Mi metto timidamente in pista anch'io.
Questo è il primo racconto originale che scrivo, senza quindi contare le mie innumerevoli fan fiction- ma se qui si possono postare, lo farò con piacere.
Siate spietati commentatori, eh. Però con gentilezza.

x523/y12

La guardia lo squadrava dall'alto in basso, un'espressione di disgusto sul viso. x523/y12 non riusciva a capire se tale disgusto derivasse dal suo aspetto anziano o, molto più semplicemente- e molto più ovvio, forse- dal suo sesso.
Finalmente lei ruppe il silenzio, passandosi la lancia da una mano all'altra.
- E tu saresti il fecondatore consigliato dalla contessa?- con l'affilata punta della lancia quasi sfiorò il suo volto rugoso. C'era disprezzo nella sua voce. Una perfetta guardia della nuova età.
- Sì, mia signora- disse lui, lo sguardo basso. Non gli era permesso incrociare gli occhi con quelli di una donna, pena la morte; e nonostante il suo sangue stanco ribollisse dalla voglia di essere insolente con quella ragazzina che era stata messa lì a controllarlo, si impose la calma.
- Sei vecchio- disse allora lei,- Sai almeno quale grande onore ti è concesso?
Certo che lo sapeva, e aspettava quel momento da molto tempo. E la contessa aveva giurato.
Un trapestio li fece voltare entrambi, ma lui tornò subito con lo sguardo a terra, perchè l'Imperatrice aveva fatto il suo ingresso. Riuscì a cogliere solo l'ombra del mantello, poi udì la sua voce dolce.
- Grazie, cara. Puoi andare, ora.
- Sì, Vostra Maestà.
Un inchino e li lasciò soli.
x523/y12 non sapeva cosa aspettarsi. Forse che lei capisse il motivo per cui lui era lì, che in qualche modo lo percepisse.
Ma parve di no.
- E così tu saresti il fecondatore di cui mi ha parlato la contessa Laroux. x523/y12- lesse le cifre marchiate a fuoco sul petto di lui.
- Sì, Vostra Maestà.
Lei gli girò intorno, osservandolo,- Quanti anni hai?
- Molti, Vostra Maestà.
- Sei troppo vecchio per servire ancora; perchè non sei stato ancora soppresso?
- La contessa ha ritenuto che io la servissi bene, Vostra Maestà.
- Già. Ha già dato alla luce tre femmine. Mentre io...- si interruppe,- Ti parlerò fuori dai denti, fecondatore. Sai sicuramente che mia figlia è stata uccisa pochi giorni fa- tacque e lui osò, per un attimo, sollevare lo sguardo. L'Imperatrice aveva delle occhiaie profonde e la pelle del volto tirata.
Distolse subito gli occhi da lei,- Sì, Vostra Maestà. Lo so.
- Perciò ho bisogno di un'erede- si sganciò il mantello, che ricadde pesantemente a terra,- Sai cosa devi fare.
Lo sapeva, e lo fece.

Dopo, riposarono nell'abbraccio degli amanti, e lei gli revocò l'obbligo di evitarne lo sguardo. Sembrava annoiata, o forse era talmente disperata per la morte di sua figlia da non preoccuparsi più di rispettare i divieti da lei stessa imposti.
Il suo sguardo si soffermò a lungo sulle numerose rughe di lui.
- Sei davvero vecchio.
- Sono vecchio quasi quanto Vostra Maestà.
Lei rise piano, ma non c'era traccia di allegria nei suoi occhi.
- Suddito impudente.
- Sono solo un umile servo di Vostra Maestà.
- Oh, sì. E mi hai servito molto bene.
- Vi ringrazio, Vostra Maestà.
- Oggi mi sento magnanima- si passò una mano sul ventre, assorta,- Se nascerà una femmina, un'erede per questo mondo, farò in modo che tu sia soppresso in modo veloce e indolore.
- Non ci sarà bisogno di tale favore, Vostra Maestà- disse lui dopo un attimo di silenzio.
Lei chiuse gli occhi,- Certo. Me lo aspettavo da quando mia figlia è morta- parlò lentamente,- Laroux ha posto gli occhi sul trono. E tu verrai torturato e ucciso e nessuno ti crederà. E mia figlia è stata uccisa per questo.
- Sì, Vostra Maestà.
Lei si avvolse nella trapunta.
- Cosa ti ha promesso Laroux?
- Volete raddoppiare l'offerta, Vostra Maestà?
- No- sorrise,- A dirti la verità, x523/y12, sono stanca. Vorrei solo capire cosa ti abbia promesso Laroux. Non ti avrà detto che i fecondatori torneranno ad avere diritti pari a noi donne? Sarebbe follia credere a una simile fandonia.
- No, Vostra Maestà. Me l'ha giurato, ma so bene che mentiva. I miei motivi sono altri: amavo, un tempo, ma colei che amavo è ormai morta.
- E' questo il tuo motivo?- si tirò su, lasciandosi ricadere la coperta dalle spalle- Una donna. Ti vuoi vendicare? E' stata uccisa? Posso pensarci io.
- Il fatto è che a ucciderla siete stata voi, Vostra Maestà.
Lei inarcò un sopracciglio,- Io non ho ucciso nessuna donna, fecondatore. Non torcerei un capello alle mie fedeli suddite. Io ho ucciso solo i maschi.
Sulle sue labbra, la parola ormai bandita dal linguaggio comune testimoniava un disprezzo indicibile.
- Non trasalire così, fecondatore- mise una particolare enfasi nel termine,- Lo ammetto senza problemi. La vostra era una razza meschina, infima e bugiarda. C'era bisogno di cambiare. Coloro che mi hanno preceduto sul Trono del Mondo hanno preferito relegarvi in un ruolo marginale, ma si doveva abbassarvi allo stato di bestie, lo stato in cui voi avete lasciato noi per millenni. Io l'ho fatto, e nessuna si è levata per impedirmelo. Se qualcuna ci avesse provato, non l'avrei certo uccisa, ma le avrei fatto capire il suo errore. Come si chiamava la tua donna?
- Cèline- mormorò lui.
Lei si portò una mano al petto, gli occhi sbarrati,- Tom- sussurrò,- Sei Tom!
- Sono x523/y12, Vostra Maestà. Sono solo quello. Sono nato in un'epoca in cui ancora avevamo un nome, e avevamo il diritto di avere un'istruzione e quello di essere pagati; quando siete salita sul Trono del Mondo tutto questo ci è stato negato e siamo diventati dei numeri, sfruttati e rinchiusi nelle prigioni.
Lei gli rivolse uno sguardo fiero,- Non rimpiango nulla di quello che ho fatto. L'ho fatto per il bene della mia gente. Siete una specie subdola, siete lascivi e malvagi. Ci avete costrette a strisciare per ere intere, cosa ti fa credere che cambiassi idea solo perchè provavo qualcosa per un fecondatore ed ero da lui amata?
- In realtà lo speravo- disse lui, piano.
- Presto sarete polvere, lo sai? Presto non ci sarà più bisogno di voi per la fecondazione. Verrete tutti sterminati. Non lo dico per ferirti o farti desistere, è un dato di fatto.
- Forse. O forse colei che vi succederà sul trono ci darà una possibilità e le cose torneranno com'erano tanto tempo fa, con le donne e i fecondatori aventi gli stessi diritti.
- Una patetica chimera!- sputò lei,- Non è mai stato così, tu che amavi studiare lo sai perfettamente. E tu stesso temi questo cambiamento, non riesci nemmeno a pronunciare la parola uomini. I fecondatori stessi si opporranno al cambiamento di cui parli perchè per loro sarà più semplice pensare alla vita che fanno ora, nascere, fecondare, essere soppressi quando la vecchiaia incombe e non si serve più a nulla.
- Forse sarà così, Vostra Maestà, ma voi non sarete qui per vederlo- disse lui, calmo.
- Lo so. Avanti, Tom- si alzò in piedi, nuda e fiera, e gli porse una spada,- Uccidi l'Imperatrice adesso, e vai incontro alla morte che la contessa ha preparato per te.
Lui le si portò vicino, così vicino da poterne sentire il respiro sul volto. Non sembrava aver paura, no, l'Imperatrice non aveva paura degli uomini nè, tantomeno, della morte.
Le pose un bacio leggero sulle labbra e affondò.
Lei sbarrò gli occhi. E nelle poche ore che da quel momento in poi lo separarono dalla morte violenta cui la contessa lo condannò, si chiese a lungo se la reazione di lei fosse dovuta alla sensazione della lama che le trapassava il ventre o per la sorpresa di udire quelle parole dalla bocca del suo assassino.
- Vi amo ancora, Cèline. Vi ho sempre amato.

Una domanda. Perchè l'imperatrice prende la spada e non lo ammazza?
Perché aiutare l'assassino quando si potrebbe trapassarlo senza correre rischi?
Non penso che Celine lo ami ancora e sia disposta a morire per amore!
Gli uomini saranno davvero infingardi e fasulli, ma le donne sono delle emerite bamboccione...


Io studierei meglio la dinamica dell'assassinio. Inventerei un'altra mossa da parte di Tom x523/y12.

Qualcuno dei congiurati avrebbe potuto nascondere un'arma nella stanza, in un luogo noto solo al sicario.
Io farei così (non offenderti, è solo una mia fantasia perversa...)

Citazione:

Oggi mi sento magnanima- si passò una mano sul ventre, assorta,- Se nascerà una femmina, un'erede per questo mondo, farò in modo che tu sia soppresso in modo veloce e indolore. - Non ci sarà bisogno di tale favore, Vostra Maestà- disse lui dopo un attimo di silenzio.

Era vecchio sì, ma agile e svelto. La mano scivolò giù dalla sponda del letto. Lo stipetto segreto scattò, con un suono appena percettibile.
L'imperatrice gridò, si sentì schiacciare. L'abbraccio era ancora quello caldo, di un amante. La mano destra però racchiudeva il gelo di una lama sottile.

Citazione:

Lei chiuse gli occhi,- Certo. Me lo aspettavo da quando mia figlia è morta- parlò lentamente,- Laroux ha posto gli occhi sul trono. E tu verrai torturato e ucciso e nessuno ti crederà. E mia figlia è stata uccisa per questo. - Sì, Vostra Maestà.

- Non occorre che tu mi tenga ferma. Lasciami andare. Non ho paura della morte.
La lasciò libera. Lei si mosse lentamente, ad occhi chiusi.

Citazione:

Si avvolse nella trapunta...

e così via... (naturalmente eliminerei la consegna della spada all'assassino).


Per il resto è un racconto originale e scritto discretamente. Toglierei il "fregarsene", mi sembra proprio una caduta di stile.

Brava Gealach!


E ADESSO RICAMBIA LA RECENSIONE!

Ho anch'io qualche perplessità sulla dinamica dell'omicidio e infatti concordo con le osservazioni di Uljianka, inoltre mi sembra inverosimile che Celine non lo riconosca prima...perchè l'imperatrice è Celine, vero?
Ho trovato il racconto molto interessante però allo stesso tempo alcuni passaggi sono un po' forzati...Direi che sono chiari i motivi per cui i personaggi agiscono in quel modo ma non le circostanze in cui agiscono. Ad esempio, forse non è rilevante, ma mi sono chiesta come mai l'ex fecondatore/amante dell'imperatrice è finito al servizio della sua avversaria politica.
Comunque credo che siano aspetti della trama su cui puoi tranquillamente lavorare, a livello narrativo IMHO te la sei cavata benissimo

Quoto i commentatori precedenti per quanto riguarda il finale del racconto.

Scrivi bene, riesci a catturare l'attenzione. La prima parte scorre via portando il lettore a farsi delle domande, e questo è positivo.

Sul finale la narrazione si aggroviglia un po'... l'idea è intrigante e originale (all'inizio mi ricordava Zardoz), bisogna solo "distenderla"

E' una storia interessante Anche se, come ha già detto Uljanka, non capisco perchè l'Imperatrice Cèline gli permette di ucciderla. E perchè se lui l'ama ancora la uccide? Perché pensa che ormai lei è cambiata? E allora perché dice che l' ama ancora?

Wow! Dei commenti! Grazie grazie grazie a tutti...

Allora...

Ho tolto il fregarsene e corretto un po' il brano segnalato da ThomasMore. Ditemi se scorre meglio.
Per il resto...
Mi avete fatto tutti notare come non sia molto naturale che Cèline- sì, Tigana, è lei l'Imperatrice - si sia fatta ammazzare senza tanti complimenti, addirittura consegnandogli lei stessa l'arma... Ora, nella mia mente- ma a questo punto immagino che le miei intenzioni non si capiscano- lei lo lascia fare perchè è stanca e disperata, provata dalla morte della figlia e inoltre è abbastanza vecchia. Non lo dico in modo diretto, però Tom dice Sono vecchio quasi quanto Vostra Maestà, e lui è anziano e tutto rugoso, quindi...
E con questo rispondo anche a Tigana: Cèline non lo riconosce perchè sono passati moltissimi anni da quando si sono visti l'ultima volta.
Per le altre domande... ^^" In effetti non è molto chiaro, ma visto il modo in cui è nato il racconto non avrei potuto fare altrimenti. In origine volevo farne proprio un romanzo, però mi è venuta in mente la scena dell'omicidio, così vivida che l'ho buttata giù. Ho visto che "funzionava" anche senza dell'altro e quindi l'ho pubblicata qui... Però adesso credo, come mi avete fatto notare, che sarà meglio mettermi sotto per renderlo completamente autonomo.
Un ultimo appunto, perchè un commento di ThomasMore mi ha colpito:

ThomasMore ha scritto:

che brutta fine per noi uomini, anche se il fecondatore di per sé non mi sembra un brutto lavoro

Mah, insomma... Praticamente sono delle prostitute, non è certamente un bel lavoro.

Concordo con tutti i commenti, in particolare con le osservazioni di uljanka.
Vorrei però farti presente alcuni passaggi, oltre a quelli già citati, che per me non sono stati chiari. Scusami se posso sembrare troppo pignola :

Certo che lo sapeva, e aspettava quel momento da molto tempo. E la contessa aveva giurato.

Non ho capito cosa gli avesse giurato la contessa... che l'imperatrice l'avrebbe accolto? Non ho trovato altri riferimenti del giuramento nel testo (a parte il fatto che la contessa gli aveva promesso la salvezza, ma lui stesso dice di non averle creduto). Questa frase messa così mi risuona un po' a vuoto

x523/y12 non sapeva cosa aspettarsi. Forse che lei capisse il motivo per cui lui era lì, che in qualche modo lo percepisse.
Ma parve di no.

Ho dovuto rileggere un paio di volte la frase per capire che ti riferivi al fatto che l'uomo era venuto lì per ucciderla e che quindi temeva che l'imperatrice potesse sospettare qualcosa. Mi ha mandato in confusione quel "capisse": mi era sembrato, all'inizio, che x523/y12 avesse il dubbio che l'imperatrice non capisse che lui era venuto per svolgere il suo ruolo da fecondatore. Io metterei qualcosa come:
x523/y12 non sapeva cosa aspettarsi. Forse che lei capisse/sospettasse/intuisse il vero motivo per cui era lì [toglierei poi "che in qualche modo lo percepisse", che mi sembra un po' ridondante].
Così cominci a creare curiosità nella mente del lettore circa il "vero motivo" della presenza dell'uomo, cosa la frase originale non ti concede appieno (almeno con me è stato così.)

- Non ci sarà bisogno di tale favore, Vostra Maestà- disse lui dopo un attimo di silenzio.
Lei chiuse gli occhi,- Certo. Me lo aspettavo da quando mia figlia è morta- parlò lentamente

Qui mi pare che l'imperatrice capisca un po' troppo rapidamente che x523/y12 è lì soltanto per ucciderla. Fossi in te, aumenterei più la "fase della riflessione" dell'imperatrice, oppure aggiungerei qualche elemento ad "effetto" per rendere più saliente il momento, in quanto si tratta un punto cruciale del tuo racconto e come tale merita di essere più sottolineato . La soluzione che ti ha offerto uljanka mi sembra magnifica.

Per il resto, ti posso dire che il tuo stile di scrittura è veramente scorrevole e piacevole. La storia presenta tocchi originali, che però a mio avviso andrebbero più curati per renderli unici. Lavora soprattutto sulla coerenza tra i vari punti della trama e sulla chiarezza narrativa. Il mio consiglio è quello di far rileggere quello che scrivi a un'altra persona, così ti rendi conto subito se c'è qualche punto che è poco chiaro (anche io quando scrivo mi sembra tutto chiaro, e quasi mi stupisco se un altro non capisce qualcosa che per me è ovvio .)

Secondo me sei un bel potenziale

e brava la mia sorellina!! dunque direi che i commenti precedenti sono abbastanza azzeccati... pensavo soprattutto al commento di uljanka dove dice che è improbabile che lui arrivi lì per ucciderla senza avere armi. premettendo il fatto che effettivamente è forzato... vista la situazione in cui sono gli uomini in questo racconto è molto improbabile che li lascino tranquillamente con armi e in ogni caso l'avrebbero controllato no? stava andando dall'imperatrice! (che aveva una nemica giusto?) quindi se deve avere un'arma deve essere moooolto piccola.... cosa dire? la mia sorellina è brava come sempre!

Sorellina! Hai commentato! (dopo anni e anni e anni... )

Grazie a tutti per i commenti e, soprattutto, per i consigli. Lavorerò sul racconto...

Hai uno stile scorrevole, veramente. Penso che sia una delle qualità più importanti per chi scrive ( a me manca un po', ma si sa, si desidera sempre ciò che non si ha)
Il personaggio dell'anziano protagonista ha un non so che di rassegnato ma nello stesso tempo ha una sua dignità nonostante la condizione di servo.
Avevo pensato che l'imperatrice lo sfidasse ad ucciderla proprio perchè, considerando noi poveri maschi meno di zero, si sentiva al sicuro, ed in qualche maniera voleva umiliarlo. D'altronde lo dici anche tu

Citazione:

l'Imperatrice non aveva paura degli uomini

Ed infatti l'anziano, nella sua dignità, ha dimostrato quanto la fierezza covasse nel suo animo, trovando così il coraggio di ucciderla.

Bello il finale, azzeccato e inatteso.

I ritocchi da fare per me sono quasi inesistenti, ma ti conviene ascoltare gente più esperta di me...

Brava.