L'esecuzione


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Autore Messaggio
Ludwig von Drake
«Hobbit»
Messaggi: 35
MessaggioInviato: Dom 10 Feb 2013 22:56 pm    Oggetto:   

CDuMbledore ha scritto:
C'è il correttore automatico di parolacce, inser ito dopo avvenimenti molto spiacevole avvenuti in passato. Nonè contro di te, ci mancherebbe.


Permettimi un suggerimento da neofita di questo forum ma non dei forum in genere, molto meglio sostituire le parolacce con degli asterischi...

ammicca
CDuMbledore
«Modessa» Modessa
Messaggi: 14737
MessaggioInviato: Lun 11 Feb 2013 1:53 am    Oggetto:   

Per l'ambito racconti lo capisco perfettamente, e in effetti è un caso a cui non avevamo pensato.

Mi consulto con gli altri, non vi prometto nulla, ma vediamo che si può fare.
Wink
(searching for)
thyangel83
«Gollum»
Messaggi: 729
Località: Ovunque
MessaggioInviato: Lun 11 Feb 2013 9:26 am    Oggetto:   

Thx Modessa!

Dopo aver ingaggiato una quantomeno stupida discussione sul writers magazine, è bello vedere che qui c'è anche chi sa usare la testa.

(Ahimé, il mio vizio di voler rispondere anche ai commenti più stupidi e perversi! Quando mai me lo toglierò? Dovrei proprio imparare a dire: "non ti curar di lor, ma guarda e passa!")
If you don't see me, don't think that I am not behind you...

Mio blog personale: www.onwriting.eu
Facebook: https://www.facebook.com/l.calanchini?ref=hl
Sito web professionale: www.kosmos-group.it
Reginald Graham
«Lo Stolto»
Messaggi: 1105
MessaggioInviato: Lun 11 Feb 2013 10:49 am    Oggetto:   

Ben detto! Inoltre il caso del cacio è risolto. Mi incuriosiva molto Smile
Manex
«Apprendista Stregone»
Messaggi: 1309
Località: Milano
MessaggioInviato: Lun 11 Feb 2013 12:52 pm    Oggetto:   

Sinceramente mi dispiace che il giusto paghi per il peccatore.
Non posso escludere il filtro dalla sola sezione racconti, pertanto suggerirei di usare quelle parole semi-onomatopeiche che si usano nei fumetti, oppure in stile password.
Non so... ca**o oppure c0gl0n3.
Come avrete visto nel pubblicare racconti non siamo limitati da censure preventive, ma la necessità di mettere in ridicolo comportamenti inurbani in passato mi ha costretto a una decisione presa a malincuore.

Ciao
ema
Ciao
Emanuele Manco
www.emanuelemanco.it
Ludwig von Drake
«Hobbit»
Messaggi: 35
MessaggioInviato: Sab 20 Lug 2013 11:07 am    Oggetto:   

Confusamente, il sole si specchiava nelle acque del mare d’inverno. Il negro aveva gli occhi socchiusi per i riflessi, ma non smetteva di osservare l’orizzonte.



Le gambe mi dolevano, eravamo lì da qualche ora ormai e non era successo nulla.



«Sta per arrivare» ripeté per l’ennesima volta a sé stesso, senza degnarsi ancora di rivolgermi la parola.



Magari è semplicemente impazzito e io sono un folle che segue un matto, fu il dubbio che mi assalì svariate volte da quel giorno.



Non che fosse spiacevole stare lì, in un altro momento avrei anche apprezzato la poeticità del momento: i piedi scalzi sulla fredda sabbia bagnata, le nuvole minacciose ma lontane, i gabbiani intenti a percorrere le loro parabole e il mio desiderio di essere trascinato via da qualche onda.



«Sta per arrivare» disse nuovamente e fu allora che lo vidi.

Qualcosa stava davvero venendo, un puntino che andava trasformandosi in una piccola imbarcazione a remi.



Come faceva a saperlo? Non lo so. É più di un decennio che tento di convincermi che doveva avere qualche informatore, ma una voce interna mi tortura rispondendomi che ci sono più cose in cielo e in terra di quante la mia mente ne possa immaginare. Se così fosse, come posso perdonarmi?



Man mano che si avvicinava, la figura si faceva più chiara. Un uomo non troppo grosso remava stancamente ma con ritmo costante. Continuò fino ad arrivare alla secca; fermatosi, ci fissò incredulo, quindi i suoi occhi si chiusero e perse i sensi.



«Forse non è ancora pronto» disse scuotendo il capo bruno.



Mi avvicinai alla barca per vedere il navigatore da vicino. Non sapevo per cosa dovesse essere pronto, ma le sue labbra spaccate come l’argilla al sole mi dicevano che aveva bisogno di aiuto.



Gli passai un braccio intorno al corpo e tentai di tirarlo su, ma era troppo pesante per me. «Dammi una mano!»



Non se lo fece ripetere due volte, entrò in acqua e lo prese in braccio come fosse un neonato.



Ero convinto che lo avrebbe portato in spiaggia, invece vidi che andava in direzione opposta. Adagiò il corpo in mare e gli affondo' la testa.



È decisamente fuori di testa, mi dissi guardandolo allibito, senza sapere che non era ancora venuto il peggio.



Lo svenuto si era evidentemente risvegliato e il suo corpo si dibatteva orribilmente. L’altro lo teneva con la testa sotto senza fare alcuno sforzo. Aggrottai la fronte, sentendomi fisicamente male per quella scena tremenda, ma non feci nulla, ero come incatenato da corde invisibili.

Quando il corpo smise di dibattersi quel possente uomo che qualche ora prima avrebbe dovuto essere decapitato lo portò in spiaggia.



Caddi in ginocchio, vomitando e voltandomi lo vidi accovacciarsi.



Dicevo che il peggio non era ancora venuto e così era. Baciò le secche labbra senza vita. Poi alzò il volto e gli diede due pugni all’altezza del petto.

Era finita lì?

No.

Lo baciò di nuovo e a lungo per poi colpirlo e poi baciarlo e colpirlo e… baciarlo ancora. Le sue labbra erano attaccate a quelle dell’altro più di quanto avessi mai visto le labbra di un uomo unite a quelle di una donna.



Quell’ultimo bacio era più lungo degli altri, sembrava un bacio d’addio o uno di quelli che gli amanti si scambiano dopo essersi persi di vista per troppo tempo. Ad un tratto, il corpo inerme prese ad agitarsi. Le bocche si staccarono e vidi quello che credevo essere un cadavere vomitare tutta l’acqua che aveva in corpo.



«Bagnagli il volto e fallo bere qualche goccia dalla tua borraccia» mi ordinò. Lo feci e, mentre lo facevo, i due si fissavano.



Fu allora che pronunciò quelle parole che non dimenticherò mai. «Chi muore e rinasce dall'acqua, vivrà per sempre nello spirito. Tu non lo sai ancora, ma il tuo nome sarà Linfa e nutrirai la mia missione».



L’altro richiuse gli occhi, sorridendo.
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