Ciclo dell'Eredità di Christopher Paolini


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Autore Messaggio
l'assassino
«Gran cavaliere del riposo»
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MessaggioInviato: Mer 30 Nov 2011 21:36 pm    Oggetto:   

Preso col 25% di sconto a 18€ giusto per vedere come finisce
2 rette parallele non si incontrano mai e se si incontrano non si salutano
Elkas
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Gio 01 Dic 2011 20:59 pm    Oggetto:   

L' ho finito di leggere una settimana fa. Mi ha deluso, mi ha deluso molto. La trama di per sè non era male, ma per quanto riguarda la fase conclusiva... Sembra che, dopo la fine della grande battaglia- ed anche in questo caso mi aspettavo moolto di più-, abbia voluto finire subito il libro, come se qualcuno gli avesse messo fretta. Sono molti gli interrogativi rimasti.
Conclusione da dimenticare, ammenochè non ci sia un seguito- cosa del tutto improbabile-. No, no
Cos'è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?
Tenobia Dan
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Sab 03 Dic 2011 16:28 pm    Oggetto:   

Prima di commentare il quarto libro, vorrei fare una piccola premessa.
Una premessa banale (quasi stupida), perché è fin troppo riassuntiva e superficiale. Ma ci si perderebbe in un mare di filosofia se si volesse scrivere qualcosa di serio.
Perciò, la scrivo lo stesso. Chi vuole intendere, intenda. Spero che leggiate tra le righe.

Allora, io la penso così.
Secondo me in generale nell'arte (in particolare nella musica e in letteratura) esistono due tipi di artisti, se così vogliamo: quelli che piacciono o sono odiati a pelle senza vie di mezzo; e quelli che invece vengono considerati sotto vari aspetti, perché mostrano uno spessore che trascende il concetto del "è bello ciò che piace" e in particolare viene loro riconosciuto un certo merito o apprezzamento, benché magari non rappresentino appieno i gusti di chi valuta la loro arte.

Paolini rientra nella prima categoria di "artista".

Ora, francamente, il plagio citato in questo topic mi sembra un po' ridicolo. Da Star Wars a Eragon e via dicendo ce ne passa. Ci vuole davvero fantasya a fare un collegamento del genere.
Se ci mettiamo a fare confronti tra una produzione fantascientifica iper stereotipata e una saga fantasy di un adolescente, allora ci renderemmo improvvisamente conto che la vita è fatta di plagi.
Le somiglianze, le analogie, le affinità e i rimandi sono destinati a esserci.
Non c'è niente da fare. Troppo è stato inventato.
Del resto, se poi ha davvero preso spunto dalla trama di Lucas non me potrebbe importare di meno.

Se un libro diventa famoso c'è un motivo. Astute scelte di marketing, copertine sbarluccicose e titoli roboanti? Si, sono tutte variabili che vanno considerate sulla vendita di un libro. Ma ricordiamoci che alla fine quello viene valutato nella seduta finale sono i contenuti, nei quali rientra la capacità di colpire il lettore.
In che modo?
Ogni volta è diverso, così come per ciascuna persona.
Paolini o lo si ama o lo si odia. Non ha niente che possa essere apprezzato se non piace l'idea iniziale: il suo mondo.
E se Paolini è diventato famoso un merito ce l'ha: tanti hanno pensato che tale mondo sia bello. Io mi accodo a quei tanti.

Vedo però in lui anche tanti limiti.
Come ho detto prima infatti, è un autore semplice, con una prosa scorrevole ma assolutamente poco virtuosa.
Prima sorridevo mentre leggevo alcuni commenti che dicevano cose tipo:
Citazione:
"però devo riconoscerlo scritto molto bene davvero"

ci sarebbe da chiedersi il perché di una simile affermazione. Scrive bene? Bé, se per scrivere bene s'intende il saper scrivere come un ragazzino di terza o quarta liceo con un po' di abilità, allora posso anche essere d'accordo. Perché la prosa di Paolini è più o meno su questi livelli.
Non c'è niente di letterario nella sua forma prosaica. La sua è una prosa comune a tantissimi giovani autori del fantasy. Leggetevi la Canavan, Anche lei è scorrevole. Leggetevi la stralluzzo, anche lei è scorrevole. Leggetevi la Troisi, anche lei è scorrevole e ha un livello simile agli autori precedentemente citati. Leggetevi Jordan... no. Non fatelo, potrebbe sembrarvi troppo scolastico. Non è scorrevole come gli altri. Non è così facile.
Potrei scrivere una lista infinita di autori fantasy che sono facili da leggere, sono scorrevoli, hanno copertine sbarluccicose e hanno o fan assoluti oppure denigratori convinti. Nessuna via di mezzo.
Ma vendono.
Perché?
Perché trattano di cose che agli adolescenti piacciono discorrere. Perché arrivano dritti a certi contesti. Un po' come tanti autori di musica commerciale.
Sono tutti tanti Paolini. Solo che ognuno deve trovare il suo.
Non hanno nient'altro. O la melodia piace oppure non c'è niente da fare.

La differenza tra tutti questi e Paolini, per me, è che quest'ultimo mi piace. Perché? Non saprei dirlo. Io lo trovo affascinante, anche nella sua scontatezza. Ci sguazzo.
Sarebbe un po' come dire perché ti piace una ragazza esteriormente, la prima volta che la vedi.

Piace e basta.

L'ultimo, come anche Eragon, mi è piaciuto, e basta.
Non che le recensioni non abbiano senso, in questo caso. Ma io preferisco valutarlo così.
faitmer
«Nano»
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic 2011 9:21 am    Oggetto:   

Finito.
Senza infamia e senza lode.
frankifol
«Balrog»
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MessaggioInviato: Mar 13 Dic 2011 13:30 pm    Oggetto:   

paolini, così come la troisi ed i vari altri autori citati può piacere al momento al lettore sprovveduto, ovvero quello che non conosce il genere. I miei ricordi della prima lettura del ciclo degli eredi di shannara sono assolutamente positivi, caratterizzati tuttavia da una progressiva riduzione di interesse mano a mano che la saga procedeva. Questo credo dipenda sia da un progressivo scadimento dei 4 volumi, sia dal fatto che tra un tomo ed i successivi mi sono cimentato con tolkien ed altri pezzi da novanta. Va de se quindi che la mia esperienza con paolini, vista la mole di altre opere lette in precedenza sia terminata con il secondo libercolo. Se avessi iniziato la mia esperienza di letture fantasy con paolini,visto il fascino che il genere esercita su di me,probabilmente avrei eseultato ed inneggiato come un fanatico, (salvo poi ricredermi nel tempo, molto probabilmente) Tutto questo per dire che chi ama sta roba o ha un bagaglio di letture troppo ridotto oppure è un fanboy. Oppure ha talmente tanto tempo libero o legge così velocemente da non aver bisogno di selezionare. Oppure cade in pieno nell'età target del nostro paolini. Oppure,ma questo lo dico solo perchènon mi si accusi di flame o di spocchiosità o di quel che volete, tutti i gusti sono giusti.....(ma mica ci credo....)
Settima proposizione - Il resto è conseguenza
l'assassino
«Gran cavaliere del riposo»
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Località: Sparta vicino al pozzo
MessaggioInviato: Mar 13 Dic 2011 13:45 pm    Oggetto:   

Concordo pienamente che aumentando l'esperienza letteraria anche i gusti si modificano, sicuramente si diventa più esigenti.
Per quanto riguarda Paolini ricordo che Eragon mi sembrava abbastanza bello per essere stato scritto da un ragazzino, purtroppo in questo momento sto leggendo Inheritance e lo stile non sembra essere migliorato nonostante siano passati molti anni
2 rette parallele non si incontrano mai e se si incontrano non si salutano
Tenobia Dan
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Gio 15 Dic 2011 11:53 am    Oggetto:   

frankifol ha scritto:
paolini, così come la troisi ed i vari altri autori citati può piacere al momento al lettore sprovveduto, ovvero quello che non conosce il genere. I miei ricordi della prima lettura del ciclo degli eredi di shannara sono assolutamente positivi, caratterizzati tuttavia da una progressiva riduzione di interesse mano a mano che la saga procedeva. Questo credo dipenda sia da un progressivo scadimento dei 4 volumi, sia dal fatto che tra un tomo ed i successivi mi sono cimentato con tolkien ed altri pezzi da novanta. Va de se quindi che la mia esperienza con paolini, vista la mole di altre opere lette in precedenza sia terminata con il secondo libercolo. Se avessi iniziato la mia esperienza di letture fantasy con paolini,visto il fascino che il genere esercita su di me,probabilmente avrei eseultato ed inneggiato come un fanatico, (salvo poi ricredermi nel tempo, molto probabilmente) Tutto questo per dire che chi ama sta roba o ha un bagaglio di letture troppo ridotto oppure è un fanboy. Oppure ha talmente tanto tempo libero o legge così velocemente da non aver bisogno di selezionare. Oppure cade in pieno nell'età target del nostro paolini. Oppure,ma questo lo dico solo perchènon mi si accusi di flame o di spocchiosità o di quel che volete, tutti i gusti sono giusti.....(ma mica ci credo....)


Io ti capisco benissimo frankifol. Infatti il tuo commento risiede nella logica esposta prima:
Citazione:
Potrei scrivere una lista infinita di autori fantasy che sono facili da leggere, sono scorrevoli, hanno copertine sbarluccicose e hanno o fan assoluti oppure denigratori convinti. Nessuna via di mezzo.

La maggior parte dei lettori di Paolini (e di altri) è così (il 70-80% almeno). O vede bianco o vede nero.
Per quanto riguarda la tua valutazione l'unica cosa che mi sento di commentare è sulla faccenda de "i gusti sono gusti".
Francamente ormai non mi stupisco più di niente, c'è così tanta gente al mondo cui piacciono cose strane e impensabili.
Proprio chi ha un bagaglio più grande degli altri dovrebbe capirlo, perché ci è passato (come tutti del resto la prima volta).
Ad esempio, io ho iniziato a leggere fantasy con Terry Goodkind, un altro dei tanti autori commerciali che possiamo tranquillamente avvicinarlo agli autori sopra citati, anche se forse ha qualcosina in più.
E Paolini per me è stato tra i primi, non avevo all'epoca molta esperienza nel fantasy. Ma anche adesso dopo aver letto tanti autori più bravi, più capaci e di gran lunga più esperti, profondi o complessi rimango affezionato a certi autori e continuano, a loro modo, a piacermi. O comunque capisco perché alla gente piacciono. Sono letture facili, scorrevoli, poco impegnative.

Molti, per esempio, so che si rifiutano categoricamente di leggere autori un minimo più impegnativi, come i vari Martin, Jordan, Le Guin, Erikson, Gemmel, Evangelisti ecc... perché li trovano pesanti. Ora ne ho presi tanti e tra l'altro sono abbastanza diversi tra loro ma generalmente a tutti questi (e ad altri che non ho voglia di citare) viene riconosciuto anche dai cultori del genere che sono i big del fantasy.

Secondo me ormai il genere è talmente vasto che ci sono tanti modi per accostarvisi e tante cose che si possono cercare in esso.
Per quanto riguarda Brooks penso che molti l'avrebbero incluso nell'elenco. Io onestamente non saprei come valutarlo, sono sempre stato molto indeciso...
fantasyloverforever
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 10 Gen 2012 13:44 pm    Oggetto: Eragon? Lo adoro *.*   

Com'è giusto che sia, ognuno ha i suoi gusti. Io ho i miei.... Io adoro Eragon. Per la verietà dei personaggi, per il modo di scrivere, per tutto. Chiamatemi bimbaminkia, chiamatemi deficiente... Ma io adoro questa serie. love
__________HT______________95_________________
Sephiria
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MessaggioInviato: Dom 11 Mar 2012 12:08 pm    Oggetto:   

l'assassino ha scritto:
Per quanto riguarda Paolini ricordo che Eragon mi sembrava abbastanza bello per essere stato scritto da un ragazzino, purtroppo in questo momento sto leggendo Inheritance e lo stile non sembra essere migliorato nonostante siano passati molti anni

Io invece ho da poco finito Inheritance e, forse anche per il fatto di averli letti solo una volta a differenza degli altri, gli ultimi due mi sono sembrati meno scontati. Ho scorto un'intenzione di descrivere di più il mondo da lui creato e allontanarsi un po' dall'argomento centrale del romanzo di formazione del neo-cavaliere: i vari assedi, gli approfondimenti sulla storia e le usanza delle razze, una maggiore caratterizzazione di questo tiranno malvagio inizialmente solo idealizzato... Non dico che sia di grande livello, ho letto molti libri che ritengo scritti meglio, ma la storia mi appassiona.
Cominciato agli albori del mio cammino insieme al fantasy, dopo anni termino questo ciclo, non senza un po' di nostalgia...
Diventare un dio... qualcosa a cui i mortali non sono destinati. Mi accontenterò del mondo.
-Raistlin Majere-
Ludwig von Drake
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Sab 02 Feb 2013 12:21 pm    Oggetto:   

Non credo.che Paolini si ami o lo si odi, almeno io non lo amo né lo odio.

L'ho conosciuto al cinema e ho a leggerlo da quel momento.

Il primo mi aveva colpito molto favorevolmente, il secondo e il terzo sarebbero stati buoni interludi (anche se la spada che va in fiamme era un'aggiunta del tutto inutile).

Ho aspettato l'ultimo con ansia, avevo proprio molta curiosità di vedere come andava a finire.

Nell'attesa mi è capitato di incontare e divorare ASOIAF. Sarà perché scoperto Martin il mondo del fantasy cambia faccia, sarà perché il buon Paolini sembra essersi evoluto in peggio nel tempo o perché ho avuto l'impressione di leggere un libro scritto tanto perché doveva essere scritto, ma non sono riuscito aconcluderne la lettura: non.mi interessava più di quanto mi sarebbe interessata una fan fiction priva di alcuna sostanza letteraria.

Non l'ho odiato, ma non mi ha preso per nulla.
Ludwig von Drake
«Hobbit»
Messaggi: 35
MessaggioInviato: Sab 02 Feb 2013 12:26 pm    Oggetto:   

Non credo.che Paolini si ami o lo si odi, almeno io non lo amo né lo odio.

L'ho conosciuto al cinema e ho a leggerlo da quel momento.

Il primo mi aveva colpito molto favorevolmente, il secondo e il terzo sarebbero stati buoni interludi (anche se la spada che va in fiamme era un'aggiunta del tutto inutile).

Ho aspettato l'ultimo con ansia, avevo proprio molta curiosità di vedere come andava a finire.

Nell'attesa mi è capitato di incontare e divorare ASOIAF. Sarà perché scoperto Martin il mondo del fantasy cambia faccia, sarà perché il buon Paolini sembra essersi evoluto in peggio nel tempo o perché ho avuto l'impressione di leggere un libro scritto tanto perché doveva essere scritto, ma non sono riuscito aconcluderne la lettura: non.mi interessava più di quanto mi sarebbe interessata una fan fiction priva di alcuna sostanza letteraria.

Non l'ho odiato, ma non mi ha preso per nulla.
Palin
«Re sotto la montagna»
Messaggi: 15146
Località: Solace
MessaggioInviato: Sab 02 Feb 2013 15:56 pm    Oggetto:   

Ludwig von Drake ha scritto:
sarà perché il buon Paolini sembra essersi evoluto in peggio nel tempo


Cioè mi stai dicendo che i successivi libri sono peggio del primo (a cui, fortunatamente, mi sono fermato)
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Ludwig von Drake
«Hobbit»
Messaggi: 35
MessaggioInviato: Sab 02 Feb 2013 18:28 pm    Oggetto:   

Secondo me sì.

Credo che nel primo fosse un po' più abbottonato, mentre con l'andare avanti si è sciolto senza avere una tecina sufficiente a farlo.

Un po' come un terzino che fa una grande partita in difesa e a quella successiva inizia a scendere sulla fascia senza averne la capacità. Inoltre, dopo le prime partite tutti volevamo rivederlo in campo il prima possibile e questo portava soldi alla squadra anche se non era in forma.

Il peccato è che un giocatore ha centinaia di partite, la saga di Eragon poteva concludersi come un piccolo gioiello, senza alcuni degli scadimenti decisamente infantili che mi è capitato di leggere.
Negróre
«dannatamente umano»
Messaggi: 2562
MessaggioInviato: Sab 02 Feb 2013 22:14 pm    Oggetto:   

Ludwig von Drake ha scritto:
Il peccato è che un giocatore ha centinaia di partite, la saga di Eragon poteva concludersi come un piccolo gioiello, senza alcuni degli scadimenti decisamente infantili che mi è capitato di leggere.

L'età e l'esperienza di vita pesano come un macigno. Se gli editori non sono capaci di capirlo, solo perché hanno di fronte del talento, allora siamo tornati all'anno 0 dell'editoria. In tutta sincerità, io gli autori come Paolini nemmeno li leggo. Non m'interessano a prescindere, perché non voglio leggermi un fantasy scritto da un essere umano che ha così poca esperienza. Ci sono aspetti, nei romanzi fantasy, che voglio veder approfonditi. Non m'interessa essere d'accordo con l'autore, ma voglio che mi dica cose adulte, non immaturità o alla meglio verità superficiali, che necessiterebbero di maggior corpo, spessore e analisi.
Ciò detto, sono autori che hanno un certo valore nel portare lettori giovanissimi alla lettura. E io, ahimè, sono già cresciuto. Confused Mr. Green
Un sorriso, Andrea
frankifol
«Balrog»
Messaggi: 1460
Località: roma
MessaggioInviato: Dom 03 Feb 2013 14:19 pm    Oggetto:   

@negrore: vedere un tuo commento in questo thread mi aveva momentaneamente spaventato. Poi l'ho letto e l'allarme è rientrato... Wink
Settima proposizione - Il resto è conseguenza
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