La cosiddetta 'trilogia' Una Storia Italiana, di Vasco Pratolini. C'e' chi sa quanto io ami questo scrittore e non mi dilunghero'. Sono, ovviamente, a Metello. Unico appunto, io lo avrei intitolato, per ragioni facili da capire, Ersilia... ma va benissimo cosi' com'e'.

OT Un povero vecchietto nostalgico rivede Caesar, DiVega (benche' quest'ultimo sia grammaticalmente e sintatticamente irriconoscibile ) ... e non deve commuoversi?
Beh, tornando piu' o meno IT, vado a farmi una flebo di libro Cuore...

Ehm... finito Stranger in a strange land. Come ho gia' scritto alla mamma del mio nipotino preferito, l'ultima parte mi ha leggermente 'deluso', forse qui davvero c'era qualche lungaggine di troppo rispetto alla 'vecchia' edizione e... la malcelata antipatia (reale) di Heinlein nei confronti di un certo suo collega scrittore riciclatosi come 'Messia' risulta fin troppo palese, sia nel mostrare i Fosteriti che nel descrivere la 'religione' ideata da Michael Valentine Smith. Ottimo, comunque, sempre sorprendente e agghiacciante a ogni rilettura. Nel pre finale, resto ogni volta terrorizzato dalla brevissima sequenza del 'brodo', per tutta una serie di implicazioni difficili da spiegare qui.
Ah, si'... Jirel, in alternativa a Jubal sceglierei di 'essere' Ben Caxton.
IMO, a proposito delle varie teorie, Jubal echeggia Erle Stanley Gardner, mentre Ben Caxton 'rappresenta' lo stesso Heinlein, ma questo resta soltanto una mia opinione.

Azz avevo perso il ritorno!

Bentornato!

Ragazze Lupo... proprio carino
Bentornato Caesar, che non avevo mai incrociato