Ciao Giò, l'avatar è un tuo quadro?
Ho letto altre cose tue, e ho notato come tu riesca a passare da immagini poetiche ad altre estremamente violente, come in questo racconto. In generale, imho il denominatore comune (di quello che ho letto, ovviamente) è l'eros in tutte le sue forme. In particolare, questo racconto lo trovo sbilanciato, non per il genere di termini che usi ma...perchè è troppo scoperta la loro crudezza per sottolineare il contrasto fra la descrizione iniziale e l'atto dello stupro. Come se tu volessi (forse l'esempio è azzardato) usare violenza anche al lettore attraverso le parole stesse. L'effetto c'è, ma spezza il crescendo della storia. Sempre e rigorosamente imho.
In bocca al lupo per il nuovo libro.