Occhi vuoti


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Il.Viandante
Chubacabra
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MessaggioInviato: Sab 25 Ott 2008 19:34 pm    Oggetto: Occhi vuoti   

ok, ok, non lapidatemi, volevo riprovare con un mini-racconto. Forse non è proprio il mio forte e qualcuno di Voi preferirebbe che per la gioia dei propri occhi io smettessi di scrivere, ma è proprio un sabato noioso e ispirato ho voluto persistere .

Gioia. Amore. Amicizia. Non credo di comprendere totalmente cosa siano. Osservo di continuo i risultati di quello che penso siano queste emozioni, tuttavia non le conosco. Non ne ho mai avuto bisogno. Volti sorridenti, abbracci e parole gentili. Una maschera per camuffare la triste realtà di ciò che provano, una facciata che spesso cade in frantumi al mio arrivo. Patetiche esistenze volte a rendere quanto più piacevole la loro miserabile vita. Cammino tra di loro e non vedo altro che un ammasso di carne e ossa assuefatto ai sentimenti. Inutili sentimenti che recano speranza dove non deve essercene. Sanno che un giorno moriranno eppure si comportano come se quella data non giungerà mai. Eppure dietro quelle maschere celano tradimenti e rabbia, gelosia e odio. Le emozioni più sincere sono quelle che li rendono cattivi. Esseri umani: creature disperate, infide e imperfette, tuttavia interessanti. Le disprezzo dal più profondo del mio essere, ciò nonostante rimarrei ad osservarle per intere generazioni. Creature ipocrite che tentano di sfuggire al loro destino comune, credendo che una vita felice li renda immuni alla fine scritta il giorno in cui ho iniziato a vivere. È la paura. È il puro e semplice terrore per l’ignoto che li spinge a comportarsi come dei perfetti burattini nelle mani dei sentimenti. Un timore esistente dall’alba del tempo per la solitudine. Cercano un compagno per la vita affinché non rimangano soli mentre esalano l’ultimo respiro. Vigliacchi. Provo un immenso piacere mentre la loro vita termina, non la meritano fino in fondo. L’unico umano onesto è colui che corre verso la Morte anziché sfuggirle.
I pochi con cui ho discorso pensano che mi piaccia l'amore poichè ne parlo spesso. Si sbagliano. Ne parlo per ottenere verità, per capire meglio.
Tutti sanno che l’amore è soltanto la forma più gentile di egoismo, malgrado ciò è il sentimento più ricercato. Sono trascorsi troppi secoli da quando l’amore era puro, ora altro non è che possessione, un fatto più carnale che spirituale. È forse giusto lasciare andare la persona amata, sapendo di non rivederla mai più, ma sapendo che sarà più felice? Non ho ancora conosciuto nessuno che la pensasse così. L’odio invece è un sentimento più puro, non mente, è più sincero dell’amore seppur più terribile. In un certo verso amo colui che odia. Odio coloro che amano. Trovo che tale sentimento sia la più grande forma di ipocrisia degli ultimi secoli. È innegabile eppure persiste e tutti coloro che non riescono a vederlo meritano di spirare più degli altri.
Ricordo un ragazzo vissuto molto tempo fa. Aveva pochissimi amici, forse due o tre, molte conoscenze e ricordo perfettamente che non era in grado di amare. Era troppo sincero, diceva sempre quel che pensava, senza giri di parole, nessuna menzogna o verità nascosta. Nessuno lo apprezzava, la gente che lo conosceva lo evitava, per quanto possibile. Avevano tutti paura che esprimesse un proprio parere o che potesse dire le cose che le persone non volevano sentirsi dire. Per quel che ho potuto osservare degli esseri umani era una persona oggettivamente buona: lavorava, non creava problemi, per molti versi ho intuito che disprezzasse gran parte dei suoi simili. Uno dei pochissimi umani che io abbia mai ammirato. Di fronte alla Morte non batté ciglio. Era solo, nella sua abitazione e sorrise quando capì che per la prima volta avrebbe potuto essere sincero senza essere giudicato.
Le religioni. Gran parte della colpa è loro. Istigano l’individuo a qualsiasi forma di buonismo gratuito in cambio della vita. Eppure la maggior parte degli esseri umani crede che il loro dio verrà loro incontro al momento culminante della loro esistenza. Agiscono in funzione di una falsa promessa, ma non riesco a biasimarli fino in fondo. Cercano qualsiasi appiglio per evitare la sofferenza. Ho visto persone inginocchiate dinnanzi ai loro idoli di legno pregare affinché la loro anima trovi un luogo confortevole. Ai miei occhi è quasi divertente, poiché non sanno che anche io sono il frutto delle loro divinità.
Non hanno ancora compreso che quanto hanno fatto in vita non conti più nulla.
E per il mio unico, grande piacere, non sanno che continuerò a giudicarli, odiarli, osservarli con sguardo pieno di curiosità e occhi vuoti di qualsiasi emozione.
Io sono la loro vita.
Io sono la Morte.
...............................................................................

Se per un puro caso ho offeso qualcuno in qualche modo con il mio testo mi scuso anticipatamente. Non era assolutamente mia intenzione, ma nel caso non fosse accettato non esiterò a cancellare il tutto.
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
Cristallo
Eldar
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MessaggioInviato: Sab 25 Ott 2008 20:46 pm    Oggetto:   

Molto bello, denso di significato, davvero profondo. Non ho trovato difetti (forse sono stata distratta... o forse semplicemente sono stata catturata dalla lettura) Wink
Il.Viandante
Chubacabra
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MessaggioInviato: Sab 25 Ott 2008 20:51 pm    Oggetto:   

Qualche difetto ci sarà Wink , ma ti ringrazio.
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
Barbagianni
Balrog
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 10:57 am    Oggetto:   

Ok, sul lato tecnico niente da ridire ma...sorridere, ogni tanto? Wink
Povera Morte, non la biasimo se è un po' in cavolata, col lavoro che fa è comprensibile, ma anche lei, farsi il sangue amaro per qualcosa che non può cambiare non le fa bene.
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata si segna nome, cognome e indirizzo.

Trolls? Io odio i trolls! - Willow
Il.Viandante
Chubacabra
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 11:54 am    Oggetto:   

non si tratta di sangue amaro, piuttosto di un insieme di constatazioni che potrebbe avere la Morte osservando l'essere umano ai giorni d'oggi. E sul sorridere, che devo dire, ero abbastanza allegro quando l'ho scritto Wink
Grazie per averlo letto e commentato
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
Olorin
Ultimo Elfo Inguardabile
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 12:29 pm    Oggetto:   

Non voglio entrare nei concetti sottesi dal tuo racconto, voglio solo sottolineare alcune incoerenze che mi hanno fatto storcere il naso nel corso della lettura:

L'esordio è "Non credo di comprendere totalmente cosa siano. Osservo di continuo i risultati di quello che penso siano queste emozioni, tuttavia non le conosco" ma subito dopo "Le disprezzo dal più profondo del mio essere..." e ancora dopo "In un certo verso amo colui che odia. Odio coloro che amano" che pur introducendo la limitazuione con 'in un certo senso' comporta una conoscenza e una comprensione di quei sentimenti per poterli prendere quali termine di paragone.
"È forse giusto lasciare andare la persona amata, sapendo di non rivederla mai più, ma sapendo che sarà più felice?" se le religioni sono tutte fandonie, come dice dopo, perché dovrebbe sussistere questa consapevolezza?

La medesima situazione la trovo nella descrizione dell'essere umano che dimentica la morte ma poi contorce la sua vita per scordarla... incoscienza e ossessione sono posizioni diverse.

Poi "Ho visto persone inginocchiate dinnanzi ai loro idoli di legno pregare affinché la loro anima trovi (trovasse ?) un luogo confortevole"

...e c'era un 'ho' dove invece andava un 'hanno' cher non trovo più Wink

Sinceramente, ma pur sempre 'per me', 'nel piccolo della mia opinione', ecc.. ho trovato questa trattazione di una tematica molto matura come quella della morte e della vita non soddisfacente... 'per me', 'per i miei gusti' ecc

Alla prossima! Wink
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
Il.Viandante
Chubacabra
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 12:51 pm    Oggetto:   

Grazie mille per il commento.

Olorin ha scritto:


"È forse giusto lasciare andare la persona amata, sapendo di non rivederla mai più, ma sapendo che sarà più felice?" se le religioni sono tutte fandonie, come dice dopo, perché dovrebbe sussistere questa consapevolezza?


Lasciare andare non era inteso come morte, bensì come partenza, allontanamento da una persona.

Per quanto riguarda le incoerenze: i commenti della Morte su quei sentimenti che comprende, ma non fino in fondo, si basano sulle conoscenze che ha acquisito. "Non credo di comprendere totalmente cosa siano." intendo che sa cosa sono, ma non nella loro totalità. I commenti seguenti si basano su questa conoscenza parziale.
Non posso che darti ragione comunque, dal contesto probabilmente non si capisce questa cosa. Grave errore.
Alla prossima!
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
erbetta
Inox memory
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 13:03 pm    Oggetto:   

Come Olorin, ho percepito l'incongruenza tra l'esordio nel quale Morte dichiara di non conoscere emozioni e sentimenti, questi sconosciuti misteri che agitano l'uomo, quando poi nel prosieguo del racconto mostra di essere invece egli stesso fortemente agitato da odio, amore, curiosità etc. Il racconto mostra un Morte per nulla distaccato e al di fuori dalle umane vicende, anzi fortemente compenetrato. Più che un'entità atemporale (ho in mente il tristo mietitore di Pratchett che, pur personaggio di un libro umoristico, non è affatto una figura comica) pare che a parlare sia un uomo trovatosi per caso del destino a svolgere quest'attività di Morte e forse non particolarmente soddisfatto del proprio lavoro.

Grazie per la piacevole lettura.
Sono una donna di cultura: ho letto entrambi i Promessi Sposi
Il.Viandante
Chubacabra
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 15:02 pm    Oggetto:   

Grazie a te per il commento. Ti rimando alla risposta che ho dato a Olorin, con l'aggiunta che il "personaggio" non è distaccato, anzi seppur disprezzando l'uomo in sé, ne è affascinato per la varietà di comportamenti di cui è protagonista. Wink
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
uljanka
Sua Luminosa Oscurità
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 18:19 pm    Oggetto:   

Ho come il sospetto che tu ti sia profondamente immedesimato nel Tristo Mietitore e questo sia il risultato letterario della tua furia verso il mondo intero.
Mi piace questa morte curiosa e filosofa che osserva l'umanità con regale alterigia. Il suo disprezzo nei confronti degli umani è paradossalmente anche una forma di affetto, visto che non esclude la ricerca dell'eccezione, dell'uomo che si distingua dalla folla e che persino la Morte possa ammirare. Mi piacerebbe che il brano dedicato al ragazzo che non sapeva “amare” fosse più ampio. Capire in cosa consista questa scarsa propensione all'amore. E' vero che le persone veramente sincere di solito non hanno molte avventure amorose poiché i loro simili le sfuggono come il diavolo l'acqua santa (lo so per esperienza personale...) ma sanno amare profondamente quando trovano qualcuno che ricambi il loro sentimento.
Vorrei che fossero riviste le righe riguardo alle religioni. In particolare è poco chiara la frase

Citazione:
Istigano l’individuo a qualsiasi forma di buonismo gratuito in cambio della vita.

Al posto di

Citazione:
poiché non sanno sanno che anche io sono il frutto delle loro divinità.


Vedrei meglio

Citazione:
poiché non ricordano che io sono la più antica creatura delle loro divinità.


O qualcosa di equivalente.

Spero che questi momenti di depressione del sabato pomeriggio ti capitino più spesso e tu posti di frequente le tue creazioni.

A presto.
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile.
Il.Viandante
Chubacabra
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 18:29 pm    Oggetto:   

Grazie Uljanka

uljanka ha scritto:
Ho come il sospetto che tu ti sia profondamente immedesimato nel Tristo Mietitore


Vero e non sarebbe la prima volta. Wink


uljanka ha scritto:
Il suo disprezzo nei confronti degli umani è paradossalmente anche una forma di affetto, visto che non esclude la ricerca dell'eccezione, dell'uomo che si distingua dalla folla e che persino la Morte possa ammirare.


Una delle cose che volevo arrivasse

uljanka ha scritto:
Mi piacerebbe che il brano dedicato al ragazzo che non sapeva “amare” fosse più ampio. Capire in cosa consista questa scarsa propensione all'amore. E' vero che le persone veramente sincere di solito non hanno molte avventure amorose poiché i loro simili le sfuggono come il diavolo l'acqua santa (lo so per esperienza personale...) ma sanno amare profondamente quando trovano qualcuno che ricambi il loro sentimento.


Quanto è vero... Impossibile

Per quanto riguarda le religioni avrei voluto approfondire di più, ma non volevo cadere nell'offendere qualcuno. E' un discorso delicato, soprattutto tra persone che non conosco bene.
E per informazione generale non ero nella depressione del sabato pomeriggio, anzi, ero quasi allegro. Wink
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
Coram85
Capitano di vascello
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 19:27 pm    Oggetto: Re: Occhi vuoti   

Il.Viandante ha scritto:
[...]
Volti sorridenti, abbracci e parole gentili. Una maschera per camuffare la triste realtà di ciò che provano, una facciata che spesso cade in frantumi al mio arrivo. Patetiche esistenze volte a rendere quanto più piacevole la loro miserabile vita. Cammino tra di loro[...]

All'inizio il soggetto era "Io", ma da come scrivi in questa parte il soggetto cambia in "essi". Secondo me o vai a capo, o cerchi di chiarire.

Il.Viandante ha scritto:
Cercano un compagno per la vita affinché non rimangano soli mentre esalano l’ultimo respiro. Vigliacchi. Provo un immenso piacere mentre la loro vita termina, non la meritano fino in fondo. L’unico umano onesto è colui che corre verso la Morte anziché sfuggirle.

Praticamente non dovrebbe esistere nient'altro che la Morte. E' questo che intendi?
Opinabile, comunque, il tuo concetto di vigliaccheria e onestà.


Sono sincero, non mi è piaciuto molto. Interessante la tematica (anche se non nuova), interessante lo stile (il monologo), ma ho trovato il racconto - restanto in tema - "incorporeo". I pensieri girano ma non portano a vere e proprie riflessioni, e conclusioni. Il personaggio - la Morte - è un personaggio frustrato, che vacilla sulle sue (poche) certezze; una Morte senza esperienza, quasi. Giovane, azzarderei a dire.

Mi è piaciuta questa frase:
Citazione:
Tutti sanno che l’amore è soltanto la forma più gentile di egoismo

Ma non sputtanarla così Razz Togli quel "tutti", e fa' sì che il concetto sia esclusivo della Morte Wink


Lettura apprezzata, comunque.
ciao.
I wrote a paranormal story, including babes, alcohol and Battle Rock! Is called Dark Rock Chronicles!

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Il.Viandante
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 19:56 pm    Oggetto:   

Carissimo Coram, grazie del commento. Utile come sempre (se non ti ricordassi tu leggesti il prologo e un paio capitoli di una mia vecchia opera).

Non intendo che dovrebbe esistere altro che la Morte, bensì che l'essere umano moderno la merita. (dal punto di vista della Morte ovviamente Wink )

Per il resto dò ragione a te come agli altri. Errori banali ed evitabili, concetti descritti superficialmente potevano essere meglio affrontati.
La tematica è comune, ma è una cosa che mi ha sempre affascinato. Confido che nel futuro possa migliorare.
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
Coram85
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 20:10 pm    Oggetto:   

Il.Viandante ha scritto:
(se non ti ricordassi tu leggesti il prologo e un paio capitoli di una mia vecchia opera).

Ma certo, ricordo Wink

Il.Viandante ha scritto:
Non intendo che dovrebbe esistere altro che la Morte, bensì che l'essere umano moderno la merita. (dal punto di vista della Morte ovviamente Wink )

Dovresti specificarlo meglio.
Inoltre, se la Morte pensa che l'essere umano merita di morire, viene da sé pensare che l'umano - tutti gli umani siano disonesti (corrotti, meschini, traditori, bastardi... ecc. ecc.). Perciò la frase dopo ("L’unico umano onesto è colui che corre verso la Morte anziché sfuggirle") non avrebbe senso. Non so se mi sono spiegato.
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Il.Viandante
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008 20:15 pm    Oggetto:   

Certo, ti sei spiegato. Non ho detto che tutti la meritino, pensavo si capisse che qualche umano che faceva eccezione c'era.
Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera (J.W.G.)
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