Caro editore ti odio / 4


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FantasyMagazine
«Balrog»
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MessaggioInviato: Lun 24 Set 2012 1:11 am    Oggetto: Caro editore ti odio / 4   

Caro editore ti odio / 4

Ultima parte del nostro viaggio nel mondo dell'editoria dedicata al prezzo dei libri, alle loro copertine e agli aspiranti scrittori. Le vicende di Brandon Sanderson, George R.R. Martin, Terry Brooks, J.R.R. Tolkien, David Eddings, Robert Jordan e J.K. Rowling.

Leggi l'articolo.
M.T.
«Paladino Guardiano»
Messaggi: 2407
MessaggioInviato: Lun 24 Set 2012 1:11 am    Oggetto: Re: Caro editore ti odio / 4   

La Via dei re è un libro che ho molto apprezzato, sia per la storia, lo stile, sia per il formato e comprendo tutto il lavoro che ci sta dietro. Quello che è più di difficile comprensione è che altri paesi mantenendo lo stesso formato, lo fanno pagare 20 E. I costi di traduzione sono così elevati? Non credo che Sanderson sia uno scrittore di nicchia solo da noi.

Sulla scelta delle copertine c'è da ricordare oltre al formato unico che raccoglie la saga di Gli Eredi di Shannara con il drago in copertina quando di darghi nemmeno l'ombra, della Mondadori c'è la scelta ancor meno professionale di mettere l'Artemide di Favole degli dei di Barbieri come copertina di La Principessa di Landover: una principessa/strega adolescente con i capelli biondi rappresentata da una dea cacciatrice e guerriera con la figura di una donna adulta con i capelli corvini (e nella miglior tradizione di Barbieri con armatura che lascia bell'esposta la schiena).

Che alle case editrici arrivi di tutto è vero e che spesso il testo non è nelle migliori condizioni stilistiche è altrettanto vero; forse si arriva nel momento sbagliato oppure nella collana dell'editore c'è già un autore che ha scritto una storia similare a quella proposta. Essere autocritici non è certo facile, ma nemmeno impossibile e di buone proposte ce ne sono.
Ciò che fa spesso levare le critiche sono certe pubblicazioni di basso livello spacciate come opere di qualità e qua l'editoria dimostra la scarsa considerazione e rispetto dei lettori, visto le proposte avute negli anni passati come Unika, Gli Eroi del Crepuscolo, Cytael, La Saga di Amon, Bryan di Boscoquieto: davvero non c'erano migliori proposte da prendere in considerazione? Difficile da credere. Infatti, il modus operandi avuto, ha rivelato, insieme a molti articoli sui giornali nazionali, come il genere fantastico fosse "robetta per mero intrattenimento di bambini e adolescenti, poco impegnativo". Un modo di fare che non ha dato frutti, dato che già diversi editori stanno "abbandonando" gli scrittori esordienti per ripubblicare autori del passato (come fa Fanucci): le case editrici sono imprese, non onlus e cercano profitto. E il pubblico sta dimostrando che la strada intrapresa fino a poco fa non è più di suo gradimento e pertanto non ha futuro.
Negróre
«dannatamente umano»
Messaggi: 2562
MessaggioInviato: Lun 24 Set 2012 9:04 am    Oggetto:   

Le copertine in Italia sono un insulto. Punto e basta.
E sono l'esatta misura della distanza tra l'editoria italiana e quella non solo d'oltreoceano o d'oltremanica, ma anche d'oltralpe e spagnola. In Italia gli editori, in buona parte, sono dei caproni.
Un sorriso, Andrea
Cecilia
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Lun 24 Set 2012 10:30 am    Oggetto:   

Intervengo sulle copertine/titoli.
Dall'articolo si capisce che quella di metterle a muzzo non è una stortura recente e non è solo un problema italiano. Bene, mi fa piacere (si fa per dire). Ma, a me, all'atto pratico di acquistare un libro, cosa me ne dovrebbe importare?
Non è che perché "si fa così da tanto e non solo in Italia" allora ok, continuiamo pure a farlo.
Faccio un esempio recentissimo, con un autore non famosissimo che amo e che in Italia è pressoché sconosciuto: Jasper Fforde. Da noi sono arrivate due sue serie, Thursday Next per Marcos y Marcos (serie stallata a 4 su 6...) e The last dragonslayer, la più recente, per Mondadori.
Sono "grata", se il termine non è esagerato, alla Mondadori per aver tradotto i due libri della serie in fretta, con solo un anno o poco più uno dall'altro. MA. Vorrei sapere qual'è il senso di usare un titolo che, per il primo libro, stravolge l'originale e, per il secondo, non c'entra nulla con quello originale oltre a essere fastidiosamente banale (quando in Fforde di banalità ce n'è ben poca).La copertina del primo, pur se banale e fuorviante -mi aveva inizialmente tenuta lontana dal libro- aveva un senso. Ma quella del secondo? Uguale nell'impostazione, certo, così almeno l'estetica dei due volumi è gradevole. Ma perché metterci un drago quando in tutto il libro i due draghi sono nominati in una frase e una nota a piè di pagina?
Bah. Non lo capisco e non capirò mai.

Infine, il ragionamento
Citazione:
anche se hai deturpato il libro che a me piaceva tanto me lo hai fatto conoscere quindi ti chiedo solo

non potrà funzionare ancora a lungo, non se sempre più gente riuscirà ad arrivare all'originale- Con me per esempio non funzionerà più. Se in italiano 1. i libri inglesi vengono storpiati in vario modo 2. i romanzi/Light Novel giapponesi (Jpop, portami F/Zero T.T) non vengono tradotti, io me li cerco in originale o in traduzione inglese -amatoriale per i jappi- e le CE italiane i miei soldi non li vedranno più. Così, magari, e lo dico credendoci poco, magari smetteranno di adagiarsi sugli allori perchè tanto "la gente compra lo stesso".
M.T.
«Paladino Guardiano»
Messaggi: 2407
MessaggioInviato: Lun 24 Set 2012 12:29 pm    Oggetto:   

Cecilia ha scritto:
Ma perché metterci un drago quando in tutto il libro i due draghi sono nominati in una frase e una nota a piè di pagina?
Bah. Non lo capisco e non capirò mai.


A parte il discorso già fatto sulla considerazione che viene data ai lettori di fantasy (che possono rifirargli di tutto perché tanto non riescono ad accorgersi di simili dettagli, visto che devono avere un'intelligenza limitata), c'è la convinzione che mettendo un drago o un'altra figura emblematica del fantastico (elfo,nano, mago, cavaliere con spada magica) s'attiri subito l'attenzione dell'utente a cui piace il genere e lo si spinga pertanto a comprare, affascinato dal disegno in copertina. Come se uno non si soffermi ad aprire il libro e a vedere com'è lo stile e la tipologia di storia (e purtroppo c'è anche chi è così, che si fa condizionare dal battage pubblicitario e da "gli altri dicono").
Martina
«Nazgul»
Messaggi: 400
MessaggioInviato: Gio 11 Ott 2012 11:28 am    Oggetto:   

Mi scuso per il ritardo, ma le cose da fare sono troppe e il mio tempo troppo poco.

Citazione:
La Via dei re è un libro che ho molto apprezzato, sia per la storia, lo stile, sia per il formato e comprendo tutto il lavoro che ci sta dietro. Quello che è più di difficile comprensione è che altri paesi mantenendo lo stesso formato, lo fanno pagare 20 E. I costi di traduzione sono così elevati? Non credo che Sanderson sia uno scrittore di nicchia solo da noi.


Non conosco il mercato degli altri paesi, conosco un po' quello italiano. Sanderson è un autore di nicchia. La via dei re non ha venduto la metà delle copie che ha venduto La paura del saggio di Rothfuss, disponibile a 19,90 euro. Fanucci ha guadagnato di più con il libro che costava meno. E avrà venduto forse un terzo delle copie rispetto a Il sangue degli elfi di Andrzej Sapkowski, che costa 18,00 euro ed è lungo meno di 400 pagine. Né il libro di Rothfuss né quello di Sanderson sono illustrati.
Per chi ha acquistato il libro la spesa era alta, non lo sto negando, ma rispetto agli altri libri non era un prezzo tanto assurto. E, ripeto, se si pagano cifre alte per un concerto o una partita di calcio, eventi che durano un paio d'ore, perché il prezzo di un libro sembra tanto assurdo?



Citazione:
Ciò che fa spesso levare le critiche sono certe pubblicazioni di basso livello spacciate come opere di qualità e qua l'editoria dimostra la scarsa considerazione e rispetto dei lettori, visto le proposte avute negli anni passati come Unika, Gli Eroi del Crepuscolo, Cytael, La Saga di Amon, Bryan di Boscoquieto: davvero non c'erano migliori proposte da prendere in considerazione? Difficile da credere.


Ma tu credi all'editore quando ti dice che il suo libro è bellissimo? Nessun editore pubblica libri brutti, tutti i detersivi lavano più bianco di quello della concorrenza e tutte le macchine usate sono in perfette condizioni. Si chiama pubblicità, chi vuole vendere elogia sempre il suo prodotto. Invece di basarti su quello che dice l'editore parla con i tuoi amici, con altri appassionati nei forum, leggi un paio di pagine (non tutto il libro) in libreria prima di decidere se acquistare il libro. Fatti un'idea prima di spendere i tuoi soldi. Ogni tanto prenderai lo stesso la fregatura, capita a tutti, ma saranno molto meno.
E se vogliamo che i giornali non specializzati ci prendano sul serio dobbiamo noi per primi dimostrarci seri. Scriviamo articoli capaci di mostrare la profondità del genere e mostriamo le operazioni commerciali per quello che sono, pure operazioni commerciali.
Alcuni dei libri da te citati sono stati pubblicati solo perché i loro autori erano giovani e gli editori dopo aver visto il successo di Eragon hanno cercato di agganciare i ragazzini proponendogli opere di coetanei. E ora, dopo il successo delle sgrammaticata James, gli editori si sono lanciati sulla narrativa erotica. Continuano a fare altro, ma una parte della loro produzione prova a seguire il filone che vende. Se poi va male, investire su un esordiente minorenne non è una gran spesa.
L'editore ci marcia, e magari il ragazzino fa acquisti incauti. I lettori esperti però dovrebbero essere capaci di valutare meglio le opere, e pensarci prima di acquistare qualsiasi cosa.


Citazione:
Un modo di fare che non ha dato frutti, dato che già diversi editori stanno "abbandonando" gli scrittori esordienti per ripubblicare autori del passato (come fa Fanucci)


Fanucci sta ripubblicando importanti autori del passato, ma non si può vivere solo di quello. L'unica autrice fantasy italiana che a me piace davvero è Silvana De Mari, anche se è ovvio che non ho letto tutti. Però la preclusione agli esordienti perché alcuni si sono rivelati degli autori mediocri significherebbe non pubblicare più novità, e questa non mi pare un'ottima strategia.
Possiamo pensare quello che vogliamo delle capacità narrative di Ghirardi e Stazzulla, ma se sono arrivati al terzo libro (sì, deve uscire un terzo romanzo della Strazzulla) significa che gli editori qualcosa hanno guadagnato e che quindi per loro pubblicarli ha avuto senso. Non sono diventati autori da best sellers, ma le case editrici vivono anche su editori medi che vendono qualche migliaio di copie, come hanno fatto loro.
Esistono autori più bravi ancora inediti? Mi sembra seriamente probabile. Magari sono stati sfortunati e sono finiti sul tavolo sbagliato, o sul tavolo giusto al momento sbagliato. Ho citato la Rowling rifiutata da diversi agenti ed editori prima del successo. E Martin dopo l'insuccesso commerciale (e non di critica) del suo quarto romanzo, The Armageddon Rag, si è visto rifiutare l'opera successiva da tutti gli editori ed è dovuto diventare sceneggiatore per vivere. Ora quello che avrebbe dovuto essere il quinto romanzo è in vendita incompiuto. Non fa piacere vedersi rifiutare la propria opera quando si è convinti della sua validità, e spesso gli editori commettono degli errori, ma questi e altri casi di cui ho letto in passato dimostrano come anche gli esperti possono sbagliare nella valutazione di un testo. Nessuna congiura, solo errori umani.


Citazione:
Le copertine in Italia sono un insulto. Punto e basta.
E sono l'esatta misura della distanza tra l'editoria italiana e quella non solo d'oltreoceano o d'oltremanica, ma anche d'oltralpe e spagnola. In Italia gli editori, in buona parte, sono dei caproni.


Grazie per l'approfondito e interessante commento Andrea. Non ti viene il dubbio che reazioni così siano un pelino troppo rigide? Esistono copertine orribili, e errate, anche all'estero. Quelle francesi di Harry Potter, tanto per non fare nomi, secondo me sono orribili. Ed esistono copertine belle anche in Italia, e non solo quando vendono comprate le copertine originali, come talvolta avviene.
Non è che, nel definire caproni la maggior parte degli editori, stai un po' generalizzando magari perché tu hai il dente avvelenato? Io non so che trattamento abbiano riservato a te e alle tue opere, non lavoro alla Nord o in nessun'altra casa editrice. Però ho letto il quarto romanzo che hai pubblicato e per la maggior parte del tempo mi sono annoiata, il che significa che non sono mai andata a cercare i tre precedenti per leggerli. Certamente l'editore non li ha pubblicizzati e non ha fatto del suo meglio per venderli, li ha pubblicati e basta, ma anche nel caso di autori poco conosciuti quando mi sono piaciuto sono andata a fare ricerche per conto mio e in alcuni casi ho comprato l'opera omnia. Se il marketing su un libro è importante, è importante anche il libro stesso.

Citazione:
Ma, a me, all'atto pratico di acquistare un libro, cosa me ne dovrebbe importare?
Non è che perché "si fa così da tanto e non solo in Italia" allora ok, continuiamo pure a farlo.


Ho segnalato la cosa perché detesto tutto il piagnisteo sugli editori italiani che fanno schifo. I discorsi generici non vanno bene, e se c'è qualcosa che non va bisogna dirlo chiaramente. Il problema non è recente e non è solo italiano, come hai notato. Si può subire passivamente o si può scrivere alle case editrici segnalandoglielo. Se abbastanza persone scrivono magari qualcosa cambia. Non verranno rifatti i libri vecchi, ma forse i futuri saranno migliori.

Citazione:
il ragionamento
Citazione:
anche se hai deturpato il libro che a me piaceva tanto me lo hai fatto conoscere quindi ti chiedo solo


non potrà funzionare ancora a lungo, non se sempre più gente riuscirà ad arrivare all'originale


Probabilmente mi prenderete per folle. Io ho acquistato e letto A Dance with Dragons, la cosa è evidente perché l'ho anche recensito. Ora sto comprando le edizioni rilegate Mondadori. E ho sia in edizione originale che in traduzione italiana gli ultimi due romanzi della Ruota del Tempo, e lo stesso farò anche con il prossimo. Perché? Perché per scrivere gli articoli senza subire spoiler ho bisogno di leggere i libri subito, appena pubblicati in inglese, ma in inglese fatico mentre in italiano mi diverto molto di più. E quindi è l'edizione italiana quella che rileggo, al massimo, se ho un dubbio, faccio un confronto fra le due edizioni. Gli editori italiani non mi hanno persa come acquirente e non mi perderanno mai, anche se ormai ho letto in originale oltre 20 libri.
Non tutti imparano l'inglese, e anche chi lo conosce magari non ha voglia di fare il necessario sforzo di comprensione, visto che non tutti lo conoscono benissimo. Certo, spero che gli editori migliorino le loro traduzioni, se le ho segnalate qui e sul mio blog e se anche gli altri continuano a segnalarle è perché vorremmo vedere dei miglioramenti. Ma, a meno che la situazione non peggiori, non mi vedrete mai sparare a zero su un editore. Indicherò problemi, ma sempre con lo stesso tono che sto usando ora.


Ultima modifica di Martina il Gio 11 Ott 2012 13:11 pm, modificato 1 volta in totale
Negróre
«dannatamente umano»
Messaggi: 2562
MessaggioInviato: Gio 11 Ott 2012 12:09 pm    Oggetto:   

Martina ha scritto:
Grazie per l'approfondito e interessante commento Andrea.

Non colgo l'ironia. C'è poco da approfondire. Da sempre mi nutro delle illustrazioni degli autori ispirate ai romanzi: in Italia il livello è infimo nella *stragrande maggioranza dei casi* (parlo di fantasy, dato che questo è il genere qui trattato).
Una cosa come quella che fa Armenia, prendendo vecchie copertine e facendo un bricolage, utilizzando poi Photoshop come lo utilizzerebbe una persona che lo usa da una settimana, be', sono semplicemente inaccettabili.

Il fatto che anche all'estero ci siano brutte copertine non vedo come cambi la situazione in Italia: qui le brutte formano una percentuale schiacciante dell'insieme. E siccome ho anche vissuto il modo in cui vengono scelte le copertine sulla mia pelle, è meglio che non aggiunga altro. È, semplicemente, assai poco professionale (i più diplomatici di me direbbero "comodo"), oltreché poco rispettoso nei confronti dei lettori che tirano fuori i soldini.
Ti sembra tranciante? Be', potevo analizzare meglio e diventare davvero sgradevole. Non mi va, quindi passo. Wink

Edit: aggiungo una sola cosa, così forse capirai perché il tema mi rende tranciante. La cosa peggiore di quest'aspetto è che ci sono fior fiore di illustratori giovani che accetterebbero anche di lavorare gratis, pur di farsi un nome dipingendo le copertine per case editrici che hanno tiratura/distribuzione nazionale. Quindi bando alle carezze, gli editori su questo tema andrebbero presi a schiaffi. Sono semplicemente o inadeguati alla professione che si sono scelti o troppo sciatti di natura e svogliati: con un po' di buona volontà produrrebbero romanzi decisamente più accattivanti (evidentemente non gli interessa vendere; strano) e non dovrebbero star lì a controllare il bilancio per non finire sul lastrico.
Guarda caso i migliori esempi positivi vengono da case editrici piccolissime. Come mai?

Ah, naturalmente non capisco nemmeno cosa c'entri il fatto che ti sei annoiata col mio ultimo romanzo (e i primi tre non c'entrano nulla col quarto; in ogni caso sono peggiori del quarto, quindi hai fatto bene).
Il "dente avvelenato" è stato estratto un bel po' di anni fa, Martina. E sarebbe più maturo se tentassi di non essere dietrologa e osservassi, con tanto di comparazione, ciò che avviene all'estero (con le copertine) e ciò che avviene in Italia. Se non vedi la differenza abissale (anche con la Francia, frega poco che Harry Potter avesse brutte copertine - e non è che quelle italiane fossero questo capolavoro, eh!), il problema non è mio.
Un sorriso, Andrea
Martina
«Nazgul»
Messaggi: 400
MessaggioInviato: Gio 11 Ott 2012 13:10 pm    Oggetto:   

Citazione:
Non colgo l'ironia. C'è poco da approfondire.

Eppure adesso ti sei spiegato meglio. Se entri in una discussione solo per insultare qualcuno (non me, non è un fatto personale e lo vedo benissimo) puoi aspettarti che non tutti apprezzino ciò che scrivi. Se poi critichi le copertine di Armenia come hai appena fatto è un altro discorso, quello sì che è un commento sensato e anche interessante.
C'è modo e modo di fare i commenti, a volte tu entri come uno schiacciasassi e finisci per spiegarti molto peggio di come sei capace di fare quando hai voglia di farlo.
Comunque non ho detto che le copertine sono belle, ho detto che non è solo un problema italiano. Non sto nascondendo una realtà, sto dicendo che non dobbiamo fare le vittime perché qui, per usare un termine tuo, sono tutti caproni e all'estero va tutto bene.

Citazione:
non capisco nemmeno cosa c'entri il fatto che ti sei annoiata col mio ultimo romanzo (e i primi tre non c'entrano nulla col quarto; in ogni caso sono peggiori del quarto, quindi hai fatto bene).


Era semplicemente per dire che a volte i libri non vendono non perché non sia stato fatto marketing ma perché non sono stati apprezzati. Se il tuo romanzo mi fosse piaciuto puoi stare certo che avrei cercato i precedenti. Tutto qui.
Negróre
«dannatamente umano»
Messaggi: 2562
MessaggioInviato: Gio 11 Ott 2012 13:26 pm    Oggetto:   

Martina ha scritto:
Era semplicemente per dire che a volte i libri non vendono non perché non sia stato fatto marketing ma perché non sono stati apprezzati. Se il tuo romanzo mi fosse piaciuto puoi stare certo che avrei cercato i precedenti. Tutto qui.

Capisco. Quanto dici è certo: non è soltanto la copertina che fa vendere, ma sai anche tu che ha la sua porca importanza (purtroppo).

Capisco la tua puntualizzazione e probabilmente hai ragione, ma io non intervengo in questo forum come se ogni volta dovessi spiegare al resto del mondo che ho ragione. Sarebbe piuttosto presuntuoso. Vedila così, quel mio commento erano i "my two cents". Mi sono schierato, contro la maggior parte degli editori circa il tema "copertine". E non me ne pento. (Oltre tutto a me non è andata nemmeno così male, ma se avessero scelto l'illustrazione che mi aveva preparato Alberto Dal Lago ora nutrirei almeno un po' di speranza. Era bellissima, coerente col contenuto e di certo avrebbe reso il libro più visibile. Che questo non avrebbe aiutato la noia che impregnava la mia storia a evaporare è certo, ma almeno oggi potrei guardare all'oggetto con un certo affetto in più. A me non interessa più, è un fatto troppo vecchio - si parla del 2004/2005 - ma sono e resto un lettore, e certe porcate italiane sono inguardabili e, ciò che è peggio, inavvicinabili.)

In ogni caso, sempre prendendo ad esempio Steven Erikson e le copertine dell'Armenia, ti faccio una panoramica della situazione negli altri Paesi. (E non scelgo Erikson perché adoro la sua saga, bensì perché è un autore importante e vende parecchio ed è tradotto parecchio: se trattiamo così quelli buoni, figuriamoci gli altri...) Giudica tu.

(Naturalmente credo tu sia già a conoscenza di queste copertine: faccio una breve panoramica per chi ancora non si sia accorto di quanto *caproni* siamo in Italia.)

Inghilterra:
http://www.amazon.fr/Gardens-The-Moon-Steven-Erikson/dp/0765348780/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1349953395&sr=8-1

Stati Uniti:
http://www.amazon.fr/gp/product/images/B002KYHZLQ/ref=dp_image_0?ie=UTF8&n=672108031&s=digital-text

Germania:
http://www.amazon.de/gp/product/images/3442249325/ref=dp_otherviews_z_0?ie=UTF8&img=0&s=books

Francia:
http://www.amazon.fr/gp/product/images/2702137784/ref=dp_image_0?ie=UTF8&n=301061&s=books

Spagna:
http://www.amazon.es/Los-jardines-Luna-Solaris-Ficcion/dp/8498005094/ref=sr_1_5?ie=UTF8&qid=1349953933&sr=8-5

Italia:
http://www.amazon.it/gp/product/images/8834416805/ref=dp_image_0?ie=UTF8&n=411663031&s=books

Buon pro vi faccia! Wink
Un sorriso, Andrea
Marina
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MessaggioInviato: Ven 12 Ott 2012 11:41 am    Oggetto:   

Cecilia ha scritto:

non potrà funzionare ancora a lungo, non se sempre più gente riuscirà ad arrivare all'originale- .



se la solfa non cambia - e non mi pare che ne abbia l'intenzione - con la preparazione che danno le ns scuole è una pia illusione Cecilia. chi legge in originale continuerà a essere un'elite ancora per molto tempo...
Jirel
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MessaggioInviato: Ven 12 Ott 2012 12:13 pm    Oggetto:   

Marina ha scritto:
Cecilia ha scritto:

non potrà funzionare ancora a lungo, non se sempre più gente riuscirà ad arrivare all'originale- .



se la solfa non cambia - e non mi pare che ne abbia l'intenzione - con la preparazione che danno le ns scuole è una pia illusione Cecilia. chi legge in originale continuerà a essere un'elite ancora per molto tempo...


e comunque c'è sempre il piacere e la voglia di leggere nella propria lingua...
(pure io spesso prendo entrambe le versioni, ma preferisco quella italiana)
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thyangel83
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MessaggioInviato: Lun 15 Ott 2012 22:10 pm    Oggetto:   

Martina mi piace per i suoi articoli sempre molto approfonditi e puntuali. E le sue risposte non sono da meno.

Solo un paio di considerazioni, la prima ancora sul tema copertine, la seconda sulla possibilità di pubblicare in Italia.

1) Non è proprio una mia abitudine, ma mi pare che quando vado in una libreria che vende libri in lingua originale in fondo le copertine che vedo non siano un granché.
Che le copertine in Italia non rispecchino spesso il contenuto del libro, è un triste dato di fatto. E' una scialba operazione di marketing. Ma viene effettuata solo qui?

2) Il mercato editoriale pare saturo. Tuttavia, non mi sembra impossibile pubblicare in Italia; non dico al primo tentativo, ma forse al secondo o al terzo libro che si propone una casa editrice - magari piccola... - la si trova. Certo che - come sottolinea Martina - anche io sono rimasto basito leggendo dei commenti online di aspiranti autori che supponevano che una casa editrice dovesse premiare la loro "brillante idea", anche se sgrammaticata. Ché tanto era compito della casa editrice riscrivere il testo. Assurdo! Uno scrittore che manco sa scrivere, ma che razza di scrittore è?? E poi il puntuale infrangere ogni regola di buona presentazione dei propri testi, in modo tale da infognare qualsiasi casa editrice di qualsiasi razza di manoscritto più o meno strampalato, disordinato e senza minima presentazione. Concordo con la CIESSE Edizioni, che ha un complicato meccanismo di candidatura dei manoscritti. Almeno i perditempo lasciano stare da subito.
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Martina
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MessaggioInviato: Mar 16 Ott 2012 12:17 pm    Oggetto:   

Citazione:
Martina mi piace per i suoi articoli sempre molto approfonditi e puntuali. E le sue risposte non sono da meno.


Grazie. Io scrivo perché mi piace farlo, e riconosco che forse mi sono buttata sulla scrittura giornalistica perché non ho talento narrativo, comunque quando scrivo cerco sempre di farmi capire e di rendere interessanti gli argomenti che tratto.
I commenti secondo me servono per intavolare discussioni se se ne ha voglia (anche se spesso purtroppo non ne ho il tempo e lascio perdere per quel solo motivo) ma anche per chiarire qualcosa che magari non ho spiegato bene. Nella nostra testa è tutto limpido e chiaro, non è detto che la stessa chiarezza la trovino i lettori. E magari a volte i lettori mi fanno notare cose alle quali io in partenza non avevo pensato. Non pretendo di sapere tutto, finché si è tra persone ragionevoli ci si può arricchire vicendevolmente.
Non ho nessun problema nemmeno con chi la pensa in modo diverso da me, quello che mi danno fastidio sono, quando capita di incontrarli, la presunzione di essere sempre nel giusto senza provare a capire le ragioni degli altri e la maleducazione.
Ci sono cose molto più serie per cui arrabbiarsi che le opere fantasy, e mi piacerebbe che più persone se ne rendessero conto.
Negróre
«dannatamente umano»
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MessaggioInviato: Mar 16 Ott 2012 15:25 pm    Oggetto:   

Martina ha scritto:
Ci sono cose molto più serie per cui arrabbiarsi che le opere fantasy, e mi piacerebbe che più persone se ne rendessero conto.

Sante parole, amen.
Un sorriso, Andrea
thyangel83
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MessaggioInviato: Mar 16 Ott 2012 22:07 pm    Oggetto:   

@ Martina

Sottoscrivo pienamente.
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