Incontro con Reverdito


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Autore Messaggio
FantasyMagazine
Balrog
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MessaggioInviato: Lun 19 Lug 2010 14:07 pm    Oggetto: Incontro con Reverdito   

Incontro con Reverdito

Per la rubrica sull'editoria fantastica, questa volta abbiamo intervistato Raniero Reverdito, vicedirettore editoriale di Reverdito Editore

Leggi l'articolo.
Ali
Hobbit
Messaggi: 59
MessaggioInviato: Lun 19 Lug 2010 14:07 pm    Oggetto: Re: Incontro con Reverdito   

Bella realtà, bella intervista (e belle speranze!).
Avrei bisogno di una precisazione: per l'invio degli elaborati, qui l'editore parla di un minimo di 3 capitoli in visione se inviati per mail. Nel sito di Luca Azzolini si parla invece di un massimo di 3 capitoli, indicazione che ho seguito con un po' di rammarico, pensando che quello che inviavo non era forse abbastanza rappresentativo del mio romanzo (un testo molto lungo, in effetti...). Volevo sapere se devo inviare qualcos'altro (o se ne avete già avuto abbastanza... Smile )
Auguri e buon lavoro!

MessaggioInviato: Lun 19 Lug 2010 15:49 pm    Oggetto: Re: Incontro con Reverdito   

Cara Ali,
grazie per i complimenti. E’ un lavoro che portiamo avanti da tanti anni e sempre con passione (quest’anno, a marzo 2010, abbiamo spento le nostre prime 40 candeline), cercando di fare il possibile per portare in libreria buoni titoli, capaci di appassionare i lettori. Colgo anche l’occasione per ringraziare Marina Lenti per la bella opportunità che ci ha dato permettendoci di parlare di questa nostra realtà.

Vengo al tuo dubbio. Il minimo 3 capitoli è il limite minimo per una prima valutazione del lavoro, ovviamente in questa intervista mi sono riferito in modo piuttosto generico alle caratteristiche base per un invio. Poi ogni curatore delle collane Reverdito agisce come meglio crede. Luca Azzolini ha dato le sue direttive e Silvano Faggioni, un altro nostro editor che cura collane di saggistica, ne ha date altre.

Possono bastare 3 capitoli per individuare pregi e difetti di un manoscritto, poi ovviamente sarà cura dell’editor approfondire quella prima impressione e richiedere il testo completo.

Grazie ancora per le belle parole e un saluto.
RR
Anonimo (DH)
Ospite

MessaggioInviato: Mer 21 Lug 2010 16:06 pm    Oggetto:   

Interessante intervista Smile
Sulla rete spesso si parla di lettere di presentazione e di come spesso sono penalizzanti perchè l'autore autoincensa la propria opera (mossa penalizzante ai massimi livelli: non riesco a comprendere come molta gente non riesca a capire come questo modus operandi è controproducente. Basterebbe un poco di buon senso per arrivarci), quando invece dovrebbe semplicemente mostrare la natura del lavoro, spiegando cosa si è voluto creare.
Quello che mi piacerebbe scoprire è come la sinossi dovrebbe essere fatta; certo non può essere un semplice elenco di tappe, ma che cosa deve essere fatto trasparire per far nascere la voglia di leggere l'intero romanzo?
Può bastare la lettera di presentazione e la sinossi a invogliarvi a leggere il romanzo senza avere alcuni capitoli da leggere o questi sono indispendabili per farvi accettare un'eventuale lettura completa?
MessaggioInviato: Ven 23 Lug 2010 9:10 am    Oggetto: Re: Incontro con Reverdito   

Ciao Ohdrein,

grazie anche a te per le belle parole, fanno sempre piacere. La sinossi è uno strumento importante quanto delicato. Deve contenere i dettagli principali di un romanzo, i suoi snodi e presentare i personaggi senza scadere nell’elenco forzato di tappe che questi ultimi dovranno affrontare. Non esiste lo schema perfetto per realizzarla, ma per quanto ci riguarda una buona sinossi sta fra le 3 e le 6 cartelle (cartelle, e non pagine). Oltre si rischia di perdere l’attenzione del lettore. L’errore che fanno in molti è considerare la sinossi come un “in più” rispetto al testo. No. C’è da considerarla come parte integrante del volume inviato: deve avere un suo ritmo, delle sue pause, un “incipit” e una chiusura degna di questo nome. Chi è al suo esordio farebbe bene per questo a considerarla come un “racconto”.

Se si intendessero queste pagine come un racconto, forse ci si potrebbe spendere sopra la giusta attenzione. Troppo spesso mi è capitato di leggere sinossi che non mettevano in luce alcun aspetto particolare dell’opera inviata (alcune proprio senza capo né coda). A quel punto le risposte che mi davo erano due: o il testo non aveva nulla di particolare, oppure l’autore al suo esordio non era stato in grado di farmi capire in cosa il suo romanzo differiva dagli altri e perché meritava di essere pubblicato.

All’altra tua domanda rispondo così: che i capitoli sono davvero necessari. Una buona sinossi è niente se non è accompagnata da una scrittura altrettanto valida. Certo, ci sono autori che preferiscono inviare solo la lettera di presentazione e la sinossi, per motivi di tempo (più delle casa editrici che loro). Ma dopo aver valutato queste, la prima cosa che viene richiesta è di spedire quei 3 capitoli necessari per afferrare lo stile e il livello di un esordiente.

Spero di esserti stato d’aiuto.

Un saluto,
RR
Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Ven 23 Lug 2010 9:27 am    Oggetto: Re: Incontro con Reverdito   

(Raniero Reverdito) ha scritto:
Colgo anche l’occasione per ringraziare Marina Lenti per la bella opportunità che ci ha dato permettendoci di parlare di questa nostra realtà.



grazie a Voi per esserVi sottoposti al mio lunghissimo fuoco di fila Wink
ringstorm
Giullare del Massacro
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MessaggioInviato: Ven 23 Lug 2010 10:41 am    Oggetto:   

Oh, la Reverdito Editore! Very Happy
Il mio primo romanzo fantasy era edito dalla Reverdito: La Danza degli Elfi, di Hohlbein, 1989 collana Pegaso.
Quanti ricordi, ho amato tantissimo quella storia. Ancora la rileggo! love

Se mi sono innamorata del fantasy lo devo alla Reverdito, quindi sentiti ringraziamenti!
E complimenti a Marina per scovare sempre editrici così interessanti. Wink

Finalmente avete chiarito il mio dubbio sulla sinossi: istintivamente avevo sempre pensato che fosse di importanza capitale nel convincere un editore a considerare un romanzo, ma non avevo mai capito come impostarla correttamente. Insomma, in poche parole si tratterebbe di riassumere il romanzo in un racconto breve che esprima tutte le sfaccettature della trama.

Riguardo alla questione editing, vi è mai capitato di leggere un romanzo esordiente dalla trama brillante e promettente, ma dallo stile molto immaturo, al punto da richiedere una pesante riscrittura? Come si comporta un editore in questi casi, se mai ce ne sono?
Grazie. Very Happy
Era brilligo e gli unsci tovi / girondavano sulla rava, / eran birbizzi i borogovi / e il momo ratso ultragrattava

Elyria
Anjin
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MessaggioInviato: Ven 23 Lug 2010 11:57 am    Oggetto:   

ringstorm ha scritto:

Riguardo alla questione editing, vi è mai capitato di leggere un romanzo esordiente dalla trama brillante e promettente, ma dallo stile molto immaturo, al punto da richiedere una pesante riscrittura? Come si comporta un editore in questi casi, se mai ce ne sono?
Grazie. Very Happy


OT/Il romanzo viene collocato nella fornace e l'autrice (una a caso) crocifissa in sala mensa. Twisted Evil Mr. Green
/fine OT

Bella e interessante intervista, mi fate venire voglia di scrivere qualcosa e mandarvelo! ^______^
http://novatlantide.wordpress.com/

Caoticista nell'animo.
un muspeling
apprendista incendiario
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MessaggioInviato: Ven 23 Lug 2010 12:33 pm    Oggetto:   

Molto interessante!
Vi tengo d'occhio ragazzi! burning Wink
Anonimo (DH)
Ospite

MessaggioInviato: Ven 23 Lug 2010 12:34 pm    Oggetto: Re: Incontro con Reverdito   

(Raniero Reverdito) ha scritto:

Spero di esserti stato d’aiuto.

Un saluto,
RR


Spiegazione chiara e dettagliata: la mia curiosità è stata soddisfatta Smile Grazie per la disponibilità e la gentilezza dimostrata Smile
Anonimo (DH)
Ospite

MessaggioInviato: Ven 23 Lug 2010 12:36 pm    Oggetto:   

Kinzica ha scritto:

OT/l'autrice (una a caso) crocifissa in sala mensa. Twisted Evil Mr. Green
/fine OT



E non gli si intrecciano i diti Twisted Evil ? (mitico Fantozzi Laughing )
MessaggioInviato: Ven 23 Lug 2010 13:01 pm    Oggetto: Re: Incontro con Reverdito   

- Marina: è stato un vero piacere. La possibilità di esprimersi per un editore è rara (se non per mezzo dei libri che produce). Questa era davvero un’occasione preziosa.

- Ringstorm: sentirti dire che la passione per la letteratura fantastica è nata grazie a un nostro libro (fra l’altro quel romanzo di Hohlbein è anche uno dei miei preferiti) è uno dei complimenti più grandi per un editore. Non puoi nemmeno lontanamente immaginare il piacere che mi fa sentirtelo dire…

Ci sono ottimi autori là fuori. Non scordiamo che gli autori che ammiriamo tanto oggi, presenti in libreria, italiani o stranieri che siano, erano tutti esordienti al loro primo romanzo. Anche per questo un’opera prima va osservata col giusto rispetto. Il seme per qualcosa di più grande, se c’è, è lì. Col tempo può portare a qualcosa ma bisogna crederci. Ma venendo alla tua domanda, è un evento raro trovare un autore con le idee buone e lo stile sciapo.

Cerco di spiegarmi. Oggi come oggi, noto che il problema più grande è il saper creare trame, personaggi e intrecci credibili: cioè dare spessore a una storia. Vedo diversi esordienti che scrivono in un italiano corretto, ma molti di loro risultano “asettici”, freddi. Non abbiate paura di osare. Non abbiate paura di mettere qualcosa di vostro dentro una storia. Se un esordiente non è ancora capace di calarsi in modo credibile in vite altrui (e non è detto che non lo impari strada facendo), allora è bene che impari il mestiere calando qualcosa di sé nel suo primo libro (che è un po’ come recita il vecchio detto: scrivi ciò che sai. Che qui, volendo, possiamo variare in: scrivi ciò che sei…). Ovviamente questo può andar bene per il primo libro. Poi però è necessario crescere e lavorare su ciò che si vuol dire. E questo, molto banalmente, lo si impara leggendo. E leggendo i migliori.

- Kinzica: grazie per le belle parole. Siamo sempre in cerca di buoni manoscritti, e la mail cui inviarli è sempre là. Quando vuoi, noi ci siamo…

Grazie a tutti,
RR
Anonimo (DH)
Ospite

MessaggioInviato: Ven 23 Lug 2010 13:08 pm    Oggetto: Re: Incontro con Reverdito   

(Raniero Reverdito) ha scritto:
Oggi come oggi, noto che il problema più grande è il saper creare trame, personaggi e intrecci credibili: cioè dare spessore a una storia. Vedo diversi esordienti che scrivono in un italiano corretto, ma molti di loro risultano “asettici”, freddi. Non abbiate paura di osare. Non abbiate paura di mettere qualcosa di vostro dentro una storia. Se un esordiente non è ancora capace di calarsi in modo credibile in vite altrui (e non è detto che non lo impari strada facendo), allora è bene che impari il mestiere calando qualcosa di sé nel suo primo libro (che è un po’ come recita il vecchio detto: scrivi ciò che sai. Che qui, volendo, possiamo variare in: scrivi ciò che sei…). Ovviamente questo può andar bene per il primo libro. Poi però è necessario crescere e lavorare su ciò che si vuol dire. E questo, molto banalmente, lo si impara leggendo. E leggendo i migliori.


Idea che condivido e che ho sempre avuto: è ciò che rende un romanzo un buon romanzo Very Happy .
Negróre
dannatamente umano
Messaggi: 2562
MessaggioInviato: Ven 23 Lug 2010 20:47 pm    Oggetto:   

Tutto molto interessante. Sapere che una casa editrice con una simile storia abbia deciso di puntare *nuovamente* sul Fantasy fa piacere. Inoltre, le parole dell'editore Raniero, sono particolarmente positive: mi piace molto il fatto che spinga a osare.

La Reverdito entra di prepotenza (mia colpa non averla conosciuta in prima persona, come lettore) tra le case editrici di sicuro interesse, e lo dico come (eventuale) autore, se in futuro avrò di nuovo la forza di puntare su un mio Fantasy.

Piccola domanda per Raniero Reverdito: come ha accolto le nuove proposte il circuito delle librerie? Vi sembra che vi stiano dando il giusto spazio? Lo chiedo, perché so quanto costi proporre "cose nuove", quando per molti anni ci si è mossi in altre direzioni.
Un sorriso, Andrea
ringstorm
Giullare del Massacro
Messaggi: 3507
Località: siano (sa)
MessaggioInviato: Sab 24 Lug 2010 14:21 pm    Oggetto: Re: Incontro con Reverdito   

(Raniero Reverdito) ha scritto:


- Ringstorm: sentirti dire che la passione per la letteratura fantastica è nata grazie a un nostro libro (fra l’altro quel romanzo di Hohlbein è anche uno dei miei preferiti) è uno dei complimenti più grandi per un editore. Non puoi nemmeno lontanamente immaginare il piacere che mi fa sentirtelo dire…

Sono contenta di averle fatto piacere. Avevo otto anni quando lessi quel romanzo, quindi le lascio immaginare quanto sia stato formativo per me. La componente affettiva, poi, non ne parliamo proprio! Very Happy

Citazione:

Oggi come oggi, noto che il problema più grande è il saper creare trame, personaggi e intrecci credibili: cioè dare spessore a una storia. Vedo diversi esordienti che scrivono in un italiano corretto, ma molti di loro risultano “asettici”, freddi.

Sicuramente ad oggi, con tutto quello che è stato scritto e letto, è più impegnativo immaginare una storia originale senza il rischio di infarcirla di clichè e idee già abusate. Ma, lo si potrebbe considerare un ostacolo che l'aspirante scrittore debba superare, e che possa aiutare un editore a valutarne il potenziale.
Riguardo lo stile, io penso che maturi scrivendo, sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista dei contenuti e della profondità espressiva. Però, è un'opinione maturata solo sulla mia esperienza personale. Smile Lei ne sa sicuramente molto più di me.

La ringrazio per la risposta, molto gentile.
Era brilligo e gli unsci tovi / girondavano sulla rava, / eran birbizzi i borogovi / e il momo ratso ultragrattava

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