[Elfi disdicevoli] - Racconto - La Fata delle Pozze


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Elyria
«Anjin»
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MessaggioInviato: Dom 19 Apr 2009 18:55 pm    Oggetto: [Elfi disdicevoli] - Racconto - La Fata delle Pozze   

La Fata delle Pozze.

[9579 caratteri – spazi inclusi]

Zorja chiuse il libro, si guardò allo specchio e pianse. Infastidito da quella pioggia salaticcia, il grosso volume si allontanò bofonchiando qualcosa che non era un complimento. Lei nemmeno se ne accorse.
- Perché perché PERCHE’ non sono così? – strillò pestando i piedi sul pavimento di fango della sua casa di fango scavata nella pozza di fango più profonda delle Terre Stagnanti.
Lo sguardo della piccola fata oscura vagò per la stanza cercando qualcosa di rassicurante, ma incontrò ancora la superficie dello specchio, che mostrava la sua immagine senza alcuna pietà. Inutile girare intorno al problema: Kajal, la meravigliosa protagonista delle Cronache che amava tanto leggere, era un’Elfa alta e sottile, con lunghi capelli blu e sguardo felino. Invece lei…
Bassa quanto un metro e un puffo – quei pidocchietti blu del sottobosco – capelli limacciosi, occhi tondi come piattini e forme pienotte color verde palude. Eccezionale. Infilata in una delle armature di Kajal, tutte lacci e cuoio, sarebbe sembrata un anellide acquatico invece di una guerriera del Popolo Luminoso.
E tutto perché le Dee della Fortuna avevano deciso che lei, Zorja, dovesse nascere Fata delle Pozze - piccola, insignificante e melmosa – e non una splendida sidhe come le sue cugine Silfidi, o una graziosa demonietta Pixie, o almeno una strega come Jenny Dentiverdi, capace di mettere paura a tutti. Persino essere una Ninfa sarebbe stato meglio: quelle creature d’acqua limpida non avevano un briciolo di cervello, ma davanti al loro torrente c’era sempre un gran viavai di cavalieri.
- Non è giusto - singhiozzò - questo mondo è crudele! E io voglio essere un’Elfa e cavalcare un drago! Così gli altri la smetteranno di evitarmi, o di guardarsi la suola delle scarpe se mi passano vicino!
Strinse i pugni. Bisognava fare qualcosa, trovare un incantesimo di trasformazione, un amuleto dei desideri, magari una tintura blu per i capelli. Ma i suoi sortilegi non erano sufficienti, tutti legati al microcosmo acquitrinoso cui apparteneva: occorreva chiedere consiglio alla fata più vecchia della palude, l’unica a conoscere veramente la magia in quel posto così provinciale. Si mise il mantello buono, finemente decorato con bava di lumaca, e uscì nell’umida luce del crepuscolo. Il respiro dell’acqua stagnante si arricciava in lente volute di nebbia, le zanzare- vampiro svolazzavano liete e i bacherozzi di mosca giocavano nella quiete della sera. Vide gli occhi a uovo fritto di una rana sbucare tra le foglie galleggianti: come erano curiosi quei batraci! Sempre lì a spiare i fatti altrui, neanche fossero i padroni della pozza.
Si avviò verso il bosco. I suoi passi provocavano uno sgradevole risucchio nel giardino di fango attorno alla sua casa, liberando miasmi solforosi e un fremente ribollio di vita nascosta.
Scacciò un lombrico che tentava di entrarle negli stivaletti, e si guardò attorno sempre più depressa. Per forza da lei non veniva nessuno… mai un affascinante stregone, o un re in incognito, o qualche drago a nascondere pietre magiche. Mai un’avventura, insomma. Quelle non erano terre né emerse né sommerse, ma una via di mezzo. Uno schifoso pantano.
- Trogoliccio! – berciò verso un piccolo recinto. Rispose un grufolio assonnato, ma dopo un attimo il suo famiglio le trotterellava accanto, schizzando fango con le zampette grasse: era un maiale.
- Sai Trog, devo dare una svolta alla mia vita.
- Oink?
- E tu mi aiuterai.
- Caì!
- E smettila! Non sei un cane da tartufi!
- Sgruff…
- Comunque, se ti dimostrerai bravo e collaborativo…- Zorja calcò l’accento su quest’ultima parola – magari potrò fare qualcosa anche per te.
- Arf!

Giunsero dalla Nonna dei Funghi, che abitava un’enorme amanita falloide al limitare della foresta.
La Nonna sedeva sulla soglia e fumava una lunga pipa di canna. Un’espressione corrucciata rendeva ancora più grinzoso il suo volto, vecchio di centinaia di anni. Zorja si avvicinò, tossicchiando timidamente.
- Salute e potere, venerabile Nonna!
- Ciao Zorja…non ti pulire i piedi che mi sporchi lo zerbino.
Zorja si sedette composta accanto a lei, cercando di nascondere le tracce di fango sotto il vestito.
L’anziana fata sembrava molto pensierosa.
-Vogliono costruire qui accanto un nuovo cerchio delle fate, tutti minifunghi trifamiliari - borbottò - ti immagini la confusione? Dovrò escogitare qualcosa.
- Sono sicura che ci riuscirai, Signora delle Ife.
Rimasero in silenzio. Zorja non sapeva come formulare la propria richiesta, e fu il suo famiglio a spezzare l’impasse.
- Bau Oink Oink ! – grufolò scodinzolando con effetti nefasti.
- Cosa ti porta qui, Zorja? – chiese la Nonna, osservando con un certo disappunto il ventaglio di schizzi marroncini sull’ingresso della sua casa.
Arrossendo per la vergogna, la fata delle pozze cercò di spiegare.
- Ehm…Volevo…Forse tu…?
- Niente filtri d’amore, lo sai! Devi andare dall’Anguana!
-Ma no! Non è quello! Io… non ne posso più di stare qui! Voglio essere diversa! Voglio diventare come la valorosa Kajal, Generalessa degli Elfi, Signora dei Draghi ed eroina di tutte le Terre!
Finalmente l’aveva detto. La Nonna la guardò esterrefatta. La pipa le cadde di mano.
- Cosa? Quella Luminosa esaltata, tutta rifatta, che si mette in mostra sulle copertine di ogni giornale?
-Si! РZorja aveva rotto gli argini РLei ̬ bella e coraggiosa e vive mille avventure! E tutti la amano! E non passa la vita coperta di fango a fare incantesimi sul concime dei campi come me!
Si era alzata in piedi e tutto il suo piccolo essere risplendeva di luce limacciosa.
- Voglio una vita spericolata! Voglio essere un’eroina e tutti devono parlare di me! Voglio sposare un prode cavaliere, partecipare alla Fattoria dei Goblin e postare fotine su Face-elf!
Seguì un silenzio in cui si sentiva benissimo tutto quello che i presenti stavano pensando.
- Auuuu! – ululò poi Trogoliccio, nascondendosi il muso tra le zampe.
- Uhm – borbottò la Nonna – Non è cosa da poco quella che chiedi. Ma forse…
La studiò attentamente e negli occhi di Zorja si accese la speranza.
- Bambina mia, voglio aiutarti. Ti conosco da quando eri uno spiritello alto così. C’è una possibilità, ma dobbiamo pensare all’occorrente.
La Signora dei Funghi si frugò nelle tasche, mise una misteriosa polverina nella sua pipa e aspirò profondamente. Poi sbuffò verso di lei una densa nuvola di fumo. La piccola fata avvertì un certo cambiamento. Col suo occhio interiore vide la nuova se stessa, i capelli incollati in una cresta blu elettrico, diversi piercing al naso e un gonnellino luccicante che le scopriva buona parte delle gambette grasse. Diversi bracciali di metallo e una maglietta con la faccia di un vampiro brufoloso completavano l’abbigliamento.
- Cavolo, Nonna! Ma sembro una fataminkia! – gemette un po’sconsolata.
- Vuoi essere cool? Vuoi essere okkey? Questo ̬ quello che ci vuole! Рribatt̩ la vecchia incantatrice РE ora pensiamo al tuo amichetto.
Un altro sbuffo di fumo, e con un sonoro “POP” Trogoliccio si librò a mezz’aria, mentre sulla groppa gli spuntavano due aluccie rostrate. Sembrava un pipistrello obeso.
- Manca ancora qualcosa - sentenziò la Nonna. Dal muso spuntarono quattro zanne, una linguetta biforcuta e un filo di fumo. Si udì un grugnito straziante.
- E cos’è? – Zorja era sconcertata.
- Volevi un drago, no?
- Mi serviranno anche dei nuovi poteri magici… – disse ancora la fata delle pozze, pochissimo convinta.
- Prova a stendere una mano, cara!
Esitante, Zorja allungò il braccio, e dalle sue dita eruppe un fiotto di fango ardente che trapassò il muro, bruciò le barbe dei cardi e incenerì la tela di un ragno pescatore.
- Però!- disse stupita – Sono armata!
La vecchia fata annuì compiaciuta.
- Ora sei pronta. Monta in sella e vai! Verso mille avventure!
Zorja pensò un attimo alla noia del presente e alle promesse del futuro, poi rise, uno sfogo liberatorio da tutte le pozze del mondo. Ma sì, poteva andare, decise … Saltò in groppa al maiale alato e con un urlo di gioia svanì nel cielo.
La Nonna dei Funghi sorrise con affetto. Era bello aiutare una giovane vita a trovare la sua strada. “Forse avrei dovuto dirle che l’incantesimo svanisce tra una settimana” si disse pensierosa, ma poi scosse le spalle. Sarebbe bastato. Prese la pipa, la pulì accuratamente e la riempì di trinciato toscano. Il crepuscolo scivolò nella notte con un sospiro di beatitudine.

Epilogo

Zorja ebbe molte avventure in quella magica settimana: liberò gnomi da giardino, adottò un kami depresso e tutti insieme misero in fuga un intero camping di orchetti.
Ma fu allo scoccare della mezzanotte del settimo giorno che il suo nome divenne leggenda.
Come narrano i bardi, nel momento cruciale dello scontro fra le Forze del Male, capeggiate dal Nano Arkor, e le Armate Elfiche al comando dell’impavida Kajal, un’esplosione di fango investì la pianura accecando tutti, mentre un maiale piovuto dal cielo disorientava le file nemiche e una fatina grassa atterrava sulle spalle del capitano dei Luminosi, incitandolo alla battaglia.
Così le Antiche Profezie finalmente si compirono, la vittoria arrise alla Luce e il Bene trionfò.
Zorja divenne famosa e scrisse un libro con le sue avventure, sposò il capitano ed ebbe molti bambini. Kajal fu incoronata regina e si prese per amante un mago, con grande scandalo degli Elfi sostenitori dell’amore platonico. Il fango della palude rivelò insospettate doti magico-estetiche, e il luogo divenne famoso: molte principesse vi andarono con gioia a farsi coprire di mota per diventare più belle.
In sostanza, vissero tutti felici e contenti, dentro e fuori le pozze, magari un po’ più sporchi ma sicuramente soddisfatti.
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Caoticista nell'animo.
Okamis
«Rufus in tabula»
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Località: Lago Maggiore; ma la sponda giusta, eh!
MessaggioInviato: Dom 19 Apr 2009 19:30 pm    Oggetto:   

Letto, ma credo che commenterò domani, dopo la canonica rilettura Wink

Nel frattempo ti lascio crogiuolare un po' sui carboni ardenti Twisted Evil
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

ThomasMore
«Rivolzottoso» Rivolzottoso
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MessaggioInviato: Dom 19 Apr 2009 20:57 pm    Oggetto:   

Letto, commenterò con calma in settimana. Di sicuro, dopo elfi assassini, vendicativi e malvagi, la piccola Zorja e il fido Trog sono una ventata di aria fresca Laughing (ma quella disdicevole è Kajal, vero?)


Un porco che non vola è solo un porco.
uljanka
«Sua Luminosa Oscurità»
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MessaggioInviato: Dom 19 Apr 2009 21:08 pm    Oggetto:   

Sto ridendo come una scema.

Il nano Arkor...

Laughing
Non so se lo devi prendere come un buon segno... Razz
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile.
Albacube
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MessaggioInviato: Dom 19 Apr 2009 23:09 pm    Oggetto:   

Risata Sorridi Risata Sorridi Risata Sorridi
era tanto tempo che non ridevo così da solo, di fronte ad un monitor, rischio di passare per pazzo...
letto e in assimilazione (urgono riletture).
Telegraficamente un paio di punti: bellissima l'amanita falloide al posto della più scontata muscaria (e le Ife...); il povero Trog, non sarà un cane da tartufi, ma in Francia usano proprio i maiali per cercarli Very Happy
G
Ci oscureremo in un mondo di luce.
uljanka
«Sua Luminosa Oscurità»
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MessaggioInviato: Lun 20 Apr 2009 9:00 am    Oggetto:   

ThomasMore ha scritto:
Di sicuro, dopo elfi assassini, vendicativi e malvagi, la piccola Zorja e il fido Trog sono una ventata di aria fresca


Confused Confused Confused

Io avrei qualcosa da ridire. Questo è il racconto in cui gli Elfi compiono le stragi e le vendette più radicali.
E a peggiorare il tutto, a far sfracelli sono i LUMINOSI!
I LUMINOSI? I LUMINOSI???

Dove trovi, o Kinzica, l'ardire di cantare di fronte alla mia persona le vittoriose imprese di un esercito di LUMINOSI?
Ti perdono solo perché il malvagio della tua storia si chiama Arkor...
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

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Elyria
«Anjin»
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MessaggioInviato: Lun 20 Apr 2009 9:38 am    Oggetto:   

uljanka ha scritto:

Confused Confused Confused

Io avrei qualcosa da ridire. Questo è il racconto in cui gli Elfi compiono le stragi e le vendette più radicali.
E a peggiorare il tutto, a far sfracelli sono i LUMINOSI!
I LUMINOSI? I LUMINOSI???

Dove trovi, o Kinzica, l'ardire di cantare di fronte alla mia persona le vittoriose imprese di un esercito di LUMINOSI?
Ti perdono solo perché il malvagio della tua storia si chiama Arkor...


Chiedo venia, o mia Oscurità Sanguinaria, ma considera la disdicevolezza di una fata oscura che vuole diventare luminosa...E comunque, i vincitori non sono più tanto luminosi dopo la battaglia, visto che sono tutti coperti di mota! Laughing

@Thomas: dipende appunto da cosa si intende per disdicevole... Wink Mr. Green

@ A tutti: sono contenta se Ridete!!! Very Happy
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Bran
«servitore di due padroni»
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MessaggioInviato: Lun 20 Apr 2009 10:22 am    Oggetto:   

Oddio Kinzica.....vuoi sposarmi? Mr. Green Mr. Green Mr. Green Mr. Green


(non ti preoccupare per il conflitto di interessi che scatenerebbe questa unione, sommergeremo tutto in un mare di......fango ovviamente!!!)

A presto il giudizio per esteso
Nipote di Pick e di Julia ///
-Riuscite a vedere qualcosa?-
-Sì, cose meravigliose-

Lord Carnavon & H. Carter, 26 novembre 1922
Palin
«Re sotto la montagna»
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MessaggioInviato: Lun 20 Apr 2009 11:01 am    Oggetto:   

Modificato il titolo per mettere la tag all'inizio Wink
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Barbagianni
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MessaggioInviato: Lun 20 Apr 2009 11:37 am    Oggetto:   

Devo dire che prima di scrivere mi sono arrovigliato la barba parecchio, non volevo farmi distrarre dalle risate Wink

Lo stile adeguato della narrazione - 3
Leggera e dinamica, adattissimo per questa storia che sa come non prendersi sul serio. Mi rimane il dubbio che avrebbe potuto essere più curato, ma siccome è solo una sensazione potrebbe anche essere sbagliata.

L'equilibrio della struttura narrativa - 4
Secondo me si regge bene, ma la seconda 'linea vuota', prima che Zorja faccia la sua richiesta alla nonnina la interpreto come un errore di battutira, perchè secondo me stonerebbe parecchio.
Non sentivo la necessità della scritta epilogo, che mi spezza un po' la lettura (soprattutto in un racconto breve)

L'originalità della trama - 4
Ecco, qui sta il busillisi. Mi sono chiesto più e più volte quale sia la disdicevolezza di zorja, e la risposta è: nessuna. E' il resto del mondo a esserlo, anche se in maniera inconsapevole; proprio come accade da noi umani, dove quattro fessi (ma belli) sono famosi e fanno pensare a tutti gli altri che l'importante nella vita è essere, appunto, belli e famosi.
Certo, il fantastico (e la caricatura) come specchio del mondo esiste dai greci, ma questo non sminuisce affatto qualcosa di fatto bene e attualizzato con gusto (e ci sono frecciatine a facebook e ai romanzi contemporanei che ho apprezzato parecchio).

L'adeguatezza del registro - 3
Stile scanzonato per un racconto scanzonato, non fa una grinza. Certo, forse zorja alle volte si lascia scappare una parlata un po' troppo da teenager che legge Cioè e il frasario generale del racconto segue questa tendenza traballando un pochino.
Un appunto che posso fare (perchè durante una partita di saltinmente si è rischiato l'incidente dilpomatico su questa cosa) è che bacherozzo è più indicato per scarafaggi e affini, per larve di mosca va meglio cagnotto o bigattino.

L'efficacia della comunicazione - 5
La parodia in generale mi colpisce sempre positivamente, soprattutto quando è fatta 'vecchio stile', senza sputi, vomito e tutta quella roba lì che fa ridere i ragazzini americani. (il fango va benissimo, non è 'sporco' Wink )
Poi, analizzando con più calma (e differenti omini del cervello), devo dire che il racconto mi colpisce positivamente perchè lo 'specchio deformante' funziona bene e anche il finale è meno banale di quel che sembra: zorja infatti non diventa veramente famosa come la sua eroina, non sposa un uomo bellissimo (non viene mai detto), ma qualcuno con cui mettere su una bella famiglia, ma nonostante tutto trova la felicità.
Sembra una bella fiaba senza l'inizio truculento. Avrai delle noie da Uljanka per questo, temo Wink


Extra: povera licia troisi, finisce sempre in mezzo! bè, almeno questa volta non viene bruciata sulla pubblica piazza Wink

Extra 2: dopo aver citato le anguane devi confessare: o vieni da ferrara o hai 'le città del diluvio' sullo scaffale della libreria!
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Trolls? Io odio i trolls! - Willow
uljanka
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MessaggioInviato: Lun 20 Apr 2009 11:39 am    Oggetto:   

Kinzica ha scritto:


.E comunque, i vincitori non sono più tanto luminosi dopo la battaglia, visto che sono tutti coperti di mota! Laughing


D'accordo che una custode delle Sacre Torbiere diventi insopportabilmente disdicevole se ambisce al comando degli Eserciti Luminosi. Qui, inoltre, si ipotizza il fatto che l'infingarda Zorja trasformi la sua palude in una beauty farm (orrore degli orrori).

Però insinuare che basti qualche schizzetto di torba qui e là a trasformare un luminoso in oscuro è una vera e propria ERESIA!

Ti citerò in proposito la famosa sciamana careliana del XVII secolo Ava Koomelaava, che nel suo famoso dialogo con il Monaco Kalimerij dell'isola di Kizhi (un infiltrato dei Luminosi tra i fraticelli locali che poi volle smonacarsi e farsi Oscuro), riguardo all'uso del fango come colore di guerra della Gente Nascosta gli diceva (traduco dallo Slavo Ecclesiastico)
"La Vera Negritudine è una virtù morale, non una tonalità della pelle. Se pensi di conquistarla rotolandoti nel fango sappi che imbrattandoti solo esteriormente tu non sei Nero. Sei solo sporco!".

Devo continuare o basta così?
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Barbagianni
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MessaggioInviato: Lun 20 Apr 2009 11:41 am    Oggetto:   

Oh no! Le ife!! Se me ne fossi ricordato ti avrei dato tutto 1! Non puoi farmi leggere ANCHE QUI roba di botanica sistematica.....aaaaarrgggh!!!

Ok, fine dei rantoli, sono tornato calmo.


aaaarrgggh
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Bran
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MessaggioInviato: Lun 20 Apr 2009 11:43 am    Oggetto:   

Barbagianni ha scritto:

Extra 2: dopo aver citato le anguane devi confessare: o vieni da ferrara o hai 'le città del diluvio' sullo scaffale della libreria!



anch'io da ex ferrarese d'adozione ho notato questa citazione molto gradita! Wink

comunque le anguane sono tipiche anche delle leggende delle dolomiti!
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Frigg
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MessaggioInviato: Lun 20 Apr 2009 12:22 pm    Oggetto:   

Sorridi Sorridi Applausi Sorridi Sorridi

Commenterò, commenterò... Dammi solo un momento per riprendermi!
Citazione:
Il desiderio di scavare buche in terra e di tenere in mano le ossa degli antichi costruttori di vasi era sceso su di me come lo Spirito Santo


Yenvel
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Località: giù al nord
MessaggioInviato: Lun 20 Apr 2009 13:13 pm    Oggetto:   

L'ho letto e mi sono fatto quattro grasse risate! Very Happy

Entro questa settimana lo commenterò, promesso (così come farò con gli altri...)
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