Ah ok, quindi Heroes viene dopo. Ok, vedo se trovo il primo volume.

finito di leggere "Il Richiamo delle Spade" per fortuna il secondo volume esce tra pochi giorni altrimenti andavo in crisi d'astinenza

una domanda per chi ha letto gia tutta la trilogia:

La Prima legge è una trilogia auto conclusiva oppure dobbiamo aspettarci qualche altra cosa?

lo chiedo perchè avendo gia letto Heroes, che mi confermate cronologicamente posto alla fine de La Prima Legge, ho come l'impressione che non tutte le domande troveranno una risposta... sbaglio?

La trilogia è autoconclusiva. Che poi si scriverà altro su quel mondo è una possibilità: in fondo, sempre di quel mondo ha scritto The Heroes e Best Served Cold, quindi le strade sono aperte per scoprire altre parti di quanto creato da Abercrombie.

Non ricordo se l'ho chiesto, ma le storie di Abercrombie sono fantasy realistici come quelle di Martin?

sì, vai a rileggere i tuoi post in consigli di lettura

Ho preso (e letto abbastanza velocemente) Il Richiamo delle Spade, perchè cercavo alternative, possibilmente buone, a Martin prima di raggiungere le uscite originali e dovermi fermare per anni tra un libro e l'altro.
Ho letto sempre recensioni positive e paragoni importanti, ma quando ho chiuso il libro sinceramente mi sono trovato piuttosto deluso. I personaggi mi sembrano molto cartooneschi e, per quanto sicuramente crudo come romanzo, l'ho trovato molto meno adulto di altri come dinamiche.
Non vorrei che uno squartamento o un certo linguaggio non aulico venissero scambiati erroneamente per maturità della storia, che invece mi sembra più adatta a un pubblico di adolescenti.
Anche il fatto che i personaggi non incarnino i valori stereotipati tipici del fantasy mi sembra non sia un elemento sufficiente.
Cosa ne pensate?

The Heroes è superiore a Il richiamo delle spade, ma la maturità della storia non sta nella trama, che è abbastanza lineare, bensì in quanto viene espresso dal punto di vista dei personaggi: uno sguardo disincantato di cosa è la realtà, di cosa sono le istituzioni, i gruppi, i rapporti umani. Abercrombie può sembrare cinico, ma toglie il velo delle illusioni umane, mostrando il fango che si cela nell'animo umano, le ombre che spesso non si vogliono vedere. Non è una lettura per adolescenti, per i quali vanno bene romanzi dove coetanei belli, dannati, salvano il mondo come passatempo tra una cotta e l'altra.

Non ho ancora letto Il Richiamo di Spade e posso basarmi su The Heroes. Che Abercrombia possa essere definito adolescenziale mi sembra abbastanza fuori luogo, personalmente aulico o no sia la trama che il suo modo di scrivere (sorvolo sui personaggi suo punto di forza) di adolescenziale non hanno nulla.

Tra l'altro a me ricorda moltissimo Martin e non puo' che essere positivo.

Può darsi che nel corso del tempo abbia migliorato il suo modo di scrivere.
Basandomi solo sul Richiamo delle Spade trovo che di Martin abbia davvero poco, se non la struttura dei capitoli POV.
Comunque ho preso anche Non prima che siano impiccati fidandomi del giudizio globale sull'autore, quindi chiaramente spero di sbagliarmi.

Intendevo molto simila a Marin oltre che per i POV per il fatto di essere un Fantasy con molti pochi ingredienti fantastici, cosa che accomuna entrambi.
Sia Martin che Abercrombia usano i loro personaggi per incastrare gli sviluppi di una trama in cui ambientazione e magia ha poco sviluppo e serve solo da contorno.
Oltre al fatto di raccontare eventi fini a se stessi...

Io invece mi trovo concorde con DiVega.
Per quanto riguarda la differenza tra Il richiamo delle spade e The Heroes quest'ultimo ha un ritmo più serrato ma come stile sono assolutamente simili