle varie categorie, diciamo che lo estrapolerò da quello che scriverò per giustificarlo.

Stile e narrazione - 2
Si vede che questo racconto è stato vittima di tagli molto forti, le tracce si vedono e non sono trascurabili secondo me. Forse avrebbe necessitato di una revisione più ampia alla luce del fatto che doveva essere pesantemente accorciato. Trovo che molti elementi sono un po' buttati li e non si riesce bene a capire che ruolo hanno nella storia. La bambina ad esempio, e la donna che appare nella finestra cosa rappresentano? I ricordi della sua famiglia? L'odore di pane? Insomma, secondo me alla luce dei tagli era meglio rivederlo più a fondo e cambiare qualcosa.
Alcuni particolari, sopratutto nella prima parte, sono descritti molto bene, però c'è troppa confusione nella seconda a mio giudizio. Mi sta bene il fatto che sia un racconto "da decifrare", però mi sembra che per certi elementi manchi del tutto una pista da seguire per la decifratura.



Equilibrio - 3
La prima parte è molto scorrevole e la vicenda si apre poco a poco davanti al lettore seguendo la ripresa coscienza da parte del protagonista, la seconda è interrotta da episodi poco chiari (come detto sopra) che depistano il lettore e rendono difficile seguire il filo della decifratura. In altre parole intendo che nella seconda parte alcuni elementi possono condurre il lettore su false piste per capire il senso di quello che sta leggendo.

Trama - 3
Devo dire che qui sono molto combattuto, una volta letto e riletto, e afferrato l'affresco generale, la trama risulta originale e intrigante. In certi momenti mi ha ricordato le atmosfere della guerra fredda, mentre la stanza dei patti e "l'attacco diffuso", mi hanno piacevolmente riposrtato alla memoria il prologo di Battlestar Galactica.
Molto bello il modo diverso in cui le due popolazione si colpiscono alla fine.
Insomma, la creatività e l'originalità c'è, peccato non averle potute sviluppare di più.

Registro - 4
Il registo risulta appropriato alle circostanze. A mio giudizio semplificarlo per "alleggerire" la lettura resa complessa dalla mancanza di linearità e di approfondimento della trama sarebbe stato un errore. Se si prende una strada è meglio seguirla fino in fondo piuttosto che cercare una via di mezzo che sacrifica tutto e non salva nulla.

Comunicazione - 2
Devo dire che il racconto non mi ha comunicato molto, dopo la prima lettura mi era sfuggito via senza lasciare tracce se non un po' di fastidio per il fatto di non aver afferrato bene la vicenda, dopo la seconda lettura la trama si è fatta più abbordabile, ma francamente non amo le cose poco comprensibili e "fini a se stesse", cioè che non raggiungono un senso, anche solo emotivo, dopo la decifratura (mi riferisco a certi episodi come quello della bambina).
Per quando riguarda la comunicazione dentro il racconto devo dire che i dialoghi sono ben strutturati e si integrano bene con lo stile particolare della narrazione.

In conclusione, poteva essere un ottimo raccondo se solo avesse trovato lo spazio (o il modo) per dare un senso a certi elemeni marginali che in questa versione appesantiscono senza motivo (ovviamente IMHO) la narrazione.
Mi piacerebbe leggere la versione senza tagli, magari se ti va mandamela in PM Wink
Nipote di Pick e di Julia ///
-Riuscite a vedere qualcosa?-
-Sì, cose meravigliose-

Lord Carnavon & H. Carter, 26 novembre 1922
Bran
servitore di due padroni
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Località: Era Hyboriana (Trento)
MessaggioInviato: Gio 19 Mar 2009 12:17 pm    Oggetto:   

noto con piacere una certa simmetricità (anche numerica, a eccezione del primo punto) tra il mio commento e quello di misericordia Very Happy
Nipote di Pick e di Julia ///
-Riuscite a vedere qualcosa?-
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Lord Carnavon & H. Carter, 26 novembre 1922
Misericordia
"MR PISOLONE"
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MessaggioInviato: Gio 19 Mar 2009 12:23 pm    Oggetto:   

Bran ha scritto:
noto con piacere una certa simmetricità (anche numerica, a eccezione del primo punto) tra il mio commento e quello di misericordia Very Happy


Very Happy

Stesso lavoro, stessi gusti...se non fossi juventino penserei a un fratello scomparso! Wink
ThomasMore
Rivolzottoso Rivolzottoso
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Località: Ahi Pisa, vituperio de le genti!
MessaggioInviato: Gio 19 Mar 2009 12:36 pm    Oggetto:   

Aggiungo anche il mio commento ma, prima di passare alle varie categorie, do subito la valutazione generale. Il racconto mi è piaciuto, la scelta di confondere i vari piani dela realtà e del ricordo, l'ossessione e la confusione del protagonista sono tutti espedienti che apprezzo ma non è facile dosarli e, secondo me, in questo caso siè andati un po' oltre, a discapito di chiarezza ed efficacia.

Stile - 5 In realtà non è così impeccabile come il voto farebbe pensare. Quando lessi il brano per la prima volta mi aspettavo di notare l'opera di taglio a cui era stata sottoposta. In realtà non notai nulla di tutto ciò ma al contrario pensai che di roba da sforbiciare ne era rimasta parecchia! Certi passaggi, utilissimi a confondere il lettore, potevanno essere snelliti senza toccare il senso del racconto. Inoltre la luce che gorgoglia e gli elfi atoni (apatici era brutto, lo so, inaffettivi?) stonavano anche a me. Allora, perchè il voto più alto? Perchè l'ingegnere che è in me ha apprezzato enormemente la tanto vituperata frase:
Citazione:
Sì, duemilacinquecento ma duemilacinquecento ‘che’? Sarebbe già d’aiuto ricordare, se non proprio il contesto, almeno l’unità di misura.

Dopo anni e anni di condizionamento mentale (lo chiamano "università"), l'unità di misura mi è sembrata la cosa più ovvia da domandarsi Laughing

Equilibrio - 2 La struttura è volutamente complessa, e questo mi piace, ma come ho detto prima si va un po' troppo oltre. La pecca più grande è che, secondo me, si è scelto di trattare una materia non adatta ai limiti imposti dalla gara. Lo scontro tra civiltà, specie se trattato in maniera non banale e con questa struttura, non è materia da 10.000 battute. Forse con il doppio delle battute, mantenendo questa struttura, ci sarebbe stato lo spazio per rendere la trama sufficientemente chiara. Questo giudizio comprende anche l'arrabbiatura per i tagli non fatti.

Trama - 3 Mi è piaciuta molto l'idea del dimenticatore; non male quella della magia elfica che attacca attraverso i legami affettivi ma un po' nebulosa; lasciata del tutto in sospeso la spiegazione del "contrattacco". Concordo con dama Uljanka, tutto sommato questi elfi non sono così disdicevoli... Elifièl sarebbe davvero disdicevole solo se, dopo 2500 anni chiusi nello stesso stanzino, non avvesse mai voluto t***bare col povero Noar!

Registro - 4 Reso molto bene, non è un registro comune ed è molto adatto alla struttura e alla trama.

Comunicazione - 2 Il fatto di dover rileggere un racconto non è sempre qualcosa di male, se il finale è "a sorpresa" si possono scoprire dettagli e citazioni e di solito questo mi diverte. Il fatto che, durante la lettura, non si capisca subito tutto va bene, lo apprezzo davvero. Ma non si può trovare gli stessi punti ambigui o poco chari quando si rilegge. Alla fine della seconda lettura si deve capire tutto o quasi sennò si finisce nel mondo delle interpretazioni e francamente, io come lettore pigro, non ho voglia di scervellarmi. Nei gialli l'assassino viene svelato, se in questo caso c'è un'interpretazione che chiarisce tutto ne mancano le prove!


Un porco che non vola è solo un porco.
Yenvel
Insuperabile Tonno delle Nevi
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Località: giù al nord
MessaggioInviato: Gio 19 Mar 2009 16:04 pm    Oggetto:   

Mi scuserai per il ritardo, ma non ho avuto molto tempo. Il racconto mi è piaciuto, non mi ha esaltato, ma è stata una lettura gustosa.

Lo stile adeguato della narrazione 3
Senza dubbio lo stile è pienamente in tono con la storia raccontata. Forse nella sua parte iniziale, quella che mi sembra onirica, si sarebbe potuta rendere più frammentaria, anche se lo stile rimane molto buono

L'equilibrio della struttura narrativa 1
La lentezza generale del racconto fa mantenere un equilibrio stabile, ma non ci sono momenti di "vera emozione". Con questo intendo che mai, neanche per un momento, ho avvertito un sobbalzo nella lettura, un accelerazione del ritmo, forse un po' troppo piatto. Sembra evidente che è proprio nel finale che il testo è stato tagliato, eppure è la parte migliore, secondo me!

L'originalità della trama 3
Il conflitto millenario... umani ed elfi che lottano per la propria sopravvivenza... insomma, nulla di che stupirsi.
Interessante che le sorti del conflitto siano affidate a due soli "Dimenticanti"

L'adeguatezza del registro 4
Niente da dire: la storia è narrata bene e non presenta nessun difetto particolare. Molto buono!
Solo un dubbio: 2500 sono giorni o anni? Nel momento in cui Noar "ricorda" sono giorni, alla fine diventano anni.

L'efficacia della comunicazione 4
Ci si chiede per tutta la storia chi siano i due protagonisti, eppure ho sentito subito un senso di predestinazione, una sorta di avvisaglia che sarebbe stato proprio Noar a capire come sconfiggere gli elfi.
9llino
Nano
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Località: provvisoria
MessaggioInviato: Gio 19 Mar 2009 16:10 pm    Oggetto:   

Aaaaaargh, devo resistere alla tentazione di 'spiegare'. Comunque i vostri commenti sono uno spettacolo! Il livello di accessibilità e qualità delle indicazioni è davvero alto. Lo riscriverei immediatamente 'sto racconto, ma...
Aaaaaaaaaaaaargh, devo resistere anche a quest'altra tentazione!!! Very Happy
Infera non prevalebunt
Strenuo difensore degli elfi perfettini, precisini, gnegnegnè
G.C.
Apprendista Mago
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MessaggioInviato: Ven 20 Mar 2009 10:00 am    Oggetto:   

Arrivo Wink
G.C.
Apprendista Mago
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Località: Rivendell
MessaggioInviato: Ven 20 Mar 2009 14:49 pm    Oggetto:   

Equilibrio della struttura narrativa 4
Molto ben studiata, un inizio lento e misurato.
I contorni sono tenuti opportunamente sfocati in attesa delle rivelazioni e degli sviluppi a venire.
Non c’è scollatura tra le parti del racconto, alla fine ci si rende conto che tutto potrebbe essere condensato in un attimo
Citazione:
Ci risvegliamo all’istante l’uno di fronte all’altra seduti al tavolo della Stanza dei Patti.

A conferma di un riuscito equilibrio della struttura.

Stile della narrazione 5
Lo stile è ottimo, emotivo. I discorsi diretti sono brevi e efficaci, a raccontare ci pensa la coscienza del protagonista, mai eccessiva o ridondante.
Il racconto, a mio dire, soffre solo nella parte iniziale in cui le scelte di alcuni vocaboli “abbastanza certo” “considerazione” “sembra dire la mia espressione” non mi sembrano delle più azzeccate.
Un’immagine, NECESSARIA a rafforzare tutta l’impalcatura, è da rivedere nella costruzione
Citazione:
Ci tuffiamo e riemergiamo dalle chiazze luminose proiettate dal sole sul pavimento di pietra.

Magari spezzandola in due parti.

Originalità della trama 5
Pezzo forte. Pensata e sorretta fin dalle prime battute.
Le immagini che evocano il contrasto, il buio e la luce, le sensazioni e l’oblio sono disseminate lungo il percorso. Non è facile capirne l’importanza alla prima lettura, la scorrevolezza del testo non favorisce una lettura “pensata” ma contina, vorace.
La bellezza di questa partita a scacchi sta nel fatto che è giocata davanti ai piatti di una bilancia. E’ necessario bilanciare ogni mossa o magia dell’avversario con una di uguale potenza ma contraria.
Una lingua elfica antica, si suppone bella, contrastata con un laido dialetto.
La richiesta di morte con una richiesta di vita.
I ricordi irrompendo inaspettati nella mente di Noar aprono la via a un momento di sconfitta: la mancanza dei genitori, degli amici, della famiglia stessa (la figlia che ricorda quanto tempo ormai è passato dalla sua dipartita scrivendo il fatidico 2500 sulla nuda terra).
I sentimenti sono la corsia preferenziale per la distruzione.
Ma il gioco del controbilancio prosegue, anche l’essenza stessa dei due popoli risiede nel contrasto. Gli elfi non hanno sentimenti, le linee di buio portano a loro.
Bella la chiusura con la laconica frase “La sua bellezza è sconcertante”, lascia intendere più cose: all’infinito i due popoli sono destinati a unirsi? Magari dopo 2500 anni? Oppure il germe della sconfitta è radicato in Noar? La sua debolezza (i sentimenti) è troppo forte?

Adeguatezza del registro 5
Non rieso a capire alcune scelte. Ricerchi termini (deflagra) forse eccessivamente altisonanti vicini a modi di dire semplici (intenta a preparare da mangiare).
Novello Tolkien? Inventi anche termini nuovi?
In generale ottimo.

Efficacia della comunicazione 4
Se letto velocemente, senza pensare a ciò che non è immediatamente chiaro, si percepisce la tua ottima capacità di comunicare gli stati d’animo e le tensioni legate alla trama.
Parti in sordina e il lettore galleggia in un limbo con il protagonista. Lo accompagni fino alla disperazione finale con due belle figure: una asciutta, concisa e potente
Citazione:
Devo fare qualcosa, ma cosa?
l’altra descrittiva
Citazione:
Libero il mio potere, lo spingo e lo istruisco affinché la rintracci, la rincorra, la fermi. Lo trasformo in freccia, lo muto in artigli e fuoco ma è come colpire sabbia, come graffiare l’acqua.
Mi dispero.

Per contro il lettore cerebrale e non emotivo potrebbe preferire una comunicazione più diretta, meno da trasporto, ma questo fa parte dello stile di scrittura e accontentare tutti i lettori è impossibile.



Conclusioni
Bello, semini anche più di quello che si riesca a dedurre, per esempio
Citazione:
Ancora quel numero. Ora però sono grato del suo irrompere sparigliando i miei pensieri. Ci tuffiamo e riemergiamo dalle chiazze luminose proiettate dal sole sul pavimento di pietra. Così vivide e nette, gorgogliano come liquide pozze di luce. Me le sento addosso, fresche e roventi al tempo stesso. La mia mente delirante non ha ancora deciso quale delle proprie inclinazioni assecondare nel deformare questa immagine.

Chi è veramente Noar? Racchiude in se la doppia natura dei due popoli? E’ forse il frutto di un poco probabile amore?
Jirel
Haut-lady Haut-lady
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Località: milano
MessaggioInviato: Ven 20 Mar 2009 15:42 pm    Oggetto:   

arrivo arrivo...
sono stata fuori per lavoro ora commento


l'avevo detto che non avevo tempo Embarassed Embarassed
La paura uccide la mente
Dendarii forever!!!!!
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BI forever
Jirel
Haut-lady Haut-lady
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Località: milano
MessaggioInviato: Ven 20 Mar 2009 16:41 pm    Oggetto:   

Eccolo!!!
Lo stile adeguato della narrazione – 5
Lo stile onirico che hai usato, con continui passaggi dall’allucinazione alla realtà, che poi è un’altra allucinazione od un ricordo si adatta perfettamente alla vicenda.
Anche io come ingegnere ho apprezzato la citazione delle unità di misura, perché la puntualizzazione aiuta a caratterizzare il personaggio del mago, logico e controllato anche in momento di totale disorientamento


L'equilibrio della struttura narrativa – 3
I salti tra passato e presente, realtà e sogno, lotta e amplesso si armonizzano abbastanza bene.


L'originalità della trama – 4
Di suo la trama non è originale: elfi e uomini che si contrappongono per una lotta eterna pena la distruzione della razza è una trama abbastanza trita. È originale invece sia lo svolgimento della lotta – duello di magia o distruzione reale delle due razze?- sia il cenno velato (cioè la cosa si intuisce tra le righe) ai rapporti sessuali tra i due antagonisti.
Interessante che la capacità di dimenticare sia il punto di forza del mago umano, ed anche la sua forza nel distruggere comunque i nemici una volta capita quale fosse la via.

L'adeguatezza del registro - 5
lo stile si adatta benissimo al tono del racconto, nonostante i tagli (che non si notano)

L'efficacia della comunicazione – 5
(Ma solo io ho capito il racconto alla prima lettura?)
Niente da dire. Chiaro e semplice, le immagini arrivano chiare e concise.




Mi piacerebbe leggere il racconto senza tagli.
La paura uccide la mente
Dendarii forever!!!!!
Socio Fondatore Zzott Fun Club

BI forever
9llino
Nano
Messaggi: 148
Località: provvisoria
MessaggioInviato: Ven 20 Mar 2009 17:40 pm    Oggetto:   

Ne manca una, o sbaglio? Rolling Eyes
Infera non prevalebunt
Strenuo difensore degli elfi perfettini, precisini, gnegnegnè
uljanka
Sua Luminosa Oscurità
Messaggi: 5714
MessaggioInviato: Ven 20 Mar 2009 17:50 pm    Oggetto:   

Tre.

Davos
Lupin
Tigana.
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile.
Professor Lupin
Lunastorta
Messaggi: 2021
Località: Foresta nera
MessaggioInviato: Sab 21 Mar 2009 10:49 am    Oggetto:   

uljanka ha scritto:
Tre.

Davos
Lupin
Tigana.



lavoro lavoro lavoro...

e necessità di rileggere


arrivo!
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