Quando i babycritici salgono in cattedra


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Autore Messaggio
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 13:52 pm    Oggetto: Quando i babycritici salgono in cattedra   

Proseguimento di discussione nata dal thread Wunderkind

(http://www.fantasymagazine.it/forum/viewtopic.php?t=13407&postdays=0&postorder=asc&start=0 )

ma che col romanzo non c'entra nulla e quindi è deragliata in OT.
Chi intende continuarla è pregato di postare qui, grazie
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 14:06 pm    Oggetto:   

Per inciso, Meltoh, a proposito dell'originalità chimata a gran voce anche da te, spiegami che differenza c'è, almeno a prima vista (non ho letto il tuo romanzo) fra la tua storia e quella della Strazzulla...

Copio incollo qui a beneficio di chi non sa di che tratta il tuo libro

Questo romanzo è un epopea fantasy a sfondo fiabesco,ambientata nella magica e prosperosa terra di Loth(una sorta di Terra di Mezzo di Tolkien)che altro non è che un’allegoria dell’Europa nel periodo alto-medioevale.Popolata da creature luminose e mezze angeliche come elfi,fate e folletti,essa si trova ben presto minacciata dall’incarnazione del male assoluto,Morgon,il nostro moderno Lucifero,angelo ribellatosi al Dio supremo Sùlin e caduto per sempre nell’ombra.
Le cinque pietre del potere create dagli altri dei racchiudono tutto il potere del Maligno,rappresentato dalla violenza della forza degli elementi naturali per eccellenza:acqua,fuoco,terra,aria e oscurità.L’esistenza carnale di Morgon è legata a queste gemme,le quali sono custodite ciascuna da una diversa razza terrestre.Tutti i popoli buoni della terra di Loth dovranno accantonare le divergenze che li hanno separati e contrapposti per secoli al fine di giungere ad Huin,la terra del nemico,e di distruggere le pietre,riportando così la pace su Loth.
La prima scena del romanzo presenta Meloth,giovane e bellissima principessa mezz’elfica della terra occidentale di Nenioth,alle prese con i primi dubbi amorosi.Ella è promessa sposa all’elfo Herya,per il quale prova un grande affetto ma anche una grande ostilità.Le pene d’amore tipiche delle adolescenti dell’era moderna tornano in questo scenario medioevale a farsi sentire più vive e appassionate che mai,facendo capire che in realtà la storia gira sempre nello stesso verso per tutte le generazioni.
Meloth inizierà così il suo viaggio verso il Dorath,il principale regno elfico,con la sorella e i suoi cugini folletti,per prestare manforte al re elfico Ore che ha smarrito la pietra nera che aveva in custoda.Fra racconti cosmico-mitologici narrati da una bellissima fata e agguati tesi da crudeli e spietati orchi,la ragazza uscirà di scena per un po’ di tempo,introducendo così quello che sarà il vero protagonista del romanzo:l’elfo Herya.
Herya è un principe elfico di singolare bellezza e prodezza,nobile e coraggioso,sempre pronto a difendere Loth da ogni ingiustizia.Quando eprò lo stregone Galadhlos gli viene incontro nel bosco,egli sta ancora lungimirando con la mente verso la sua amata e non ha la minima idea di cosa lo aspetti.Insieme allo stregone egli raggiungerà il regno del nord abitato dagli uomini delle montagne,gente simile alla nostra antica popolazione scandinava,dove apprende della fuga di un orco avente seco la pietra nera,la stessa persa e cercata da Ore.L’elfo si prenderà la responsabilità di trovare l’orco e adempiere alla pericolosissima missione di distruggere le pietre di Morgon per sempre.Egli rappresenta appieno la figura del vero eroe,che non combatte per gloria o per onore,ma per difendere la terra che ama.
Meloth ed Herya continueranno a viaggiare simultaneamente ma in direzioni diverse,con compagni diversi e affrontando insiedie diverse.Fra queste,vi è l’apparizione di Morgon a Meloth e la maledizione di quest’ultimo alla ragazza,discendente dalla donna semidivina che tempo addietro lo aveva sconfitto.Non manca anche una prova d’amore che la principessa dovrà affrontare quando alla sua compagnia si aggiunge un amico di suo fratello Aruin,il principe nordico Namàr.Grazie all’aiuto inaspettato di Urush,l’orco catturato dalla sua compagnia di viandanti e colpevole del ratto della pietra,quest’ultima capirà di amare unicamente Herya.
Urush è un personaggio di seconda importanza ma fondamentale per lo sviluppo della storia.Egli rappresenta la corruzione,poichè da bella fata si era tramutato in orrido orco per essersi messo al servizio del male.Egli è anche portatore di pentimento,poichè fa capire ai suoi rapitori che anche l’essere più misero della terra può amare e pentirsi come chiunque altro al mondo,e inoltre è il simbolo assoluto della misericordia divina.Si rivela leale e prezioso nei momenti di grande difficoltà,come nella lotta contro il drago Lakar,dove rischia la sua vita per salvare quella di Aruin,colui che lo aveva catturato.
Le strade dei due innamorati Herya e Meloth si incrociano finalmente nel Dorath,ove si sono riuniti tutti i popoli di Loth a causa dell’imminente conflitto che si sarebbe scatenato di lì a poco contro le forze di Morgon.I due amanti si promettono amore eterno,sebbene consci della precarietà delle loro vite in quella difficile situazione,e Herya va in guerra privo di speranze e lasciando sola la debole e malata Meloth,colpita da un coma graduale a causa della maledizione che pesa su di lei.
La guerra si conclude con la sconfitta degli orchi ma con la morte di altri due giovani innamorati,Celen sorella di Meloth ed Helliot fratello di Herya.Sebbene anche loro siano personaggi di contorno,la loro morte ha un grande valore simbolico-allegorico,e costituisce la morale della prima parte di questa trilogia.La guerra è il frutto peggiore del male e distrugge ogni forma di amore,tutto ciò che è bello,puro e innocente.


G.C.
«Apprendista Mago»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 14:12 pm    Oggetto:   

Marina, scusa ma la mancanza di spazi tra le parole e la punteggiatura è opera tua o di chi studia da 4 anni la scrittura? Rolling Eyes
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 14:19 pm    Oggetto:   

G.C. ha scritto:
Marina, scusa ma la mancanza di spazi tra le parole e la punteggiatura è opera tua o di chi studia da 4 anni la scrittura? Rolling Eyes


Ho semplicemente copiancollato tale e quale l'ho trovato...
http://www.qlibri.it/narrativa-italiana/fantascienza/le-pietre-del-potere/#user_reviews
la vecchia strega
«Elder Magistra»
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Località: Nel labirinto della cervicale
MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 14:36 pm    Oggetto:   

G.C. ha scritto:
Marina, scusa ma la mancanza di spazi tra le parole e la punteggiatura è opera tua o di chi studia da 4 anni la scrittura? Rolling Eyes


Ma scusa, G.C., se studia la scrittura da 4 o 5 anni ha appena preso la licenza elementare!
Non si può chiedere di più!!!
Ma che pulcista che sei!!!
Mr. Green Mr. Green
Leggo per legittima difesa!
__________
Olorin
«Ultimo Elfo Inguardabile»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 14:37 pm    Oggetto:   

E' una bella trovata del ca§§o questa.

Mi dissocio e volevo dirlo
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
dued
«Elfo»
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Località: Savona
MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 14:39 pm    Oggetto:   

Marina ha scritto:
dued ha scritto:


Psst...(sottovoce) ehi, Marina, grazie delle intenzioni, ma non insistere oltre, per favore. Wink Di persone che mi hanno recensita con molte prevenzioni e per il piacere della stroncatura ne ho gia' avute abbastanza. Per ora sto a posto cosi', grazie.


no Milena, a me i vostri romanzi son piaciuti e non vedo perché non dovrei dirlo o consigliarli come buoni esempi italiani (fra l'altro sto leggendo il secondo di Michele e prossimamente leggerò anche il seguito della Regola). Io, come del resto voi, faccio le cose in buona fede e se invece altri vogliono fare giochetti infantili per cercare di dimostrare a tutti i costi di aver ragione è affare (e perdita di tempo) loro, ma tu dimentichi la maggioranza dei lettori silenti che segue cmq i thread: spero che almeno una parte dia una chance ai vs titoli.


Si', ma cosi' me li provochi, mi aizzi i detrattori, che affilano i dentini. Mr. Green

Marina ha scritto:
Quanto ai detrattori a prescindere, magari non combineran mai nulla di pubblicabile, ma se lo faranno personalmente li valuterò col metro biblico, stai sicura. E allora si accorgeranno che i loro parametri non sono così belli e giusti come pensano.



Confesso che e' la prima risposta che mi e' venuta in mente leggendo i messaggi di meloth.
Ho soprasseduto per non fare la solita figura da anziana-saggia del villaggio.
Ma e' cosi': tutti siamo stati giovani, pieni di entusiasmo e di certezze sul nostro lavoro. (Magari un po' piu' contenuti, ma insomma... Rolling Eyes )
Tutti siamo stati esterofili, convinti incrollabilmente che la fantascienza, o il fantasy o qualche altro negletto genere di marca nostrana facesse completamente e inderogabilmente schifo. Ma quando fosse arrivato il nostro capolavoro nel cassetto, quello che scrivevamo furtivi alla luce di fioche lampade nella notte fonda e riponevamo gongolanti, allora si', che sarebbe cambiata la musica...

Ecco, era questo, che volevo dire a meloth fin dal principio: augurarle senz'altro di pubblicare, per scoprire cosa significa avere a che fare con tanti baby critici e/o baby scrittori frustrati che avrebbero aggiunto anche il suo romanzo alla pila di quelli italiani che, ovviamente e notoriamente e inderogabilmente, fanno tutti schifo.
Dalla corsa al massacro, alla lunga, nessuno ci guadagna, tutti ci perdono. Compresi quei movimenti letterari che vorrebbero crearsi un proprio spazio dignitoso, crescere, migliorarsi, senza tutta questa isteria intorno. Ma compresi anche gli stessi detrattori che creano un castello di regole talmente assurde, da rendere illeggibile, come e' stato scritto in queste discussioni, qualsiasi romanzo scritto con cotali puntigliosi criteri.
Milena "dued" Debenedetti

I am what I am and what I am is who I am
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 14:45 pm    Oggetto:   

Olorin ha scritto:
E' una bella trovata del ca§§o questa.

Mi dissocio e volevo dirlo


quale 'trovata' Olorin? Si discuteva di scrittura, di fantasy italiano e di critiche fatta da Meloth agli autori. Ne abbiamo discusso per tre pagine rubando spazio a un thread che non c'entrava, dovevamo continuare a restare lì, oltretutto dopo il monito del mod? Finché ne parlavamo lì non era una 'trovata'? Rolling Eyes

Meloth - come altri adolescenti - muove critiche a scrittori italiani. E' una 'trovata' cercare di capire perché applica per loro un metro e per sé un altro? Per me è curiosità legittima, se poi il thread non ti interessa puoi sempre evitarlo
la vecchia strega
«Elder Magistra»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 14:49 pm    Oggetto:   

Olorin ha scritto:
E' una bella trovata del ca§§o questa.

Mi dissocio e volevo dirlo


Fatto salvo il tuo diritto a dissociarti e a pensare con la tua testa, trovo che di scrittori e critici ventenni con tutte le certezze della loro giovane età, si comincia ad averne le tasche piene!

Scrivono sul Forum con la stessa leggerezza dei caterpillar, ci ammanniscono lezioni di critica e scrittura come fossero Vangeli, spesso non utilizzano bene né grammatica né sintassi, insomma è giusto aver pazienza ma quando è troppo è troppo! burning
Leggo per legittima difesa!
__________


Ultima modifica di la vecchia strega il Mer 12 Ago 2009 15:01 pm, modificato 1 volta in totale
meloth
«Eldar»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 14:56 pm    Oggetto:   

Non c'è nessuna differena, Marina. Perchè quella trilogia è stata un errore. Me ne sono accorta in tempo e l'ho sfruttata per creare qualcosa di migliore. Non la pubblicherò mai ma non mi pento di averla scritta. Sbagliando si impara e io non ho alcuna vergogna ad ammettere i miei errori. Quanto agli spazi e alla punteggiatura, erano le primissime volte che maneggiavo il pc. Scrivevo principalmente a mano e ricopiavo tutto a computer come mi veniva. Di grafica mi sono sempre interessata poco, scoprendo solo di recente il suo ruolo. E come si scrive a computer non è qualcosa che si studia a scuola o sulle guide di scrittura creativa. Ci sono corsi a parte, di recente è uscito anche un manuale.
Trovo che questa discussione mi si addice poco, perchè io non pretendo di essere una critica che diffonde verità assolute. Dico solo il mio parere argomentandolo con tesi. Ognuno ha il diritto di farlo. Così come ognuno ha il diritto di battersi per ciò che ritiene giusto. Io ritengo che non esista nulla di giusto nel mondo a parte l'amore. Per questo difendo ciò che amo da quelli che ritengo pericoli. Mi sembra che non abbia nulla a che vedere con l'età. Tolkien era vecchio stagionato quando nel suo saggio sulle fiabe difendeva la fantasia intesa come arte sub-creativa da chi odiava i miti e le leggende. Prendere posizione significa avere coraggio. E come dice Beowulf, un atto di coraggio spesso salva la vita. O la stronca. Ma poco mi importa. Almeno non avrò vissuto nella falsità e nell'ignavia.
Non sono esterofila. Ho solo trovato alcuni lavori italiani di qualità inferiore ai prodotti stranieri. Ho scoperto con piacere che in parte Elisa Rosso fa eccezione, che Zuddas e la De Mari reggono bene il confronto con autori anglosassoni e stranieri. E i precursori del fantasy siamo stati noi italiani con l'epica e i romanzi cavallereschi e le fiabe. Amo il mio paese e la sua cultura variegata, formata dal passaggio e dalla mescolanza di tanti popoli diversi tra loro. Allo stesso tempo mi sento vicina alla cultura nordica. Eppure l'Italia in gran parte è figlia di quella cultura almeno quanto lo è stata l'Inghilterra che ammiro. E se davvero non mi preoccupassi del fantasy italiano, non starei qui a perdere tempo con post e articoli vari.
Mi arrenderò quando diventerò una vecchia bacucca immobile nel letto. Ma allora pregherò che la morte venga a prendermi. Fino ad allora, dovrete subirmi per(spero) molti altri anni Twisted Evil
Sicuramente pubblicherò, è nelle mie intenzioni. Ma il romanzo è ancora immaturo, è avvolto nel bozzolo e ci vorrà molto tempo perchè si trasformi in farfalla e spicchi il volo. Nel frattempo mi dedico alle fiabe e sarei molto felice di pubblicarle. Da troppo tempo nel panorama del fantasy internazionale mancano fiabe nuove.
ps:cara Marina, baby non lo sono da almeno un anno. Si presume che 18 anni segni l'ingresso nell'età adulta. Se poi il cervello è rimasto quello che è, io non ne ho colpa Laughing


Ultima modifica di meloth il Mer 12 Ago 2009 15:02 pm, modificato 3 volte in totale
Coram85
«Capitano di vascello»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 14:58 pm    Oggetto:   

la vecchia strega ha scritto:
[...]

Chi altro avrebbe potuto esprimere meglio codesto parere? Twisted Evil

A ogni modo mi unisco al grido, seppur dal basso della mia esperienza.


Riguardo al libro di meloth, leggendo la parte citata da Marina, non ci ho trovato nulla di originale, ma tutt'altro. E non sarei spinto e/o stimolato a invischiarmi nella lettura.
I wrote a paranormal story, including babes, alcohol and Battle Rock! Is called Dark Rock Chronicles!

Dark Rock Chronicles fan page
Yenvel
«Insuperabile Tonno delle Nevi»
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Località: giù al nord
MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 15:23 pm    Oggetto:   

meloth ha scritto:

ps:cara Marina, baby non lo sono da almeno un anno. Si presume che 18 anni segni l'ingresso nell'età adulta. Se poi il cervello è rimasto quello che è, io non ne ho colpa Laughing


Senza addentrarmi nella discussione perché non mi va di dire la mia (non ancora, almeno), io mi sento baby ancora adesso... e sono passati ben più di due lustri da quando ho raggiunto la maggiore età...
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 15:26 pm    Oggetto:   

meloth ha scritto:
Non c'è nessuna differena, Marina. Perchè quella trilogia è stata un errore. Me ne sono accorta in tempo e l'ho sfruttata per creare qualcosa di migliore.


bene, ti fa onore ammetterlo

meloth ha scritto:

Non la pubblicherò mai ma non mi pento di averla scritta.


non era mio intento indurti al pentimento, non sono mica un prete. Anzi, trovo assolutamente ENCOMIABILE che ragazzi della tua età, inclusi i babyfanbtasy pubblicati, passino tempo a cercare di imparare la scrittura e si mettano a studiare le opere di chi li ha preceduti.
La mia intenzione era di mostrarti che tu per prima incorri nei difetti che critichi agli altri
L'errore che fate, e non ve ne accorgete, è che vi concentrate per cercare di risolvere equazioni quantistiche quando sapete fare a malapena le 4 operazioni (ho appena letto un estratto on line del tuo libro). Allora, tutte le cose che scrivi sul blog a livello di documentazione, possono anche essere giuste in via di principio, ma sapere alla perfezione le tattiche di guerra non farà di te una scrittirce migliore. Potrà aiutarti a scrivere scene più credibili, ma prima di pensare a scene credibili dovresti imparare a maneggiare gli strumenti di base che, a giudicare dal pezzo che ho letto, ti mancano ancora. Perché concepire una scena credibile nella testa ma nons aperla tradurre sulla pagina vanifica tutta la fatica documentaristica
Il che non è un'offesa, si impara solo a suon di tentativi, non ingurgitando manuali di scrittura come sostiene Gamberetta.
Per esempio, la puntaggiatura non è una questione di GRAFICA, ma di ORTOGRAFIA

meloth ha scritto:

E come si scrive a computer non è qualcosa che si studia a scuola o sulle guide di scrittura creativa.



peccato che basti aprire qualsiasi romanzo per vedere come sono spaziate le virgole. E se come si scrive a pc l'abbiamo imparato noi che a scuola manco ce l'avevamo, potete farlo anche voi

meloth ha scritto:

Trovo che questa discussione mi si addice poco, perchè io non pretendo di essere una critica che diffonde verità assolute. Dico solo il mio parere argomentandolo con tesi. Ognuno ha il diritto di farlo.


certo, ne hai il diritto, ma vorrei farti capire che sono tesi sbagliate. Ti chiedi perché la Troisi è stata accetatta e tu no: sempre vedendo il pezzo on line, c'è un abisso fra voi. La Troisi potrà anche scrivere incongruenze (ma anche il tuo pezzo ne è pieno, così come non è esente da idee adolescenziali sulla vita e l'amore; e poi, che ne sapete delle leggi fisiche del Mondo Emerso' Chi ha detto che non possono esserci torri così alte lì? Se anche l'autore non vi fornisce prima la dimostrazione matematica non signifca che non possa essere una possibilità. Oppure tutto ciò che non è spiegato va escluso a priori e gli va applicata la regola terrestre? Ecco, queste sono le scemenze in cui vi perdete, e poi fate dei dialoghi che sono naturali come i cori delle tragedie greche), tuttavia ha uno stile pulito, scorrevole e soprattutto ti spinge a voltare pagina. Il tuo è ampolloso e tolkien derivativo. Che va benissimo per una ragazzina che inizia a sperimentare, per carità, ma proprio per questo deve mangiare ancora un sacco di panini. La Strazzulla? Scrive storie noiosissime ma nonostante sia giovanissima ha un buono stile, che sicuramente rifinirà ancor meglio col tempo. L'estratto del tuo libro, invece, risulterebbe impubblicabile per quasiasi editore. E se vuoi ti faccio vedere qualche esempio di dove e perché.

meloth ha scritto:
Tolkien era vecchio stagionato quando nel suo saggio sulle fiabe difendeva la fantasia


appunto, Tolkien era stagionato e pure professore. E cmq sia il suo saggio contiene molte cose condivisibili ma anche molte cose discutibili (per es, riguardo al progresso tecniologico). Il fatto è che moltissimi citano il suo saggio travisando totalmente alcune parti (Gamberetta inclusa)

meloth ha scritto:
Ho solo trovato alcuni lavori italiani di qualità inferiore ai prodotti stranieri.


e per forza, quando ti segnalano buoni titoli dici che hai già troppo da fare con la Troisi, che sai già che ti fa schifo...

meloth ha scritto:

Ho scoperto con piacere che in parte Elisa Rosso fa eccezione,



non l'ho letta, ma ti posso dire che sei il primo recensore che sento che non ritiene imbarazzante il suo libro

meloth ha scritto:

ps:cara Marina, baby non lo sono da almeno un anno. Si presume che 18 anni segni l'ingresso nell'età adulta.



tesssoro Cool, rispetto a molti di noi, a 18 sei ancora una bimba, ti assicuro Wink (infatti hai l'età di mia nipote). E anche questa non è un offesa, quando si è giovanissimi si ha fretta di crescere e dimostrare che si è adulti e quando finalmnete si è cresciuti ci si volta e si dice: "beh, ma ero proprio fesso ad aver tutta sta fretta" Laughing


Ultima modifica di Marina il Mer 12 Ago 2009 15:47 pm, modificato 1 volta in totale
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 15:36 pm    Oggetto:   

Siccome sono stata appena ridicolmente accusata, in pvt, di essere pagata Shocked (questa mi mancava nella collezione) per aver risposto a Meloth in questo e nell'altro thread, invito il bizzarro ideatore di questa teoria a palesarsi e spiegarci perché difendere gli autori è sinonimo di prezzolato, mentre buttargli addoso merda è operazione di squisita critica lettararia. Sono veramente curiosa...
meloth
«Eldar»
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MessaggioInviato: Mer 12 Ago 2009 15:49 pm    Oggetto:   

Marina, io giudico male certi esordienti proprio perchè anche io ho commesso il loro errore. So cosa significa pubblicare un'opera immatura e sentirsi spaesati. So anche molto bene che dopo la teoria serve un'applicazione pratica di ciò che si è appreso. Ma come pretendi di giudicare se sono migliorata o no senza aver letto nulla di quello che ho scritto dopo il mio fallimento? Mai giudicare una persona basandosi solo sui suoi errori! Dagli errori, ripeto, si può imparare e si rinasce. Come una fenice dalle proprie ceneri. Non tutti i mali vengono per nuocere.
Approvare o no quello che dice Tolkien nel suo saggio è questione di punti di vista. Non è il primo a sostenere che la tecnocrazia è sbagliata. Dopo il positivismo ci fu tutta una generazione di scrittori che guardava alla macchina come simbolo di rovina e distruzione. Io per esempio appoggio la sua idea. Spiegherò il perchè nella recensione sul suo saggio.
Essere coerenti è molto importante in una storia. Anche quando l'originalità è minima, la coerenza salva molte cose. Come anche la tecnica. Che io per prima ho faticato, e ancora fatico, ad apprendere. Ma non mi arrendo. Non mi arrendo e cerco di non sopravvalutarmi. Scrivo e riscrivo proprio per mettere in pratica la teoria, e se mi accorgo di aver scritto schifezze ricomincio d'accapo. Potrei essere pronta a pubblicare tra un mese, un anno, 5o anni. Chi può dirmelo? Il temo scorre in maniera bizzarra. E poi cosa importa se pubblico da vecchia o da giovane, purchè il romanzo risulti buono? La gioia di vederlo apprezzato almeno con una sufficienza sarebbe ben più grande di qualsiasi attesa. E alla fine la gioia vera, come diceva Leopardi in Il sabato del villaggio, sta proprio nell'attesa. E poichè la vita si fa sempre più meschina e crudele, chi sono io per rifiutare la gioia?
In conclusione, non sono perfetta. Non giudico perchè mi ritengo al di sopra degli altri, ma perchè ho fatto gli stessi errori degli altri. E con giudizio intendo punto di vista, non condanna. Gesù non condannò la peccatrice, dovrei io condannare i miei pari avendo le stesse colpe? No. Posso solo metterli in guardia. Lo faccio iniziando dal mio primo libro in circolo. Non leggetelo, è un abbozzo incompiuto di qualcosa di ben più grande.
Quanto al crescere, non ho alcuna fretta. Senza entrare in ambito personale, ho affrontato circostanze che hanno richiesto una maturazione davvero forzata. Ma nemmeno di questo mi pento. Forse se non avessi sofferto tanto nella vita non avrei mai conosciuto il fantasy e nemmeno la scrittura. Inoltre, quando mi penso vecchia con le rughe e la stanchezza di vivere, corro a vedere i cartoni animati e a leggere le fiabe per ritornare bambina. Che poi l'importante è restare giovani dentro(ma certo che anche fuori non guasterebbe Laughing)
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