Scusate l'antipatia (?) ma nell'articolo c'è un errore: il libro è stato tradotto in italiano, tant'è vero che ce l'ho qui da parte mentre scrivo. Lo ha pubblicato la Salani e la mia copia è stata stamapata a gennaio 2012. Il titolo italiano, non fedele come traduzione ma che rende come adattamento, è "In una notte buia e spaventosa" (tra parentesi, c'è anche il vostro articolo del 26 gennaio che ne parla ed è il motivo per cui l'ho scoperto
). E i fratelli di cui tratta il libro non sono i Grimm, sono Hansel e Gretel.
Bene, puntigliosità a parte, sono davvero contenta dell'annuncio. E' un romanzo brevissimo e puntato molto sulla presenza del narratore (che in questo caso è un punto a favore), ma riesce a unire bene le varie fiabe più o meno conosciute e lo fa senza quel buonismo disneyano stucchevole che se non stravolge gli originali non è contento (scoprire com'era la vera storia di Ercole fu un trauma
). E i psg sono tutti simpatici, o almeno lo sono stati per me.
L'unica incognita sull'adattamento è come renderanno il narratore, perché ci vuole, non sarebbe la stessa storia senza.
Non voglio rompere più di quanto abbia già fatto in apertura, ma tra le righe mi pare che l'articolista abbia il dente piuttosto avvelenato. "signor nessuno", embé? Sembra quasi un insulto.
Senza contare che, imho, ci si sbaglia. Questo libretto riprende le fiabe, vero. E' il suo scopo, avendolo pensato l'autore per i suoi alunni a cui raccontava dei Grimm. Ma c'è più originalità in questo libretto che in un "Libro del destino".
My 2 cents