Rame


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Autore Messaggio
Zhora
«Hobbit»
Messaggi: 76
Località: Il Paese delle Allusioni
MessaggioInviato: Mar 15 Gen 2008 20:01 pm    Oggetto: Rame   

Trovo il vento autunnale delizioso, la sera non poteva scegliersi cantore più opportuno per farsi annunciare.
Vincent non ha saputo attendere, ha preferito imboccare le fogne con quel vecchio cappello calcato sul viso. Ha lasciato la sua ultima tela qui, davanti a me, e ha detto che mi avrebbe aspettato al Cafè de la Locomotive, al solito tavolo.
E' strano come riesca a cogliere tutti i particolari nonostante la poca luce, eppure la giovane donna sulla tela racchiude tutti i miei segreti e tormenti, con quell'espressione concentrata che aveva fatto innamorare Vincent,anni prima.
Il rame dei miei capelli brilla ancora nel ritratto incompleto, e cogliendo quel baluginio rossastro, qualcosa si agita dentro di me.
Povero Vincent, l'arte non lo aiuta a sopportare tutto questo.
Trovo tutto questo cosparso di un'amara simmetria, un'ironia del caso che non riesco ad accettare come una coincidenza.
Sette anni prima, il vento era cantore di morte e tormentava le lenzuola dei sudari al Lazzaretto di Saint François.
Stava tramontando il sole ed ero riuscita ad intrufolarmi fino all'enorme stanza dove mio padre era rinchiuso, insieme agli altri appestati.
Ricordo il suo volto inespressivo deformarsi in una smorfia inorridita e con quelle poche forze che gli rimanevano mi urlò di andarmene da lì.
"Ho paura per voi, padre, ho paura che possiate morire." gli ripetevo in lacrime.
Mi sorrise così teneramente, che non potei trattenermi dal scoppiare a piangere.
"Non avere mai paura, figlia mia."mi sussurrò, cercando la mia mano.
Come potevo non averne? Mio padre stava per abbandonarmi e la catepecchia dove abitavamo cadeva a pezzi nel La Roquette,il quartiere dei crocifissi.
"Sono solo una vigliacca,vivo nascondendomi giorno e notte da quando vi costrigono a restare qui."
Lui rimaneva immobile, con gli occhi vitrei che continuava a strizzare per richiamare a sè tutta la lucidità che gli era ancora concessa.
"Anne-Sophie Lefebvre" mi richiamò, accennando un altro doloroso sorriso. "Tu, come io sto facendo, avrai il coraggio di morire. Nessuno di loro ti sarà superiore in questo; ti temeranno Sophie perchè tu sorriderai quando l'ultimo respiro esalerà dalle tue labbra."mi sussurrò, sempre più lentamente.
Avrei voluto aggiungere qualcosa, ma due cerusici entrarono nella sala e io dovetti lasciare la sua mano e saltare dalla finestra.
La stessa sera vidi il nome di mio padre elencato nel foglio affisso fuori dalla porta del Saint François. Piansi a lungo e gironzolai lungo i vicoli della Parigi riunita a cena, nei boulevard della gente per bene.
All'epoca mi piaceva pregare dentro le chiese, così decisi di raccogliermi in silenzio nel grande ventre di Notre Dame. Sapevo che un sacerdote mi controllava a distanza debita, non era raro che i poveracci approfittassero dei tesori della Provvidenza.
Mi si avvicinò un uomo dal portamento distinto e gli abiti di gran fattura ma logori, come se appartenesse ad una casata decaduta. Rimase lì ad osservarmi,seduto a poca distanza da me, ed io per decenza non diedi segno di notarlo.
"Nei secoli dei secoli,Amen." mi suggerì,sfoderando un sorriso intriso di sarcasmo.
Era scivolato fino alla panca davanti alla mia e mi guardava senza la minima discrezione. Il sacerdote se ne era andato scuotendo il capo. Uscii in tutta fretta, vergognandomi di aver ricevuto simili attenzioni davanti allo splendore di Nostra Signora.
Eppure rimasi ad aspettarlo, osservando distrattamente le carrozze che sfilavano attraverso lo spiazzo gigantesco.
Mi accompagnò fino al Cafè de la Locomotive, un locale dove si riunivano gli artisti che si mormorava si facessero beffa della ragione.
Vincent era uno di loro, diceva che il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce,che l'uomo era troppo egocentrico e se solo avesse voluto, la natura lo avrebbe ucciso in un qualsiasi momento.
Da quella sera, decisi di abbandonarmi al piacevole torpore che Vincent mi offriva nelle sue carezze e nei suoi baci.
Mi innamorai di come riusciva a guardarmi ore ed ore posare per lui, sfiorandomi con la cura di un collezionista davanti ad un'opera unica.
Mi chiedevo spesso perchè mi respingesse, quando lo invitavo ad unirsi a me. A volte diveniva schivo e mi lasciava da sola, allontanandosi con quel suo cappello a tesa larga.
La risposta arrivò una settimana dopo che venni rinchiusa nello stanzone del Saint François. Deliravo paurosamente e i cerusici mormoravano fra loro che era il caso di cessare la cura, perchè oramai troppo tardi.
Quella notte mi sentii sollevare dal letto e misi faticosamente a fuoco il viso livido di Vincent. Mi accarezzò amorevolmente il viso e mi disse che era giunto ad una conclusione.
Mi avvolse in un lenzuolo pulito e scavalcò la finestra agilmente, reggendomi fra le braccia. Sentii l'aria fredda della notte sulla mia fronte esageratamente calda e i fruscii dei suoi abiti di alta fattura.
Quello che successe in seguito, lo ricordo come un immenso piacere e allo stesso tempo, un atroce dolore. Nessun immagine, nessun suono. Solo le sue braccia a stringere la mia schiena e la sensazione di essere arrivata ai confini della terra.
E' bene che mi rivesta, mi sento a disagio quando non c'è Vincent a guardarmi.
Ora che Venere brilla nel cielo pulito capisco che mio padre aveva perfettamente ragione: non sono gli uomini ad essere vili. Loro non scappano dalla morte, non ne hanno la possibilità, certo, ma scavalcano il confine con un coraggio che è nettamente superiore alla nostra tanto acclamata invincibilità.
Sono fuggita dalla morte come il peggiore dei vigliacchi,ho ceduto all'amore possessivo di un'artista ed ora sono qui, a colorarmi le guancie di questo rosso acceso.
Vincent mi aspetta allo stesso tavolo, come ogni sera. Parleremo d'arte con i forestieri e li ubriacheremo di teorie e vino. Quando sarà il momento, lì condurremo al piccolo atelier di Vincent, e mostreremo loro i conturbanti nudi che lui è solito dipingere.
Poi, ad un suo cenno, perforeremo le loro carni e berremo il nettare della notte.
Sarà rosso come i miei capelli su questa tela, profumato come l'erba dopo il temporale e bagnerà le mie labbra peccatrici e vili, che più non osano pronunciare il nome di mio padre.





Z.
Kamaji
«Nazgul»
Messaggi: 432
Località: Iblard.
MessaggioInviato: Mar 15 Gen 2008 20:45 pm    Oggetto:   

Che bel racconto !
Mi sembra ricreare un atmosfera intima e avvolgente.
Riesci, considerando anche la dimensione, a dare una caratterizzazione dei personaggi.
Citazione:
Povero Vincent, l'arte non lo aiuta a sopportare tutto questo.
Trovo tutto questo cosparso di un'amara simmetria, un'ironia del caso che non riesco ad accettare come una coincidenza


Forse qui c'è un tutto questo di troppo. E' probabilmente voluto, però inceppa la scorrevolezza del ritmo instauratosi.

Per me, è un bellissimo racconto, complimenti. Very Happy
Cast a cold eye | On life, on death. | Horseman, pass by!
William Butler Yeats

Sometimes i think the surest sign that intelligent life exists elsewhere in the universe is that none of it has tried to contact us. Calvin and Hobbes
Palin
«Re sotto la montagna»
Messaggi: 15146
Località: Solace
MessaggioInviato: Mar 15 Gen 2008 21:11 pm    Oggetto:   

Mi manca qualcosa per definirlo un racconto, ovvero una vicenda. Mi sembra più un quadro che altro.
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Zhora
«Hobbit»
Messaggi: 76
Località: Il Paese delle Allusioni
MessaggioInviato: Mar 15 Gen 2008 21:22 pm    Oggetto:   

Kamaji, ti ringrazio e hai perfettamente ragione.
Quello che mi hai sottolineato inceppa il ritmo, ho il vizio di scrivere di getto!


Palin, credimi, lo prendo come un complimento perchè un quadro nasconde sempre una storia incredibile.
Non era mia intenzione lasciar trasparire una mancanza di vicenda, volevo solo creare un flash back sintetico e molto intimo, atto a riassumere la riflessione sul coraggio nei confronti della morte.
Un padre morto per peste, l'innamoramento con un vampiro artista e l'abbraccio alla non vita per non morire della piaga non mi sembravano qualcosa di povero, da sostenere in un ricordo.
Ma accetto assolutamente il tuo commento (ci mancherebbe!) e ti ringrazio per la puntualizzazione.


Z.
Kamaji
«Nazgul»
Messaggi: 432
Località: Iblard.
MessaggioInviato: Mar 15 Gen 2008 21:29 pm    Oggetto:   

Citazione:
Quello che mi hai sottolineato inceppa il ritmo, ho il vizio di scrivere di getto!


Se quello che scrivi, è di getto, allora complimenti doppi. Very Happy
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Coram85
«Capitano di vascello»
Messaggi: 13169
MessaggioInviato: Mar 15 Gen 2008 22:27 pm    Oggetto:   

Concordo con palin.
Ma hai un bello stile, mi piace.
I wrote a paranormal story, including babes, alcohol and Battle Rock! Is called Dark Rock Chronicles!

Dark Rock Chronicles fan page
Temari
«Principessa Guerriera»
Messaggi: 2053
Località: meravigliosa Sardegna
MessaggioInviato: Mar 15 Gen 2008 23:36 pm    Oggetto:   

Bello, bello, bello.. ha un qualcosa di "intimo" e nello stesso tempo misterioso...

scrivi molto bene, complimenti.
...and a new day will dawn for those who stand long, and the forests will echo with laughter... (Stairway to Heaven)

Http://arianna_desogus.ilcannocchiale.it
uljanka
«Sua Luminosa Oscurità»
Messaggi: 5714
MessaggioInviato: Mer 16 Gen 2008 10:47 am    Oggetto:   

Non è vero che questo non sia un racconto, una vicenda. Sono decine di vicende intrecciate insieme in un nodo complesso ma sottile.

Hai dato vita ad una delle creature che popolano i dipinti simbolisti, non ce n'era affatto bisogno. Non fraintendermi. L'arte è sempre qualcosa di cui non c'è bisogno, visto che è insita nell'anima del mondo e nel respiro dell'uomo. La tua eroina proietta nella mia mente l'immagine della vampira rossa di Munch, ma anche quella della operaia dai capelli rossi di Steinlen (il miglior ritrattista di gatti e donne di fine ottocento).

Probabilmente una versione più diluita, meno inficiata dalla imposta laconicità di questo racconto avrebbe più efficacia.

Complimenti.
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile.


Ultima modifica di uljanka il Gio 17 Gen 2008 9:58 am, modificato 1 volta in totale
Professor Lupin
«Lunastorta»
Messaggi: 2021
Località: Foresta nera
MessaggioInviato: Mer 16 Gen 2008 23:41 pm    Oggetto:   

La descrizione di un attimo.

Un intreccio di pensieri e di ricordi.

Ottimo stile, forse solo un po' da "asciugare" ancora.

Wink
Tigana
«Incantatrice»
Messaggi: 4213
Località: Corte dei Miracoli
MessaggioInviato: Gio 17 Gen 2008 16:44 pm    Oggetto:   

Bel raccconto, scritto con cura e assai scorrevole. Mi è piaciuto soprattutto dalla seconda metà in poi...si intuisce che c'è qualcosa da scoprire nella storia e si comincia a desiderare di scoprire cosa ^_^


Ho capito, con un'illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno.
Zhora
«Hobbit»
Messaggi: 76
Località: Il Paese delle Allusioni
MessaggioInviato: Dom 20 Gen 2008 18:29 pm    Oggetto:   

Citazione:
forse solo un po' da "asciugare" ancora.



Intendi sintatticamente, o proprio a livello di contenuto? Embarassed
adamsberg
«Gollum»
Messaggi: 789
Località: Il luogo del delitto
MessaggioInviato: Dom 20 Gen 2008 20:38 pm    Oggetto:   

Zhora ha scritto:
Citazione:
forse solo un po' da "asciugare" ancora.



Intendi sintatticamente, o proprio a livello di contenuto? Embarassed


Se è la descrizione di un attimo dovresti asciugare sia la sintassi che il contenuto; altrimenti dovresti aumentare il contenuto per chiarire qualcosa che rimane impalpabile (una bella sensazione) ma anche non chiaro.


Non vorrei mai far parte di un club che accetti fra i suoi membri un tipo come me (G. Marx)
Professor Lupin
«Lunastorta»
Messaggi: 2021
Località: Foresta nera
MessaggioInviato: Dom 20 Gen 2008 20:41 pm    Oggetto:   

Zhora ha scritto:
Citazione:
forse solo un po' da "asciugare" ancora.



Intendi sintatticamente, o proprio a livello di contenuto? Embarassed


Intendo "tagliuzzare" in modo da migliorarlo a livello ritmico nelle parti in cui rallenta un poco.

Ma è solo la ciliegina sulla torta. Il racconto è già buono così. Very Happy
Elyria
«Anjin»
Messaggi: 4837
Località: fra la terra e il mare
MessaggioInviato: Dom 20 Gen 2008 22:14 pm    Oggetto:   

Splendidamente malsano ^__^. Mi è piaciuto molto.

Cris
http://novatlantide.wordpress.com/

Caoticista nell'animo.
bandana
«Piratessa»
Messaggi: 1047
Località: Shipwreck Cove
MessaggioInviato: Lun 28 Gen 2008 21:21 pm    Oggetto:   

é vero, è una sensazione di intimo e romantico, di peccato e di ragione...Parigi ha sempre il suo fascino (Cafè de la Locomotive? love ), ancora meglio la presenza dei vampiri che sono creature romantiche e oscure come questa città...
bel racconto! Wink
..e tutto precipita nell’insignificanza alla luce del fatto che la mia nave è scomparsa ancora una volta! Comprendi?
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