Licia Troisi


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Autore Messaggio
Lo Sparviero
«Hobbit»
Messaggi: 20
MessaggioInviato: Dom 06 Lug 2008 12:39 pm    Oggetto:   

Nutza ha scritto:

Da solita ottimista, confido in una risposta dell'autrice.


L'ottimismo è cosa assai buona, ma quando l'autrice ha paura della sua stessa ombra, dubito che aspettarsi una risposta da lei sia saggio...
Caillean29
«Hobbit»
Messaggi: 22
MessaggioInviato: Dom 06 Lug 2008 17:44 pm    Oggetto:   

Ma perchè dovete fare commenti così acidi?

Boh, io non vi capisco, davvero.
Questo forum non è più tanto il luogo che mi piaceva frequentare...

Ci leggo ormai troppi attacchi a suon di frecciatine ( verso chi la pensa diversamente dalla maggioranza ) o recensioni che vanno a cercare il pelo nell'uovo per rivelare enormi difetti di un autore.

Sono stata molto felice di riuscire a tornare in internet anche per potermi iscrivere a questo forum e seguirlo meglio, ma...boh...
Forse è solo una impressione, un periodo così...lo spero.
Sad Rolling Eyes Rolling Eyes

Caillean29
Leida80
«Stregona di Angmar»
Messaggi: 4986
Località: Roma
MessaggioInviato: Dom 06 Lug 2008 18:07 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
Premetto che con questa domanda molto probabilmente risulterò il classico bacchettone polemico, ma si tratta di un quesito che mi pongo sin dalla lettura delle Cronache.
All'interno dei tuoi libri (fatta eccezione per La ragazza del drago, che, senza offesa, non credo che leggerò dato che la trama non m'intriga molto) mi è sembrato di notare una scarsa attenzione ai particolari, quasi che non ci sia stata una rilettura attenta prima della messa a stampa. Mi riferisco ad alcuni errori terminologici abbastanza pacchiani, come l'uso delle braccia per misurare le distanze (non per fare il professorino, ma sia sullo Zanichelli che su l'Enciclopedia Europea le braccia vengono indicate come unità di misura delle profondità marine, o al massimo della lunghezza delle stoffe), piuttosto che il nome dato alla nave su cui viaggia Sennar nel secondo libro (quale marinaio chiamerebbe una nave demone nero?).
Addirittura in un capitolo è presente quello che nel cinema verrebbe definito un blooper. Mi riferisco al capitolo in cui Nihal si trova a trascorrere la nottata nel mezzo della foresta, durante l'apprendistato da Soana. Ad un certo punto Nihal è seduta per terra. Arriva il folletto, il quale si posa sul ginocchio di lei. Poi Nihal si alza in piedi e - magia! - nella scena dopo il folletto è ancora seduto sul ginocchio. Ma chi è? L'uomo ragno?
Scherzi a parte, visto che nei ringraziamenti tessi le lodi alle tue editor per il loro lavoro di revisione, mi chiedo: erano ringraziamenti di circostanza, oppure davvero queste sviste (così come altre) sono passate inosservate?


Ti rispondo per punti:
1. l'uso delle braccia: non vedo il problema. Nel nostro mondo non è un'unità di misura di spazio; e quindi? Nel Mondo Emerso non è così, è un'unità di misura dello spazio. Trattandosi di mondo inventato, mi sono sentita libera di adattare determinate terminologie come meglio preferivo. Non so, se domani volessi inventarmi che in una determinata città il tempo si misura in metri non penso che la cosa sarebbe tanto scandalosa, basta che sia chiaro che i "miei" metri sono una misura di tempo
2. il nome della barca di Rol: ??? Non ho proprio capito il senso dell'obiezione
3. il ginocchio di Nihal: Nihal si alza e poi si risiede, e Phos si rimette dove stava. Ho supposto che il lettore questo riuscisse a capirlo. Se ho supposto male, vorrà dire che al prossimo giro conterò meno sulle capacità di deduzione di chi mi legge
4. le due editor: precisazione che non c'entra nulla con la discussione, ma che faccio per amor di precisione. Francesca Mazzantini ha lavorato su Nihal della Terra del Vento e La Missione di Sennar, Roberta Marasco su Il Talismano del Potere. Dato che i ringraziamenti tipicamente li metto a fine trilogia, le ho ringraziate entrambe "cumulativamente". E non si trattava affatto di ringraziamenti di circostanza, come suggerisce l'arguta battuta di...Okamis, non ricordavo il nome. A parte che, per altro, le incongruenze interne al testo spesso sono questione che riguarda il correttore di bozze, e non l'editor, ma anche questa è mera pignoleria.
Potrei a questo punto dir la mia sulla sospensione della credulità, ma non so quanto possa interessarvi. Comunque. Il mio punto di vista da lettrice sulla questione coincide con quello che ho da scrittrice. Quando leggo un libro mi balzano all'occhio solo le incongruenze veramente evidenti, e che in qualche modo "mi disturbano". Langdon che in Angeli e Demoni si lancia da un elicottero che vola a 3000 metri d'altezza (?) usando come paracadute un telo tenuto con le mani (??) tuffandosi nel tevere (???) è un esempio di incongruenza veramente troppo grossa, che mi toglie tutto il piacere della lettura. Un personaggio di cui mi viene detto che non piangeva da tre settimane, ma ricordo che 100 pagine avanti l'autore mi aveva detto che aveva pianto due giorni prima, è una cosa che non mi disturba affatto, al massimo mi fa sorridere: cavoli, anche l'autore è un essere umano.
Seguo lo stesso identico principio quando scrivo. Il che non vuol dire che me ne impippo delle incoerenze. Le cerco, le correggo, le elimino; ma so che non potrò mai trovarle tutte, soprattutto su archi narrativi che durano 1200 pagine.
È il mio punto di vista, che può essere condiviso o meno, e come tale lo propongo.

A chi si lamenta che non rispondo: esiste il mio blog, esiste il forum del mio sito, esiste il mio indirizzo di email pubblico. Questi tre canali sono quelli che per ovvie ragioni privilegio per il contatto coi lettori. Qui, l'avrete notato, passo assai poco. Un po' perché ho anche altri impegni più impellenti, un po' perché quando frequentavo di più il forum era un posto diverso. Abbiate pazienza e siate consapevoli che quando mi domandate qualcosa qui non avete esattamente la garanzia della risposta.
sesshoumaru
«Eldar»
Messaggi: 355
MessaggioInviato: Dom 06 Lug 2008 18:32 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
Nihal ad un certo punto comincia ad allenarsi con arco e frecce e dice che quell'arma le piaceva perchè non necessitava di troppa forza? Non necessita di troppa forza?!? Sfido la signora Troisi a tendere un arco. Non occorre forza... occore una forza pazzesca!


Nihal è in accademia, si addestra con diverse armi.
Senza citarle tutte, si trova ad usare la mazza ferrata e l'ascia e POI l'arco.
Quello che dice Licia è che Nihal con la mazza ferrata incontra non poche difficoltà, l'arma era troppo pesante e non riusciva a maneggiarla bene.
Invece con l'ascia si trova bene.
Parliamo quindi di una ragazza che maneggia armi fin da bambina, che usa da anni una spada e che non ha difficolta con un'ascia e trova pesante solo la mazza ferrata.
POI passa all'arco, e dice che non le richiedeva molta forza.

Quindi Nihal è una persona con una forza superiore alla nostra, non vedo perchè debba trovare difficile tendere bene un arco.

Poi ci sarebbe da chiedersi quale tipo di arco usa, come è costruito etc etc.
Okamis ha scritto:

I draghi che sono grandi "due braccia al garrese" (ovvero appena il doppio di un cavallo, poniamo anche di grosse dimensioni) come lo giustifichiamo?

Perchè ?
Cosa c'è da giustificare in un drago largo circa 2 metri ?
sesshoumaru
«Eldar»
Messaggi: 355
MessaggioInviato: Dom 06 Lug 2008 18:38 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
Perdonate la franchezza, ma io le giustificazioni alla "ma tanto è Fantasy" non le accetto. Un libro, a prescindere dal genere, deve sempre mantenere un minimo di coerenza. Per fare l'ennesimo esempio, nel capitolo in cui Nihal e i suoi amici giocano alla guerra, un bambino cade per due piani di scale (parole della Troisi, mica mie), e quando si rialza ha solo un ginocchio sbucciato (piani che, sempre secondo le misurazioni dateci dallaTroisi, sono di dodici metri l'uno). Provaci tu a rotolare per due piani di scale e poi vediamo se hai solo un ginocchio sbucciato.


La frase è:
" Accellerò e si mise alle calcagna del suo nemico. Il ragazzino poteva quasi sentire il suo fiato sul collo. Si gettò per le scale ma cadde rovinosamente due piani più in basso"

Io capisco che il ragazzo ha sceso due piani di scale e POI è caduto.
Okamis
«Rufus in tabula»
Messaggi: 2902
Località: Lago Maggiore; ma la sponda giusta, eh!
MessaggioInviato: Dom 06 Lug 2008 18:46 pm    Oggetto:   

Innanzitutto grazie della risposta.
Premetto che non ti ho scritto sul tuo blog/forum per una ragione molto semplice. Non mi sarebbe sembrato corretto iscrivermi soltanto per porre una domanda e poi sparire. Il sito di una persona è (virtualmente) come casa sua. Non mi permetterei mai di entrare in casa di qualcuno quando ha ospiti e dirgli "Però quel vaso messo lì non mi piace". Ecco la ragione per cui ho preferito scrivere qui. Poi anche se non ricevo una risposta il giorno dopo non mi casca il mondo. Sono un tipo paziente Smile
Per quanto riguarda gli esempi fatti:
1) Riguardo le braccia il problema (dal mio punto di vista) non è tanto l'uso dell'unità in sè. Come giustamente affermi, un autore è liberissimo di "adattare determinate terminologie". Nulla da eccepire in ciò. Il problema sta nel fatto che non fornisci al lettore gli strumenti adatti per intuire tali adattamenti, costringendolo pertanto a pensare che tu stia in realtà utilizzando la terminologia del nostro mondo, con tutte le difficoltà del caso (Salazar che diventa alta 600 metri con piani da 12 metri l'uno, i draghi che invece risultano grandi appena il doppio di un cavallo ecc.).
2) Sull'esempio della barca in effetti non sono stato molto chiaro (non lo ritengo nemmeno tra i più rilevanti, ma in quel momento mi era balzato alla mente). Intendevo che difficilmente dei marinai (superstiziosi come sono nei confronti delle forze della natura) chiamerebbero la loro imbarcazione "Demone Nero". Ma nulla vieta di pensare che nel Mondo Emerso tali superstizioni non esistono. Ripeto, era semplicemente il primo esempio venutomi alla mente, tanto che poi nei miei interventi successivi ne ho scelti altri.
3) Qua non è questione della capacità di deduzione del lettore, ma proprio del fatto che fai alzare in piedi Nihal e bom. Di chi è quindi la colpa? Del lettore che non mette le pezze allo scritto, o dell'autore (o editor o correttore di bozze) che si è lasciato sfuggire l'incongruenza? E poi con Dubhe che si deterge la fronte con le mani legate dietro la schiena cosa dovrei fare? Anche lì devo immaginare che abbia chiesto a qualcuno di slegarla per potersi asciugare, per poi farsi nuovamente legare le mani?
4) L'esempio di Langdon è azzeccatissimo e mi trovi perfettamente d'accordo (non sapevo se ridere o piangere quando lessi quella scena XD). Tra l'altro mi permette di farti notare un particolare: Langdon che usa un vecchio manoscritto come paracadute c'entrando (aggiungerei di notte!) il tevere senza (quasi) farsi un graffio, non è altrettanto irrealistico del ragazzino che fai cadere per due piani di scale e che si sbuccia solo un ginocchio?

Riguardo i "ringraziamenti di circostanza", non intendevo essere offensivo (e se lo sono sembrato, chiedo scusa). Intendevo che durante la lettura avevo l'impressione che non ci fosse proprio stato lavoro di editing, quasi che il libro fosse stato mandato in stampa così com'era. Infatti la mia domanda, specificata poi meglio negli interventi successivi, non verteva tanto sugli esempi fatti, quanto sulla metodologia con cui era avvenuto il lavoro di correzzione e limatura del romanzo.
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

sesshoumaru
«Eldar»
Messaggi: 355
MessaggioInviato: Dom 06 Lug 2008 18:48 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
Dubhe che si deterge la fronte pur avendo le mani legate dietro la schiena;


Rileggi bene, Dubhe si lava e subito dopo il soldato le getta un corpetto per cambiarsi, e Dubhe comincia a scioglere i lacci della casacca.
Ergo: ora Dubhe ha le mani slegate, evidentemente quando il soldato è andato a prenderla le ha slegato le mani.
Licia non lo dice questo, ma quindi ?
C'è bisogno di dire ogni singola cosa successa ?
IMHO stai esagerando, a me il testo sembra perfettamente comprensibile.
Altrimenti mi chiedo anche come sia possibile che Dubhe non vada mai in bagno, nel libro non viene mai detto!
E' forse una grande stitica ?

Okamis ha scritto:

possibile che nessuno si sia mai accorto che Nihal era un mezzelfo con il look che si ritrovava? eppure i mezzelfi, secondo la Troisi, si erano "estinti" solo quarant'anni prima).


Chi non se ne è accorto ?

L'unica a non essersene accorta è Nihal, che non si era neanche posta il problema.
Nel libro viene detto che Salazar era un villaggio pieno di profughi provenienti da ogni zona del mondo emerso, quindi tutte le razze, vari meticci, ovvio che Nihal non trovasse strano il suo aspetto.
sesshoumaru
«Eldar»
Messaggi: 355
MessaggioInviato: Dom 06 Lug 2008 19:25 pm    Oggetto:   

Negróre ha scritto:
Okamis ha scritto:
Perdonate la franchezza, ma io le giustificazioni alla "ma tanto è Fantasy" non le accetto. Un libro, a prescindere dal genere, deve sempre mantenere un minimo di coerenza.

Direi di più: soprattutto quando è Fantasy la coerenza interna dev'essere il più vicino possibile all'assoluto, altrimenti il castello di carta crolla su se stesso.

Il "ma tanto è Fantasy" può essere utilizzato quando qualche lettore avanza critiche che vanno contro i principi stessi del Fantasy.
Se un lettore mi dicesse: "Ma i tuoi Uomini volano! E' assurdo!"
Se i miei Uomini lo fanno coerentemente all'interno del romanzo e la soluzione "volo" non è stata introdotta di punto in bianco e/o soltanto per togliermi dall'impaccio di una situazione apparentemente irrisolvibile, posso rispondere: "ma tanto è Fantasy e la coerenza c'è". La coerenza interna delle soluzioni le rende valide e inconfutabili, perché non è camuffabile. Nessun autore è in grado di dimostrare che qualcosa rientra nella coerenza interna dell'opera - cioè della ponderazione creativa dell'autore stesso - se il particolare criticato non è stato effettivamente introdotto ponderando. Si capisce quando qualcosa non è ponderato, lo si capisce molto bene.


Sono daccordissimo, il punto è che non si deve arrivare a rompere la "sospensione di credulità" del lettore, altrimenti spezzi il ritmo della storia, fai cadere tutta l'ambientazione, e fai cadere il patto scrittore/autore che è alla base di ogni buona lettura.
metalupo
«Ospite»

MessaggioInviato: Dom 06 Lug 2008 22:59 pm    Oggetto:   

Caillean29 ha scritto:
Ma perchè dovete fare commenti così acidi?


Così... passatempo! Wink
Tanto per fare... quando non si ha di meglio da fare Rolling Eyes
Il.Viandante
«Chubacabra»
Messaggi: 2764
Località: Giringiro
MessaggioInviato: Dom 14 Set 2008 13:30 pm    Oggetto:   

Caillean29 ha scritto:
Ma perchè dovete fare commenti così acidi?

Ci leggo ormai troppi attacchi a suon di frecciatine ( verso chi la pensa diversamente dalla maggioranza ) o recensioni che vanno a cercare il pelo nell'uovo per rivelare enormi difetti di un autore.

Caillean29


Con tutto rispetto è stato aperto questo post per commentare con l'autrice le sue opere. Sarebbe alquanto inutile tanto per i lettori, quanto per la scrittrice se la gente dovesse scrivere solo complimenti (veri o falsi). Le critiche, se motivate (come nel caso di Okamis che mi trova completamente d'accordo con lui) aiutano a crescere. I buonismi gratuiti non fanno bene a nessuno, non è questione di commenti acidi o non acidi, altrimenti bastava un messaggio di gruppo che facesse i complimenti alla Sig.ra Troisi e chiuso.
Buon proseguimento nel forum

Per quanto riguarda Okamis, come accennato mi trova d'accordo con lui. La coerenza e la ricerca di errori evitabili è secondo una parte fondamentale di un buon libro. Poco importa se sia fantasy o un thriller, non dovrebbero esserci certi errori, sia che lo scrittore sia un Tolkien che una Troisi. Quando scrivo e finisco un capitolo non vado avanti a scrivere se non l'ho riletto il giorno dopo. Non correggo il tutto a fine libro, è lì che sfuggiranno molti errori, l'opera sarebbe troppo lunga. Opinione personale, andrebbe riletto pezzo per pezzo man mano che si scrive, si eviterebbero molti errori, come quelli che Okamis ha citato.
Ho letto la recensione di entrambe le trilogie su "fantasy gamberi", entrambe piene di cattiverie evitabili (se non le avete lette andate a leggervele), ma mi trovano completamente d'accordo (a parte un paio di commenti inutili e fuori luogo), anzi ci sono molti errori che durante la lettura non avevo neanche notato. Non parlo di noncuranza nello scrivere o revisionare, sembra il frutto di un lavoro finito troppo in fretta.
Se poi tali errori sono ininfluenti al fine della storia poco importa, mi passa la voglia di leggere qualcosa di un autore che all'apparenza (e questo non voglio che sia un'offesa per nessuno) cura poco il proprio operato. Se poi la scusa sarà del poco tempo per scrivere e rileggere non mi importa, se vuoi pubblicare qualcosa di buono te lo prendi il tempo, e se al contrario mi dicono "eh ma sono stato dei mesi solo a rileggerlo", beh allora potevi leggere con più attenzione.
Non penso che nessuno voglia fare polemiche qui, credo che ognuno possa esprimere le sue opinioni, qualunque esse siano. E' inutile lapidare chi non è concorde con altri, come è inutile elogiare chi non se lo merita in pieno.
Spero di non aver fatto arrabbiare nessuno! Very Happy
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Lun 15 Set 2008 23:05 pm    Oggetto:   

Il.Viandante ha scritto:

Ho letto la recensione di entrambe le trilogie su "fantasy gamberi", entrambe piene di cattiverie evitabili (se non le avete lette andate a leggervele), ma mi trovano completamente d'accordo


ma se sono 'cattiverie evitabili' perché ti trovi completamente d'accordo? Visto che si sta parlando di vistose incongruenze, mi sembra una domanda pertinente no?...

Per quanto mi riguarda considero quel blog un pretesto per discutere di lana caprina (eddai, anche tu Okamis, uno non puo' chiamare una nave come gli pare, anche supercalifragilistichespiralidoso?), ma dopo aver detto questo non mi professo certo d'accordo con quanto scrivono lì... Sì, sì, lo so che poi mi fanno passare per l'avvocato difensore della Troisi, ma non è questione di avvocato difensore della Troisi. E' che certe minchiate fatte passare per recensioni non si possono sentire! meno male che è iniziata la scuola, così i bambini tornano sui libri di testo a imparare la storia, la geografia, la matematica... Invece di pretendere di fare gli editor Rolling Eyes
Il.Viandante
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MessaggioInviato: Mar 16 Set 2008 8:25 am    Oggetto:   

sono d'accordo su quel che scrivono su quel sito, non come lo scrivono. io posso dire "un libro ha questi e questi errori", come posso scrivere "l'ignoranza dello scrittore ha partorito un cumulo di immondizia" (è solo un esempio inventato per farti capire ciò che intendevo).
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
Palin
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MessaggioInviato: Mar 16 Set 2008 8:28 am    Oggetto:   

Il.Viandante ha scritto:
sono d'accordo su quel che scrivono su quel sito, non come lo scrivono. io posso dire "un libro ha questi e questi errori", come posso scrivere "l'ignoranza dello scrittore ha partorito un cumulo di immondizia" (è solo un esempio inventato per farti capire ciò che intendevo).


No, scusa non ti seguo. "un libro ha questi e questi errori" è un fatto. Non si può essere d'accordo con dei fatti, o sono veri o sono falsi (o non è possibile determinarne la verità). Si può essere d'accordo con le opinioni, cosa ben diversa.
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Il.Viandante
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MessaggioInviato: Mar 16 Set 2008 8:52 am    Oggetto:   

aspetta, forse ancora non mi sono spiegato.
"un libro ha questi e questi errori" è un fatto ok, ed è detto in maniera onesta senza cattiveria a mio parere.
"l'ignoranza dello scrittore ha partorito un cumulo di immondizia" hai ragione, non si capisce, allora "l'ignoranza e la noncuranza dello scrittore hanno partorito un cumulo di errori grossolani". E' sempre un fatto ma la "cattiveria" gratuita con cui è scritta la critica è evitabile.

Voglio solo dire qualcosa in conclusione, poi mi tiro fuori dalla discussione avendo già espresso il mio parere. Penso che chiunque abbia letto le due trilogie abbia trovato almeno un paio di incongruenze/errori. Il libro può piacere o meno, la trama può prendere o annoiare, queste sono opinioni personali. Ma gli errori restano, e semplicemente quel che cercavo di dire è che forse, e ripeto forse, non è stato fatto un buon lavoro di rilettura. Potete darmi tutte le scuse che volete: troppo lungo, qualcosa sfugge, o non c'è stato abbastanza tempo, ecc... mi dispiace ma per me le scuse non reggono. Se voglio pubblicare un libro, il tempo me lo prendo, per la lunghezza, lo correggi man mano che avanzi a scrivere e non a cose fatte, oppure si sta più attenti. Non parlo di nomi di barche o cose simili, quelli sono scelte della scrittrice, fatti suoi, parlo di cose logiche come quella del bambino che cade da due piani, nella prima trilogia per arrivare al mondo sommerso ci impiegano mesi quasi e nella seconda i primi due soldati nemici riescono a trovare un condotto segreto e ci arrivano in men che non si dica? Il Mondo Emerso è grande ca. come l'Europa dice l'autrice, eppure la dimora del Tiranno se non ricordo male è visibile da tutto il Mondo Emerso?
Ammetto che potrei essere io a non capire, ma se rileggessi il libro troverei altri cose ancora. Sia chiaro, non ce l'ho con l'autrice, per carità, tanto di cappello per aver pubblicato tutto ciò che ha pubblicato, ho solo una maniera diversa di vedere le cose.
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
Palin
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MessaggioInviato: Mar 16 Set 2008 9:29 am    Oggetto:   

Il.Viandante ha scritto:
aspetta, forse ancora non mi sono spiegato.
"un libro ha questi e questi errori" è un fatto ok, ed è detto in maniera onesta senza cattiveria a mio parere.
"l'ignoranza dello scrittore ha partorito un cumulo di immondizia" hai ragione, non si capisce, allora "l'ignoranza e la noncuranza dello scrittore hanno partorito un cumulo di errori grossolani". E' sempre un fatto ma la "cattiveria" gratuita con cui è scritta la critica è evitabile.


No, secondo me la seconda è un'opinione. Non ci è dato di sapere se gli errori grossolani sono frutto di ignoranza, imperizia o magari di un errore dell'editor che ha suggerito una modifica qua e là senza magari tenere conto del resto (è una possibilità che scarterei, considerando Dazieri)... però a meno che tu non abbia visto l'originale, non puoi sapere se l'errore è frutto di ignoranza, imperizia, scelte editoriali affrettate, o semplicemente di un refuso (blooper, capitano anche ai migliori).

Per questo non capivo che intendevi... non si tratta del linguaggio, ma di presupporre qualcosa che non è dato di sapere. Presupponenza, appunto, che è la cosa che infastidisce di più nelle recensioni.
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