Quello che non va in Harry Potter


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Autore Messaggio
un muspeling
«apprendista incendiario»
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MessaggioInviato: Mer 19 Mar 2008 22:29 pm    Oggetto:   

Io non mi stupivo e non mi stupisco,
ne rimango semplicemente nauseato! ko
Bran
«servitore di due padroni»
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Località: Era Hyboriana (Trento)
MessaggioInviato: Mer 19 Mar 2008 22:54 pm    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

metalupo ha scritto:


E mi spiace di non ricordare i nomi dei due poveretti, per dare più sostanza all'esempio.



Non ti preoccupare, li ricordiamo noi.....non si possono dimenticare
Nipote di Pick e di Julia ///
-Riuscite a vedere qualcosa?-
-Sì, cose meravigliose-

Lord Carnavon & H. Carter, 26 novembre 1922
Aislinn
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MessaggioInviato: Gio 20 Mar 2008 9:20 am    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

(Ida Bosso) ha scritto:
Secondo me, la Chiesa è ostile a Harry Potter per un motivo semplicissimo. La magia è solo un pretesto. Ci sono favole e romanzi pieni di magia ma non sono mai stati messi all'indice. In Harry Potter i protagonisti fanno affidamento su se stessi sostengono la verità e sono osteggiati dall'ordine precostituito (il ministero della magia). L'ordine della fenice sviluppa un pensiero indipendente, non è assoggettato al ministero. C'è una frase molto bella nei "Doni della morte". "Eccolo di nuovo: scegliere che cosa credere. Lui voleva la verità" pag. 175 ed. salani.
La scienza ricerca la verità. La religione è basata nella fede in qualcosa. Non c'è una ricerca. La Chiesa è un ordine pre costituito. Esistente e resistente nei secoli. Insegnare ai ragazzi a ricercare la verità e a sviluppare un pensiero indipendente li trascina fuori la sfera d'influenza della Chiesa. L'ordine precostituito è animato dalla conservazione e sacrifica la verità per sopravvivere. La Chiesa ha negato tante cose nel corso dei secoli, l'eliocentrismo, l'evoluzionismo, perchè essere messa in discussione significa minare la sua esistenza.


D'accordo in pieno con questo pensiero, aggiungerei che per me l'unica cosa sacra è il diritto a informarsi, indagare, crearsi le proprie opinioni e giudicare da solo se un libro sia degno di essere letto, un film visto ecc. Sono io che ho il cervello per leggere il primo volume della saga, ad esempio, e decidere se mi piace o no, se voglio continuare o no; così come posso decidere che la storia mi attira ma non il suo messaggio, o viceversa. Da quando in qua bisogna leggere solo libri che ci danno ragione? E' una presunzione e una chiusura mentale che non sopporto, la base di ogni negazione al dialogo e di ogni fondamentalismo; è' un rifiuto a conoscere la molte sfaccettature della realtà, per restare chiusi in una rassicurante "bidimensionalità" fatta di soli bianchi e neri.

E poi, citando il mio amato Oscar Wilde, "non esistono libri morali o immorali, esistono solo libri scritti bene o scritti male" Very Happy
Aislinn
«Nano»
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Località: Somewhere far beyond...
MessaggioInviato: Gio 20 Mar 2008 9:35 am    Oggetto:   

... Se poi consideriamo che, secondo Borges, la metafisica è un ramo della letteratura fantastica, allora è chiaro: siamo nel campo della concorrenza letteraria Wink
un muspeling
«apprendista incendiario»
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MessaggioInviato: Gio 20 Mar 2008 9:56 am    Oggetto:   

Aislinn ha scritto:
... Se poi consideriamo che, secondo Borges, la metafisica è un ramo della letteratura fantastica, allora è chiaro: siamo nel campo della concorrenza letteraria Wink


E come non concordare? Very Happy
Olorin
«Ultimo Elfo Inguardabile»
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MessaggioInviato: Gio 20 Mar 2008 17:28 pm    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

(Ida Bosso) ha scritto:
Ho letto l'articolo e ho letto i vostri primi commenti, con i quali non posso che concordare. Non so se c'è stato qualche commento a favore dell'autore.....dubito cmq. E non so se qualcuno abbia già scritto un pensiero simile al mio. Secondo me, la Chiesa è ostile a Harry Potter per un motivo semplicissimo. La magia è solo un pretesto. Ci sono favole e romanzi pieni di magia ma non sono mai stati messi all'indice. In Harry Potter i protagonisti fanno affidamento su se stessi sostengono la verità e sono osteggiati dall'ordine precostituito (il ministero della magia). L'ordine della fenice sviluppa un pensiero indipendente, non è assoggettato al ministero. C'è una frase molto bella nei "Doni della morte". "Eccolo di nuovo: scegliere che cosa credere. Lui voleva la verità" pag. 175 ed. salani.
La scienza ricerca la verità. La religione è basata nella fede in qualcosa. Non c'è una ricerca. La Chiesa è un ordine pre costituito. Esistente e resistente nei secoli. Insegnare ai ragazzi a ricercare la verità e a sviluppare un pensiero indipendente li trascina fuori la sfera d'influenza della Chiesa. L'ordine precostituito è animato dalla conservazione e sacrifica la verità per sopravvivere. La Chiesa ha negato tante cose nel corso dei secoli, l'eliocentrismo, l'evoluzionismo, perchè essere messa in discussione significa minare la sua esistenza.


Forte! Scommetto che adori Christopher Paolini...
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
Julia
«Rhosgobel Rabbit»
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MessaggioInviato: Ven 21 Mar 2008 9:55 am    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

Olorin ha scritto:

Forte! Scommetto che adori Christopher Paolini...


Forte! Seguendo questa tua logica inferenziale scommetterei che tu adori e basta. Rolling Eyes
La mente è il proprio luogo, e può in sé fare di un Inferno un Cielo, e di un Cielo un Inferno. John Milton
Olorin
«Ultimo Elfo Inguardabile»
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Località: dove osano le anatre
MessaggioInviato: Sab 22 Mar 2008 17:04 pm    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

Julia ha scritto:
Olorin ha scritto:

Forte! Scommetto che adori Christopher Paolini...


Forte! Seguendo questa tua logica inferenziale scommetterei che tu adori e basta. Rolling Eyes


... humm... così dai per scontato che io abbia un'opinione negativa di Paolini... non è forse un magnifico esempio di "pregiudizio", questo? Cool
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

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(Ida Bosso)
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio 27 Mar 2008 14:26 pm    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

Sinceramente non conosco Christopher Paolini.... ma facendo una ricerca del suo nome su Internet ho scoperto che è lui l'autore di Eragon e non ho letto il libro né guardato il film. Non mi affascinava la trama.
Olorin
«Ultimo Elfo Inguardabile»
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Località: dove osano le anatre
MessaggioInviato: Gio 27 Mar 2008 14:59 pm    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

(Ida Bosso) ha scritto:
Sinceramente non conosco Christopher Paolini.... ma facendo una ricerca del suo nome su Internet ho scoperto che è lui l'autore di Eragon e non ho letto il libro né guardato il film. Non mi affascinava la trama.


... allora hai la mia stima a livello di gusti letterari e cinematografici... Wink ...
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
(Silvia Sammarelli)
«Ospite»

MessaggioInviato: Lun 07 Apr 2008 15:26 pm    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

So che questa discussione è stata portata avanti ad oltranza ma dopo aver letto l'articolo e tutti i commenti non resisto alla tentazione di aggiungere qualche personale considerazione.
Ho letto molti commenti interessanti, altri piuttosto sommari, alcuni parecchio discutibili...
Mi ci vorrebbe troppo tempo e "inchiostro" per rispondere anche solo ad alcuni degni di nota, perciò vorrei concentrarmi sull'articolo, cercando di prenderlo per quello che è, senza divagare eccessivamente.
Dibattere sul perchè la Chiesa consideri immorale la stregoneria (e qui si potrebbe anche dibattere sul concetto stesso di stregoneria), anche se usata a fin di bene, mi pare inutile ai fini del discorso.
E' un dato di fatto e in quanto non cattolica non mi interessa né confermarlo né confutarlo.
Mi piacerebbe fare notare invece che v'è insito un errore di metodo nella prima argomentazione del professor Rialti: il Magistero della Chiesa fa riferimento alla pratica della magia, non alla sua rappresentazione narrativa!

Per quanto riguarda la seconda argomentazione, quella cioè circa la bellezza e la verità, ecc ecc
Per chi come il professore abbia una concezione assoluta di Verità, il discorso può apparire convincente.
Ma non tutti ragionano secondo lo stesso sistema filosofico. Ognuno di noi può leggere il libro e decidere se (al di là dell'ovvia finzione) si tratta di verità, bellezza, menzogna, immoralità...
Tutte le storie propongono un'interpretazione della realtà. Ammesso che si riconoscano concetti universali di giusto e sbagliato, il rischio di proporre come giuste immagini sbagliate (o come sbagliate immagini giuste) è sempre presente. Ma c'è poi un ulteriore livello, quello dell'interpretazione di queste immagini che permette al singolo di percepire secondo coscienza ciò che di giusto e ciò che di sbagliato c'è in queste immagini.
Quale sia il cammino positivo per l'uomo non spetta a lei deciderlo come non spetta a me né a nessun altro. A lei spetta decidere quale sia il suo di cammino positivo, come io deciderò il mio.
L'esempio che fa mi appare decisamente fuoriluogo. Ma anche se qualcuno decidesse di scrivere un libro su "pedofili cattivi" e "pedofili buoni", non mi preoccuperei di vietarlo (certo non lo farei leggere a dei bambini): prenderei semplicemente atto del fatto che una simile concezione morale sarebbe profondamente diversa dalla mia. Punto.
Ha detto bene chi ha citato Oscar Wilde, non esistono libri immorali. Il fatto che la materia di un libro possa essere moralmente discutibile non rende immorale il libro in sé.
Parentesi: il cannibalismo immorale in sé? E che mi dice di casi come quelli di sopravvissuti di disastri aerei che mangiano i resti dei propri compagni morti per non morire anche loro? Se avessero rinunciato all'unica fonte di sostentamento non si sarebbero deliberatamente consegnati alla morte? Non è il suicidio immorale secondo i dogmi cattolici?
Io preferisco la carne di maiale, comunque...

La hybris poi mi sembra un elemento decisamente non applicabile a Harry Potter in quanto manca l'elemento divino. Tutti i valori di HP sono esclusivamente umani. La magia in HP è fondamentale solo a livello immaginifico e narrativo, a livello morale è estremamente marginale.


" I libri della Rowling mostrandoci come buono o neutrale in un altro mondo ciò che è assoluatemente cattivo in questo nostro, generano una grave confusione morale."

a parte che mi piace ribadire che stabilire cosa sia buono o cattivo spetti al proprio codice etico, ma generano confusione morale solo in chi non è in grado di separare il mondo fantastico e il mondo reale.
Uno scrittore fantasy non solo non è tenuto a ricalcare le regole del mondo reale, ma non avrebbe senso che lo facesse, verrebbe a mancare quella sovversione carnescialesca che è vitale per il genere.

Ciò che a me pare grave non è l'espressione di una morale più o meno valida più o meno profonda più o meno sommaria più o meno discutibile ecc (non mi interessa discutere di meriti e pecche - sicuramente tante - in HP) in un libro, ma quanto l'ostinazione a inquadrare e filtrare ogni cosa tramite un unico punto di vista, quello cattolico, affermato come verità assoluta.
A mio modesto parere non è pericoloso dare a un bambino un possibile diverso punto di vista. Quello che mi pare pericoloso è dargliene UNO SOLO.
E questo vale anche per gli adulti.
E' avere propinata una sola mentalità, un solo mondo possibile, che condiziona le menti e che può essere fonte di problemi.(perchè il solo mondo possibile non è quello patriarcale-cattolico-bianco-etero-scuola-lavoro-matrimonio-figli-morte.)
La conoscenza non può essere una cosa negativa.
Leggere un libro non significa adottarne il codice morale. Significa conoscerlo e avere la possibilità di vagliare questo codice, adottarne alcune cose buone se ve ne sono e ricordare quelle negative per guardarsene.
Impedire o anche solo sconsigliare alla gente di leggere un libro non è mai una protezione ma sempre una costrizione. Il vero pericolo sono l'ignoranza e l'oscurantismo, non un libro fantasy scritto in maniera decente (che non è una cosa da sottovalutare ai nostri giorni) e che ha portato milioni di bambini abituati a solo tv (quella sì che è piena di immoralità...) e videogame a prendere in mano una storia cartacea. Quella sì che è magia...
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