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Pavel Nedved
«The Man Who Walks Alone»
Messaggi: 2773 Località : Cavriat San Gervas
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 17:55 pm Oggetto: |
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Ah, ok...capito.
Boh, secondo me (resta un mio parere), la Chiesa insiste molto su Harry Potter (come insistette a suo tempo con Il codice da vinci, ad esempio) per il grande effetto mediatico avuto dalla saga. Come dire, "il rischio è più alto"... "E che caspita! Siamo Grifondoro mica Elfi domestici!!"
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:00 pm Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter |
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Salve a tutti,
parto da una citazione all'inizio proprio dell'intervento del dott. Rialti:
"Offro dunque queste mie riflessioni per un sereno dibattito, nel quale c'è sempre da imparare, qualora si abbia la buona volontà di mettersi in discussione e non di scansare gli argomenti altrui."
Mi sembra che in questo caso, leggendo i vari commenti, forse non manca la "buona volontà di mettersi in discussione", ma si vuole "scansare argomenti altrui". Intanto io da semplice appassionato lettore delle opere di Tolkien (vera e propria ossatura dello studio di Rialti), mi sono molto trovato concorde nella sua interpretazione di questo autore. Ma non lo dico io, mi sembra che lo dica lo stesso Tolkien, nelle sue lettere ("la realtà in trasparenza"). Leggendo queste missive al figlio che era in guerra, mi sembra di aver capito molto più dell'opera e del pensiero di Tolkien. Per questo inviterei gran parte delle persone che hanno commentato di andare a leggerle. E forse cambierebbero idea su quel che dice Rialti. E forse si accorgerebbero che la magia in tolkiern usata da elfi è una cosa ben diversa da quella usata in HP con significati simbolici (ancora questo termine) ben diversi. Certo ognuno rimane colpito da diverse cose e certo uno può avere interpretazioni diverse, ma quando a dire il significato è proprio chi l'ha scritto, bè forse uno dovrebbe cambiare giudizio.
Questo era solo introduttivo per capire, credo, parte della formazione culturale di Rialti e quindi vedere in una diversa ottica quello che dice. Chi nei suoi commenti ha richiamato oscuri scenari di Santa Inquisizione, Roghi ecc ecc, dimostra a mio avviso intanto di non sapere bene di cosa sta parlando (storicamente parlando) e inoltre forse di non avere valide argomentazioni da opporre sullo stesso campo (come invece ho letto in altri commenti). Non sarò certo io a fare una difesa dell'Inquisizione, dico solo che storicamente è stata una cosa ben diversa da quello oggi passa come mentalità comune, anche se ci sono stati molti eccessi che ne hanno alimentato varie leggende nere.
Chi non vede tutto questo dramma e pensa che in fondo ci siano altri problemi da affrontare per la Chiesa, vorrei far notare due cose:
La prima, banalissima è che stiamo parlando di questo. Se pensate che non sia importante, perché state leggendo questo articolo?
La seconda è che la Chiesa è cattolica (vale a dire universale). Questo vuol dire che per sua natura ha la possibilità di dare un giudizio su tutto (poi ognuno verifichi per se la giustezza o meno di tale giudizio), e può mettere bocca su ogni aspetto della realtà , dalle guerre preventive ai romanzi di HP.
Molto giustamente ha notato Olorin "siamo sicuri che nulla passi di un modo di pensare la vita discutibile quando veicolato in modo così subdolo?"
Questa affermazione chiarisce perfettamente il problema di fondo. Chi di voi ha letto 1984 di Orwell si dovrebbe rendere conto in maniera più acuta del fatto che il 90% dei giudizi che noi diamo non sono "nostri", sono indotti dalla mentalità dominante, mentalità in cui siamo immersi e da cui autori come Paolini, Rowling, Brown pescano a piene mani. Su "Eragon" non mi soffermo molto. Dico solo che la storia di un ordine di Cavalieri che difendevano la pace e sono stati traditi e sterminati da uno di loro, fino a che non è arrivato un giovane eroe, mi ha dato una strana sensazione di già visto...
La mia domanda provocatoria è: cosa pensa un bambino se si accorge di essere un Babbano??? Cosa sarebbe Harry Potter senza i suoi poteri??? Certo uno può pensare che il messaggio sia quello di tirar fuori le proprie virtù nascoste (per chi ama le citazioni bibliche i famosi "talenti"), e voglio sperare che anche l'autrice lo pensasse, ma il rischio è quello invece di farti sentire un "diverso", quando invece non ce la fai con i tuoi talenti. Rischiamo di fare dei ragazzi dei rassegnati a vita (e direi che già prima di HP sono stati fatti danni, basta guardarsi in giro), di persone che "avrebbero dovuto essere grandi, ma". Invece chi di voi è padre sa perfettamente che la cosa più bella per un figlio è di essere amato per come è, punto e basta. Chi può dare 10 darà 10, chi 100, 100. Ma ripeto il rischio che vedo ora è quello di dire che per avere successo devi essere in un certo modo. E soprattutto devi essere con particolari poteri o predestinato.
Spero di non aver fatto troppa confusione, di aver contribuito come posso a questa discussione.
Concludo questo intervento sperando che chi ha letto questa risposta si domandandi cosa ci sia di giusto in quello che dice Rialti, cosa che avrà il pregio, vi assicuro, di far apprezzare ancora di più anche l'opera di Rowling, proprio perchè la si vedrà per quello che essa realmente è, sia nei suoi aspetti positivi sia in quelli negativi. |
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Pavel Nedved
«The Man Who Walks Alone»
Messaggi: 2773 Località : Cavriat San Gervas
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:15 pm Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter |
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"Io sono convinto che un uomo debba vagliare quello che gli sta dinanzi alla luce delle proprie convinzioni e del proprio metro morale..."
E non è detto, anzi non è per niente scontato , oggigiorno, che codesti valori debbano per forza essere quelli cristiani; intanto!
Ma onde evitare polemiche inutili, vorrei semplificare il mio pensiero in tal modo: non è certo dalla Rowling o dalla magia come vita quotidiana che i ragazzini di oggi traggono confusione: e non è da questo elegante filosofeggiare sull'opera Harry Potter che trarremo i lumi necessari per rinascere a nuova vita...
Io penso che l'uomo debba IMPARARE per conto proprio, a costo di sbagliare mille volte, a distinguere bene e male in tutto ciò con cui viene a contatto... A parte questo, il citato Tolkien stesso, aldilà delle belle lezioni sulla negatività della magia, va contro uno dei principi fondamentali del BENE cristiano: per Tolkien non vi è redenzione dal Male, e non vi è perdono per gli empi. Il male va distrutto in qualunque sua forma.
Quanto alla magia industriosa, ci siamo forse scordati della fiala e della scatoletta di terra di Galadriel? O delle mani di guaritore del Re? Insomma, non guardiamo le cose troppo specificamente, è ovvio che al microscopio qualsiasi verniciatura risulta un pò strisciata... E soprattutto, se leggiamo i saggi di Tolkien, non scordiamoci di ciò che l'autore stesso può non essersi reso conto di aver trasmesso... Chiunque scrive sa di cosa parlo.
La bellezza di Harry Potter non sta tanto nella distinzione tra bene e male, per me... Sta nel fatto che ci insegna qualcosa di molto più importante del discernimento: ci insegna che dovunque arriviamo nella vita, lo facciamo per NOSTRA scelta: Harry Potter insegna soprattutto la difficoltà , l'amarezza, ma pure la bellezza del saper scegliere la propria strada, i propri ideali, ma soprattutto saper scegliere quando è il momento di ascoltare e quando è il momento di farsi valere. |
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:25 pm Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter |
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(Luke ) ha scritto: |
La mia domanda provocatoria è: cosa pensa un bambino se si accorge di essere un Babbano??? Cosa sarebbe Harry Potter senza i suoi poteri??? Certo uno può pensare che il messaggio sia quello di tirar fuori le proprie virtù nascoste (per chi ama le citazioni bibliche i famosi "talenti"), e voglio sperare che anche l'autrice lo pensasse, ma il rischio è quello invece di farti sentire un "diverso", quando invece non ce la fai con i tuoi talenti. Rischiamo di fare dei ragazzi dei rassegnati a vita (e direi che già prima di HP sono stati fatti danni, basta guardarsi in giro), di persone che "avrebbero dovuto essere grandi, ma". Invece chi di voi è padre sa perfettamente che la cosa più bella per un figlio è di essere amato per come è, punto e basta. Chi può dare 10 darà 10, chi 100, 100. Ma ripeto il rischio che vedo ora è quello di dire che per avere successo devi essere in un certo modo. E soprattutto devi essere con particolari poteri o predestinato.
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Non sono affatto daccordo.
Basta vedere come procede e termina il libro, la vittoria dei nostri su Voldemort è figlia anche, o sopratutto, di Neville, un personaggio che non è mai stato particolarmente brillante a scuola, che non mostra grandi capacità come mago, che è sempre stato sfigato nel rapporto con gli altri.
Altro personaggio chiave è Hermione, che non è predestinata a niente ma che fa un figurone in tutta la storia, è semplicemente una che si applica.
Alla fine del libro tutti hanno successo, e Harry non si ritrova in una situazione "superiore" agli altri. |
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Olorin
«Ultimo Elfo Inguardabile»
Messaggi: 1698 Località : dove osano le anatre
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:25 pm Oggetto: |
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Leida80 ha scritto: |
Non mi pare si stia dicendo questo.
Del resto Rialti attacca dicendo che è fuorviante che la magia sia presentata in modo positivo. La risposta generale non è "chissene, tanto è fantasia". La risposta è: la Rowling non sta facendo l'apologia delle sedute spiritiche, e non sottintende neppure che per essere vincenti nella vita occorre padroneggiare il voodoo. La risposta è: si tratta di una metafora, che veicola messaggi non riducibili a "che figa la magia occulta".
Rialti accenna en passant che Harry Potter non è accettabile sul piano morale anche prescindendo dalla magia, ma non specifica meglio questa sua affermazione. Non si può quindi rispondere a questa critica.
Nessuno però qui sta dicendo che la Rowling può dire quel che vuole tanto è fantasy. Si passasse sul piano della "morale della favola", sarei ben lieta di discettare sui significati più profondi di HP. |
quoto il fatto che non sia attribuibile alla Rowling l'intento di indirizzare il lettore verso i pericoli elencati dall'articolista. Difatti credo che scrittore ed editore cerchino solo di immettere nell'opera il meglio della morale più ampiamente diffusa tra i potenziali acquirenti
Il fatto della magia, pur essendo pretestuoso nella concezione di 'libro' che esponi, in realtà determina un'assenza. L'unico bisogno che esprimono i protagonisti delle vicende è quello di un incantesimo più potente, perduto, un escamotage (si scrive così?) utile per l'occasione, una soluzione pronta per ogni problema, persino la morte (la pietra filosofale!). Un mondo dove l'ineluttabile non esiste perché la magia offre sempre la via d'uscita a discapito di ogni coerenza del reale.
come coerenza e coesione del reale, l'articolo vede solo il Disegno di Dio, Dio stesso, cosa che farà sorridere o storcere il naso ai più (anche a me, lo ammetto)
In questo caso questa coerenza è spazzata via, questa 'presenza' è spazzata via, tanto che mi sono trovato a chiedermi per quale motivo, alla fine, a 'sto Voldemort venisse atrribuito tutto il torto del mondo!
... un mondo dove fondamentalmente il riferimento morale è cancellato e la moralità si potrebbe quindi tutta reinventare..Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.
Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata |
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Pavel Nedved
«The Man Who Walks Alone»
Messaggi: 2773 Località : Cavriat San Gervas
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:27 pm Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter |
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Che dire, ho letto con interesse gli articoli ed i commenti. Non sono d\'accordo con l\'articolo di Rialti uscito sull\'Osservatore Romano e con la sua risposta qui pubblicata per molti motivi già usciti da vari commenti. Volevo solo puntualizzare due cosette che mi pare sfuggano a molti commentatori:
1- nelle varie denigrazioni della chiesa Cattolica che \"acutamente\" assumono il suddetto Rialti e le sue scarse qualità visive a portatore del pensiero universale della chiesa Cattolica Romana si omette di dire che in effetti l\'articolo originale sull\'Osservatore Romano era accoppiato con quello di Paolo Gulisano il cui tenore presumo fosse ben diverso (purtroppo se sono riuscito a trovare l\'articolo originale di Rialti sulla rassegna stampa di cinematografo.it, così non è stato per l\'articolo gemello), l\'autore è comunque cattolico ed il giornale ha pubblicato entrambi gli articoli.
Il Vaticano ha molti problemi, su questo non si discute, ma per una volta che attraverso il suo organo di stampa ufficiale fa le cose quasi per bene è quasi ironico come persone che si dichiarino di mente aperta non esitino comunque a gettare fango ed a vedere le cose in modo altrettanto miope.
2- qualcuno ha accennato al fatto che la chiesa si dovrebbe occupare delle cose \"veramente importanti\", ora mi chiedo cosa c\'è di più importante dell\'educazione soprattutto dei giovani? Se poi lo fa in maniera che non ci piace è anche colpa di chi pansa che ci siano cose più importanti.
Scusate se sono andato un po\' Out Topic ma mi sembrava che si cominciasse un po\' troppo a sparare sulla croce (rossa). |
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:32 pm Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter |
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(Massi ) ha scritto: |
2- qualcuno ha accennato al fatto che la chiesa si dovrebbe occupare delle cose \"veramente importanti\", ora mi chiedo cosa c\'è di più importante dell\'educazione soprattutto dei giovani? |
Niente, o quasi.
Ma è quando si comincia a ragionare su cosa sia importante puntare l'attenzione ai fini dell'educazione dei giovani, che sorgono i problemi. |
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franz
«Mago»
Messaggi: 5731 Località : Milano
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:35 pm Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter |
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(Massi ) ha scritto: |
1- nelle varie denigrazioni della chiesa Cattolica che \"acutamente\" assumono il suddetto Rialti e le sue scarse qualità visive a portatore del pensiero universale della chiesa Cattolica Romana si omette di dire che in effetti l\'articolo originale sull\'Osservatore Romano era accoppiato con quello di Paolo Gulisano il cui tenore presumo fosse ben diverso (purtroppo se sono riuscito a trovare l\'articolo originale di Rialti sulla rassegna stampa di cinematografo.it, così non è stato per l\'articolo gemello), l\'autore è comunque cattolico ed il giornale ha pubblicato entrambi gli articoli. |
Così come ha fatto FantasyMagazine. Non capisco la puntualizzazione e chi avrebbe omesso di dire cosa.
P.s. nessuno vuole sparare sulla Croce Rossa, solo esprimere opinioni e capire il significato di alcune posizioni. Mi pare che fino a questo momento, a parte un paio di interventi di poco sopra le righe, si stia discutendo civilmente.- Sei un pessimista o un ottimista?
- Sono un pessimo ottimista |
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Pavel Nedved
«The Man Who Walks Alone»
Messaggi: 2773 Località : Cavriat San Gervas
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:36 pm Oggetto: |
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Io non capisco dove sta il problema, sinceramente... (Poi, magari, sono ottuso io )
La Chiesa dice che per una buona educazione dei giovani certe letture non debbano essere fatte.
Se poi uno ci crede, bene. Altrimenti, amen. "E che caspita! Siamo Grifondoro mica Elfi domestici!!"
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:40 pm Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter |
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io ora vorrei porre a tutti i gentili interlocutori di questa interminabile discussione una breve riflessione: per quanto sarete ancora disposti a perdere tempo sulle invettive di un'altro che pensa sempre di credersi il portavoce del giusto e del vero ? guardacaso sempre un docente universitario. sempre loro con la parola in bocca.. quando e' che i grandi dottori della "casta accademica" non la pianteranno di credersi di avere sempre e solo loro una verita' indiscutibile a portata di mano ? quando e' che cominceremo a distaccarci definitvamente dalla loro retorica di linguaggi e ideologie preconfezionate (indipendentemente se stanno con einstein o con ratzinger) ?
mi rivolgo ora alla redazione di delos:
quando e' che si potra' cominciare a concepire un sito, un blog o un ente culturale on-line che faccia lanciare temi di discussione e confronto a gente semplice e capace di ragionare col proprio libero arbitrio ? |
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franz
«Mago»
Messaggi: 5731 Località : Milano
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:40 pm Oggetto: |
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Pavel Nedved ha scritto: | Io non capisco dove sta il problema, sinceramente... |
Non credo si tratti di 'problema'. Penso invece che sia un'occasione di approfondimento e confronto su una tematica che vede, evidentemente, pareri opposti.- Sei un pessimista o un ottimista?
- Sono un pessimo ottimista |
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Olorin
«Ultimo Elfo Inguardabile»
Messaggi: 1698 Località : dove osano le anatre
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:48 pm Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter |
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(Massi ) ha scritto: | Che dire, ho letto con interesse gli articoli ed i commenti. Non sono d\'accordo con l\'articolo di Rialti uscito sull\'Osservatore Romano e con la sua risposta qui pubblicata per molti motivi già usciti da vari commenti. Volevo solo puntualizzare due cosette che mi pare sfuggano a molti commentatori:
1- nelle varie denigrazioni della chiesa Cattolica che \"acutamente\" assumono il suddetto Rialti e le sue scarse qualità visive a portatore del pensiero universale della chiesa Cattolica Romana si omette di dire che in effetti l\'articolo originale sull\'Osservatore Romano era accoppiato con quello di Paolo Gulisano il cui tenore presumo fosse ben diverso (purtroppo se sono riuscito a trovare l\'articolo originale di Rialti sulla rassegna stampa di cinematografo.it, così non è stato per l\'articolo gemello), l\'autore è comunque cattolico ed il giornale ha pubblicato entrambi gli articoli.
Il Vaticano ha molti problemi, su questo non si discute, ma per una volta che attraverso il suo organo di stampa ufficiale fa le cose quasi per bene è quasi ironico come persone che si dichiarino di mente aperta non esitino comunque a gettare fango ed a vedere le cose in modo altrettanto miope.
2- qualcuno ha accennato al fatto che la chiesa si dovrebbe occupare delle cose \"veramente importanti\", ora mi chiedo cosa c\'è di più importante dell\'educazione soprattutto dei giovani? Se poi lo fa in maniera che non ci piace è anche colpa di chi pansa che ci siano cose più importanti.
Scusate se sono andato un po\' Out Topic ma mi sembrava che si cominciasse un po\' troppo a sparare sulla croce (rossa). |
hey, ma a me dove mi metti!!!!Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.
Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata |
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Inviato: Lun 25 Feb 2008 18:50 pm Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter |
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(Art McLord) ha scritto: | io ora vorrei porre a tutti i gentili interlocutori di questa interminabile discussione una breve riflessione: per quanto sarete ancora disposti a perdere tempo sulle invettive di un'altro che pensa sempre di credersi il portavoce del giusto e del vero ? guardacaso sempre un docente universitario. sempre loro con la parola in bocca.. quando e' che i grandi dottori della "casta accademica" non la pianteranno di credersi di avere sempre e solo loro una verita' indiscutibile a portata di mano ? quando e' che cominceremo a distaccarci definitvamente dalla loro retorica di linguaggi e ideologie preconfezionate (indipendentemente se stanno con einstein o con ratzinger) ?
mi rivolgo ora alla redazione di delos:
quando e' che si potra' cominciare a concepire un sito, un blog o un ente culturale on-line che faccia lanciare temi di discussione e confronto a gente semplice e capace di ragionare col proprio libero arbitrio ? |
Esiste il forum proprio per questo motivo, per dar voce a tutti.
Non capisco, vuoi che fantasy magazine pubblichi sulla home page le "lettere aperte" di chiunque ? |
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