Sanderson ha scritto un lunghissimo aticolo nel quale spiega come si è arrivati a questa decisione.
Io ho fatto un riassunto, altrimenti anche il mio articolo sarebbe diventato troppo lungo. è già lungo così com'è...
Se qualcuno è interessato a leggere le parole di Sanderson, il link preciso è questo:
http://www.brandonsanderson.com/article/56/Splitting-AMOL
Anch'io mi ero convinta già da un po' che il romanzo non sarebbe stato pubblicato in un unico volume, ma pensavo che sarebbe stato diviso in due, non in tre.
La possibilità di una divisione si ritrova anche negli ultimi commenti di Jordan, ma al momento non ho proprio il tempo per andare a cercare le sue parole.
Per quanto riguarda una divisione in tre, Sanderson la riconduce a due motivi. Uno è la necessità di pubblicare un volume entro il 2009, visto che è ormai troppo tempo che i lettori americani sono fermi all'undicesimo romanzo. Questo è un problema che noi non sentiamo, visto il ritardo di anni nella traduzione della saga Fanucci ha ancora materiale inedito in Italia da proporci. Il decimo volume è previsto in Italia per luglio, e se la traduzione continua con questo ritmo l'undicesimo lo potremo leggere per la primavera del 2010. Quindi per quanto ci riguarda Sanderson ha a disposizione un bel po' di tempo per scrivere senza farci aspettare per leggere.
Il secondo motivo è più importante. A suo giudizio tagliare a metà il romanzo avrebbe provocato una divisione in un punto insignificante, lasciando troppe trame incompiute. Proviamo a immaginare, tanto per fare un'ipotesi assurda, L'occhio del mondo tagliato al momento della fuga di Rand e Mat a Whitebridge, con la pubblicazione del seguito in un successivo volume. A quel punto tutti i personaggi sarebbero nei guai, e non si vedrebbe una soluzione.
Perciò la storia deve proseguire.
Secondo Sanderson a circa 275.000 parole c'è un climax, e lì alcuni problemi trovano una loro soluzione. In mancanza di altri elementi, possiamo solo fidarci della sua parola. Se poi scopriremo che non è vero potremo lamentarci di essere stati presi in giro, ma se lui dice che lì la storia si può interrompere e a 400.000 parole no, al momento non abbiamo elementi per contraddirlo.
Quanto alla lunghezza, quella di 275.000 parole è puramente indicativa, e non comprende le ultime, necessarie revisioni. Nel suo testo si legge che il romanzo potrebbe anche raggiungere le 300.000 parole. E anche le altre due parti potrebbero allungarsi rispetto alle sue ipotesi. Ancora non sappiamo quanto saranno lunghi alla fine i libri, quindi forse scopriremo che anche per la semplice lunghezza del testo una divisione in due avrebbe provocato la pubblicazione in volumi talmente grandi da non essere maneggiabili, e dalla rilegatura talmente delicata da diventare fragile. Del resto, la saga non ha fatto altro che crescere nel corso di questi anni, quindi immaginare che anche A Memory of Light possa diventare più lungo rispetto a quanto fino a ora ipotizzato non sembra così impossibile. Forse alla fine avremo davvero tre volumi di 300.000 parole l'uno.
L'ascesa dell'ombbra è decisamente più lungo del drago rinato, lo so anch'io. Secondo Doherty, il mercato americano, inteso come catene di librerie, negli anni è diventato insofferente verso i tomi delle dimensioni de l'ascesa dell'ombra. Onestamente, anche qui non posso che prendere per buone le sue parole. Non vivo negli Stati Uniti e non conosco il loro mercato, però conosco un po' il mercato del libro in Italia e so che un volume di oltre 1000 pagine crea parecchi problemi di ordine logistico.
Gli editori, Tor e poi Fanucci, possono dimostrarci di non voler speculare tenendo i prezzi contenuti, ma forse una divisione in tre ha davvero alla base motivi tecnici.
Non resta che aspettare...