Sulla definizione di Epic Fantasy


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Autore Messaggio
Palin
Re sotto la montagna
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MessaggioInviato: Lun 21 Apr 2014 21:05 pm    Oggetto:   

Poi se proprio uno non "gliela fa" può sempre usare translate.google.com, che è meglio di niente (per me con il tedesco per testi medio-corti è sufficiente)
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Melian
Balrog
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MessaggioInviato: Lun 21 Apr 2014 23:52 pm    Oggetto:   

Benchè condivida in parte la richiesta di Reginald, se si vuole aprire una discussione nel forum è corretto che tutti possano comprendere l’argomento e partecipare, allo stesso tempo rimango sempre perplessa dalla refrattarietà dei giovani italiani nell’apprendere una lingua straniera quale appunto l’inglese. E' vero si fa fatica, ma la si fa una volta sola all’inzio e poi è solo piacere.

Comunque facendola corta il punto centrale dell’articolo è questo
il testo tradotto è in italico, i miei commenti no Very Happy

Per prima cosa ho cercato sul dizionario le definizioni di “epic” ed è saltato fuori “eroico”, “emozionante” e “ambizioso”. Queste parole possono coprire un'ampia varietà di romanzi fantasy, così ho cercato in quale altro modo il genere viene definito. Talvolta è chiamato “high fantasy”, quando ambientato in un mondo immaginario (in opposizione alla “low fantasy” o “urban fantasy” quando ambientato nel mondo reale.) “High” per me implica alto medioevo – il periodo che va dall’invasione Normanna dell’Inghilterra a circa il 1300d.C.

Perché poi proprio l’alto medioevo non ci è dato saperlo.

Certamente alcuni epic fantasy hanno un’ambientazione in stile medioevale come originato da Tolkien (che viene visto come un requisito per il genere da alcuni e una costrizione da altri)

Mah … come se il medioevo fosse un obbligo.

Sicuramente, per me, questo concorda con la parte “classica” della definizione di epic fantasy e non ho problemi con una delle definizioni di epic fantasy che prevede un’atmosfera medioevale. Tuttavia, secondo la forte di tutta la conoscenza (eg. Wikipedia)

E questo la dice lunga su dove questa pesca le sue informazioni.

“high” e “epic” non sono proprio la stessa cosa – di solito l’epic fantasy contiene un ampio numero di personaggi principali.

E anche questa me la deve spiegare.

E che dire della definizione alternativa di epic fantasy come “heroic fantasy”.
Wikipedia lo definisce come un “sotto-genere che racconta le cronache di eroi in terre immaginarie”. Mi piace questa definizione. E’ vicina a quello che penso io circa l’epic fantasy – la parola “cronache” suggerisce le avventure di antiche saghe Islandesi e le tradizioni dei bardi che raccontano storie di re in Grandi saloni durante notti scure. Secondo me l’epic fantasy è molto eroica – ma per essere sicuri di capirci vediamo anche la definizione di questa parola.


E prosegue spiegando cos'è per lei l'eroe.

Comunque, in sostanza per la scrittrice la presenza di eroi, molti eroi, rendono un fantasy "epic".
Secondo me invece è molto confusa pure lei sul genere e tutta sta voglia di etichettare la fantasy da parte degli stessi scrittori mi sta venendo a noia.
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Paladino Guardiano
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 0:25 am    Oggetto:   

L'autrice del post deve avere la convinzione che l'epic fantasy, perché sia tale, deve comprendere un gran numero di personaggi a indicare la portata ampia della storia: più persone sono coinvolte più la storia diventa epica. Si potrebbe pensare a Erkson, ma la saga Malazan è epica non per l'alto numero di personaggi.
L'epica è qualcosa che va al di là dell'ordinario, che trascende le leggi, è qualcosa che si eleva, che va oltre il tempo, sopravvivendo al passare delle epoche: un ottimo esempio, anche se non è fantasy, è la Chanson de Roland, per rendere chiaro il concetto. Ma l'epic fantasy non deve essere per forza appartenente a un dato periodo storico, anche se di primo impulso viene da pensare ai cavalieri del ciclo arturiano: anche se è tanti generi, la saga della Torre Nera può essere definita epic.
Elyria
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 9:45 am    Oggetto:   

Avevo letto il pezzo linkato: imho l'autrice fa una gran confusione, come spesso succede volendo etichettare a priori un qualcosa (in questo caso un genere narrativo) senza averne letto gli esempi e senza conoscerne l'evoluzione.

BTW, dal Sabatini Coletti:
Epica = Genere di poesia di stile elevato che narra le imprese di un popolo o di un grande eroe"
Nella fantasy questo slitta imho a "narrazione delle gesta di un eroe o di un popolo, dei loro valori etici, di un passato glorioso di guerre e avventure in chiave fantastica, con riferimento a un mythos generalmente inventato o rielaborato dall'autore".

Tra parentesi poi, L'Alto Medioevo inizia, secondo la definizione convenzionale, dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C), all'anno 1066 (circa). L'informazione riportata nel testo linkato è sbagliata, ma gli storici di questo forum lo sapranno spiegare meglio di me.
Inoltre l'High Fantasy NON è la fantasy ambientata nell'Alto Medioevo. Impossibile
e la Low Fantasy NON è simile all'Urban Fantasy. Incacchiato ko


Questo per dire che non tutto ciò che si trova su internet è affidabile...
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Melian
Balrog
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 10:10 am    Oggetto:   

Kinzica ha scritto:
Tra parentesi poi, L'Alto Medioevo inizia, secondo la definizione convenzionale, dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C), all'anno 1066 (circa). L'informazione riportata nel testo linkato è sbagliata, ma gli storici di questo forum lo sapranno spiegare meglio di me.

Anch'io sapevo che l'alto medioevo andava dalla caduta dell'impero romano alla conquista Normanna, e stavo per scrivere il tuo stesso commento Wink, sono andata a cercare e sembra che per gli anglosassoni(?) l'alto medioevo vada proprio dal 1066 al 1300, il periodo precedente viene chiamato "primo medioevo" (early medieval) e quello successivo, ovvero fino alla scoperta dell'America o giù di lì, "tardo medioevo" (late medieval). Almeno in questo caso ha detto il giusto.

Tutto il resto è alquanto discutibile. Tra l'altro in tutto questo suo discorso non fa alcun cenno allo stile di scrittura che, almeno per me, non deve essere necessariamente uno scimmiottamento di quello tolkeniano, come molti fanno, ma, pur essendo moderno nella prosa, deve essere comunque evocativo, in questo senso Erikson è un maestro.
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Palin
Re sotto la montagna
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 10:55 am    Oggetto:   

Melian e Kinzica: ricordate che gli anglosassoni hanno saltato Umanesimo e Rinascimento (o meglio, il Rinascimento se vogliamo per loro comincia da Gutenberg)
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Melian
Balrog
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 11:13 am    Oggetto:   

Palin ha scritto:
Melian e Kinzica: ricordate che gli anglosassoni hanno saltato Umanesimo e Rinascimento (o meglio, il Rinascimento se vogliamo per loro comincia da Gutenberg)

Vero, il loro "rinascimento" comincia all'incirca dopo la guerra delle Due Rose e con la traduzione e diffusione della Bibbia nonchè del pamphlet "Utopia" di Moore, in pratica il periodo Tudor (guardare certe serie tivvù serve a qualcosa Laughing )
Però pensavo che su almeno certe convenzioni storiche, come il medioevo, si fosse allineati; eeennò ... si impara sempre qualcosa di nuovo Laughing
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Ultima modifica di Melian il Mar 22 Apr 2014 23:06 pm, modificato 1 volta in totale
Elyria
Anjin
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 11:27 am    Oggetto:   

Melian ha scritto:
Kinzica ha scritto:
Tra parentesi poi, L'Alto Medioevo inizia, secondo la definizione convenzionale, dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C), all'anno 1066 (circa). L'informazione riportata nel testo linkato è sbagliata, ma gli storici di questo forum lo sapranno spiegare meglio di me.

Anch'io sapevo che l'alto medioevo andava dalla caduta dell'impero romano alla conquista Normanna, e stavo per scrivere il tuo stesso commento Wink, sono andata a cercare e sembra che per gli anglosassoni(?) l'alto medioevo vada proprio dal 1066 al 1300, il periodo precedente viene chiamato "primo medioevo" (early medieval) e quello successivo, ovvero fino alla scoperta dell'America o giù di lì, "tardo medioevo" (late medieval). Almeno in questo caso ha detto il giusto.

Tutto il resto è alquanto discutibile. Tra l'altro in tutto questo suo discorso non fa alcun cenno allo stile di scrittura che, almeno per me, non deve essere necessariamente uno scimmiottamento di quello tolkeniano, come molti fanno, ma, pur essendo moderno nella prosa, deve essere comunque evocativo, in questo senso Erikson è un maestro.


Allora io non sono uno storico, so soltanto che ci sono varie definizioni per le epoche. Si parla di Medioantico, Pieno Medioevo, ecc. Gli anglosassoni hanno la strana tendenza a vedere le cose da un POV molto personale...
Ci sono, credo, molte definizioni, ma suggerire come riferimento un'ipotesi abbastanza di parte non mi sembra corretto.
Poi, possiamo dire che il Medioevo non è ancora finito in certe terre, possiamo dire "per me il Medioevo finisce nel '900 con la rivoluzione industriale o nel 2022 prima dell'apocalissi atomica e poi ricomincia", ma è necessario, per comunicare, assumere come riferimento un dato condiviso dalla maggior parte degli studiosi.
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Elyria
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 11:30 am    Oggetto:   

Palin ha scritto:
Melian e Kinzica: ricordate che gli anglosassoni hanno saltato Umanesimo e Rinascimento (o meglio, il Rinascimento se vogliamo per loro comincia da Gutenberg)


Ah, lo so bene. E' quanto cercavo di dire nel post precedente. Wink
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un muspeling
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 12:06 pm    Oggetto:   

Medioevo è un lasso di tempo convenzionale - corrispondente a circa un millennio di eventi assai differenti fra loro -, serve per dare un orientamento e un po' tutte le culture danno date diverse per il suo principio e per la sua fine: un anno netto, come la scoperta delle Americhe per noi, nel 1492, come se si trattasse dell'inaugurazione di un centro commerciale. Bam, ora c'è e prima non c'era.
Ovviamente le cose non sono state così, mai.

C'è da tenere presente che il nome delle diciture dei vari periodi storici (come il tardo Antico, per esempio) possono anche essere entrate in vigore in periodi di studi storici differenti.

Di solito le scansioni più brevi sono le più recenti, forse non proprio più accurate o giuste, ma mi sento di affermare che sono più complete (e la completezza, la complessità, son cose importanti! Very Happy )

Conosco il modo più vecchio degli inglesi per scansionare il Medioevo, cioé dal primo sacco di Roma, da parte dei Visigoti guidati da Alarico, nel 410 d. c., alla caduta di Costantinopoli del 29 maggio 1453 (qui, diciamo e volendo, c'è stato un cambio di gestione del "supermarket" ^_^).

Quanto al primo Medioevo, secondo e tardo, non conosco bene gli usi anglosassoni, spiacente! Abbiamo avuto una scansione molto differente, noi con la nostra Età dei comuni, indi, non avendo fatto studi specifici in tal senso non posso dire altro. (E immagino che voi che state leggendo, state ringraziando tutti i Santi Numi per questo).

Dlìn Dlòn, l'ora di Storia s'è conchiusa, andate in pace. Laughing
M.T.
Paladino Guardiano
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 12:11 pm    Oggetto:   

Un ottimo esempio di fantasy epico è la saga di Fionavar di Guy Gavriel Kay.
un muspeling
apprendista incendiario
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 12:14 pm    Oggetto:   

Palin ha scritto:
Melian e Kinzica: ricordate che gli anglosassoni hanno saltato Umanesimo e Rinascimento (o meglio, il Rinascimento se vogliamo per loro comincia da Gutenberg)


Ahem... non esattamente.
Nei paesi del nord Europa c'è stato un movimento umanista, con spinta all'inizio degli studi filologici, solo che si è svolto non tanto nelle corti dei potentati locali (minimi e medi nostrani), ma nella lotta delle monarchie e delle fazioni religiose riformate contro il papato romano. In Inghilterra, poi, il periodo rinascimentale lo si fa coincidere (nelle arti letterarie almeno) con il periodo breve del teatro elisabettiano. Diciamo che con Enrico VIII, l'accopamogli, e il suo distacco dall'obbedienza papale, inizia un'epoca di controversie sulla "giusta" lettura della bibbia, con il consolidamento del regno e della neonata chiesa epsicopalista sotto Elisabetta I (conventi e loro appannaggi che venivano venduti e passavano di mano, avviando quello che convenzionalmente si ritiene essere un favorevole moto di redistribuzione delle ricchezze), la vivace vita culturale londinese, beh, abbiamo una fase che si può definire "rinascimentale", alla maniera inglese ovviamente, ma così è sempre, ovviamente.
Palin
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 14:20 pm    Oggetto:   

Sì ma poco c'entra con l'Umanesimo e il Rinascimento intesi come epoche storiche alle quali siamo abituati e che sono abbastanza facilmente collocabili sul calendario.
Si passa più alla filosofia Smile
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MessaggioInviato: Mar 22 Apr 2014 18:25 pm    Oggetto:   

Mah, non saprei,
sono differenti perché da noi è stata impartita una Storia nazionale che ha - secondo me - ingigantito Umanesimo e Rinascimento. Certo, sono stati periodi di fulgore artistico, ma il paese era disunito e il meridione non ha granché dato contributi in quel senso nel '400, poi, da fine di quel secolo al successivo, per l'Italia - generalmente intesa - ci sono più che altro invasioni, guerre, distruzioni, morte e pestilenza... e per coronare il tutto in gloria, alla fine scatta il thought control antelitteram della Controriforma.

Il teatro elisabettiano sarà anche cosa diversa, ma è la narrazione complessiva di una società che avvertiva di stare prendendo il volo.

Comunque, l'articolo condiviso mi sembra basato più che altro su personalissime opinioni di un adolescente (come lettore, soprattutto). Rolling Eyes
Negróre
dannatamente umano
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MessaggioInviato: Gio 24 Apr 2014 19:22 pm    Oggetto:   

Reginald Graham ha scritto:
Ma no, il mio parere conta per uno, scherzi?

Perdona il ritardo: ma sì, scherzavo. Mr. Green lo denunciava... Mr. Green

Scusa, non riesco a rispondere in modo più esteso.
Sia chiaro, rispetto il tuo parere. Non voglio pensi to stia sfottendo, eh.
Un sorriso, Andrea
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