Sanctuary


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Autore Messaggio
Okamis
«Rufus in tabula»
Messaggi: 2902
Località: Lago Maggiore; ma la sponda giusta, eh!
MessaggioInviato: Sab 20 Giu 2009 17:43 pm    Oggetto:   

Rispondo un po' a tutti ^_^

@ Francesco:
Il fatto che il sottoscritto non sia riuscito a cogliere l'indizio in maniera corretta non significa necessariamente che il passaggio sia mal gestito. Ci sono Lettori con la L maiuscola che arrivati in fondo a un giallo non capiscono chi è l'assassino nemmeno quando questo confessa e altri e lo identificano dopo dieci pagine. Il mio singolo giudizio non ha quindi valore su quel passaggio.

@ Kinzica:
Premesso che quello che ho fatto io con il messaggio iniziale NON è una recensione (quella la scriverò durante la settimana e sarà molto più amplia), capisco le difficoltà del caso, tanto da avere in progetto due articoli. Uno che possa trattare dettagliatamente sui singoli brani (quelle che ho qui presentato sono solo impressioni generali) per il blog e una versione ridotta per la rivista Vorrei. In quest'ultimo articolo, per volere del mio sommo boss (sempre sia lodato ^_^) sarò costretto a trattare della raccolta per sommi capi. Quello a cui mi riferivo nel mio messaggio è che, avendo letto altre tue recensioni, ho trovato questa decisamente giù di tono e un po' troppo generica.

PS: tranquilla, non prendo nemmeno la tachipirina con la febbre a 40° Laughing

@ Franz:
Parto dalla prima metà del tuo messaggio.
Il discorso è complesso e, come già detto, la costrizione a dover scrivere tramite un monitor anziché faccia a faccia può creare incomprensioni da ambo le parti.
Quanto scrivi sulla perdita della memoria o sul ritorno (ahimé) di proposte che speravamo di esserci lasciati alle spalle è verissimo. Infatti, il discorso da te posto all'interno del tuo racconto possiede una potenzialità di sviluppo altissima. Ora, da un punto di vista stilistico e della costruzione dell'ambiente il risultato lo hai raggiunti (non sto a ripetere IMO a ogni frase, ma considera che parlo sempre a titolo personale Wink ), tanto che già nel primo messaggio avevo lodato tale aspetto. Il racconto però non è riuscito ad emozionarmi in quanto non sono stato capace di percepire il dolore da de descritto attraverso gli occhi del protagonista, forse anche a causa del fatto che alcuni degli eventi più importanti (tra cui il finale) lo vedono come semplice spettatore. Può anche essere che tutto dipenda da una semplice questione di sensibilità, non lo escludo, ma arrivato in fondo non mi sono sentito coinvolto. Quindi non critico la presenza di un tema già ampiamente sviluppato in passato, quanto l'assenza di novità nel proporlo, trovando troppo semplicistica del lager per nani, angeli, elfi ecc.
Mi permetto di fare un paragone con un altro racconto di Sanctuary, giusto per essere il più chiaro possibile. Nel brano di Dimitri, il personaggio di Marcus compare per pochissimi attimi. Infatti, per agire, lui non ha nemmeno bisogno di sporcarsi le mani. Grazie alla sola intelligenza è stato infatti capace di prevedere le mosse dei suoi avversari e fare in modo che si eliminassero da soli. Arrivato alla fine del racconto, Marcus mi faceva paura, il tutto senza averlo mai visto veramente in azione. Probabilmente tale mio coinvolgimento emotivo dipende dal fatto che, per sensibilità letteraria, sono più vicino allo stile di un Dimitri o un Terenzi. Anche questo è da mettere in conto quando si esprime o si riceve un giudizio. Ora, l'aver inserito dei voti ai singoli racconti aveva lo scopo principale di palesare quali erano i brani che sentivo più vicini. Tranne che per un paio di racconti che reputo proprio brutti, in tutti gli altri i voti sono fini a se stessi. Il 5 di Giannone, per dirne uno, è un 5 semplicemente rispetto a Dimitri e alla mia sensibilità, non un 5 in senso assoluto. Su questo punto ci tengo ad essere chiaro, visto che alcuni commenti indietro mi era stato detto "Ma come, metti allo stesso livello Furchì e Clun?".

Passo alla secondo punto, quello del riferimento a Fahrenheit 451.
In verità, quando ho pensato a un legame tra le due opere non pensavo alla semplice questione degli uomini libro. Quello era solo l'aspetto più "visibile", se mi passi il termine. Come giustamente hai detto prima, il tuo racconto si fonda sul tema della memoria. Anche F451 ha per tema proprio la perdita della memoria del passato. Il mio riferimento era quindi più generale, andando a recuperare gli uomini libro come semplice punto di contatto. Detto questo, tale contatto può anche essere che lo veda solo io o sia stato inserito inconsciamente. Dopotutto, tempo fa, in riferimento a un mio racconto del terrore, mi fu detto da più di una persona di trovarvi elementi in contatto con AI di Spielberg/Kubric, legame al quale non avevo minimamente pensato in fase di scrittura ^_^

Concludo dicendo che, gusti a parte, qualsiasi scambio tra autore e lettore risulta sempre utile quando è motivato e pacato. Non credo di possedere la Somma Verità, e il dietrofront a seguito dell'errata interpretazione del finale di Anobium credo sia lì a dimostrarlo ^_^
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

franz
«Mago» Mago
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MessaggioInviato: Sab 20 Giu 2009 18:52 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
Detto questo, tale contatto può anche essere che lo veda solo io o sia stato inserito inconsciamente.


Discorso un po' diverso da quello che facevi quando hai scritto 'preso di peso da...', un'affermazione un po' fragile dal momento che:

- a F451 non avevo pensato neppure di striscio (e mi sembra di averti spiegato da dove nasca l'idea del romanziere.)

- Il protagonista ha una memoria eidetica solo per il fatto che io non ne ho (lo sa bene chi ha occasione di conoscermi), e che da tempo mi sto facendo una cultura leggendo pubblicazioni sulle tecniche di memorizzazione (che sono disseminate nel racconto, se vuoi divertirti a cercare)

- F451 si basa su un'idea leggermente diversa da quella della memoria, ovvero quella della manipolazione delle informazioni e del controllo della società

In definitiva non esiste alcun contatto, conscio o inconsapevole.

Sul resto, sensibilità ed emozioni, non c'è discussione, ovviamente
- Sei un pessimista o un ottimista?
- Sono un pessimo ottimista


Ultima modifica di franz il Sab 20 Giu 2009 19:00 pm, modificato 1 volta in totale
franz
«Mago» Mago
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MessaggioInviato: Sab 20 Giu 2009 18:58 pm    Oggetto:   

Jesse Custer ha scritto:
Mago!
saluti

Jesse! ammicca
- Sei un pessimista o un ottimista?
- Sono un pessimo ottimista
CDuMbledore
«Modessa» Modessa
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MessaggioInviato: Sab 20 Giu 2009 19:24 pm    Oggetto:   

Citazione:
Mago!





love love love love love
(searching for)
Negróre
«dannatamente umano»
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MessaggioInviato: Sab 20 Giu 2009 22:08 pm    Oggetto:   

Albacube ha scritto:
Negróre ha scritto:
Fog, la sezione esiste già. Basta sfruttarla a dovere.
Entrate nella sezione "I racconti del forum" e lì postate i racconti, decidendo un'etichetta comune (tipo "No-Sanctuary") da anteporre al titolo del racconto. Si riconoscerebbero subito.
Aprire una sezione solo per questo, spezzettando ulteriormente un forum, a me sembra piuttosto burocratico (e semplifichiamoci la vita almeno noi cittadini, va'!).

Il problema è che il regolamento dei racconti del forum prevede lunghezza massima 10k caratteri.

Questo non lo sapevo. Capisco, ma non cambia il mio ragionamento.
Chiedete se possono dare la possibilità di postare racconti di più di 10k, ma sempre all'interno della sezione "I racconti del forum". Semplice, no? Wink

Di più, se la Delos non vorrà, per svariate, lecite ragioni, trovate un luogo on-line dove postarli e mettete qui dei semplici link, usando i titoli un po' come suggerivo io (vedete voi, era solo un'idea per navigarvi più facilmente nel forum).
Aprire una nuova pagina non sarà una tragedia per nessuno (tanto più che bisogna leggerselo con calma, ogni racconto) e non eliminerà la possibilità di discuterne qui.
O ancora, che chiunque lo metta on-line ovunque voglia, nel formato che voglia, e apra qui una discussione con il link in testa e il titolo... eccetera.

Di possibilità ce ne sono molte, se si vuole organizzare una simile iniziativa.
Un sorriso, Andrea


Ultima modifica di Negróre il Sab 20 Giu 2009 22:12 pm, modificato 1 volta in totale
un muspeling
«apprendista incendiario»
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MessaggioInviato: Sab 20 Giu 2009 22:09 pm    Oggetto:   

Ben Rivisto MAGO!!! burning
Olorin
«Ultimo Elfo Inguardabile»
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Località: dove osano le anatre
MessaggioInviato: Dom 21 Giu 2009 14:22 pm    Oggetto:   

@Negròrè e @Marina

se sei un cuoco che se ne sta a casa nella sua cucina dove invita amici assaggiatori, tecnici selezionati per fare dell'accademia inerente l'interazione tra le differenti componenti chimiche contenute negli ingredienti, dei bilanciamenti tra gli aromi ecc., escludendo il discorso 'mi piace/non mi piace' - ma chiediamoci anche se ad essere escluso non sia colpevolmente il più oggettivo 'è buono/non è buono - allora mi sta bene.

Ma se apri un ristorante e quello rimane vuoto oppure chi ne esce sbocca all'angolo cento metri più avanti, avrai fatto tutta la fatica del mondo, sarai un tecnico culinario della madonna, ma qualcosa non torna...

Poi su Sanctuary, al termine della lettura, che interessi o meno, vorrò dire qualcosa anch'io.

@unaltro: se poi qualcuno fosse un po' meno criptico nel lanciare strali bipenne, lo gradirei... Wink
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
G.C.
«Apprendista Mago»
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Località: Rivendell
MessaggioInviato: Dom 21 Giu 2009 14:32 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
visto che alcuni commenti indietro mi era stato detto "Ma come, metti allo stesso livello Furchì e Clun?".


G.C. ha scritto:
Ma dare lo stesso giudizio, in voto, di Furchì la dice lunga sulla tua capacità di giudizio.



Scusa Okamis, io ho detto una cosa diversa.
Come lo dici tu sembra che in nessun caso si possa comparare Furchì a Clun. Mai detto.
Dico che in questo caso specifico dando una votazione uguale (corretta da te in seguito) mi fa dubitare delle tue capacità di giudizio Wink
Okamis
«Rufus in tabula»
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Località: Lago Maggiore; ma la sponda giusta, eh!
MessaggioInviato: Dom 21 Giu 2009 14:55 pm    Oggetto:   

@ GC:
Scusa, mi sono espresso male in quella frase, hai ragione. Rimane il fatto che, voto a parte, i giudizi sui due brani sono diversi. Di Furchì ho apprezzato lo stile, molto personale, ma non l'eccessiva velocità con cui molte scene sono state gestite (difetto principale, IMO), oltre a un'idea di protagonista non proprio originalissima, almeno per me. Spiego il perché. Alcuni anni fa, su Canale 5, la notte tarda, passavano alcuni cortometraggi alquanto graziosi. In uno (anche se in verità era una miniserie avente il medesimo personaggio,un po' come l'agente segreto sulla Z4, per chi se lo ricordasse) un cantante, mi pare James Brown ma potrei sbagliarmi, faceva un patto con il diavolo per vivere in eterno. In cambio diventa però un agente in terra per conto di Lucifero. Con ciò, sia chiaro, non intendo dire assolutamente che l'idea sia copiata (anche perché una marea di altri dettagli non combaciano); intendo solo dire che, viste le mie precedenti esperienze, la storia dopo l'interessante prologo nella discoteca ha percorso binari su cui mi ero già imbattuto.
Di Franz ho apprezzato invece, anche se per ragioni diverse, lo stile (maturo e congeniale alla storia) e il tema; meno il modo in cui tale tema viene gestito.
Quindi, dal punto di vista di quello che i due brani mi hanno lasciato, il risultato è stato più o meno lo stesso (da cui il voto inizialmente uguale), ma dal punto dei pregi e difetti ho preferito quello di Clun (da cui il conseguente cambio di voto, seppur minimo, al fine di esplicare meglio tale aspetto). Quindi la correzione del voto è dipesa proprio dalla volontà di specificare meglio che comunque i due brani in questione, ai miei occhi, presentavano un diverso livello qualitativo.

Comunque, questa settimana inserirò sul mio sito una recensione molto più ampia dei commenti generici lasciati qua, così da poter specificare meglio quelli che, secondo me, sono i pregi e i difetti dei singoli racconti.
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

Negróre
«dannatamente umano»
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MessaggioInviato: Dom 21 Giu 2009 18:14 pm    Oggetto:   

Olorin ha scritto:
Ma se apri un ristorante e quello rimane vuoto oppure chi ne esce sbocca all'angolo cento metri più avanti, avrai fatto tutta la fatica del mondo, sarai un tecnico culinario della madonna, ma qualcosa non torna...

Perdonami, ma non ho capito niente di quello che hai scritto.
Immagino c'entri qualcosa con qualcosa che ha scritto Marina? Non ho il tempo di leggere tutto.

Il ristorante cosa sarebbe, Sanctuary?
E dove sarebbe quelli che sboccano? Io vedo persone che sboccano (e, tra loro, che sboccano praticamente per tutto ciò che è "cucina italiana") e persone che, invece, sono uscite soddisfatte (magari non come da un 3 stelle della Michelin).

In ogni caso, cosa c'entro io? Rolling Eyes
Un sorriso, Andrea
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Dom 21 Giu 2009 18:52 pm    Oggetto:   

Negróre ha scritto:
Olorin ha scritto:
Ma se apri un ristorante e quello rimane vuoto oppure chi ne esce sbocca all'angolo cento metri più avanti, avrai fatto tutta la fatica del mondo, sarai un tecnico culinario della madonna, ma qualcosa non torna...


Perdonami, ma non ho capito niente di quello che hai scritto.
Immagino c'entri qualcosa con qualcosa che ha scritto Marina? Non ho il tempo di leggere tutto.

Il ristorante cosa sarebbe, Sanctuary?
E dove sarebbe quelli che sboccano? Io vedo persone che sboccano (e, tra loro, che sboccano praticamente per tutto ciò che è "cucina italiana") e persone che, invece, sono uscite soddisfatte (magari non come da un 3 stelle della Michelin).



mi fa piacere che Andrea abbia tirato fuori la Guida Michelin perché rivela ancora una volta sintonia di pensiero. Infatti è a questa che sarei ricorsa per risponderti, Olorin. Neanch'io ho capito tanto bene la tua metafora, per la verità, ma preciso cmq la mia che era riferita a un assaggiatore che non fa l'assaggiatore di mestiere né si è mai cimentato in cucina. Un tale tizio che andasse a pretendere di insegnare come fare la frolla a un cuoco che sta sulla Guida Michelin per me è solo ridicolo. Poi ognuno faccia come gli pare, siamo in democrazia e nulla vieta di fare la figura dei clown, se proprio si vuole.
Se invece il tizio si è almeno cimentato in cucina (magari un po' più in là dell'uovo al tegamino però) ha un solo modo per insegnare: coi fatti, facendomi assaggiare la sua pasta frolla.
Negróre
«dannatamente umano»
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MessaggioInviato: Dom 21 Giu 2009 23:06 pm    Oggetto:   

Olorin ha scritto:
@Negròrè e @Marina

se sei un cuoco che se ne sta a casa nella sua cucina dove invita amici assaggiatori, tecnici selezionati per fare dell'accademia inerente l'interazione tra le differenti componenti chimiche contenute negli ingredienti, dei bilanciamenti tra gli aromi ecc., escludendo il discorso 'mi piace/non mi piace' - ma chiediamoci anche se ad essere escluso non sia colpevolmente il più oggettivo 'è buono/non è buono - allora mi sta bene.

Ma se apri un ristorante e quello rimane vuoto oppure chi ne esce sbocca all'angolo cento metri più avanti, avrai fatto tutta la fatica del mondo, sarai un tecnico culinario della madonna, ma qualcosa non torna...

Ora ho capito, non ricordavo nemmeno cos'avevo scritto io, scusami.

La risposta da "non confuso", allora, è questa.
"E' buono/non è buono" è la stessa cosa di "mi piace/non mi piace", nel nostro caso (con le forze che ci sono in campo, intendo): è una risposta soggettiva. Il mio discorso non cambia: per dire "e' buono/non è buono" in modo oggettivo bisogna avere mezzi critici reali, non basati su qualche approfondimento. In tutta sincerità, io non li ho. C'è chi li ha, qui? O altrove? Tra i criticoni non mi sembra proprio (ed è evidente), perché non ho visto analisi letterarie, bensì soltanto tecniche... E le due cose sono molto diverse. Tra coloro i quali non sono criticoni, invece, il problema non si pone: non ci sono persone che pretendono di stare su un piedistallo con in mano lo Scettro della Verità.

La verità, per quanto mi riguarda, è che mi intristisce troppo il panorama tutto del Fantasy in Italia (e non soltanto quello: questione di microcosmo, macrocosmo...). Non era questo che avevo in mente io, da inedito, quando pensavo alla pubblicazione. Se l'avessi saputo, avrei fatto alcune cose in modo molto diverso. Quali? E' davvero poco importante per chiunque non sia me, quindi soprassiedo.
Resta il fatto che io vedo e continuo a vedere un sacco di buone teste ed energie gettate al vento (comprese quella di Gamberetta, sia chiaro, e di altri che non perdono occasione per detrarre su di me: sprecano la loro creatività, il loro tempo e le loro energie. E non è mai bello vedere un grande potenziale umano evaporare - parlando di collettivo e non di singoli, ora -, soprattutto quando servirebbe eccome a uscire da questa nicchia di merda).
Per un (lungo) periodo mi sono illuso di poter costruire un movimento, ora so che oggi non è possibile (lo sarà, un giorno? Spero... Ma non mi batto più per questo). E so anche, voglio essere chiaro, che i responsabili non sono soltanto coloro che detraggono (appartenenti alla categoria dei lettori o degli inediti), ma anche gli autori (che a volte giocano sporco ed è meschino). E non soltanto gli autori, ma anche gli editori (che, be', molto spesso si fanno belli soltanto quando fa comodo a loro). E' una giungla, tanto più nauseante col suo frastornante prenderti a schiaffi, perché porta a un tornaconto pressoché irrisorio, che non cambia la vita a (quasi) nessuno.
Una lotta tra poveri a cui non partecipo più da un pezzo, tranne quando mi sembra che qualcuno stia esagerando o quando, semplicemente, mi va di dire la mia. Ma la speranza è morta in me, per il movimento. Morta e sepolta. Ho visto, sentito e letto troppo. Basta, grazie.
Possiamo star qui a discutere quanto vogliamo di piace/non piace, buono/non buono... Ma a cosa serve? O cambiano le persone o il mondo non cambia.
Quindi, mano tesa, piacere, pacca sulla spalla, e poi chi si è visto si è visto. Alla prossima, forse. E buona notte! (E per dormire sereno, ora che sto per cliccare "Invia", l'unico modo che ho è di non pensare a questa nicchia di merda. Del resto, chi se ne frega.)
Un sorriso, Andrea
Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Lun 22 Giu 2009 0:18 am    Oggetto:   

Negróre ha scritto:

La verità, per quanto mi riguarda, è che mi intristisce troppo il panorama tutto del Fantasy in Italia (e non soltanto quello: questione di microcosmo, macrocosmo...). Non era questo che avevo in mente io, da inedito, quando pensavo alla pubblicazione. Se l'avessi saputo, avrei fatto alcune cose in modo molto diverso. Quali? E' davvero poco importante per chiunque non sia me, quindi soprassiedo.
Resta il fatto che io vedo e continuo a vedere un sacco di buone teste ed energie gettate al vento (comprese quella di Gamberetta, sia chiaro, e di altri che non perdono occasione per detrarre su di me: sprecano la loro creatività, il loro tempo e le loro energie. E non è mai bello vedere un grande potenziale umano evaporare - parlando di collettivo e non di singoli, ora -, soprattutto quando servirebbe eccome a uscire da questa nicchia di merda).
Per un (lungo) periodo mi sono illuso di poter costruire un movimento, ora so che oggi non è possibile (lo sarà, un giorno? Spero... Ma non mi batto più per questo). E so anche, voglio essere chiaro, che i responsabili non sono soltanto coloro che detraggono (appartenenti alla categoria dei lettori o degli inediti), ma anche gli autori (che a volte giocano sporco ed è meschino). E non soltanto gli autori, ma anche gli editori (che, be', molto spesso si fanno belli soltanto quando fa comodo a loro). E' una giungla, tanto più nauseante col suo frastornante prenderti a schiaffi, perché porta a un tornaconto pressoché irrisorio, che non cambia la vita a (quasi) nessuno.
Una lotta tra poveri a cui non partecipo più da un pezzo, tranne quando mi sembra che qualcuno stia esagerando o quando, semplicemente, mi va di dire la mia. Ma la speranza è morta in me, per il movimento. Morta e sepolta. Ho visto, sentito e letto troppo. Basta, grazie.
Possiamo star qui a discutere quanto vogliamo di piace/non piace, buono/non buono... Ma a cosa serve? O cambiano le persone o il mondo non cambia.
Quindi, mano tesa, piacere, pacca sulla spalla, e poi chi si è visto si è visto. Alla prossima, forse. E buona notte! (E per dormire sereno, ora che sto per cliccare "Invia", l'unico modo che ho è di non pensare a questa nicchia di merda. Del resto, chi se ne frega.)


Capisco quando dici di esserti battuto per costruire un movimento e di esserti illuso. Le parole non riescono a spiegare tutto, ma se si provasse a dare una spiegazione è che questo non è possibile. Perché questo fosse verificabile occorrerebbe che la gente avesse volontà di cambiare, ma è talmente alienata dall'ambiente in cui vive che va avanti per inerzia o perché è più facile imitare modelli già esistenti, anche se davvero deprimenti, che trovare un proprio essere, anche se si discosta dalla maggioranza.
La verità è che la gente non vuole cambiare, è distruttiva, è capace ormai solamente di copiare o lamentarsi, ma di non saper far nulla di costruttivo: dentro di sè ha ucciso la creatività.
Questo breve discorso riferito come commento alle parole di Negroré, è un discorso generale, più che riferito alle dissertazioni di questo argomento.
Condivido il punto di vista di Negrorè e lo apprezzo. Apprezzo chi non si nasconde dietro facciate di convenienza e dice quello che pensa senza sotterfugi, mostrando una realtà che molti fanno finta di non vedere e credono edulcorata. Soprattutto per il fatto che è uno scrittore edito: se lo avesse fatto un altro, che fosse sconosciuto nell'editoria, come ho visto fare in certi blog e anche qui, sarebbe stato accusato di invidia e astio verso chi ce l'ha fatta.
Quanti scrittori editi avrebbero fatto un'anilisi del genere del mondo editoriale?
La mia non vuole essere una provocazione e non è rivolta a nessuno. E' soltanto una riflessione.
busto
«Hobbit»
Messaggi: 97
MessaggioInviato: Lun 22 Giu 2009 13:43 pm    Oggetto:   

Rakanius ha scritto:
Per chi ha voglia di leggere uno di quelli che non ce l'hanno fatta:

http://sites.google.com/site/mondimmaginari/Home

ecco il mio contributo che non arrivò alle rotative. Sospetto che l'eroe eccessivamente azzoppato dal suo stesso dono possa essere stato il motivo principale del rifiuto (per me doveva essere un punto di originalità del racconto). O forse semplicemente è brutto?
Chi ha voglia di leggere e sfogarsi nei commenti si accomodi. Sono curioso di leggere eventuali critiche costruttive (anche se questi giorni tira aria molto pesante...).



Ho letto il tuo racconto è l'ho trovato davvero interessante.
Non ho ancora potuto mettere le mani su Sanctuary, quindi non posso fare un paragone diretto, ma devo presumere che il racconto scelto debba essere molto buono.

Il ritmo del tuo scritto è incalzante e capace di coinvolgere sin da subito.
Lo stile è molto particolare, stringato, con descrizioni ridotte all'osso eppure molto suggestive, quasi evocative, con un senso sottile del''humor che ho trovato irresistibile.
Secondo me possiedi il raro dono della sintesi, capace di rendere semplici scene che richiederebbero pagine di spiegazioni ammorbanti( ad esempio circa "il dono" del protagonista).
I dialoghi sono credibili e per lo più ben congeniati, a volte diventano caustici e veramente belli.
L'unica nota dolente è forse la trama non originalissima ed il finale che appare un po strozzato, come tirato per il collo.
O magari la scelta della prima persona non è stata ben digerita dai selezionatori, anche se io trovo che tu l'abbia gestita abbastanza bene.
Comunque, in fin dei conti, mi sono divertito un sacco a leggerlo, mi ha preso davvero e sono risucito a finirlo tutto d'un fiato nonostante dovessi mettermi a letto dopo una nottata di lavoro.
In alcuni punti mi ha riportato alle atmosfere del Blade Runner cinematografico.
Complimenti.
Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Lun 22 Giu 2009 16:19 pm    Oggetto:   

Rakanius ha scritto:
Per chi ha voglia di leggere uno di quelli che non ce l'hanno fatta:

http://sites.google.com/site/mondimmaginari/Home

ecco il mio contributo che non arrivò alle rotative. Sospetto che l'eroe eccessivamente azzoppato dal suo stesso dono possa essere stato il motivo principale del rifiuto (per me doveva essere un punto di originalità del racconto). O forse semplicemente è brutto?
Chi ha voglia di leggere e sfogarsi nei commenti si accomodi. Sono curioso di leggere eventuali critiche costruttive (anche se questi giorni tira aria molto pesante...).



Anch'io ho letto il racconto. Ho apprezzato soprattutto la prima parte, quando si parla dell'Ombra e della capacità del protagonista di vederla, con i rispettivi contraccolpi psicologici. Davvero si riesce a respirare l'atmosfera angosciante e angosciosa che una megalopoli può produrre sull'anima umano. Veramente ben riuscito.
Il restante secondo me perde di efficacia. Non tanto per quanto riguarda l'originalità, quanto per come viene svolta la vicenda: non ha la stessa forza della prima parte. Gli manca lo spirito, come alla vampira del tuo racconto.
A mio avviso avresti dovuto continuare il racconto seguendo il modo usato nella prima parte: magari ci sarebbe stata meno azione, ma avrebbe avuto un maggior spessore. Avresti dovuto svilupparlo su un altro livello (cosa sarebbe successo se una vampira, che non ha Anima
e quindi Ombra, invece avesse presentato un qualche simulacro di spirito? Lo spirito è qualcosa di innato o nasce dalle scelte personali? A seguire elucubrazioni del protagonista). Almeno è quello che avrei ricercato io, perchè apprezzo molto la parte introspettiva che la rivelazione di certe realtà portano ai personaggi.
Resta comunque un racconto gradevole.
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