Salve, continuo con l'escursione nei vecchi numeri di Effemme: questa volta commenterò la seconda uscita.
Il protagonista dell'almanacco è un nome conosciuto da tutti gli amanti del fantasy:
Terry Brooks. Insieme agli Harry Potter, questo autore mi ha introdotto una decina di anni fa nel fantastico mondo del nostro genere preferito. Conservo ancora un bellissimo ricordo della lettura delle sue avventure, ma nel corso degli anni ho smesso di leggerlo. L'ultima saga che ho letto è stata "La Genesi di Shannara". Da allora ho scoperto il mondo dei libri in inglese e Terry è per me passato in secondo piano. Diciamocelo francamente: è troppo ripetitivo. Lo ringrazierò per sempre per le ore che mi ha fatto viaggiare nelle Quattro Terre, ma ormai è stato superato.
Gli articoli dedicati a Brooks sono ancora una volta ottimi. Alla brava Martina questa volta si aggiungono Donati, Paura e Manco. Un eccellente quartetto che ci fornisce tutte le principali informazione sugli scritti di Terry Brooks senza scadere nello spoiler. Molto interessante l'articolo su Landover, prima o poi devo recuperare questi libri.
Bellissimo l'articolo di Bacelli e Volpino sui GDR fantasy da tavolo.
E' stata una sorpresa l'articolo con cui avete creato un mini librogame. Questo genere di avventure si è quasi estinto negli ultimi anni, ed è un peccato. Ho trovato un sito di appassionati italiano e ho scoperto che qualcosa si può ancora reperire nel mercato dell'usato, specialmente in inglese. Se avessi più tempo libero inizierei a giocarli. Mai dire mai!
Per la parte dedicata ai racconti, l'esordio è affidato a Pat Cadigan, con un racconto su vampiri con seri problemi esistenziali. Ottima variazione su di un genere ampiamente abusato.
Su tutti volevo segnalare "L'ultimo giorno" di Eleonora Rossetti. Il racconto non è il massimo dell'originalità , ma posso assicurare che la scrittrice ha talento da vendere. Molto più della pur brillante Pat Cadigan, se il suo racconto è indicativo della sua forma di scrittura.
Avete notizie di altri scritti della Rossetti?
"Sogni" di Cometto è terribile. Di solito odio gli scritti in cui i sogni assumono una notevole rilevanza, ma questo non l'ho proprio sopportato. Senza offesa, ma non fa per me.
Il racconto di Simone Conti invece è breve, ma intenso
Passando nuovamente agli articoli, ottimo quello sul Med Fantasy della Donati. Avendo letto i libri di Fabrizio Valenza posso assicurare che per questo sotto-genere ci sono speranze di vederlo fiorire in futuro.
Nuovamente interessante l'approfondimento su di un autore praticamente sconosciuto, nonostante in questo caso abbia firmato un libro famossisimo, Peter Pan.
Complimenti per il secondo numero!