[Sogni del Mondo Sotterraneo] Caccia profonda


Vai a pagina 1, 2, 3, 4  Successivo
Autore Messaggio
un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Sab 07 Nov 2009 22:39 pm    Oggetto: [Sogni del Mondo Sotterraneo] Caccia profonda   

Ordunque, ci siamo. burning
E' meglio se non guardo oltre il pargolo o va a finire che non lo posto più per continuare a modificarlo all'infinito. Non è perfetto, ma ho avuto il poco tempo che ho avuto! Rolling Eyes

9658 caratteri, spazi inclusi.



‘Ecco, ci siamo’ annunciò l’ermeta Mauricus fermandosi all’improvviso, le mani sui fianchi.
Klaus lo scansò appena in tempo e si bloccò a sua volta nel fissare la struttura che avevano raggiunto. Un muro curvo, fatto di grandi pietre connesse a secco, s’innalzava fra le mulattiere polverose, in mezzo alle colline desolate. L’aria lì l’avvertivano pregna di antica attesa.
Davanti a una fenditura del muro erano stati posti due lastre di pietra calcarea con su incise le figure del primo cacciatore e del primo ermeta, i volti verso l’ingresso, il corpo pronto a scagliare frecce e arcani contro il pericolo racchiuso nelle profondità.
‘Lo sapevi già?’ chiese, poggiando la mano sull’elsa della spada.
Mauricus, la figura imbiancata dalla tanta polvere della strada, abbozzò un sorriso ‘Diciamo che l’avevo sognato.’
Fattisi vicino alla fenditura d’entrata ne avvertirono il lezzo rancido.
Klaus era perplesso. ‘Non ero a conoscenza dell’esistenza di un simile posto e il borgo che ci ha ingaggiato dista ormai una trentina di leghe. Cosa ti fa credere che troveremo qui la causa di quei sogni?’
L’altro accarezzava con aria assorta la figura su pietra del pater ermetorum.
‘Ho studiato le vecchie mappe della zona al cenobio e avevo letto che qui doveva trovarsi uno dei templi urnen’ rispose poi.
Il cacciatore sputò a terra ‘ma che bella notizia! E ciò che appesta i sogni al villaggio è… consono a questo luogo?’ Nella sua mente ricomparvero le scene viste non più di due giorni prima: le vie del paese svuotate, lezzo di morte e urla assordanti ad accoglierli. Un gruppo di giovani del posto - gli urlatori - incatenati nel centro della piazza principale, sotto la guardia di un paio di vecchi soldati dallo sguardo impaurito che si tenevano ben distanti. Il siniscalco li aveva raggiunti poco dopo, insieme al preposito del santuario locale; due uomini grossi e maturi ma pallidissimi in volto, gli occhi infossati. “Sono stati i sogni” avevano raccontato “sono iniziati un mese fa e, notte dopo notte, hanno fatto impazzire i nostri ragazzi.”
‘Sono morte tre persone, fatte a pezzi da ragazzi resi folli da degli strani incubi’ rispondeva intanto Mauricus ‘Io stesso, quando abbiamo “riposato” là, li ho assaggiati e conosco bene l’oniromanzia. Sono certo che è qua dentro la loro fonte.’
Presero a controllare il loro armamentario, lame, balestra e inneschi da arcani; poi, tirando fuori la lanterna per accenderla, Klaus chiese al compagno: ‘Dobbiamo aspettarci cosa? Vecchi sacerdoti dell’Orkus mai andati via? Qualche pazzo che ne ha voluto prendere il posto? Cosa?’
‘Non lo so per certo. Chiunque sia, però, ha un pessimo senso del ritmo.’
Lo fissò con l’acciarino in mano.
‘Bum bara-Bum‘ fece l’ermeta ‘quei sogni sono un continuo tambureggiare!’
Klaus sbuffò, accese lo stoppino, chiuse la lanterna e si sollevò in piedi.
‘Andiamo’ disse battendo una mano sull’elsa della spada che gli sporgeva dalla spalla sinistra ‘Ingorda ha fame’.
E i due cacciadraghi s’infilarono nella stretta apertura nel muro.

La luce della lanterna faticava a illuminare le pareti, quasi si rifiutasse di rivelare le figure che vi erano state incise con perizia inumana. Via via che il cammino sprofondava nel sottosuolo, il fetore di carne bruciata aumentava.
Avanzarono in silenzio, attenti a dove mettevano i piedi e ai rumori che allignavano nei cunicoli, fino a un secondo livello di passaggi con le pareti e il soffitto - più basso di una spanna nella parte centrale - ricoperti d’infinite altorilievi e tutte quelle gallerie contorte sembravano foggiate per assomigliare a enormi budella. L’aria umida sapeva di putrefazione, tanto che i due furono costretti a coprirsi naso e bocca con fazzoletti inzuppati nell’acqua degli otri.
‘Ho la sensazione di cacciarmi in pancia a un drago!’ si lamentò con sentimento ‘Che avranno avuto mai da raccontare con tutte ‘ste incisioni?’
‘Avvicina la lanterna a una parete e lo vedrai da te.’
Senza pensarci troppo Klaus seguì il suggerimento. Illuminati da vicino, gli altorilievi erano rosso sangue, e ciò che mostravano... Un urnen con strani paramenti teneva un uomo per il collo, sollevandolo a due spanne dal suolo, mentre un secondo gli avvicinava enormi cesoie al ginocchio destro; nella scena successiva toccava al braccio sinistro, oltre, l’uomo appariva privato del tutto degli arti. Nella scena finale un gruppo di sacerdoti, attorno al proprio re monocolo, ammiravano uno stuolo di esseri ibridi con arti abnormi a forma di chele di mantide o zampe di ragno.
Klaus si allontanò dalla parete sibilando l’aria fuori dai denti.
‘Ur-T’Osk, è il pilastro’ recitò con voce stentorea alle sue spalle l’ermeta, facendolo trasalire, ‘Che Nògg regni in eterno su Ustejòk… Uhm, è un’incisione tarda, risale a una dozzina di centene d’anni fa, ritengo.’
‘Che significa?’ quasi urlò ‘Quegli esseri schifosi ci usavano per i loro esperimenti?!’
‘A modo loro, quegli umani venivano trattati da “eletti” ’ Mauricus sospirò ‘li “miglioravano”, capisci? La mutilazione è la legge a Urn. Loro che nascono con troppe braccia, teste, occhi, e quindi la praticano su se stessi.’
‘Kyrash ci salvi!’ borbottò Klaus, la voce ovattata dal fazzoletto premuto su bocca e naso ‘E’ orribile!’
‘Amen’.

Dopo quella che era sembrata un’altra ora di cammino, avevano cominciato a sentire il frastuono di un titanico tambureggiare. Il fragore inquietava, ma Klaus non poteva non apprezzarne il doppio vantaggio: indicava la via e spaventava gli abituali cacciatori delle profondità, creature sempre pericolose.
Sulle pareti di roccia viva dei livelli più profondi cominciarono a spuntare chiazze dei famosi funghi di Loebesh, la cui fluorescenza rischiarava il cammino con spettrali tonalità di verde. La grande camera interna da cui scaturiva più intenso il frastuono, poi, ne era letteralmente illuminata a giorno.
I due cacciadraghi vi entrarono con cautela. Lo spelonca era immensa, tanto che non riuscivano a vederne la volta. Qua e là, enormi placche metalliche chiudevano altre gallerie e un cammino di lastre basaltiche era stato piazzato vicino alla parete opposta, oltre il bordo di un lago nero, e saliva in grandi rampe ricavate dalla roccia grezza sino a un palco di pietra che sporgeva sulle acque nere.
‘Andiamo’ urlò l’ermeta, indicandolo ‘ho idea che da lì potremo individuare il nostro tamburino.’
S’incamminarono al piccolo trotto verso la scalinata. Per ogni evenienza, Mauricus reggeva nella destra uno dei suoi inneschi da arcano più potenti e Klaus aveva snudato Ingorda, il cui filo luccicava maligno presagendo un nuovo pasto. I gradini li costrinsero ad arrampicarsi a quattro zampe, tanto erano ampi e sconnessi. In quel penoso issarsi, la lama da drago stretta fra i denti, Klaus esibì il suo corredo di bestemmie delle grandi occasioni. Superato l’ultimo gradino, avvertirono il movimento prodotto dall’ennesimo colpo. Si appiattirono pancia a terra e arrivarono a forza di gomiti e ginocchia sul bordo esterno della piattaforma.
‘BOOOOOM’
La percussione era stata prodotta da un tentacolo smisurato, tutto carne e metallo, che si era schiantato contro una delle grandi placche che tappezzavano la parete.
E di tentacoli ce n’erano altri tre, sette, dieci!
Appartenevano tutti al corpo del kraken abissale la cui testa piatta sporgeva appena fra i flutti neri come l’inchiostro.
I due Cacciadraghi si guardarono ammutoliti e di silente accordo schizzarono indietro, giù a rotta di collo per la ciclopica scalinata.

‘E ora?’ chiese Klaus diversi gradini più in basso, il cuore in gola.
‘Quel tuo dente lì’ fece Mauricus indicando Ingorda col mento ‘dovrebbe riuscire a morderlo.’
‘Sì, fossimo un centinaio, forse… Tu, invece, una delle tue pietre di Lyssan? Non potrebbero…’
‘La folgore non colpisce sottoterra’ tagliò corto il compagno ‘no, dobbiamo trovare un’altra soluzione.’
‘Ma quello schifo cosa c’entra con i sogni che hanno fatto ammattire i ragazzi al borgo?’
Sollevando un palmo verso la volta, l’ermeta cercò di spiegare: ‘troppo vasto l’impero del Re monocolo, troppo pochi i suoi guerrieri per reggerlo con la mera forza. Doveva essere il terrore a tenere sottomessi gli uomini e questi templi servivano a questo.’
‘Ci credo.’
‘Per massima efficacia, ogni tempio urnen intrappolava varie creature sotterranee “utili” e il kraken abissale è una bestia empatica.’
‘Uhm, e loro di sicuro l’hanno “migliorato”, hai visto quanta ferraglia gli hanno messo in corpo?’
‘Già, però…’
‘Però?!’
Maurikus si era come congelato, lo sguardo fisso nel vuoto.
‘La lastra di metallo contro cui il mostro sta battendo!’ s’illuminò alla fine ‘Lo fa perché vuole fuggire!’
‘Uh?! E’ per questo che ispirava i ragazzi a fracassare uomini e cose a bastonate?’
‘E’ un’ipotesi assai sensata e, se non possiamo sconfiggerlo…’
L’idea, pian piano si fece largo nella sua mente.
‘Ma chi ci dice che, se riusciamo ad aprirgli la strada, il mostro la prenderà?’
Il compagno lo fissò con un sorriso storto e una luce pericolosa negli occhi.
‘Lascia fare a me.’

Era questa la tua grande idea? protestava la sua mente, stordita dall’esplosione (una carica di solgemma e percutuonio combinati insieme sì che fanno un bel botto!)
‘Dove diamine vai?’ aveva urlato, mentre i suoi occhi si bevevano l’orrenda scena: migliaia di tonnellate di muscoli e placche metalliche del kraken inseguivano la minuscola, ridicola, figura di Mauricus, (quel Pazzo!) che faceva da esca agitandosi come un forsennato fra polvere e frammenti di pareti franate, e poi s’infilava nell’enorme varco appena aperto agitando una torcia sulfurea. Il gigantesco corpo del mostro tentacolato lo coprì alla vista in un baleno.
‘Addio Klaus!’ gli era arrivata la risposta e poi, sempre più debole: ‘Riposa anche per me!’



Ecco quanto e buona lettura! Very Happy
Frigg
Balrog
Messaggi: 1363
Località: AmsterDam Nation
MessaggioInviato: Sab 07 Nov 2009 22:50 pm    Oggetto:   

Questa volta sono stata la prima lettrice del racconto settimanale!! Very Happy
Citazione:
Il desiderio di scavare buche in terra e di tenere in mano le ossa degli antichi costruttori di vasi era sceso su di me come lo Spirito Santo


un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Sab 07 Nov 2009 23:55 pm    Oggetto:   

E nemmeno un commentino veloce? Shocked
E' piaciuto, non è piaciuto, così, in via generale? love
Elyria
Anjin
Messaggi: 4837
Località: fra la terra e il mare
MessaggioInviato: Dom 08 Nov 2009 0:20 am    Oggetto:   

Letto anch'io!!

E ora ho TRE racconti da commentare... Shocked
Domani dovrei farcela ammicca

Musp, ti posso dire che ... non ti dico ancora niente perchè sono sadica MWAHAHAHAH!! Laughing
http://novatlantide.wordpress.com/

Caoticista nell'animo.
Bran
servitore di due padroni
Messaggi: 4590
Località: Era Hyboriana (Trento)
MessaggioInviato: Dom 08 Nov 2009 14:40 pm    Oggetto:   

prima lettura eseguita, ora inizio a farmi un'idea, commenterò dopo altre riletture Wink

p.s.: comunque non posso che apprezzare gli elementi cthuloidi Mr. Green Rispetto
Nipote di Pick e di Julia ///
-Riuscite a vedere qualcosa?-
-Sì, cose meravigliose-

Lord Carnavon & H. Carter, 26 novembre 1922
un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Lun 09 Nov 2009 12:40 pm    Oggetto:   

Bran ha scritto:

p.s.: comunque non posso che apprezzare gli elementi cthuloidi Mr. Green Rispetto


Ti sei forse dimenticato del guardiano delle porte di Moria? Wink
uljanka
Sua Luminosa Oscurità
Messaggi: 5714
MessaggioInviato: Lun 09 Nov 2009 19:58 pm    Oggetto:   

Buon esempio di “weird tale” sword and sorcery che si richiama chiaramente alla tradizione di primo novecento ma anche alle nuove tendenze della letteratura di genere, con tanto di mostro vagamente steampunk…
Onirismo vero e proprio non ce n’è. Sense of wonder ne percepisco parecchio. La storia è tradizionale ma vedo anche parecchi tratti innovativi.
Forse ci sarebbe bisogno di un lavoro di cesello finale, per cancellare alcune imprecisioni dello stile, e il finale mi suscita qualche perplessità, comunque è un racconto abbastanza efficace, in linea con l’alta qualità degli scritti che partecipano a questa tenzone , anzi, meritevole di qualche punto in più.

Stile: 4

Lo stile è più che buono. Ci sarebbero da cambiare giusto le virgolette che utilizzi per contrassegnare il discorso diretto (trovo anch’io ostiche le graffe, ma che vuoi farci…) e da correggere qualche refuso

Citazione:
erano stati posti due lastre di pietra calcarea


Citazione:
ricoperti d’infinite altorilievi


e da rivedere alcune espressioni.

Citazione:
L’aria lì l’avvertivano pregna di antica attesa.


Il pronome così vicino al nome a cui si riferisce da l’impressione di una parlata sgrammaticata, popolare.

Citazione:
Fattisi vicino alla fenditura d’entrata ne avvertirono il lezzo rancido.


Non penso che sia propriamente la fenditura a puzzare di rancido. Forse sarebbe meglio dire “avvertirono un lezzo rancido”.


Citazione:
E ciò che appesta i sogni al villaggio è… consono a questo luogo?’


Sarebbe più semplice dire “Legato a questo luogo”.

Citazione:
il soffitto - più basso di una spanna nella parte centrale


Qui sembra che il soffitto, al centro, sia basso più di una spanna. Per evitare equivoci dovresti usare “di una spanna più basso”.

Per essere precisini precisini ci sarebbe da correggere il tuo “pater ermetorum” in Pater Hermetum…

Equilibrio della struttura narrativa: 5

Tre scene e un breve flashback. Molta descrizione ma anche parecchia suspense.
Forse ci sarebbe la necessità di staccare il racconto di quanto avvenuto al villaggio dal resto della narrazione. Quando tu dici

Citazione:
rispondeva intanto Mauricus ‘Io stesso, quando abbiamo “riposato” là, li ho assaggiati e conosco bene l’oniromanzia. Sono certo che è qua dentro la loro fonte.’


Sembra che stia rispondendo alle richieste di prevosto e maniscalco.


Trama 4

Diciamo che, nel complesso, sono parecchio soddisfatta di questo tuo racconto, che non ha deluso le mie aspettative. Vedo un mondo coerente, costruito attraverso delle trovate originali. Evochi una storia alternativa, un linguaggio esotico, un bestiario particolare.
Mi piace questa coppia di cacciadraghi professionisti, soprattutto il buon Klaus, che non è affatto uno spaccone tutto muscoli, ma un uomo non privo di raziocinio. E l’ermeta non è il solito mago capace solo di sparar sentenze, ma una sorta di monaco guerriero.

Ottimo il modo in cui rappresenti questo Orrore che si fa violenza attraverso degli innocenti e penetra nella vita degli uomini mediante il sogno.
Favolosi gli urnen, incrocio tra gli antichi lovecraftiani e la Church of body modification, e maestoso il loro capolavoro, il Kraken corrazzato.
La storia è apprezzabile anche perché la decisione finale degli eroi (o almeno di Mauricus) è quella di liberare il mostro.
Due piccoli “meno”, che mi fanno abbassare il voto.
E’ secondo me un po’ improbabile che l’ingresso a un tempio “maledetto” sia lasciato aperto e incustodito, con solo due bassorilievi a far la guardia.
In ultimo non mi piace il finale con sacrificio alla Gandalf di Mauricus. Va bene che ciò è fatto con la saggia volontà di salvare la povera bestia imprigionata, ma siamo sicuri che il gioco valga la candela, che la via di fuga sia quella giusta e che il villaggio sarà liberato dall’incubo?
Buona fortuna al nostro ermeta, in ogni caso.


Efficacia della comunicazione: 5

Nulla da eccepire. Mantieni vivo l’interesse del lettore dalla prima all’ultima scena.

Adeguatezza del registro. 4

Diciamo che dal mio fiammeggiante Muspeling mi sarei aspettata un lessico molto più pirotecnico. Hai puntato alla semplicità e alla medietà. Con tanto di espressioni colloquiali da parte del narratore. La comprensibilità del racconto ne ha guadagnato ma forse avrei apprezzato un po’ di audacia in più.
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile.
un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Mar 10 Nov 2009 0:26 am    Oggetto:   

Grazie per la celerità, completezza e generosità del tuo commento Uljanka! Very Happy

Lo dovrò rileggere (e chissà quante volte lo farò ancora! Laughing ) e digerire, inoltre per risposte approfondite preferirei attendere che anche gli altri si pronuncino, ma risponderò a puntino al momento più opportuno! Medieval

Alla prossima e buona notte! felicissimo
by Ax
Maia
Messaggi: 663
Località: Milano
MessaggioInviato: Ven 13 Nov 2009 0:54 am    Oggetto:   

Questo racconto mi era sfuggito.
Un muspeling, io non ho le capacità tecniche di altri commentatori, quindi non ci proverò nemmeno a vederla sotto quella luce. Ti do le mie impressioni 'a pelle', poi magari lo rileggo per vedere se cambia qualcosa.

Mi è piaciuto. Il motivo principale è la serietà, sotto molti aspetti.
Intanto non hai usato leziosismi o esagerazioni linguistiche per colpire chi legge. Ci ho visto un'asciuttezza di intenti, sia nelle azioni sia nei dialoghi, mirata a tratteggiare unicamente il necessario per portare avanti il racconto, senza annacquare la curiosità che sei riuscito a creare già dalle prime frasi. Al cuore, Ramon, al cuore! Wink
Inoltre non hai lesinato idee — gli urlatori, le incisioni sugli altorilievi, il kraken di carne e metallo —, riuscendo ad arricchire l'atmosfera, cosa che magari in un racconto così breve è più difficile da ottenere. Bene, quindi.

Come scritto anche da Uljanka, si percepisce il sense of wonder, e io lo lego al discordo di serietà di cui sopra. Non è affatto poco, no, non lo è.

Nel finale, per quanto apprezzabile perché mostra sensibilità da parte dei protagonisti, mi è sembrata un po' affrettata (superficiale?) la capacità di aver intuito le 'intenzioni' del kraken da parte di Klaus e Mauricus, e soprattutto averle assecondate. È la parte che mi è scivolata maggiormente tra le dita; mentre dovrebbe essere quella più incisiva, toccando il tema del sacrificio.

Ripeto, mi è piaciuto. Un plauso a un muspeling.

Piccolo refuso:
Citazione:
Lo spelonca era immensa
Per ogni Giovanna d'Arco c'è un Hitler appollaiato dall'altra estremità dell'altalena. La vecchia storia del bene e del male.
CB
un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Ven 13 Nov 2009 1:10 am    Oggetto:   

Ma Grazie MilleFiamme ByAx! burning

Purtroppo di refusi ce ne sono, eccome! Crying or Very sad
Ma il tempo in questa fase della mia vita non mi basta mai! Rolling Eyes

Mi fa EnormeMente Piacere vedere che si percepisce (almeno in voi primi commentatori, vedremo gli altri) il Sense of Wonder, è uno degli obiettivi fondamentali che mi prefiggo di raggiungere! Very Happy

Per il finale. Uhm, considera che qui c'è il limite di 10.000 battute, probabilmente va riformulato per rendere meglio l'idea che vi sta dietro, essì. Rolling Eyes

Comunque e in ogni caso burning Grazie burning
Barbagianni
Balrog
Messaggi: 1005
MessaggioInviato: Ven 13 Nov 2009 12:14 pm    Oggetto:   

Scusate il ritardo, e sotto con le mazzate.

Lo stile adeguato della narrazione -4-
A parte all'inizio dove le lastre di pietra sono femminili ( Twisted Evil ) il resto scorre decisamente bene. Senza grandi salti mortali, ma siccome sono arrivato in fondo senza chiedermi se c'erano problemi con lo stile, vuol dire che non ne ho notati.

L'equilibrio della struttura narrativa -3-
Il tutto è un po' troppo rilassato nella parte centrale, creando un brutto stacco nel finale. So da dove tutto ciò derivi, ma non ci posso fare nulla.

Trama -4-
Si può dire med-fantasy quando c'è in giro un muspeling? Wink A parte gli scherzi, nonostante la trama in sè non gridi al miracolo, ho apprezzato molto l'atmosfera di antichità e mistero del mondo in cui è embientata (un po' lovecraft come ha detto qualcuno, tanto che invece del kraken mi aspettavo quasi uno shoggoth).
Due cose non le ho ancora ben inquadrate: gli inneschi da incantesimi (presumo siano qualcosa come sortilegi precotti pronti all'uso) e il termine amen (che spogliato del significato religioso odierno deriva da una lingua più o meno mediterranea, no?)

L'adeguatezza del registro -4-
Volevo dare tre, poi mi sono accorto che in realtà sparsi per tutto il testo ci sono parecchi termini poco usati ma molto significativi e che mi sono parsi, passatemelo, mediterranei Wink

L'efficacia della comunicazione -2-
Purtroppo cadi nel finale, dove il salto narrativo mi smonta un po' il climax.

'Ingorda ha fame' da dove arriva? E' una spada parente di stormbringer o di frostmourne? (oppure sono tutte parenti, io di moorcockho letto solo uno della 'runa' e la cosa mi ha frenato verso elric)

Sarei quasi per proporre un aumento dei caratteri massimi a 11k per la prossima volta o anche per le regole generali del forum.
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata si segna nome, cognome e indirizzo.

Trolls? Io odio i trolls! - Willow
G.C.
Apprendista Mago
Messaggi: 3692
Località: Rivendell
MessaggioInviato: Ven 13 Nov 2009 12:43 pm    Oggetto:   

Barbagianni ha scritto:

'Ingorda ha fame' da dove arriva? E' una spada parente di stormbringer o di frostmourne? (oppure sono tutte parenti, io di moorcockho letto solo uno della 'runa' e la cosa mi ha frenato verso elric)


Brutta o bella cosa leggere troppo...
Conosci la storia di Turin Turambar?
un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Ven 13 Nov 2009 14:41 pm    Oggetto:   

Alè! Un altro commento! felicissimo

Grazie Barbagianni.

Ho registrato il tutto e rispondo solo a una cosa:
"Ingorda ha fame" da dove viene?

Viene da un po' di fonti, principalmente dal filone Fantasy dell'eroe munito di spada magica che secondo quanto ne so, inizia da Lord Dunsany a inizi '900 e prosegue attraverso vari autori (Tolkien incluso, così come Donaldson, Moorcock, Goodkind, Sapkowsky e - per certi versi - Erickson, se ho dimenticato qualcuno, chiedo scusa).
Poi, è anche vero che nelle culture barbariche si usava dare un nome alla propria arma.

Diciamo quindi, non è un'idea originale, ma legittima sì. Purtroppo gli sviluppi di trama non mi hanno dato il modo di mostrare Ingorda in azione e far vedere quindi come ho personalizzato codesto topos del Fantasy, ma ci saranno altre occasioi! Wink
Barbagianni
Balrog
Messaggi: 1005
MessaggioInviato: Ven 13 Nov 2009 15:35 pm    Oggetto:   

La mia non era una domanda maligna, mi era veramente venuta la curiosità si sapere se esistevano fonti 'di letteratura storica' sulle spade affamate.
E per tutti i barbari in ascolto, questa cosa del dare nomi alle spade, però è un po' da lettino dello psichiatra o mi sbaglio? Trovarsi una donna no? Wink
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata si segna nome, cognome e indirizzo.

Trolls? Io odio i trolls! - Willow
un muspeling
apprendista incendiario
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Ven 13 Nov 2009 15:47 pm    Oggetto:   

Barbagianni ha scritto:
La mia non era una domanda maligna, mi era veramente venuta la curiosità si sapere se esistevano fonti 'di letteratura storica' sulle spade affamate.
E per tutti i barbari in ascolto, questa cosa del dare nomi alle spade, però è un po' da lettino dello psichiatra o mi sbaglio? Trovarsi una donna no? Wink


Dare il nome alle armi (e non solo alle spade) è tradizione che si usa ancora, vedasi i vari nomi che si piazzano sulle bombe degli arei (e anche le atomiche di Hiroshima e Nagasaki ne avevano e i bombardieri che le sganciarono... nessuno ha sentito parlare del bombardiere Enola Gay E del suo "Little Boy"?)

Poi per la tua domanda sul rapporto uomo-arma-mancanza-donna (voluta o meno) io scrivo: vedasi alla voce "Full Metal Jacket" Wink

Ma ancora di più, considera che tipi equilibrati e sani di cervice erano i vari cinocefali, bersekirgang e consimili, che si andavano convinti in guerra, come truppe di sfondamento, coperti sul corpo solo da tatuaggi "maggici" (o da maschere o da quant'altro).
Insomma, ce n'è di follia nell'arte della guerra. Rolling Eyes
Mostra prima i messaggi di:   
   Torna a Indice principale :: Torna a I racconti del forum Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore
Vai a pagina 1, 2, 3, 4  Successivo

Vai a:  
Non puoi inserire nuove discussioni in questo forum
Non puoi rispondere alle discussioni in questo forum
Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi votare nei sondaggi in questo forum