L'eroe


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Darkelf
«Balrog»
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Località: Cerco di tornare a Valinor...
MessaggioInviato: Mer 05 Gen 2005 13:59 pm    Oggetto: Re: L'eroe   

Gwen della Provincia Bass ha scritto:
1. i contadini che vengono catapultati nell'avventura senza saper bene per quale razza di motivo si sono lasciati trasportare del druido, sapiente, mago di turno;
2. gli eroi silenziosi, uomini implacabili con uno passato tormentato alle spalle, magari anche mezzi nobili. Dei guerrieri addestrati che sanno quello che fanno.


Guarda un po' come sia trendy dedicarsi (con lettura o con scrittura e, scommetto, anche con disegno Smile ) alla seconda categoria.
Succede assolutissimamente anche a me Smile .
Il fatto è che non mi viene in mente nessuno, al momento, a parte quel giardiniere di Sam Gamgee, che faccia parte della prima categoria.

Allora mi permetto di introdurre alcune mie visioni spurie della cosa:
il contadino (o il nullatenente o l'orfanello) che non si accontenta della vita che gli è stata destinata e si mette a fare l'eroe... non è vittima ignara di nessuno ed allo stesso tempo diventa un combattente addestrato (difficilmente uno studioso, ma potrebbe capitare... c'è anche la probabilità che faccia il religioso); o uno con un passato non necessariamente devastato oppure uno che non è nè un popolano nè un nobile (magari decaduto, che fa più figo Smile ), tipo uno che è nato in una famiglia borghese e decide di fare il mago, o uno che è nato fra le guardie e decide di fare il mago; l'eroe non silnzioso, magari abbastanza implacabile, ma gaudente avventuriero perché sì e senza motivi particolari se non la voglia di viaggiare e scoprire (categoria di bardi ma non solo).

Limo la prima categoria esposta: non necessariamente questi eroi devono essere "trascinati" da qualcuno ed essere meno intellettualmnete o tecnicamente validi di questo. Limo la seconda categoria esposta: non necessariamente l'eroe in questione deve essere un tormentato alla Aragorn.
Mi piace molto un tipo di eroe, ma non quando le sue gesta scadono nello stucchevole: quello che va avanti in nome del bene e brilla di luce propria Smile .
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Jirel
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MessaggioInviato: Mer 05 Gen 2005 16:22 pm    Oggetto:   

come esempio della prima categoria, mi viene in mente Garion, che da contadino passa ad eroe (non specifico per non spoilerare, chissà mai che q.no non avesse letto)....


comunque a me piacciono tutti i tipi di eroe, anche se ho una preferenza per quelli cattivi.
Nella Trilogia di Coldfire della Friedman (il Sole nero, versione italiana) l'eroe (a mio parere) non è il sacerdote (del quale mi sfugge il nome) ma il demone-il Cacciatore (azz oggi con i nomi proprio non va....) ed è il personaggio meglio delineato della saga....
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Feanor
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MessaggioInviato: Mer 05 Gen 2005 17:12 pm    Oggetto:   

Jirel ha scritto:

Nella Trilogia di Coldfire della Friedman (il Sole nero, versione italiana) l'eroe (a mio parere) non è il sacerdote (del quale mi sfugge il nome) ma il demone-il Cacciatore (azz oggi con i nomi proprio non va....) ed è il personaggio meglio delineato della saga....


Ti riferisci chiaramente a Damien Rice e a Gerald Tarrant. Annovero entrambi sciuramente nell'elitaria cerchia dei miei dieci personaggi prediletti; la Friedman ha infuso nel demone uno spessore certamente raro da riscontrare o ripetere, veramente notevole.

Fra personaggi umili e ignari che viceversa sono destinati a salvare o redimere l'umanità, invece, l'elenco mi pare quasi sterminato. Nel periodo immediatamente successivo al Signore degli Anelli praticamente ogni romanzo fantasy ne emulava gli archetipi, e inevitabilmente uno dei più radicati constava nell'ascesa del più recalcitrante e pavido contadino al rango di glorioso e imperituro eroe.
eNKay
«Gwaihir»
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MessaggioInviato: Mer 05 Gen 2005 17:56 pm    Oggetto:   

Jirel ha scritto:
come esempio della prima categoria, mi viene in mente Garion, che da contadino passa ad eroe (non specifico per non spoilerare, chissà mai che q.no non avesse letto)....


Almeno dire che si tratta della saga della Belgariad di Eddings non era male! Wink
26 / 27 gennaio 2009

I giorni della memoria.
pep
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MessaggioInviato: Ven 07 Gen 2005 14:20 pm    Oggetto:   

Ave,

Melian ha scritto:
Quei romanzi dove l'eroe è più un antieroe, il cattivo mette simpatia e nel finale non è poi così definito chi sia il vincitore, se l'eroe o il suo antagonista.[....]


All'interessante lista di Melian aggiungerei almeno Lo Sciacallo di Nar, dove il cattivo non è sempre IL cattivo e il buono non è sempre IL buono, e dove il rovesciamento dei ruoli è frequente e a volte spiazzante.

Ave.
*The User Formerly Known As Caesar
Messer Forestiero
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MessaggioInviato: Sab 08 Gen 2005 19:32 pm    Oggetto:   

Non mi piace come è stata impostata la questione: io la vedo da un'angolazione diversa. Non mi piace nessuna delle due tipologie non perché siano brutte in sé, ma perché l'interpretazione personale che la maggioranza degli autori fantasy ha dato è stata, in diverse gradazioni, lontana dai miei gusti. L'umile trascinato dagli eventi e l'eroe dal passato misterioso sono figure splendide ma banalizzate. Il fatto è che non mi piace la maggior parte della fantasy e la direzione che ha preso il genere (siamo alle solite Laughing Laughing nuovo anno stesso ritornello!).
Anomander Rake
«Nano»
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MessaggioInviato: Sab 08 Gen 2005 19:54 pm    Oggetto:   

la seconda tutta la vita...

però l'eroe "stupido" o "contadino" è piu comodo per uno scrittore, quando spieghi la situazione all'eroe la speighi anche al lettore
Desirion
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MessaggioInviato: Dom 09 Gen 2005 18:49 pm    Oggetto:   

Messer Forestiero ha scritto:
Non mi piace come è stata impostata la questione: io la vedo da un'angolazione diversa. Non mi piace nessuna delle due tipologie non perché siano brutte in sé, ma perché l'interpretazione personale che la maggioranza degli autori fantasy ha dato è stata, in diverse gradazioni, lontana dai miei gusti. L'umile trascinato dagli eventi e l'eroe dal passato misterioso sono figure splendide ma banalizzate. Il fatto è che non mi piace la maggior parte della fantasy e la direzione che ha preso il genere (siamo alle solite Laughing Laughing nuovo anno stesso ritornello!).




Ma la tua idea qual'è scusa? Cosa ci vorresti trovare nel fantasy?
Sono molto incuriosito Messere
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MagicamenteMe
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MessaggioInviato: Mar 11 Gen 2005 14:02 pm    Oggetto: Re: L'eroe   

Belial, the MadHatter ha scritto:
La situazione è questa: il contadino viene mandato allo sbaraglio, gli insegnano qualcosa e lui impara subito a destreggiarsi senza troppi problemi. Preferisco le cose più complicate... Anzi, le adoro. Per questo motivo mi è invisa tale categoria.
Ciao,
Belial, the MadHatter


Io quelli li odio.
Come cacchio fanno in tre giorni a imparare a usare la spada a tirare con l'arco e contemporaneamente intrecciare un cestino di vimini?
Citazione:
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare: Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, Palin che ha usato Vista
Jirel
«Haut-lady» Haut-lady
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Località: milano
MessaggioInviato: Mar 11 Gen 2005 15:58 pm    Oggetto:   

memoria genetica?
ricordi della vita precedente?
c**o gigantesco,, così che la prima volta che prendono in mano la spada affettano "per caso" il collo del nemico invece del proprio stinco?
fatina degli ignoranti (inteso come come coloro che non sanno) che guida la freccia verso l'occho dell'orco cattivo?

Wink
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Desirion
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MessaggioInviato: Mar 11 Gen 2005 17:11 pm    Oggetto:   

Jirel ha scritto:
memoria genetica?
ricordi della vita precedente?
c**o gigantesco,, così che la prima volta che prendono in mano la spada affettano "per caso" il collo del nemico invece del proprio stinco?
fatina degli ignoranti (inteso come come coloro che non sanno) che guida la freccia verso l'occho dell'orco cattivo?

Wink



già!!

Però hanno proprio sgonfiato ste situazioni. Io credo di più nei doni naturali, che siano accettati o meno dal personaggio. Semplicemente si è portati o meno verso qualcosa, allenando un dono non può che esplodere in tutta la sua magnificenza! Rolling Eyes
Record di messaggi cancellati su FM!!Zzot free
Melian
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 12 Gen 2005 13:04 pm    Oggetto:   

C'è un altro tipo di eroe che non amo particolarmente e che in qualche modo può ricadere nell'opzione 1, l'inetto trascinato in un'avventura. Si tratta del timido uomo della strada che per qualche combinazione astrale viene catapultato in un mondo fantastico di spade e magia e ne diventa l'eroe, passando una buona parte del romanzo a chiederesi come accidenti sia finito lì, una parte lamentandosi di come sia più comodo avere un materasso al posto dei sassi per dormire e l'altra buona parte massacrando i nemici perchè nel frattempo è diventato uno spadaccino provetto. Ma come fa?
Ad esclusione di Erekose, dell'inarrivabile Moorkock, tendo a evitare questo genere di personaggi.

E le eroine? Non ne parliamo? In effetti nella letteratura fantasy non ce ne sono molte e personalmente tendo a evitare quei romanzi dove la protagonista è una donna. (Il personaggio femminile che più apprezzo è Carmilla, ma trattasi di romanzo gotico.)
bookmark
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MessaggioInviato: Mer 12 Gen 2005 14:16 pm    Oggetto:   

anche io preferisco di gran lunga la seconda categoria.
tuttavia la prima ha moltissimi lati positivi: il protagonista in questione appare più umano e noi lettori possiamo apprendere tutto sul suo carattere e la sua indole. infatti credo che sia portato maggiormente a vacillazioni e conflitti interiori: non è bello per un contadinotto che fino a poco tempo prima portava le vacche, trovasri di colpo al centro della scena. è una categoria che suggerisce un eroe umile e umano.

la seconda è più una categoria votata all'azione ed al sentimento; infatti, se l'eroè è già un guerriero, combattere contro il male per salvare il mondo è, in un certo senso, il suo pane

io proporrei, anche legandomi al discorso di Melian, una terza categoria; e cioè l'eroe che non c'entra nulla con il mondo che deve salvare: magari non ne condivide i valori o gli è addirittura ostile. tuttavia viene eletto ad "eroe" da una scelta divina (profezia o quant'altro) e tutti devono accontentarsi del fatto che sarà un grosso presuntuoso a salvarli. non so se mi spiego...
La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca.(Heidegger)

Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima. (Einstein)
Belial, the MadHatter
«Gollum»
Messaggi: 777
Località: Inferno
MessaggioInviato: Mer 12 Gen 2005 19:36 pm    Oggetto:   

bookmark ha scritto:
io proporrei, anche legandomi al discorso di Melian, una terza categoria; e cioè l'eroe che non c'entra nulla con il mondo che deve salvare: magari non ne condivide i valori o gli è addirittura ostile. tuttavia viene eletto ad "eroe" da una scelta divina (profezia o quant'altro) e tutti devono accontentarsi del fatto che sarà un grosso presuntuoso a salvarli. non so se mi spiego...

Non tutti questi personaggi sono così odiosi... Qualcuno ogni tanto risulta piuttosto ben riuscito... Di questa categoria, ricordo con piacere Matt Mantrell di Christopher Stasheff.
Questa categoria è molto apprezzata dai mangaka: non riesco nemmeno a ricordare quanti shoujo hanno una trama simile...
Ciao,
Belial, the MadHatter
Solo nel silenzio la parola,
solo nelle tenebre la luce,
solo nella morte è la vita;
fulgido è il volo del falco nel cielo deserto.
MagicamenteMe
«PrimaNonna» PrimaNonna
Messaggi: 11760
MessaggioInviato: Gio 13 Gen 2005 9:00 am    Oggetto:   

Melian ha scritto:
E le eroine? Non ne parliamo? In effetti nella letteratura fantasy non ce ne sono molte e personalmente tendo a evitare quei romanzi dove la protagonista è una donna. (Il personaggio femminile che più apprezzo è Carmilla, ma trattasi di romanzo gotico.)


In effetti non sono tante le eroine convincenti. Dipenderà dal fatto che gli scrittori sono in maggioranza uomini? Wink
Però io non scarto a priori i "romanzi in rosa".

Scusa l'ignoranza ma di che romanzo stai parlando?
Citazione:
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare: Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, Palin che ha usato Vista
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