Mi segnalano quest'articolo e soltanto oggi lo vedo.
Ringrazio Marina per l'attenzione rivolta al mio progetto. Molto apprezzato.
Ciò detto, mi preme aggiungere alcune cosette che fanno la differenza. (Nessuna critica all'articolo, che ha detto molto dell'importante in poco spazio. Ripeto, apprezzatissimo.)
La prima: pubblicherò on-line tutto, a partire dalle
prime stesure (con tutto ciò che ne consegue: ripetizioni, ridondanze, elementi incoerenti, eccetera). Questo per avvicinare ancora di più i lettori al (mio) processo di scrittura, di modo che parlare di scrittura in senso lato faccia leva su esempi concreti (cosa che gli errori di una prima stesura sono).
La seconda: i post non saranno incentrati soltanto sui capitoli de "Il giorno dopo", ma anche su ciò che sta dietro il romanzo. Le mie scelte e decisioni, siano esse frutto indipendente o venute da riflessioni scaturite dalle discussioni con i lettori (che diventano, in pratica, una sorta di "editor collettivo"), avranno post loro dedicati. Questo per avvicinare ancora di più il lettore alla scrittura.
Quante volte i lettori di genere si chiedono "
perché"? Perché così e non cosà ? Perché questo personaggio ha agito in questo modo idiota? Perché l'autore qui ha scritto questa cosa, che a me sembra infodump? Perché e perché e perché... Ecco, lì ci saranno anche le risposte a queste domande e anche quelle risposte potranno essere discusse.
La terza: è una cosa che mi preme sottolineare, perché non voglio passare per il ribelle anarchico che si ribella all'editoria. La decisione di cominciare questo progetto dipende da una riflessione sul (mio) Fantasy e sulla situazione editoriale in Italia (parlando di genere Fantasy). Non è una resa e non è un atto eroico. Semplicemente ritengo d'aver tentato e d'aver fallito. E sono il tipo di persona che guarda in faccia i propri fallimenti, senza girare la testa dall'altra parte. La conseguenza è stata quella di andare per la mia strada, perché continuare lungo quella vecchia non m'avrebbe portato da nessuna parte.
A latere, e non è un particolare - last but not least -, negli ultimi due anni ho scritto un romanzo che Fantasy non è (anche se immagino qualcuno lo etichetterebbe "urban fantasy", che mio grande disappunto) e a cui, invece, intendo trovare un editore serio. Ma è una nuova strada, che non ha nulla a che vedere col passato. Una nuova strada che dice due cose: uno non sono un ribelle disfattista e credo ancora che si possa fare qualcosa in Italia pubblicando, due ciò che ho fatto finora non è valso a (quasi) nulla, ma amo il Fantasy e non voglio smettere di scriverlo.
Qualsiasi vostro contributo sarà molto apprezzato, come questo articolo, che dà visibilità al progetto.
Qui c'è il testo del progetto spiegato per filo e per segno:
http://www.negrore.com/?p=38
Qui c'è il primo "capitolo" messo on-line:
http://www.negrore.com/?p=182
Ancora grazie a tutti.