Leggo da giorni dell'appello della piuma, per invitare la casa editrice italiana, che si occupa della traduzione delle avventure del celebre maghetto, ad accellerare i tempi.
Francamente non sono d'accordo.
Da autrice sono perfettamente consapevole di quanto una traduzione il più possibile accurata necessiti di tempo e non di fretta.
Da lettrice voglio un libro curato come i precedenti e non un approssimativo lavoro realizzato con la fretta di terminare.
MA!
Sì, c'è un ma.
Ho evitato con cura blog e forum dove, malauguratamente, avrei potuto imbattermi in non richieste anticipazioni.
E poi vado nella home page di La Repubblica e trovo in bella mostra, impossibile da evitare anche volendolo, un titolo che racconta parte del finale (più dettagli vari su altri fatti e personaggi nell'articolo - questo lo dico per voce riportata, poiché ovviamente non ho letto il resto del pezzo).
Come in un giornale scandalistico di terza categoria o il più infimo dei blog o il più raffazzonato dei forum (in quelli seri, quanto meno si preavvisa della presenza di spoiler, quando addirittura non si oscurano rendendoli visibili solo a volontà del lettore).
Da autrice sono schifata, da lettrice sdegnata.
Ve lo vedete un quotidiano serio a rivelare il finale di un libro di Faletti, Eco o Camilleri? Ovviamente (e giustamente) no.
Ma per Harry Potter, perché non fare un'eccezione? Chi se ne importa se in Italia il libro ancora non è stato tradotto. Raccontiamolo prima.
Ora invito tutti gli appassionati di Harry Potter, ma anche tutti coloro che semplicemente amano scoprire vuoi un libro, un film, o qualsiasi opera di intelletto gustandosela personalmente, a scrivere cosa ne pensate di questa bella trovata.
Questo è l'indirizzo mail per le lettere al direttore di Repubblica on-line
letteredirettore@aol.com
Spero parteciperete numerosi