Quello che non va in Harry Potter


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Autore Messaggio
un muspeling
«apprendista incendiario»
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MessaggioInviato: Lun 25 Feb 2008 23:23 pm    Oggetto:   

E' stata una fatica ma ce l'ho fatta! Very Happy
Ho letto tanto la lettera di Rialti quanto gl'interventi avvenuti sino a ora.

Posso dire di concordare Profondamente con gl'interventi di Dued e di Gray.
Sì, queste critiche e queste gazzarre tirate su contro bersagli che fanno pensare "ma non avete altro a cui pensare?" danno l'impressione di gerarchie in affanno, per comprensione e per sindorme d'assedio. Peccato che la debolezza non sia solo degli autoproclamatisi unici portatori di Verità e Morale, ma anche della nostra classe dirigente intera, che dico? Del sitema paese in toto! Rolling Eyes
Pertanto, a qualcuno che fa la voce grossa perché si sente sempre più ignorato, rispondo altri (credenti o meno..............) che si precipitano a innalzare vecchi gonfaloni e a precipitarci in un dibattito culturale/politica da prereferendum su divorzio e aborto. In taluni casi, abbiamo potuto tristemente appurare, che le debolezze convergenti hanno creato disastri legislativi, come la legge (ideologica) sulla fecondazione assistita.
Non sto a dirvi di che altro si parla ora.

Dove si finirà di questo passo proprio non lo so Rolling Eyes

Come rispondere al signor Rialti? Beh innanzitutto si aggiorni sulle teorie psicologiche: siamo in era di psicosintesi e i freudianesimi scricchiolano oramai... (e se qualcuno vuole discutere, in altra sede, su cosa era a suo tempo l'inquisizione, prego, sono il pane per i vostri denti! Twisted Evil )
Inoltre Tolkien e il suo saggio sulle fiabe, tanto citato, bah... io sono un patito di Tolkien, si badi. Ritengo ancora che abbia scritto il miglior Fantasy moderno, da Morris a Miéville incluso,
Detto questo, la sua visione del mondo non è La verità. Il suo saggio sulle fiabe è buono, ma non l'unico possibile e altri di buoni e forse miglori se ne possono fare.

Mi sembra chiaro, a questo punto, che non concordo affatto con la lettera, la sua impostazione, diverse cose dette (e quelle sulla pedofilia sono solo uno degli elementi... e poi da che pulpito! Rolling Eyes ), mi rimane solo una cosa da dire:
Qual'ora ri troviate l'appoggio del braccio secolare, come ai - vostri - bei tempi, vietate, vietate pure!
Vogliamo altri sillabi! Altri Indici! Forza dimostrateci come siete ancora la Vecchia Cricca Oscurantista!
Continuate così! E il fascino del "proibito" rendere il Fantasy Irresistibile! Evil or Very Mad

PS: le ho notate solo io le diverse distrazioni di scrittura nella lettera del prof?
(Emanuele I)
«Ospite»

MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 0:19 am    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

è solo una piccola restrizione mentale...e poi quale "mente geniale" crede davvero che la magia esiste dopo aver letto un ROMANZO FANTASY con protagonista un ragazzino...cioè davvero se qualcuno ci crede per questo allora è un suo problema neuro-psicologico...e per quanto riguarda i bambini;bene...se togliamo loro anche la fantasia,il sogno e la speranza(fattori che,si sa,sfumeranno crescendo),riusciremo nell'intento di farli nascere direttamente adulti.
nemea
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 0:32 am    Oggetto:   

Olorin ha scritto:
(...) Il fatto della magia, pur essendo pretestuoso nella concezione di 'libro' che esponi, in realtà determina un'assenza. L'unico bisogno che esprimono i protagonisti delle vicende è quello di un incantesimo più potente, perduto, un escamotage (si scrive così?) utile per l'occasione, una soluzione pronta per ogni problema, persino la morte (la pietra filosofale!). Un mondo dove l'ineluttabile non esiste perché la magia offre sempre la via d'uscita a discapito di ogni coerenza del reale.

come coerenza e coesione del reale, l'articolo vede solo il Disegno di Dio, Dio stesso, cosa che farà sorridere o storcere il naso ai più (anche a me, lo ammetto)

In questo caso questa coerenza è spazzata via, questa 'presenza' è spazzata via, tanto che mi sono trovato a chiedermi per quale motivo, alla fine, a 'sto Voldemort venisse atrribuito tutto il torto del mondo!

... un mondo dove fondamentalmente il riferimento morale è cancellato e la moralità si potrebbe quindi tutta reinventare..

oltre a quotare chi ha già risposto su questo stesso post, vorrei farle gentilmente notare che persino il crisitianesmo stesso (per non dire ogni altra religione e ogni mitologia passata, prente o futura) si fonda sulla speranza umana di sfuggire all'ineluttabile a mezzo di escamotage quali la speranza della vita dopo la morte, la speranza di una qualche vita MIGLIORE di questa, o di un qualunque tipo di premio, una in cui i cattivi sono puniti e i buoni premiati, ecc ecc ...
tutto questo cosa sarebbe se non una speranza che "offre sempre la via d'uscita a discapito di ogni coerenza del reale" ??
di fatto ogni fiaba, mito, leggenda, racconto fatastico e religione sono vie di fuga dal reale, e si alimentantano delle speranze umane di fuggire al grigiore dell'inellutabile sorte umana...e ci sono racconti o relgioni che lo fanno tentando di instillare il buono e il valoroso che c'è nel lettore, mentre altri tendono solo a nusrisi di adeptie adulatori beoti (e mi riferisco a sette e fattucchierate strane e\o discutibili assai!) e ci tango a far notare che per 3/4 del nostro pianeta ciò che noi reputiamo religione è, ai loro occhi, un racconto di fantasia..."bello, per l'amor del cielo, pieno di bei messaggi, ma nulla a che vedere con il mio dio, che è il solo, l'unico e il vero"...dicono!!. Solo perchè questo specifico testo entra leggermente in collisione con alcune concezioni generate da un universo voluatamente voluto inelutabile secondo logich e eleggi stabilite (si presume!) dal tuo dio, non significa che non sia pienamente accetabile all'interno di altre logiche di fantasia.
quindi la domanda è: stiamo comabattendo una presunta minaccia di magia e satanizzazione generale dei pargoli, o è piuttosto la libertà di esprimersi secondo canoni anche solo leggermente differenti da quello che dovremmo cosiderare come sacrosanto che rode in questa faccenda?
Chi conosce gli altri
è, sì, sapiente
ma chi conosce sè
è addirittura illuminato

Lao-Tse
nemea
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 0:38 am    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

Olorin ha scritto:

In questo caso questa coerenza è spazzata via, questa 'presenza' è spazzata via, tanto che mi sono trovato a chiedermi per quale motivo, alla fine, a 'sto Voldemort venisse atrribuito tutto il torto del mondo!

per lo stesso motivo per cui satana è il principe dlele tenebre nel vangelo: perchè è l'incaranzione SIMBOLICA di tutti mali e i dolori! ciò, ovviamente, non significa che le cose stiano letteralmente così: sarebbe davvero bello poter attribuire le colpe di morte, dolore e malattie a un solo essere nell'universo (sarebbe stupendo!) peccato che le cose siano più complicate di così! (sempre per la serie: le fiabe sono un conto, la realtà è ben altro!)
idem con patate per voldemot!

Olorin ha scritto:
... un mondo dove fondamentalmente il riferimento morale è cancellato e la moralità si potrebbe quindi tutta reinventare..

magari! sarebbe bellissimo! Very Happy
d'altro canto se non avessimo mai cambiato la nostra moralità nel corso della storia del'umanità, non sarebbe mai neppure potuto nascere il concetto di un unico dio infinitamente buono e misericordoso (un passo avanti evoluzionistico rispetto ai credi precedneti!) e i concetti di rispetto della vita, ma staremmo ancora qui a immolare i promogneiti maschi e le vergini agli dei!
perchè temere i cambiamenti?
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Lao-Tse
l'Anto
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 9:54 am    Oggetto:   

Nemea, in generale sono d'accordo con il tuo pensiero, ma non capisco questo:

nemea ha scritto:
per 3/4 del nostro pianeta ciò che noi reputiamo religione è, ai loro occhi, un racconto di fantasia..."bello, per l'amor del cielo, pieno di bei messaggi, ma nulla a che vedere con il mio dio, che è il solo, l'unico e il vero"...dicono!!.


Non conosco nessuna religione o filosofia (tranne le religioni Giudaico-Cristian, che oltretutto venerano lo stesso Dio), che pensi che il proprio Dio sia l'unico. Puoi farmi esempi?

Le religioni gnostiche non definiscono "fantasia" bensì "miti" le storie degli Dei morti e risorti (Dionisio, Attis, Mitra, Gesù, ecc). Ok che ci vuole fantasia per costruire un mito Smile, ma il messaggio che inviano è molto profondo.
"Children resist a return to the burning times
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franz
«Mago» Mago
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MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 10:18 am    Oggetto:   

Olorin ha scritto:

Le morali umane, per quano rigorose, anzi, crudeli, non mi interessano. Sono fallibili come i loro pensatori... e forse io sono più bravo a inventarne!!!

Per quanto concerne le morti in HP, sono ineluttabili solo.. per scelta!! chi vuole torna in varie forme: fantasmi, imagini nei quadri, specchi. Harry viene dissuaso dal richiamare in vita qualcuno, ma solo per lo scarso risultato otenuto dai precedenti esperimenti.

Ma la morte è solo uno degli aspetti delle aberrazioni di HP...


Olorin, il tuo punto di vista mi incuriosisce e mi piacerebbe che spiegassi meglio alcuni concetti. In HP non ti interessa la morale o ritieni non ci sia (o sia contraria a qualche precetto)?

Per quanto riguarda la morte, o le morti, quasi in tutta la letteratura per l'infanzia e nella fiaba sono 'ineluttabili per scelta'. La nonna viene divorata dal lupo (intera!), e poi estratta dalle viscere della bestia (intera e arzilla).
- Sei un pessimista o un ottimista?
- Sono un pessimo ottimista
nemea
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MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 15:17 pm    Oggetto:   

l'Anto ha scritto:
Nemea, in generale sono d'accordo con il tuo pensiero, ma non capisco questo:

nemea ha scritto:
per 3/4 del nostro pianeta ciò che noi reputiamo religione è, ai loro occhi, un racconto di fantasia..."bello, per l'amor del cielo, pieno di bei messaggi, ma nulla a che vedere con il mio dio, che è il solo, l'unico e il vero"...dicono!!.


Non conosco nessuna religione o filosofia (tranne le religioni Giudaico-Cristian, che oltretutto venerano lo stesso Dio), che pensi che il proprio Dio sia l'unico. Puoi farmi esempi?

bè, puntualizziamo:
1) ho riassunto ENORMENTE il discorso (anch e se ammetto di essere arrivata all'eccesso con l'imprecisione) ma l'ho fatto solo perchè volevo epsrimere che la relgione che il soglio di roma rappresenta in terra è solo una piccola percentuale rispetto agli infiniti e svariegati punti di vista dell'umanità presente, ma anche passata! tutto lì! era solo un esempio! questo l'ho fatto perchè in genere, quando anche solo oso porre sullo stesso piano le parole "racconto di fantasia" con "religione cattolica" ecco che mi partono contro i missili terra-aria e le madezioni in latino!! Very Happy
ho solo voluto giocare d'anticipo ricordando che gli uomini che i cattolici rappresentano sono solo una misera fettina rispetto a tutte le altre della storia dell'umanità!
2) bè, se vogliamo fare i pignoloni Wink , oltre al giudesimo-crisitnesimo c'è l'islam (l'altro gradne monoteismo) e anche gli indù, in realtà, guai a chiamarli politeisti! persino nelle mitologie egizie e greco-romane si possono trovare accenni an un monoteismo implicito simile a quello induista, con svariegati accenni ad Uno originario, ecc ecc
poi ci sono le filosfie orienatli che non si basano su una vera divinità, ma solo su precetti di umani messaggi! e non li chiamerei proprio politeismi.

Citazione:
Le religioni gnostiche non definiscono "fantasia" bensì "miti" le storie degli Dei morti e risorti (Dionisio, Attis, Mitra, Gesù, ecc). Ok che ci vuole fantasia per costruire un mito Smile, ma il messaggio che inviano è molto profondo.

altra premessa: io sono una che pensa che il più grande libro fantasy mai scritto non sia il signore degli anelli, ma la bibbia!
e questo te lo dico con il massimo candore e senza sapere quale sia il tuo pensiero (nè quello di chi possa leggere) perchè non stò insunando, nè giudicando nè, tantomento, codannando niente e nessuno! se leggendo tu (o un altro credente) la possa prendere come un offesa, sappia fin da ora che me dispaice tantissmo se si sente offeso, ma che non è assolutamente mia intezione offendere o ferire con questa esternazione! è solo la mia opinione!
per me è un dato di fatto come dire che il sole sorge ad est! non c'è la minima velatura di cattiveria in tutto ciò! (stò sempre giocando d'anticipo U_U)
fatta questa doverosa premessa, se vuoi stiamo qui a discutere di religioni e fantasy fino alla fine dei tempi... ma non credo sia il caso Rolling Eyes ... ho DOVUTO essere sintetica per ovvie questioni di contesto!
ma se ci tieni ad una doverosa precisazione, sappi che sono d'accordo con te sulle questioni dei messaggi.
sintetizzando posso dirti che mi sono fatta un'idea pressochè chiara degli schemi uttati per catalogore quello che possiamo racchiudere nel grande scatolone del "fanatstico": partendo dalle fiebe (che sono sicuramente al gradino più basso) si arirva fino ai miti (religione, laddove sono ancora praticati e diffusi come messaggi veritieri) e nel mezzo ci sono tutte le sfumature della leggenda e della saga (legata a vicende storiche rispetto alla leggenda).
indubbiamente tutte queste categorie sono frutto di fantasia (e con questo ribadisco che non voglio offendere!)... o meglio: si nutrono di SIMBOLI e ICONE per esprmire, rappresentare e trasmettere!
Jung, frazer e altri grandi pensatori hanno dichiarato ciascuno a modo suo, che l'inconscio (o i messaggio esoterici) sono epsirmibili (e trasmisisbili) solo attraverso l'universo dei simboli. ma i simboli (=i racconti fantsia) sono solo la nave che traghetta il lettore verso la meta (=il messaggio), non certo il messaggio in sè!
detto questo credo che la grande differneza dal gradino più basso (=fiaba) la gradno più alto (=mito/religone). oltre alla lunghezza e alla coplessità della narraizone, credo che siano diversi anche nel tipo stesso di messaggio che portano: le fiabe, in genere epsrimono insegnamenti educativi e socialmente utili (es. cappucceto rosso amonniva le ragazzine ad aggirarsi da sole), mentre i miti esprimono i profondi e sofisticati concetti della ricerca del Sè e della formulazione dell'Io umano. ben altro paio di maniche rispetto agli ammonimenti per la vita nel collettivo.
quindi sona ossolutamente cocorde con te che i miti hanno messaggi molto profondi! anzi: fondamentali per ogni uomo che voglio trovare la propria individualità!
E' anche vero che ci sono fiabe che esprimono concetti profondi di ricerca del sè (come il cavaliere che slava la dama dal drago, o vicenversa, la principessa che svela il principe baciando il rospo... oppure il risveglio dell'io nella bella addormentata ecc ecc) ma, appunto, pare che queste fiabe abbiano radici in religioni preesistenti (pagane) riformulate e tramandate sotto nuova forma, ma identico messaggio!
come, dall'altra parte, è vero che molti messaggio che riguardano il profndo dell'io umano di molte religioni, possono essere traviati e sviliti rendendoli solamente un messaggio per guidare le società e regolarne i comportamntemi collettivi! abbastanza svilente per un messagggio che partiva da presupposti ben più nobili e complessi!!!
allora, mi sono comrpenduta?? Wink
[/quote]
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Lao-Tse
l'Anto
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 16:27 pm    Oggetto:   

nemea ha scritto:

allora, mi sono comrpenduta?? Wink
[/quote]

Laughing sì, e sono d'accordo con te.


nemea ha scritto:

2) bè, se vogliamo fare i pignoloni Wink , oltre al giudesimo-crisitnesimo c'è l'islam.


Smile per religioni giudaico-cristiane si indendono appunto il giudaismo, il cristianesimo e l'islam che ha le stesse origini abramitiche.
L'induismo è un'altra cosa, e il suo monoteismo è oggetto di lunghe discussioni,anche se personalmente sono d'accordo che per i maestri induisti "Tutto è Uno".
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Olorin
«Ultimo Elfo Inguardabile»
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MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 16:51 pm    Oggetto:   

… mi riconduco ad un caso semplice: il mio! Wink Anch’io come più o meno tutti quelli che frequentano i siti letterari, mi sono cimentato nello scrivere racconti brevi, poi una decina di novelle più strutturate e per finire, udite udite, un libro! (che non ho mai pensato di pubblicare né, oggi come oggi, pubblicherei mai).

Perché ho scritto? Per i soldi? (sì sì sì) Per la fama? (sì sì sì) Per necessità di spressione di un talento (quale…)? Mi pareva piuttosto, di poter dire qualcosa a delle persone. Per come stavo vivendo, per la speranza e l’energia che avevo dentro, mi sembrava proprio di poter trasferire qualcosa di ‘buono’ a qualcuno. Qualcosa di buono riguardante la vita, il concepire sé e la vita.
Adesso non più.

In ogni caso, esiste argomento più interessante? e non rispondete di 'NO' tutti in coro solo per affossare il mio discorso!

E il fantasy, come ho già detto da qualche altra parte nel forum, trattando di elementi che vedono l’uomo liberarsi dai vincoli della realtà, entra pesantemente proprio nel merito della concezione che l’uomo stesso ha di sé, nello scopo che vede per la sua esistenza e che quasi tutti gli scrittori che ho affrontato finora limitano alla sconfitta del malvagio di turno… malvagio poi, perché?

Premettendo che la Rowling non mi pare un genio filosofico in grado di esprimere una concezione dell’uomo totalmente rispondente e appagante nè quindi, almeno volontariamente, l’opposto, noto però che, proprio in questo senso, lascia nell’opera un buco in cui s’insinua facilmente l’elemento mellifluo del magico, del potere dell’uomo sulle cose e, soprattutto, sul proprio destino esaurendo così, per quanto mi riguarda, il classico filone del ‘da dove veniamo, perché ci siamo, dove stiamo andando’ che ingenuamente incuriosisce, stavolta, me.

Quindi la pecca che denuncio è un’assenza di posizione in merito ad una tematica assoluta e fondamentale, che poi, in questo caso, viene colmata da ciò che più si avvicina alla sua medesima natura misteriosa ma con un'origine ontologica di ribellione alla propria condizione totalmente contrapposta ad essa che solo Lucifero: la magia.

P.S.
Il Malvagio, visto che nemea lo cita, finora inarrivabile per qualunque creazione letteraria, è, per quanto mi riguarda, colui che nega all’uomo la piena realizzazione di sé, l’arrivo a quel ‘nonsoché’ che per tutta la vita uno sente come mancante.

Ma siccome nessun autore pone attenzione a quale sia un’ipotesi plausibile e oggettiva della realizzazione dell’uomo…
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
Olorin
«Ultimo Elfo Inguardabile»
Messaggi: 1698
Località: dove osano le anatre
MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 16:55 pm    Oggetto:   

... che solo Lucifero ha messo in pratica...
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
Pavel Nedved
«The Man Who Walks Alone»
Messaggi: 2773
Località: Cavriat San Gervas
MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 17:56 pm    Oggetto:   

nemea ha scritto:
altra premessa: io sono una che pensa che il più grande libro fantasy mai scritto non sia il signore degli anelli, ma la bibbia!
e questo te lo dico con il massimo candore e senza sapere quale sia il tuo pensiero (nè quello di chi possa leggere) perchè non stò insunando, nè giudicando nè, tantomento, codannando niente e nessuno! se leggendo tu (o un altro credente) la possa prendere come un offesa, sappia fin da ora che me dispaice tantissmo se si sente offeso, ma che non è assolutamente mia intezione offendere o ferire con questa esternazione! è solo la mia opinione!
per me è un dato di fatto come dire che il sole sorge ad est! non c'è la minima velatura di cattiveria in tutto ciò! (stò sempre giocando d'anticipo U_U)


Non mi sento offeso, chiaramente, ma ci tengo a farti sapere come la penso io riguardo a ciò che dici, citando una parte del libro che sto leggendo su Lewis ("C.S. Lewis / Tra Fantasy e Vangelo" di Paolo Giulisano):
"L'esito del razionalismo è un uomo che ha sconfitto il mistero e che quindi lo teme (...) Tolto dunque di mezzo il Mistero, sopravvive il misterioso, come una degenerazione. E' la magia che compare in Lewis come un orribile forza finalizzata al dominio, al potere sugli uomini e sulla natura (...) Bisogna dunque tornare alla realtà e, anche se può apparire paradossale, ciò può avvenir attraverso il recupero del mito. Lewis espose le considerazioni suscitategli dale letture di Chesterton e dalle conversazioni con Tolkien in un breve saggio, dal titolo suggestivo Myth became Fact (Il Mito divenne Fatto). Tolkien gli aveva rvelato che il Vangelo era il Mito per eccellenza, che non era venuto per abrogare tutte le altre leggende, ma per santificarle (...) Il corollario posto da Lewis alle appassionate riflessioni del collega e amico fu questo: il Mito è divenuto un fatto, un accadimento reale, verificabile, documentabile, incontrabile (...) I miti non sono bugie, inganni, gli aveva insegnato Tolkien: creando un mito, praticando la mitopoiesi e poolando il mondo di elfi, draghi e spiriti maligni, l'uomo realizza di fatto il progetto di Dio e riflette un minuscolo frammento della vera luce"

Lascio un link anche alla traduzione del brev saggio Myth became Fact:
http://www.ildomenicale.it/eradigitale_articolo.asp?id_articolo=48
"E che caspita! Siamo Grifondoro mica Elfi domestici!!"


nemea
«Hobbit»
Messaggi: 9
MessaggioInviato: Mar 26 Feb 2008 21:48 pm    Oggetto:   

per amor di sintesi cito solo l'essenziale
Pavel Nedved ha scritto:
(...) I miti non sono bugie, inganni, gli aveva insegnato Tolkien: creando un mito, praticando la mitopoiesi e poolando il mondo di elfi, draghi e spiriti maligni, l'uomo realizza di fatto il progetto di Dio e riflette un minuscolo frammento della vera luce"

assolutamente stravero! Very Happy e chi mai ha parlato di "bugie" o "inganni"... soprattutto in ragione del fatto che mi sembra siam tutti d'accordo con la veridicità dei messaggi!
Wink
Olorin ha scritto:
P.S.
Il Malvagio, visto che nemea lo cita, finora inarrivabile per qualunque creazione letteraria, è, per quanto mi riguarda, colui che nega all’uomo la piena realizzazione di sé, l’arrivo a quel ‘nonsoché’ che per tutta la vita uno sente come mancante.

Ma siccome nessun autore pone attenzione a quale sia un’ipotesi plausibile e oggettiva della realizzazione dell’uomo…

sono d'accordo ... ma non completamente!
un vero Malvagio che cacatalizzi in sè veramente la contrapposizione al concetto di Uomo (volutamente con la maiuscola), è raro oggigiorno... ma rendiamoci pur sempre conto che questo resta un libriccino per ragazzi, non è certo il nuovo vangelo gnostico: Voldermort non se la cava poi così male!!
e non credo che nussuno abbia la pretesa della summa verità rivelata da Harry Potter, altro motivo per cui critiche stilistiche sulla povertà e mediocrità dei concetti del libro (critica che condivido pienamente) lascia comunque il tempo che trova
Chi conosce gli altri
è, sì, sapiente
ma chi conosce sè
è addirittura illuminato

Lao-Tse


Ultima modifica di nemea il Mar 26 Feb 2008 21:56 pm, modificato 1 volta in totale
metalupo
«Ospite»

MessaggioInviato: Ven 29 Feb 2008 10:41 am    Oggetto:   

Stamattina ho dato una occhiata veloce veloce ai giornali (così mi disinformo un po' Rolling Eyes ).
Strano... sarò stato distratto ma oggi non ho trovato nessuna esternazione ufficiale di alti prelati su come dobbiamo vestirci, cosa dobbiamo mangiare, cosa dobbiamo pensare.

Tramano qualcosa di terribile.
Mi sto preoccupando! Laughing
(Ida Bosso)
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 19 Mar 2008 16:22 pm    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

Ho letto l'articolo e ho letto i vostri primi commenti, con i quali non posso che concordare. Non so se c'è stato qualche commento a favore dell'autore.....dubito cmq. E non so se qualcuno abbia già scritto un pensiero simile al mio. Secondo me, la Chiesa è ostile a Harry Potter per un motivo semplicissimo. La magia è solo un pretesto. Ci sono favole e romanzi pieni di magia ma non sono mai stati messi all'indice. In Harry Potter i protagonisti fanno affidamento su se stessi sostengono la verità e sono osteggiati dall'ordine precostituito (il ministero della magia). L'ordine della fenice sviluppa un pensiero indipendente, non è assoggettato al ministero. C'è una frase molto bella nei "Doni della morte". "Eccolo di nuovo: scegliere che cosa credere. Lui voleva la verità" pag. 175 ed. salani.
La scienza ricerca la verità. La religione è basata nella fede in qualcosa. Non c'è una ricerca. La Chiesa è un ordine pre costituito. Esistente e resistente nei secoli. Insegnare ai ragazzi a ricercare la verità e a sviluppare un pensiero indipendente li trascina fuori la sfera d'influenza della Chiesa. L'ordine precostituito è animato dalla conservazione e sacrifica la verità per sopravvivere. La Chiesa ha negato tante cose nel corso dei secoli, l'eliocentrismo, l'evoluzionismo, perchè essere messa in discussione significa minare la sua esistenza.
metalupo
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 19 Mar 2008 18:58 pm    Oggetto: Re: Quello che non va in Harry Potter   

(Ida Bosso) ha scritto:

La scienza ricerca la verità. La religione è basata nella fede in qualcosa. Non c'è una ricerca. La Chiesa è un ordine pre costituito. Esistente e resistente nei secoli. Insegnare ai ragazzi a ricercare la verità e a sviluppare un pensiero indipendente li trascina fuori la sfera d'influenza della Chiesa. L'ordine precostituito è animato dalla conservazione e sacrifica la verità per sopravvivere. La Chiesa ha negato tante cose nel corso dei secoli, l'eliocentrismo, l'evoluzionismo, perchè essere messa in discussione significa minare la sua esistenza.


Ottimo. E quoto... ma vado anche oltre, sottolineando una frase:

(Ida Bosso) ha scritto:

L'ordine precostituito è animato dalla conservazione e sacrifica la verità per sopravvivere.


Ho sempre avuto l'impressione (e oggi via via una convinzione) che l'ordine cosituito a un certo punto della verità se ne infischia anche nell'altro senso.

Cioè, paradossalmente potrebbe capitare persino che una cosa falsa ma erroneamente avvertita dai più come "verità", se contrasta con i piani dell'ordine costituito verrà contrastata a sua volta dall'ordine costituito... e da esso dichiarata (giustamente) come "falsa". Magari persino con argomentazioni corrette.

E' un aspetto sottile... difficile da cogliere. E' un aspetto che solo un pubblicitario può cogliere.
La chiesa si è modernizzata. La chiesa ragiona e agisce da pubblicitario.

Questa è la grande rivoluzione operata dal pontefice precedente... che il linguaggio dei "media" lo capiva profondamente, e ha insegnato anche a altri gerarchi della chiesa ad afferrarlo.

Ossia, quello che per la chiesa conta oggi del fenomeno HP è che:
1)E' popolarissimo fra i giovani (una intera nuova generazione che sarà l'ossatura della società di domani)
2)Al momento sembra (alla chiesa) che HP sia portatore di messaggi in contrasto con la speranza di mantenere un buon grado di proselitismo fra i giovani (e quindi, quando questi cresceranno, fra tutta la popolazione).

Se un domani uscisse un sondaggio che dimostrasse scientificamente che HP avvicina i giovani alla chiesa, dati statistici alla mano e contro ogni aspettativa... la Rowling verrebbe prontamente ricevuta in Vaticano a reti unificate. E tutte le argomentazioni incomprensibili anti-Potter verrebbero accantonate in un attimo.

E' il numero che conta! Wink

Insomma. Se uno chiede l'eutanasia per se stesso (staccatemi le macchine) e chiama i giornalisti per fare del suo dramma una battaglia civile che possa essere utile a altri casi come il suo... viene sepolto senza messa e in terreno sconsacrato perchè "suicida".

Se un altro, pochi mesi dopo, chiede l'eutanasia per se stesso (staccatemi le macchine) e NON chiama i giornalisti, ma quelli vengono lo stesso da lui e ne fanno un caso nazionale mantenuto però solo sul piano di dramma umano e non di battaglia civile di principio, costui viene sepolto CON messa e in terreno CONSACRATO (non era "suicida"... era spacciato!).

E mi spiace di non ricordare i nomi dei due poveretti, per dare più sostanza all'esempio.

Non scandalizzatevi quando vi rendete conto che chi attacca HP non l'ha letto. Non c'è nulla di scandaloso. Il contenuto di HP non è più importante, a questo punto! Wink
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