Chi vuole essere un eroe


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FantasyMagazine
«Balrog»
Messaggi: 4381
MessaggioInviato: Lun 07 Nov 2011 1:28 am    Oggetto: Chi vuole essere un eroe   

Chi vuole essere un eroe

Racconto finalista al primo premio Effemme.

Leggi il racconto.
M.T.
«Paladino Guardiano»
Messaggi: 2407
MessaggioInviato: Lun 07 Nov 2011 1:28 am    Oggetto: Re: Chi vuole essere un eroe   

Un bel racconto: intelligente, critico e soprattutto attuale.
Finalmente si può dire la vittoria della quotidianità, delle piccole cose e della normalità, senza veder prevalere personaggi ricchi, belli impossibili e superpotenti Smile . E per una volta la realtà vince sull'illusione che tanto ci si è preoccupati di costruire.
ringstorm
«Giullare del Massacro»
Messaggi: 3507
Località: siano (sa)
MessaggioInviato: Lun 07 Nov 2011 16:28 pm    Oggetto:   

Il miglior racconto letto ultimamente. Ho particolarmente apprezzato la prosa che ben si addice al contesto "ultraterreno". L'idea é originale e ironica. Proprio bravo, i miei complimenti. Smile
Era brilligo e gli unsci tovi / girondavano sulla rava, / eran birbizzi i borogovi / e il momo ratso ultragrattava

Fabio Novel
«Hobbit»
Messaggi: 67
MessaggioInviato: Lun 07 Nov 2011 22:20 pm    Oggetto:   

Satira allegorica decisamente "originale" e pungente, che prende spunto dal concetto di "giusta dispensiera di Gloria è Morte", di foscoliana memoria.

Chiamo in causa il buon Ugo, convinto che nonostante la presenza di zombie vari almeno lui non tornerà dalla tomba. Wink

Scherzi a parte, il racconto mi è piaciuto molto, con il suo humor dal retrogusto moderno, ma distillato con cura e invecchiato in botti di stile antico.

Assolutamente da incorniciare però la frase che quoto dalla presentazione dell'autore: "Quando si scrive una propria biografia si ha l’angosciosa sensazione d’essere già morto; e non voglio racchiudere quello che sono stato e sarò in pochi caratteri, non ancora."Mitica, direbbe Homer!
aenima
«Hobbit»
Messaggi: 26
MessaggioInviato: Gio 17 Nov 2011 12:42 pm    Oggetto:   

Niente male davvero, inizialmente ero un po' perplessa per l'ambientazione...poi pero' mi ha completamente catturata...e poi il finale/morale ci sta' tutto oggi come oggi!!!complimenti all'autore!
"Quel che è fatto è Fato" Very Happy
Don´t take life too seriously, you will never get out of it alive!
la vecchia strega
«Elder Magistra»
Messaggi: 2738
Località: Nel labirinto della cervicale
MessaggioInviato: Dom 20 Nov 2011 17:34 pm    Oggetto:   

Ottimo climax e ottima risoluzione!
Gli elementi e le caratteristiche del racconto breve sono rispettati naturalmente.

Lo stile è ben studiato, l'autore acculturato!
Well done!
Applausi
Leggo per legittima difesa!
__________
Kull
«Drago»
Messaggi: 535
Località: Pistoia - Cimmeria
MessaggioInviato: Sab 04 Feb 2012 10:17 am    Oggetto:   

Ciao!

Un buon racconto.
Struttura brillante e divertente; stile piacevole, a volte semplificabile.

Personaggio resi bene, con caratteristiche classiche e anche nuove e piacevoli; a parte gli "zombi arrabbiati", passaggio che mi sembra inferiore rispetto al resto.

Ripeto, un buon racconto.
In bocca al lupo per scritti futuri Wink

P.S.: E' curioso vedere come anche in altri racconti brevi fantastici, esempio l'ultimo trofeo RiLL, il fantastico nasca da inquietudini tipiche della società italiana (lavoro, criminalità...)
Juri TNT Villani
"Che io sia dannato se vi darò quartiere o se lo chiederò." Edward Teach

LaBettola
M.T.
«Paladino Guardiano»
Messaggi: 2407
MessaggioInviato: Sab 04 Feb 2012 13:58 pm    Oggetto:   

Kull ha scritto:
E' curioso vedere come anche in altri racconti brevi fantastici, esempio l'ultimo trofeo RiLL, il fantastico nasca da inquietudini tipiche della società italiana (lavoro, criminalità...)


Per me il fantastico è sempre stato un modo per parlare della realtà, quindi non mi stuppisce di chi fa questa scelta; in fondo questo succedeva già nell'antichità, dove a esempio i greci con le storie dei miti e le rappresentazioni teatrali cercavano di far giungere alla comprensione, e quindi all'evoluzione, gli individui.
Purtroppo, a causa di molti fattori, questo spirito è andato perduto, ma non scomparso del tutto, anche se la maggior parte dell'editoria e dei lettori considerano il fantastico un genere di banale e semplice intrattenimento, privo di spessore e profondità, come purtroppo la moda e il commerciale hanno voluto mostrare. Sempre una questione di soldi.
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