La Cerca


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Barbagianni
«Balrog»
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MessaggioInviato: Lun 09 Mag 2011 19:29 pm    Oggetto: La Cerca   

La sezione langue, purtroppo, per cui quando ho scovato questo racconto quasi finito (che mi ero dimenticato esistesse) non ho potuto resistere e gli ho dato gli ultimi ritocchi per esporlo al pubblico ludibrio. Un grazie a Ringstorm per l'ispirazione (perché è veramente da tanto che langue nel folder dei work in progress).


I cespugli spinosi continuavano a graffiargli la faccia, le gambe e le braccia mentre avanzava nel bosco muschioso immerso nell’ombra; dalle chiome degli alberi e dai ciuffi di erba alta provenivano i richiami striduli degli uccelli e i fruscii sinistri di cose striscianti. Lo avevano accompagnato per giorni, ma mai con quella intensità, segno che oramai la sua meta era vicina.
Poco più in là si imbattè nelle ossa ingiallite di un precedente esploratore, sparpagliate e seminascoste dalle radici contorte di un acero dai rami adunchi. Dello sfortunato rimanevano soltanto una manciata di costole, un teschio, brandelli di vestito, una fibbia corrosa e un moncherino di spada arrugginita. Si fermò appena a contemplare lo spettacolo per riprendere fiato, maledicendo nel frattempo la sorte che lo aveva costretto a quel viaggio. Se avesse potuto scegliere ora sarebbe a casa sua, con la sua famiglia, non in un posto dimenticato dagli dei come quello, ma la sua esistenza era legata a doppio filo con un potere oscuro troppo potente per poter pensare di venire meno ai propri giuramenti..
Scrollò il capo e si calcò bene il berretto di tela sulla testa. Se voleva tornare era meglio lasciar perdere certi discorsi, smetterla di piangersi addosso e puntare dritto verso il cuore di una delle foreste più fitte e antiche del continente, uno dei luoghi in cui il potere del Signore del Male era più forte e tangibile.
Il sole non era visibile attraverso il fittissimo fogliame, ma basandosi sulla sua esperienza calcolò che non mancasse poi molto al tramonto e riprese il cammino affrettando il passo, ricordandosi dei racconti degli abitanti del villaggio, pieni di creature terrificanti che cacciavano di notte; a giudicare da alcune tracce che aveva trovato in precedenza, non tutte quelle storie erano frutto della fantasia di villici spaventati.
Poche centinaia di passi più avanti sentì rumore di acqua corrente e il cuore gli si alleggerì quando gli alberi si diradarono e raggiunse il Lago, alimentato nella sua parte più lontana da una grande cascata. Il suo compito però non era ancora terminato, per cui si incamminò guardingo lungo la riva, fino a raggiungere le rovine smangiate dagli elementi di un vecchio molo di pietra.
Poco distante, china sull’acqua, notò una figura femminile che prima, da lontano, non aveva notato e che pareva singhiozzare piano; doveva aver in qualche modo dato voce al suo stupore, perché immediatamente la vide alzarsi con grazia e avvicinarsi a lui, il lungo vestito che pareva scivolare sull’erba senza toccarla realmente. Quando gli fu vicino, gli si mozzò il fiato in gola alla vista di una dama che definire magnifica era riduttivo: aveva una lunga chioma bionda e riccia, acconciata come si usava prima che nascessero i suoi nonni, che incorniciava la mandorla pallida del volto in cui spiccavano i grandi e tristi occhi nocciola e la bocca dalle labbra carnose ma pallide. Sulle sue guance erano chiaramente visibili i segni di un pianto recente.
«Salve straniero» disse lei parlando con una voce soave come un alito di vento primaverile. «Cosa ti porta in questo luogo sperduto?» Stupito davanti a tanta bellezza lui riuscì soltanto a deglutire e lei gli si avvicinò, continuando a parlargli. «Io sono così sola ora che il mio amato è partito in barca...» Sospirò, lanciando uno sguardo alle acque scure e profonde del Lago. «E’ da tanto tempo che lo aspetto qui...così tanto tempo...»
L’altro abbozzò un passo all’indietro, colto da un presentimento. «Ehm...madamigella io...»
«No, non andare...io mi sento...tanto sola...» implorò allungando verso di lui una mano affusolata.
«Sì, però vede, io avrei un compito da svolgere e...»
«E ho...tanto freddo...non vuoi...scaldarmi?» Mano a mano che la donna parlava, la sua voce veniva deformata in un suono gutturale e profondo, mentre la sua mascella si allargava riempiendosi di denti aguzzi e le sue braccia si allungavano in artigli che scattavano nervosamente. La sua pelle ora era violacea e i suoi capelli neri e appiccicosi, come coperti di sangue rappreso.
Già la creatura incombeva su di lui, inarcando la schiena pregustando il sapore della sua carne quando in un attimo di lucidità l’uomo fece appena in tempo a infilare una mano nella bisaccia e ad estrarre una pergamena sigillata con la ceralacca, piazzandola davanti a sè come uno scudo. «Posta!» annunciò con voce squillante.
La creatura fece un balzo indietro, sorpresa. «Posta? Per me?»
«La-dama-del-lago-che-sbrana-i-viandanti-perchè-si-sente-sola?» chiese l’altro nel tono sbrigativo ma professionale che solo i corrieri e i loro simili possiedono.
«Sono io.»
Il postino si schiarì la voce e si sistemò la giacca per ridarsi un tono. «Il Signore del Male la invita ufficialmente al suo tremilacinquecentoventitreesimo compleanno.»
«Ma davvero? Che pensiero carino!» cinguettò quella cosa malvagia, evidentemente contenta.
«Mi mette una firma qui...»
«Ma certo!» esclamò, radiosa, afferrando col suo artiglio la penna che le porgeva e scarabocchiando qualcosa.
Il postino del Signore del Male ringraziò con un inchino e se ne tornò sui suoi passi il più in fretta possibile, sospirando di sollievo. Il suo era proprio un lavoro ingrato, ma qualcuno doveva pur farlo.
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata si segna nome, cognome e indirizzo.

Trolls? Io odio i trolls! - Willow
Yenvel
«Insuperabile Tonno delle Nevi»
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Località: giù al nord
MessaggioInviato: Mar 10 Mag 2011 11:45 am    Oggetto:   

Forte! Tutto mi sarei aspettato, tranne la rivelazione finale... senza scendere nel dettaglio, l'ho letto con piacere, anzi, adesso lo rileggo! Very Happy
Jirel
«Haut-lady» Haut-lady
Messaggi: 4534
Località: milano
MessaggioInviato: Mar 10 Mag 2011 12:16 pm    Oggetto:   

bellissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La paura uccide la mente
Dendarii forever!!!!!
Socio Fondatore Zzott Fun Club

BI forever
Barbagianni
«Balrog»
Messaggi: 1005
MessaggioInviato: Mar 10 Mag 2011 13:32 pm    Oggetto:   

Ma grazie! Mi basisce un po' il fatto che i commenti migliori li ho per i racconti fuori dalle competizioni Laughing ...

...aspettando comunque la tirata d'orecchi di G.C. sulla grammatica (non è che lui sia cattivo, non è colpa sua se sbaglio io Wink )
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G.C.
«Apprendista Mago»
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Località: Rivendell
MessaggioInviato: Mar 10 Mag 2011 14:36 pm    Oggetto:   

Che brutta nomea che mi sono fatto. Rolling Eyes Laughing

devo mettermi in pari con quello di Darklight e poi arrivo.
G.C.
«Apprendista Mago»
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Località: Rivendell
MessaggioInviato: Ven 08 Lug 2011 15:02 pm    Oggetto:   

Letto finalmente, molto carina l'idea e lo svolgimento. Very Happy
Non ti voglio tediare con troppe cose, dico solo che per la tensione del finale hai perso di vista lo svolgimento della storia.
Molte volte l'utilizzo di vocaboli assonanti tra loro stonano un poco
Citazione:
richiami striduli degli uccelli e i fruscii sinistri di cose striscianti.
qui è la fiera delle esse Wink
Alcune volte vale la pena eliminare descrizioni che non hanno frutto e nemmeno contribuiscono a creare il contorno, anzi fanno sorgere dei dubbi al lettore, ad esempio
Citazione:
Poche centinaia di passi più avanti sentì rumore di acqua corrente e il cuore gli si alleggerì quando gli alberi si diradarono e raggiunse il Lago, alimentato nella sua parte più lontana da una grande cascata.

Se la cascata è grande, e lo dici, il rumore si sentirà ben prima dell'acqua corrente, ne convieni? Sorto questo dubbio il rumore della cascata mi ronza in testa di continuo e inficia il resto.
Un appunto ancora
Citazione:
che incorniciava la mandorla pallida del volto in cui spiccavano i grandi e tristi occhi nocciola e la bocca dalle labbra carnose

Mi aspettavo una bocca a noce. Laughing
Per rendere ancora più netto lo stacco occorre rivedere tutta la scena dell'incontro e renderla reale, dovresti descrivere un tuo incontro con una splendida dama e limitare le iperbole, renderebbe molto meglio.

In definitiva un editing volto a snellire e a rendere efficace ogni quadro gioverebbe al tutto. Very Happy

Grazie della lettura.
Jim Knopf
«Hobbit»
Messaggi: 4
MessaggioInviato: Gio 18 Ago 2011 15:56 pm    Oggetto:   

Ciao!
Molto bello, davvero divertente lo scioglimento finale.

Solo alcune cose che leggendo mi pare possano essere migliorate (sono nuovo, mi sono appena iscritto, le note che scrivo non volgiono essere delle critiche, ma spero possano servire ad affinare questo racconto, di per sé già ben scritto):

Citazione:
Se avesse potuto scegliere ora sarebbe a casa sua, con la sua famiglia [...]

Essendo un periodo ipotetico dell'irrealtà userei il condizionale passato nell'apodosi:
Se avesse potuto scegliere ora sarebbe stato a casa sua [...]


Citazione:
[...] e puntare dritto verso il cuore di una delle foreste più fitte e antiche del continente, uno dei luoghi in cui il potere del Signore del Male era più forte e tangibile.

Focalizzarei sull'immagine del personaggio che si trova, ora nel tempo della narrazione, nella foresta:
[...] e puntare dritto verso il cuore di quella foresta, una delle più fitte e antiche del continente, uno dei luoghi in cui il potere del Signore del Male era più forte e tangibile.

Citazione:
Poco distante, china sull’acqua, notò una figura femminile che prima, da lontano, non aveva notato e che pareva singhiozzare piano; doveva aver in qualche modo dato voce al suo stupore, perché immediatamente la vide alzarsi con grazia e avvicinarsi a lui, il lungo vestito che pareva scivolare sull’erba senza toccarla realmente.

Sostituirei 'notò' con 'scorse' per evitare la ripetizione e toglierei il che lasciando solo:
[...] il lungo vestito pareva scivolare sull'erba senza toccarla realmente.


Citazione:
Quando gli fu vicino, gli si mozzò il fiato in gola alla vista di una dama che definire magnifica era riduttivo

Mi pare possa suonare meglio così:
Quando le fu vicino, il fiato gli si mozzò in gola alla vista di quella dama che definire magnifica sarebbe stato riduttivo [...]

Citazione:
Già la creatura incombeva su di lui, inarcando la schiena pregustando il sapore della sua carne quando in un attimo di lucidità l’uomo fece appena in tempo a infilare una mano nella bisaccia e ad estrarre una pergamena sigillata con la ceralacca, piazzandola davanti a sè come uno scudo.

Anche questa la cambierei così:
Già la creatura incombeva su di lui, inarcando la schiena pregustando il sapore della sua carne quando, in un estremo attimo di lucidità, l’uomo infilò la mano nella bisaccia ed estrasse una pergamena sigillata con la ceralacca, piazzandola davanti a sé come uno scudo.

...scusa se sono stato troppo puntiglioso Wink

Ciao e grazie per il bel racconto!
Barbagianni
«Balrog»
Messaggi: 1005
MessaggioInviato: Gio 18 Ago 2011 19:30 pm    Oggetto:   

Allora c'è vita su marte Smile
Grazie del commento, che come al solito mi fa notare come sarebbe stato meglio rileggere una volta in più, o lasciar passare più tempo tra una revisione e l'altra Wink

Però adesso fila a presentarti, che hai un solo messaggio al tuo attivo!
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Jim Knopf
«Hobbit»
Messaggi: 4
MessaggioInviato: Ven 19 Ago 2011 11:04 am    Oggetto:   

Hai ragione scusa Embarassed ...presentazione fatta! Wink
fademaster
«Hobbit»
Messaggi: 18
MessaggioInviato: Lun 23 Gen 2012 8:01 am    Oggetto: boh...   

Non scrivi male, mi piacciono le descrizioni.

Ma non riesco a capire perchè tutti i racconti fantasy da un po' di anni a questa parte inizino in mezzo all'azione con un lui o una lei che si sa che è il protagonista "perchè sì".
Non riesco a leggere un racconto che inizia così: tutto diventa disperso nel nulla (non in senso emotivo, parlo del racconto in generale come filo logico)


e ho trovato questo errore
Se voleva tornare era meglio lasciar perdere certi discorsi,
---se avesse voluto, sarebbe stato meglio---
Barbagianni
«Balrog»
Messaggi: 1005
MessaggioInviato: Mar 24 Gen 2012 18:04 pm    Oggetto:   

I caratteri sono pochi e le presentazioni sono lunghe se non ti chiami simenon (e allora non scrivi di fantastico Wink ).

E se devo dire la verità, è dai tempi di omero che iniziare in medias res va di moda Wink
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Arleen
«Hobbit»
Messaggi: 13
Località: Roma
MessaggioInviato: Ven 13 Apr 2012 0:16 am    Oggetto:   

Molto carino! Divertente e con un finale a sorpresa! Mi è piaciuto!
Barbagianni
«Balrog»
Messaggi: 1005
MessaggioInviato: Sab 14 Apr 2012 0:23 am    Oggetto:   

Grazie. Sono sempre contento quando qualcuno torna a commentare in questa parte del forum Smile
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