Per quanto mi riguarda ho letto 3 libri della collana: "La gemma del dolore", "Domatori di draghi"e "Kami".
Parto da una premessa. Quando ho acquistato il primo volume, ero consapevole che non mi sarei trovato di fronte a una di quelle opere che mi avrebbero cambiato la vita per trama, costruzione dei personaggi o ambientazione, e non perché non nutrissi speranze verso il progetto, ma perché, per come lo avevo interpretato (e continuo a interpretarlo), SMDG aveva lo scopo di creare libricini di esile lettura, quasi da viaggio, se mi passate la formula. Tra l'altro, scrivere opere di un centinaio di pagine circa la reputo, almeno per me, alquanto arduo, in quanto bisogna sempre stare in equilibrio tra il non creare una struttura troppo complessa e una troppo banale.
Detto questo, i tre libri di cui sopra mi hanno dato impressioni molto diverse tra di loro.
Il migliore a mio avviso è "Kami", in parte perché scorrevole e in parte perché il più originale nell'ambientazione. Alla fine, dei tre, è quello che secondo me ha centrato meglio l'obbiettivo: trama semplice (anche un po' banale, ma ci può stare in questo caso) e abbastanza congeniale al numero di pagine (in alcuni punti ho avuto l'impressione che l'autore abbia tagliato alcune parti), personaggi non eccelsi ma che nemmeno agiscono come se fossero delle marionette comandate dall'autore.
L'esperienza peggiore invece è stata con "Domatori di draghi" e questo perché, a differenza di quanto dicevo prima, cerca malamente di creare un romanzo dal tono epico (soprattutto nello stile ricolmo di inutili aggettivazioni) in poche pagine. Non a caso, per "rientrare negli spazi concessi" l'autore non ha praticamente caratterizzato come dio comanda alcun personaggio, protagonista compreso. Inoltre dei tre è quello con il maggior numero d'incongruenze. Una ho notato che è stata fatta notare anche nei commenti all'anteprima del libro, ovvero la scena in cui i sudditi baciano le manI (plurale) del re nonostante una delle braccia sia stata amputata. Errori di questo tipo, soprattutto se a inizio libro e con poco spazio tra "l'indizio" (il braccio ridotto a un moncherino) e l'errore (i baci sulle mani) mi danno sempre l'impressione di una scarsa attenzione da parte dell'autore.
"La gemma del dolore" è a metà strada. Dei tre è forse quello scritto meglio (tutto si può dire tranne che sia poco scorrevole). Peccato che la storia sembri nulla più di una sessione di D&D. Poi, anche qui c'è la questione del finale incongruente con la trama: INIZIO SPOILER
il cattivo viene ucciso DI GIORNO da un talismano che però dovrebbe funzionare solo di notte
FINE SPOILER Tra l'altro, quando ho letto sul forum di Writers Magazine che l'autore non ha letto molti romanzi Fantasy in vita sua, ho capito molte cose di quel libro

Quindi, in riferimento a questo secondo capitolo, dubito che lo acquisterò...