Facciamo anche due all'anno
Ormai la sua media di pubblicazione si è notevolmente alzata, ahimé in maniera indirettamente proporzionale alla qualità dei suoi libri.
Riguardo la questione successo/cuore, ci sono a mio avviso due considerazioni da fare: la prima, e ovvia, è che vendere tanto non significa essere autori di qualità (la scoperta dell'acqua calda
). La seconda è che la Troisi è adulta e vaccinata. Se lascia che si pubblichi un suo libro ogni sei mesi, fregandosene del labor limae (ormai le incongruenze delle sue storie e la presenza di personaggi sempre uguali è quasi proverbiale), beh, significa che a lei tutto ciò sta bene. E questo mi causa sì tristezza, ma non verso di lei, ma verso lo scarso rispetto verso i suoi lettori. Poi, se questi vogliono accontentarsi delle sue storie, problemi loro