Realismo e onirismo nel fantasy


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Storm
Thor
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 17:13 pm    Oggetto:   

Ladro, pretendiamo lo schemino ora Wink
Schiacciare il Nemico, inseguirlo mentre fugge e sentire il lamento delle [loro] femmine.

Ladro d'Anime
Gollum
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 17:18 pm    Oggetto:   

Speravo intervenissi anche tu Twisted Evil Twisted Evil
In una nostra passata discussione si parlava di come costruire un romanzo e tu mi dissi (non ricordo le parole precise) che secondo te un romanzo andava progettato con cura e non improvvisato e che il pensare che questo processo dovesse per forza castrare la fantasia era un luogo comune........
Ci trovi tanta differenza? In fondo la definizione di un personaggio o di piu' personaggi, come di una ambientazione non fanno parte anch'essi del processo di progettazione?
Va beh, mi abbasso per evitare il mattone Rolling Eyes
Storm
Thor
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 17:22 pm    Oggetto:   

...Mi sa che mi confondi con un'altra persona. Mai intervenuto in una discussione del genere, sopratutto considerando che oltre i temi scolastici non ho mai scritto nulla.... Rolling Eyes
Schiacciare il Nemico, inseguirlo mentre fugge e sentire il lamento delle [loro] femmine.

Ladro d'Anime
Gollum
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 17:25 pm    Oggetto:   

Intendevo Andrea d'Angelo
Storm
Thor
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 17:28 pm    Oggetto:   

Potevi quotare o specificare allora, così com'è messo non si capiva infatti Wink
Schiacciare il Nemico, inseguirlo mentre fugge e sentire il lamento delle [loro] femmine.

Leida80
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 18:29 pm    Oggetto:   

Ladro d'Anime ha scritto:
Speravo intervenissi anche tu Twisted Evil Twisted Evil
In una nostra passata discussione si parlava di come costruire un romanzo e tu mi dissi (non ricordo le parole precise) che secondo te un romanzo andava progettato con cura e non improvvisato e che il pensare che questo processo dovesse per forza castrare la fantasia era un luogo comune........
Ci trovi tanta differenza? In fondo la definizione di un personaggio o di piu' personaggi, come di una ambientazione non fanno parte anch'essi del processo di progettazione?
Va beh, mi abbasso per evitare il mattone Rolling Eyes


in che modo colleghi questo al tuo precedente discorso?
melusina
Sorella Bene Gesserit
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 18:46 pm    Oggetto:   

Ahi, ahi, ahi, ladruncolo. Si mette male per te, due scrittori fantasy italiani a contestarti... Wink

Ehi, storm, che hai combinato???
Melusina
Che nessuno mi guardi quando nel buio della mia dimora dismetterò le vesti e parlerò coi pesci e coi serpenti. [by Anna Maria Bonfiglio]
Leida80
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 18:52 pm    Oggetto:   

no, vabbè, non è che contesto. E' che ho appena finito di disquisire con una ragazza circa l'opportunità di pianificare un libro prima di scriverlo, quindi mi interessa continuare su questo argomento. Però non ho capito in che modo il ladro lega questa cosa alla discussione precedente.
melusina
Sorella Bene Gesserit
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 19:11 pm    Oggetto:   

Credo che dipenda dalle caratteristiche dello scrittore. Perdonate la mia umile opinione di scrittrice della domenica, ma nel mio caso solitamente ho in testa un inizio, una fine e LA scena che ha innestato il meccanismo della storia nel mio immaginario. So che anche ad altri scrittori capita cosí, l'ho letto in un articolo sulla scrittura fantastica tempo fa (non mi chiedete riferimenti, per caritá! Shocked )
In questo stesso articolo si parlava ad esempio della fantasia immediata che aveva Asimov: semplicemente dandogli una parola riusciva in un quarto d'ora a costruire una storia. La prova? Tra scrittori di fantascienza facevano gare di creativitá e di queste competizioni rimane una serie di racconti di diversi autori intitolati tutti allo stesso modo, come ad esempio "Blank!". Questo é il piú famoso perché quello con piú alto tasso di racconti riusciti bene, tra cui quello di Asimov appunto.
Non é assolutamente necessario avere in testa tutti gli avvenimenti e i particolari, la storia puó venire anche da se. Fermo restando che non tutti ne sono capaci.
Melusina
Che nessuno mi guardi quando nel buio della mia dimora dismetterò le vesti e parlerò coi pesci e coi serpenti. [by Anna Maria Bonfiglio]
Ladro d'Anime
Gollum
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 21:02 pm    Oggetto:   

Leida80 ha scritto:
no, vabbè, non è che contesto. E' che ho appena finito di disquisire con una ragazza circa l'opportunità di pianificare un libro prima di scriverlo, quindi mi interessa continuare su questo argomento. Però non ho capito in che modo il ladro lega questa cosa alla discussione precedente.


Non si è capito quale sia la tua posizione in merito: magari altrove si puo' discutere anche di questo Wink

Eh si pare che l'incomprensione altrui sia una mia croce perenne Crying or Very sad
In maniera molto schematica constatavo che se la programmazione dell'autore non castra l'immaginazione non vedo come possa castrare l'immaginazione il fatto che noi discustiamo sugli esiti di questa programmazione. Tu scrivi, progetti che il personaggio X sarà così, quello y cosà. Il tuo mondo lo costruisci così e così....quella scena pensi di costruira in un modo invece che in un altro. Io, da lettore avrò pure il diritto di dissertarci sopra. una volta tanto sono stato chiaro???
PS
Io mi sto divertendo un sacco, anche perchè, dovendo quasi perennemente lavorare al computer, questo è davvero un bello svago, ma se divento noioso e invadente abbiate la cortesia di dirmelo che smetto. Wink
Leida80
Stregona di Angmar
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 21:47 pm    Oggetto:   

ah, ok, capito.
No, è solo che classificare risulta sempre dificile, perchè implica semplificare, e al mondo non c'è nulla di semplice, men che mai la scrittura (purtroppo).
Se poi vogliamo passare anche ad analizzare la questione del programmare o meno un libro in partenza, ci posso fare un trattato; è un anno che provo sulla mia pelle gli orridi esiti di una programmazione iniziale insufficiente...

psssssss
Anch'io mi sto divertendo...
Very Happy
Messer Forestiero
Nazgul
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 22:10 pm    Oggetto: Confusione in termini e concetti (secondo me)   

Ladro d'Anime ha scritto:
Il realismo, però, che si può manifestare nella psicologia dei personaggi, nell’architettura di un mondo coerente, nei diversi aspetti che fanno parte della vicenda narrata nel romanzo contribuiscono a rendere “viva” ed oserei dire “quasi probabile” la vicenda stessa.
...
Dall’altra parte c’è la fantasy onirica: un genere e un modo di intendere la narrazione che ha come modello l’opera di Tolkien. Qui paesaggi e contesti diventano soffusi, e prende pesantemente piede la poesia e la magia. Anche i cicli legati ai giochi di ruolo come D&D sono a mio parere ascrivibili a questo modo di intendere la fy.


A dir la verità in molte di queste affermazioni personalmente vedo una certa confusione. Nei termini, per esempio. Utilizzare il vocabolo onirismo per indicare semplicemente gli ambienti in cui prevale la magia e gli esseri soprannaturali è quantomeno impreciso. A parte che, se con onirismo intendiamo rigorosamente "atmosfere da sogno" e se è vero che i sogni spesso non solo sono ovviamente irreali ma talvolta prescindono dalla logica (perchè cammino e poi sto volando?), sarebbe meglio ascriverlo alla letteratura del surrealismo e del nonsense che è qualcosa di relativamente diverso dalla fantasy. Ma volendo essere generosi, magari potremmo chiamare oniriche molte immagini tolkieniane, specie del Silmarillion e dei Racconti. Ma NON certo i libri del signor Brooks: c'è la magia ma è lontano mille miglia da un senso etereo della meraviglia e del prodigio, non conosce figure di luminosi eroi e possenti terrori.
Tra l'altro sono estremamente perplesso per gli esempi di classificazione scelti dal Ladro d'anime. Nella sua idea di realismo Gemmel e Martin starebbero con Eddings e questo nonostante i maghi, l'Occhio, gli Dei, i prologhetti pseudo-tolkieniani di quest'ultimo? E' vero, i personaggi tutto sommato guardano con disincanto o praticità agli eventi prodigiosi (o agli aspetti aulici: vedi l'obbligo regale di quel viziatello di Bel-Garion o la parlata arend), è vero che c'è un sottofondo ironico (...ed è vero che c'è Silk Cool) ma il contegno narrativo e molte scelte di Eddings sono estranee alla crudezza (questa sì, più che realistica) di Martin.
Senza parlare dei cicli alla Dragonlance e del citato Brooks che andrebbero a mescolarsi a Tolkien nel gruppo "onirico"! Francamente molte cose qui non mi quadrano e, ripeto, potrebbe esserci una confusione di termini e anche di concetti.

Peraltro ce ne saranno stati di tentativi di classificazione interna della fantasy (si parla ancora di "heroic fantasy", no?) ma probabilmente nel desiderio di essere onnicomprensivi sono falliti.
Ladro d'Anime
Gollum
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MessaggioInviato: Mar 14 Set 2004 22:36 pm    Oggetto:   

Eddings, come dicevo, è realistico per la caratterizzazione dei personaggi tutto qua. Parli degli dei di eddings? andiamo . La loro presenza davvero potrebbe cambiare le cose? Tra divinità varie, dei che non dovevano nascere, conspevolezze o iperdivinità io più che un parallelo con Tolkien constaterei che c'è un gran casino. La magia in Eddings? La volontà e la parola? E' davvero una forma di magia evocativa ( io l'ho trovata una soluzione un po' ridicola), vi trovi dei paralleli con Tolkien o con altri?
Credo che confondi considerazioni di genere con considerazioni qualitative: sono ben consapevole della differenza tra dragonlance e Brooks da una parte e Tolkien dall'altra. Sui proemi di natura storica non li definirei certo tolkeniani....lo stile sembra quasi quello di un articolo o di un saggio giornalistico...ho sempre creduto che pur valido, Eddings manchi di background culturale tale da renderlo in grado di "storicizzare" : eppure Turtledove si è spesso definito suo discepolo.
mikimago
Bombadil
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MessaggioInviato: Mer 15 Set 2004 9:47 am    Oggetto:   

Leida80 ha scritto:

Se poi vogliamo passare anche ad analizzare la questione del programmare o meno un libro in partenza, ci posso fare un trattato; è un anno che provo sulla mia pelle gli orridi esiti di una programmazione iniziale insufficiente...
Very Happy


Io sono in piena fase di programmazione delle vicende del mio nuovo romanzo e della loro ripartizione tra i vari capitoli.
Si tratta di una fase stancante,d'accordo, addirittura frustrante talvolta, ma vuoi mettere quanto ti semplifichi il successivo lavoro di mera scrittura?
Segui la strada per tornare a Krune:


http://www.darioflaccovio.it/scheda/?codice=DF8722
Storm
Thor
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MessaggioInviato: Mer 15 Set 2004 10:11 am    Oggetto:   

melusina ha scritto:
Ehi, storm, che hai combinato???


...Ho osato scavare nel passato del Mago...e ho visto cose che voi umani non potreste immaginare. Cool E' ovviamente tutto sul canale OT.
Schiacciare il Nemico, inseguirlo mentre fugge e sentire il lamento delle [loro] femmine.

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