[Elfi Disdicevoli] Racconto - 2500


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Autore Messaggio
9llino
Nano
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MessaggioInviato: Sab 14 Mar 2009 19:57 pm    Oggetto: [Elfi Disdicevoli] Racconto - 2500   

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Infera non prevalebunt
Strenuo difensore degli elfi perfettini, precisini, gnegnegnè


Ultima modifica di 9llino il Gio 28 Ott 2010 18:00 pm, modificato 1 volta in totale
Olorin
Ultimo Elfo Inguardabile
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MessaggioInviato: Dom 15 Mar 2009 2:35 am    Oggetto:   

questo post è solo per bloccare la possibilità di ulteriori modifiche al racconto... 9llino ne ha apportate due: una tecnica e l'altra per stare nei termini numerici delle battute.

scusate, la mia è deformazione professionale Wink

buonanotte
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
Cristallo
Eldar
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MessaggioInviato: Dom 15 Mar 2009 14:31 pm    Oggetto:   

EQUILIBRIO DELLA STRUTTURA NARRATIVA: 1
Si salta da un posto all'altro senza spiegare dove si trova il personaggio (in una clinica? In una prateria? In un palazzo?) Le cose s'intendono sempre dopo, e quando si legge è come fastidioso non sapere subito dov'è ambientato il fatto. Rolling Eyes

STILE DELLA NARRAZIONE: 4 +
Uno stile piacevole e fluido, ben calibrato, forse il lato migliore del racconto... ma affinandolo ancora un pò sarebbe stato da 5, perchè sebbene sia positivo non è del tutto perfetto.
Curiosità: ma perchè la tizia nella stanza dovrebbe avere l'odore di pane?

ORIGINALITA' DELLA TRAMA: 3
Trovo molto interessante e poetico questo conflitto tra morte e vita, il finale mi è piaciuto, però non ho capito molto di questo racconto. Cioè, i due protagonisti sono delle forze antagoniste? Chi è il bene? Chi è il male? Perchè a questo tipo viene cancellata la memoria? Dovevi essere più chiaro...

ADEGUATEZZA DEL REGISTRO:4
Il registro per me è idoneo alla situazione raccontata, non trovo alcuna stonatura in questo senso.

EFFICACIA DELLA COMUNICAZIONE: 1
In parte perchè non capivo molto e un pò perchè il racconto di suo non mi trasmetteva nulla, non ho percepito particolari emozioni. Questo è un punto carente, legato comunque all'equilibrio della struttura narrativa e alla trama.

IN SOSTANZA: un bel racconto, che però dovevi narrare con più chiarezza.
ringstorm
Giullare del Massacro
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MessaggioInviato: Lun 16 Mar 2009 19:41 pm    Oggetto:   

premetto che ho letto il racconto ascoltando Child in Time, e devo dire che nessuna canzone mi è parsa tanto adatta ad accompagnare questa lettura. ho viaggiato due volte, se così si può dire. Rolling Eyes

non mi soffermo sulla grammatica, perchè non noto nulla di sbagliato. Wink

EQUILIBRIO DELLA STRUTTURA NARRATIVA 5

il susseguirsi delle immagini ha il giusto ritmo, lo svolgersi degli eventi è inserito coerentemente nella struttura narrativa. lo smarrimento che provoca la lettura dei primi paragrafi lo percepisco come deliberato. in tal senso, rende bene lo scopo.

STILE DELLA NARRAZIONE 5
stile scorrevole e piacevolissimo, ricercato al punto giusto e in perfetto equilibrio con il tema trattato. nemmeno una volta, esso mi ha distratto cozzando con l'atmosfera, e questo è un grandissimo pregio a mio parere.

ORIGINALITA' DELLA TRAMA 5
ho apprezzato oltremodo la novità di un punto di vista diverso.
l'aspro conflitto spirituale e mentale, più che meramente magico nel senso pratico del termine dona un'atmosfera gustosa al racconto.

ADEGUATEZZA DEL REGISTRO5
non avrei voluto nulla di più, nulla di meno. il registro è semplice ma adeguatamente ricercato, capace di dare la giusta dose di suggestioni.

EFFICACIA DELLA COMUNICAZIONE 2
questo è il tallone d'achille del racconto: data la trama moderatamente complessa, durante la lettura ho avuto bisogno di fermarmi troppo spesso a rileggere dei passaggi, a pensare al loro significato. i legami intrinseci alla trama erano ben visibili, tuttavia il loro senso a volte sfuggiva.
ho riletto il racconto parecchie volte, e ancora mi sfuggiva la comprensione di punti focali della trama. nel complesso, questo mi ha reso difficoltoso comprendere l'effettivo svolgimento dei fatti, o meglio le motivazioni che si celavano tra le righe della narrazione.
questo è un difetto che appesantisce alquanto la lettura, non permettendo di godere appieno delle suggestioni evocate, elogiate nei giudizi precedenti.
è pur vero che ci sono commentatori assai più brillanti di me, ma suppongo che un racconto debba essere masticabile un poco da tutte le dentiere. Wink

nel complesso, ho apprezzato moltissimo il racconto.
bravo 9llino. dì la verità, chi ti ha aiutato a fare i compiti? tal olorin, nevvero?! Wink
devo dire che è il miglior racconto oloriniano che abbia letto fino a ora. brav brav!
Era brilligo e gli unsci tovi / girondavano sulla rava, / eran birbizzi i borogovi / e il momo ratso ultragrattava

Barbagianni
Balrog
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 11:35 am    Oggetto:   

Lo stile adeguato della narrazione - 3
Adeguato, decisamente. Rantolante, se posso usare un aggettivo solo, ma non prendetelo in modo negativo, perchè i pensieri sconnessi di qualcuno sotto pressione da millenni non possono essere espressi in modo lineare.

L'equilibrio della struttura narrativa - 4
Incalzante al punto giusto, con episodi che si susseguono a buon ritmo (certo, si sente che alcune parti sono un po' compresse, ma non è colpa di 9llino) come spezzoni di sogni che galleggiano una volta svegliati.

L'originalità della trama - 4
Ehe he, mi ha sorpreso. Ok che io sono facile da soprendere perchè tendo a non fare troppe previsioni quando leggo/guardo qualcosa, ma nonostante tutto il finale arriva fra capo e collo a tradimento. Soprattutto i 2500, che non sono nemmeno certo siano solo anni, a questo punto Wink

L'adeguatezza del registro - 3
Bè, mi sembra un racconto che basa la sua forza su altre componenti, ma nel suo complesso il registro è semplice e adeguato. Forse un pochino troppo semplice quando si tratta di esseri così antichi che discutono di cose così importanti, ma è una questione marginale.

L'efficacia della comunicazione - 3
Prima o poi capirò esattamente cosa vuol dire, ma nel frattempo mi sento di dire che l'unica cosa che abbatte un po' l'impatto di alcune parti è il lavoro di forbice che è stato necessario fare.
In effetti, come postilla, spero veramenre che olo...ehm 9llino abbia tenuto la versione 'lunga' del racconto e che la posti in futuro.
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata si segna nome, cognome e indirizzo.

Trolls? Io odio i trolls! - Willow
Barleycorn Drago
Elfo
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 12:34 pm    Oggetto:   

Lo stile adeguato della narrazione:4
mi aspettavo questo genere di stile da te, lo trovo adeguato al tipo di storia e a come la esponi
uno dei modi per affrontare racconti così brevi è appunto quello di giocarsela sull' aspetto stilistico
per contro, nonostante si viva in un piano di illusioni e ricordi, tendi ad esagerare alcune metafore e similitudini che risultano un pò forzate o non si capiscono bene (come le pozze di luce che gorgogliano... ok, se si tratta di qualcosa di magico ha un senso che gorgoglino, ma viene presentata come semplice luce, e allora non rende)

un piccolo appunto... il riferimento all''unità di misura... ho un fratello che studia ingegneria ed è fissato con linguaggi tecnici ecc... vedo che anche tu non manchi di una certa deformazione professionale ^__-, stona un pò col resto del linguaggio del protagonista..

L'equilibrio della struttura narrativa: 3
molto buona, ma il ricordo del condizionamento stride (poco ma lo fa) in rapporto agli altri due: o è una pausa mentale del protagonista o è un vero fatto che accade sotto i nostri occhi... in questo caso non aiuta neppure il rimando al 2500
nel primo caso il salto temporale è troppo lungo
nel secondo lascia l'amaro in bocca il fatto che non venga utilizzato per la trama per permettere all'elfo almeno almeno un piccolo brivido di consapevolezza del fatto che la barriera sta per cedere...
per dirla in breve, giunti alla fine, il tema delle relazioni affettive come chiave di volta del racconto giunge come un fulmine a ciel sereno senza un'adeguata preparazione, per quanto giustamente debba essere "nascosta"

L' originalità della trama: 4
una guerra tra umani e elfi condotta sul piano mentale... non è nuova ma è narrata in modo particolare

L'adeguatezza del registro: 4
tutto sommato buona
non sappiamo chi o cosa fosse il mago nel suo mondo, presumo una persona colta
non sappiamo nulla dell'elfa... tutto calza

L'efficacia della comunicazione : 2
racconto in prima persona... efficace
ho apprezzato la descrizione del senso di alterazione del primo capitolo
ma il bisogno/dovere di rendere indistinta la vicenda per buona parte del racconto crea più confusione che senso di "straniamento"
se lo riscriverai, lavorerei particolarmente su questo aspetto

grave pecca... non viene detto di che natura sono i legami elfici, e non ci viene neppure detto che il protagonista non ne capisce la natura, ma li vede lo stesso

i 2500 anni finali sembrano un superfluo per collegare i primi 2500 giorni
mi sembra anche un pò forzato che l'elfa usi il numero dei giorni (ammesso che la fanciulla che scrive sulla sabbia sia lei e non la bambina) dal condizionamento per far breccia nel suo cervello... come fa a sapere queste cose?

la pergamena... non è chiaro come funziona... bastavano due righe in più e forse qualche metafora in meno

dopo che tutti e due i personaggi combinano quel simpatico casino, vengono lasciati ai loro posti?
9llino
Nano
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 13:38 pm    Oggetto:   

Alcune spiegazioni devo per forza darle alla fine per non influenzare nessuno. Per quanto riguarda altre pecche, assolutamente indifendibili, non far finta di non saperne l'origine!!! In fondo... era solo un 10% in piùùùùùùùùùùùùùùù!!!! Wink
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Palin
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 13:56 pm    Oggetto:   

9llino ha scritto:
indifendibili, non far finta di non saperne l'origine!!! In fondo... era solo un 10% in piùùùùùùùùùùùùùùù!!!! Wink


Visto come stanno le cose, avresti potuto:

  • postare col 10% in più e subirne le conseguenze (ancora da decidere)
  • subire le conseguenze di tagliare in questo modo (personalmente ritengo che ridursi all'ultimo a tagliare quando eri a conoscenza da prima dei limiti sia un po' bizzarro)


Hai scelto la seconda... quindi ti stai lamentando di qualcosa? Mr. Green
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
9llino
Nano
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 15:32 pm    Oggetto:   

No, ci mancherebbe!

Palin ha scritto:
(personalmente ritengo che ridursi all'ultimo a tagliare quando eri a conoscenza da prima dei limiti sia un po' bizzarro)


Non so gli altri, ma come metodo ho pensato i macropassaggi della trama valutandola come sviluppabile all'interno dei limiti imposti, ho scritto il racconto e solo dopo ho cercato di 'zippare' il file dove potevo. Le difficoltà sono nate dal fatto che evidentemente l'idea era troppo articolata per il target di battute concordato, per cui qualche passaggio chiave può risultare un po' difficoltoso da interpolare... Wink
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uljanka
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 15:34 pm    Oggetto:   

Premessa.
La recensione è semi-seria.

Altra premessa. Il racconto mi sembra fuori tema, visto che l’elfuccia di disdicevole non ha nulla. E' elficamente straperfetta (ah, quanto mi somiglia… ma siamo sicuri che non sia io?). E, come me, è fin troppo buona: potrebbe annientare l’umanità ma non lo fa e prende parte a magiche trattative fino a insegnare al suo interlocutore come annientare gli Elfi. Però quanto scritto è talmente bello che in un caso ho dato anche il voto massimo.

* Stile della narrazione: 4. Ottimo stile, si nota il lavoro accurato sulla frase, e questo a prescindere dalla limatura selvaggia a cui è stato sottoposto il testo durante le ore prima della pubblicazione, anzi, le tracce di segatura non si vedono affatto.
Niente è lasciato al caso, ogni frase ha il suo valore e si incastra con le altre in un supremo equilibrio. Non riesco neppure ad immaginare quale potesse essere la qualità del racconto nella sua integrità e devo dire che l’abilità del narratore si vede soprattutto nella scarsa evidenza dei rammendi e delle pezze dovute alle amputazioni.
Siamo però lontani dalla perfezione, nonostante questo racconto sia di livello particolarmente alto. Ci sono un paio di frasi che stonano.
Citazione:
La mia mente delirante non ha ancora deciso quale delle proprie inclinazioni assecondare nel deformare questa immagine.

Mi sembra una considerazione del tutto superflua.
Citazione:
Sono duemilacinquecento giorni che mia madre e mio padre non sono mai esistiti, che i miei amici sono stati cancellati dal mio cuore

Forse bisognerebbe dire “Da duemilacinquecento giorni è come se mio padre e mia madre non fossero mai esistiti. Tutti i miei amici sono stati cancellati dal mio cuore.”

* Equilibrio della struttura narrativa 3 c’è un discreto equilibrio tra le varie scene, sia come peso narrativo che come immagini e “clima”. La parte ambientata nella “realtà” non è caratterizzata in modo paradossalmente meno allucinato rispetto alle visioni di contorno.

Peccato che i sogni provocati dalla droga e dalla perdita di contatto con la realtà e la propria identità siano microcosmi piuttosto convenzionali.
Il ritmo è volutamente lento, con l’intenzione di essere onirico. Ma, visto che il “rebus” è basato su immagini banali (la solita elfa, il solito mago… ) non riesce a incantare fino in fondo .

A rompere l’incanto è soprattutto il brano sulla guerra tra elfi e uomini, infodump con tanto di numeri di morti a sette cifre da “Libro nero del…” , quando la vera tragedia, la chiave di volta del racconto, è il dolore personale del protagonista (e come diceva il Compagno Stalin “La morte di un uomo è una tragedia, un milione di morti è statistica").

* Originalità della trama: 5 L’antagonista, come già detto, non ha nulla di disdicevole. E’ semplicemente una rappresentante del popolo elfico, considerato del tutto alieno rispetto a quello umano e quindi la sua morale, la sua concezione della vita, sono cose del tutto lontane dall’umana comprensione. Se è malvagia lei lo sono tutti gli Elfi in quanto tali.
Questa totale assenza di un vero malvagio e di un vero “buono” è uno dei pregi di questo racconto, accanto all’annullarsi della differenza tra realtà e visione, tra eros e contemplazione mistica, tra tragedia e gioco.
Se fosse stato più lungo il brano sarebbe stato un piccolo capolavoro del fantastico. Una lacrima per il 10% soppresso. E una prece.

* L'adeguatezza del registro: 4. Il lessico è medio, piano, e le suggestioni non nascono dall’abuso di termini arcaici e aulici, e ciò è apprezzabile.
Non ho capito il significato della parola “atono” in questo contesto. Forse, visto che il protagonista è afono l’antagonista deve essere atona?
Altra cosa poco chiara (ma qui è il senso della frase e non il suo lessico a crearmi dubbi) è l’odore di pane dell’elfo femmina.

* L'efficacia della comunicazione: 2 (sarebbe 1, se si considerasse solo la leggibilità on-site) Questo racconto è estremamente ostico. È un vero e proprio enigma. Si chieda a ognuno dei commentatori di farne un riassunto e ne verranno fuori sedici trame diverse. Io proporrei un concorso a riguardo.
Signori e signore, affezionati e disdicevoli lettori, postate la vostra interpretazione del brano di 9llino nel topic di discussione! Chi indovinerà vincerà una bici da camera (o la versione integrale del racconto, fate voi …)
Se lo si legge on-line dopo il primo paragrafo l’occhio è stanco, la mente vacilla e si ritorna a guardar le foto porcelle (o il sito di cucina mediorientale, o l’articolo di Wikipedia su “I Dannati di Malva”). Se lo si stampa bisogna riguardarselo almeno tre volte per capirlo ( o per inventarsi una chiave di lettura). Come dice Barleycorn

Citazione:
bastavano due righe in più e forse qualche metafora in meno


Citazione:
dopo che tutti e due i personaggi combinano quel simpatico casino, vengono lasciati ai loro posti?


E soprattutto- tro..ano???
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile.
9llino
Nano
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 15:49 pm    Oggetto:   

Uljanka ha scritto:
Non ho capito il significato della parola “atono” in questo contesto


Lo sapevo, lo sapevo e ancora lo sapevo che proprio 'tu' mi avresti beccato Very Happy

Ok, lo confesso: termine totalmente improvvisato perché, nella mia enorme ignoranza, non ho idea di come si possa esprimere con una sola parola "senza sentimenti". Confused

Per il resto, ci si rivede più avanti... Wink

P.S. in merito all'ultima riga: magari tutta la vicenda mentale si svolge mentre...
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uljanka
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 17:12 pm    Oggetto:   

Boh... a mio modesto parere, se gli Elfi "Tengono famiglia" non possono essere senza sentimenti.
A meno che la società che ti immagini tu somigli a quella dei Drow di Menzoberranzan, ma visto che persino nella città sotterranea dei Forgotten Realms ci sono dei poveri pirla dal cuore d'oro (non faccio nomi) e finanche a Sodoma c'erano uomini giusti, io non priverei del tutto queste disgraziate creature della capacità di amare e odiare (se non odiano come fanno a voler la morte degli umani?).
L'atonia è qualcosa di relativo ai muscoli, non ai sentimenti. Potresti dire "sentimentalmente atoni", ma suona male. Oppure possono essere "cinici", "Insensibili", "algidi"...
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

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Okamis
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 17:13 pm    Oggetto:   

Subito una nota su una frase che proprio non mi è piaciuta...

Citazione:
Abbasso lo sguardo e rimango quasi sorpreso dall’incedere silenzioso dei miei passi


Fa molto frase fatta...

Adeguatezza dello stile alla narrazione: 4
Il racconto è ambiguo, e come tale uno stile per certi versi criptico può essere visto come congeniale. Attenzione a non passare da ambiguo a indecifrabile Wink

Equilibrio della struttura narrativa: 3
Ni... I passaggi veloci tra le scene vanno bene, in quanto infondono il giusto ritmo alla narrazione, ma allo stesso tempo tali tagli creano alcune difficoltà a comprendere, soprattutto all’inizio, il legame che unisce i diversi paragrafi.

Originalità della trama: 3
L’idea delle due culture in eterna lotta, quasi che rappresentino le due facce della stessa medaglia, non è certo originale. Tuttavia, grazie alla bella trovata del finale, sei riuscito a svecchiare tale formula.

Adeguatezza del registro: 4
Fatta eccezione per il passaggio stereotipato di cui sopra e quello segnalato già da Uljanka, il registro è quasi perfetto per il tipo di racconto che ti eri prefissato. Alcune immagini, soprattutto nella prima parte, più sognante della seconda, sono davvero efficaci, il tutto mantenendo un buon equilibrio tra semplicità terminologica e non piattezza del registro.

Efficacia della comunicazione: 2
Il semplice fatto che tutti noi siamo stati “costretti” a più di una lettura pur d’intuire il senso vero del racconto la dice lunga sull’efficacia della comunicazione. Sarei curioso di leggere la versione originale a questo punto. Tuttavia mi stupisce che per risparmiare spazio non ti sia venuto in mente di mutare l’impostazione grafica del racconto Wink Innanzitutto usi sempre la E maiuscola apostrofata invece di quella accentata (e ogni volta sprechi un carattere); poi, altro trucco per risparmiare due caratteri a frase è usare le virgolette uncinate anziché il tratto lungo sospeso nel discorso diretto; e così via. Insomma, per ridurre i caratteri di un racconto spesso non è necessario tagliare interi passaggi.
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

Frigg
Balrog
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 17:20 pm    Oggetto:   

edit: ho editato il commento perchè ieri avevo fretta e rileggendolo mi sono resa conto ( Shocked ) che sembra tanto il vaneggiamento di un analfabeta.

PUNTO 1 - LA MIA INTERPRETAZIONE (volta a concorrere al premio per quella più fantasiosa indetto da Madama Uljanka... ehehe va che poi la bicicletta la voglio!).

Correggimi se sbaglio 9llino, ma quella che mi pare di avere davanti è una trance mistica dovuta all'estasi della congiunzione carnale di un uomo con un elfa, un evento piuttosto disdicevole vista la situazione storico-culturale in cui i due si trovano a vivere, con le due razze tese ad annientarsi vicendevolmente, ma al contempo talmente preoccupate della propria soravvivenza da creare patti illusori onde salvaguardarla...
Ok, dopo lo sproloquio iniziale, commento.

COMMENTO UFFICIALE:

Stile della narrazione:

il tuo stile mi ricorda quello di un testardo fmers che non ha voluto partecipare alla tenzone. E mi piace. E' adeguatamente enigmatico, l'unica pecca è forse l'eccessivo uso di metafore, che sicuramente sono adatte al tipo di narrazione, ma che a tratti diventano troppo pesanti.
Uniche frasi che non mi convincono sono

Citazione:
Sì, duemilacinquecento ma duemilacinquecento ‘che’? Sarebbe già d’aiuto ricordare, se non proprio il contesto, almeno l’unità di misura.


La prima troppo colloquiale e la seconda troppo specialistica. A quale mago verrebbe in mente di pensare all'unità di misura? Al tuo, mi risponderai, ma comunque non trovo l'espressione coerente con il resto del racconto.


VOTO 4


Equilibrio della struttura narrativa:

Ottimo anch'esso. Alla prima lettura è difficile cogliere l'alternanza di sogno e realtà, ma è comunque percepibile una profinda simmetria nel racconto, che mi ha piacevolmente colpito.

VOTO: 4

Originalità della trama:

Devo dire che a tratti mi ha ricordato Hellboy II (lo so non è un paragone lusinghiero...). Lo scontro di civiltà è un tema abusato, ma devo ammettere che la componente sessuale che ho creduto di cogliere (giustamente?) rende il tutto più originale. Soprattutto perché darebbe alla bella elfa una connotazione un po' più disdicevole (il corteggiamento elfico non dovrebbe durare almeno una cinquantina d'anni di solito?)

VOTO 3

Adeguatezza del registro:

Buoni i discorsi diretti, che sono sempre difficili da rendere su "carta". Apprezzabile anche la scelta del lessico. Non vedo particolari errori da segnalare, per cui

VOTO 4

Efficacia della comunicazione:

Qui sta il problema. Non puoi pretendere che il lettore casuale si prenda la briga di rileggerlo 4 volte come ha fatto la maggior parte di noi per capirci qualcosa, sarebbe sbagliato e egocentrico da parte tua (come scrittore). Secondo me è per un autore in erba è molto importante offrire qualcosa di godibile da subito, a meno che tu non sia un autore che ha già un pubblico affezzionato o un pazzo artista espressionista... Forse nella versione originale quel 10% bastava per rendere il tutto più chiaro, ma così com'è il racconto è troppo enigmatico per essere dato in parsto ai lettori, imho.

VOTO: 2 (1 era troppo poco, 2 forse è troppo, ma mi sei simpatico, ti do fiducia perchè sei giovane, 9llino Wink )[/i]
Citazione:
Il desiderio di scavare buche in terra e di tenere in mano le ossa degli antichi costruttori di vasi era sceso su di me come lo Spirito Santo




Ultima modifica di Frigg il Mer 18 Mar 2009 19:59 pm, modificato 1 volta in totale
9llino
Nano
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MessaggioInviato: Mar 17 Mar 2009 17:38 pm    Oggetto:   

@Uljanka: E i Vulcaniani? Dove li mettiamo i Vulcaniani di Star Trek? Laughing
E poi 'Elfi disdicevoli' può certamente contemplare un intero popolo con la sua natura e le sue concezioni anche perché 'disdicevole' è un concetto assai relativo...
E tra l'altro la parola 'elfi' è messa al plurale, quindi... Very Happy

@Okamis, Frigg e a tutti, temo: sono combattuto in merito alla questione 'chiarezza' di questo racconto. L'onirico/delirante come tema e quello diretto come stile ben si prestano a rendere 'viva' un'opera, cioè a lasciare ampio spazio a varie interpretazioni da parte del lettore (si spera tutte avvincenti). Il rischio, come dice bene Okamis, è cascare nell'indecifrabile piuttosto che camminare sul filo dell'ambiguo. Mi sembra chiaro di essermi schiantato! Wink
Infera non prevalebunt
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