Prologo(Il codice di Cagliostro)


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meloth
«Eldar»
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MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 13:44 pm    Oggetto: Prologo(Il codice di Cagliostro)   

Come il primo prologo postato, anche questo è comprensibile di per se. Comunque, non dovesse andar bene, potete benissimo chiudere questa discussione.
Quello che posto è il prologo della seconda parte della mia pentalogia, Una ragazza speciale. Conclusa la prima parte(e attendendo risposte da Dazieri della Mondadori, disposto ad aiutarmi)mi sono subito messa a lavoro per la seconda e ho bisogno di consigli. Spero mi aiuterete.

Le vie di Parigi erano deserte quel 31 Maggio 1786, immerse in un inquietante e insolito silenzio. La piazza principale era gremita di persone, borghesi e povera gente, accorsa per assistere alla condanna. Aspettavano con trepidante attesa l'arrivo della ladra, ognuno bisbigliando parole incomprensibili all'orecchio del compagno. Le guardie stavano in allerta, osservando con circospezione la folla immensa del popolo, occasionalmente facendo indietreggiare qualcuno che si era avvicinato troppo. Tutto quell'interessamento era strano, soprattutto per una contessa. Anche se ormai Jeanne Valois tutto era, meno che una nobildonna. Eppure un tempo il suo nome era sulle labbra di tutte le donne del suo rango, e in tutti i salotti francesi non c'era qualcuno che parlasse di lei senza lodarne grazia e intelligenza.
Jeanne guardò la massa informe di straccioni che la circondava, gli occhi neri pieni di disprezzo e di odio. Lei non era come loro, si era elevata sopra le loro miserevoli teste da quando aveva scoperto la magia. Figlia di prostituta, ecco come solevano chiamarla quei vermi, ritenendola ancora una di loro. No, lei era nobile, donna libera da tutto e tutti. Con il suo denaro aveva ottenuto titolo, amore, lusso e soprattutto indipendenza. Quella stessa indipendenza che in quel momento, mentre era trascinata da due soldati verso la piazza, le dava la forza di affrontare quell'umiliazione.
I soldati scaraventarono la donna a terra, come fosse un sacco di sterco. Lei rovinò nella polvere, battendo col viso sul pietriccio. Senza nemmeno un urlo o un'imprecazione, si alzò sulle ginocchia, il viso emaciato grondante di sangue. Una delle guardie avanzò verso di lei, brandendo un ferro incandescente con la punta a forma di V. Jeanne lo fissò come una cagna rabbiosa, pronta a dar battaglia. Non avrebbe permesso che la privassero della sua dignità di nobile per colpa dei capricci della regina, a costo di morire. Si issò in piedi e si slanciò in avanti, ringhiando ferocemente. I due uomini alle sue spalle l'afferrarono per i boccoli fulvi ormai sfatti, trattenendola a viva forza. La donna urlò furiosa, dimenando invano le braccia esili. Uno dei due che la teneva per i capelli le diede un calcio alla schiena, forzandola a piegarsi in avanti. Ci volle l'aiuto di una terza guardia per mantenerla mentre mentre il simbolo incandescente veniva impresso a marchio sul suo petto, a designare il suo stato di ladra. Quando il dolore ebbe il sopravvento sulla sua ferocia, e quando il suo grido d'angoscia si estinse, la trascinarono al carcere della Salpetrière. La sbatterono in una cella buia e maleodorante, assieme alle altre sgualdrine.
"Meglio la morte che l'umiliazione" si disse Jeanne, i passi dei soldati francesi che si avvicinavano sempre di più. Non era fuggita lì a Londra per perdere nuovamente la libertà, preferiva finire la sua vita da donna nobile che da donna schiava. Aprì le imposte della finestra, montò sul davanzale, spiccò il salto nel vuoto. "Non avrò pace senza vendetta"pensò mentre precipitava verso terra. Il drappello la trovò sfracellata al suolo, il corpo mostruosamente contorto e il viso segnato da una sinistra smorfia di astio rabbioso. Al suo collo, brillava un filo di diamanti dal taglio impeccabile. Qualcuno fece per prenderlo, ma il generale lo bloccò. :<<Non toccarla! Era una strega!>>esclamò con terrore, portando via i suoi uomini dalla strada. Il corpo di Jeanne fu buttato in una fossa comune, e non ci fu alcun funerale. Nessuno desiderava ricordarla.
Coram85
«Capitano di vascello»
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MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 14:02 pm    Oggetto: Re: Prologo(Il codice di Cagliostro)   

meloth ha scritto:
Comunque, non dovesse andar bene, potete benissimo chiudere questa discussione.

Butti l'amo, se qualcuno abbocca tanto di guadagnato, se passa qualcuno che ti taglia la lenza, non ci perdi nulla. Così è facile ragionare.

Se sai che va contro le regole, perché lo fai? La disponibilità di chi è così buono a leggerti e commentarti non si sfrutta. Lo fai perché sai che c'è gente così, che nonostante sia contro le regole della sezione, è disposta a dare il proprio contributo.

Qui non si fa editing di tetra o pentalogie. Non si fa editing neanche dei racconti brevi, a essere onesti. Si discute e si cerca di imparare qualcosa, e condividere.

Hai nominato Dazieri e la Mondadori, forse e a loro che dovresti rivolgerti per quello che cerchi da questa sezione.
meloth
«Eldar»
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MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 14:29 pm    Oggetto:   

Senti, ci sono modi e modi per dire una cosa. Da quando sono venuta qui molti non hanno fatto altro che criticarmi, spesso senza nemmeno giustificarsi. Ora basta, mi sono stancata! Evil or Very Mad
Non mi sembra di andare contro le regole, perchè impongono che il racconto postato sia autoconclusivo. Questo prologo è indipendente e autoconlusivo, mi sembra. Non ho lasciato nulla in sospeso. Però posso sempre sbagliare, perchè al contrario di te non mi ritengo un essere perfetto. Quindi, con molta umiltà, prima di postare mi sono rimessa alla clemenza dei moderatori, che conoscono le regole di certo meglio di me.
Non sto chiedendo un lavoro di editing, ma dei consigli, come tutti qui mi pare facciano postando i loro racconti. Mi dispiace di aver voluto rendere partecipi della mia gioia gli altri membri del forum, mi ero dimenticata che qui sono la pecora nera e cattiva Mad Del resto, da un po' di tempo Mondadori è sinonimo di Diavolo, quindi da fastidio sentire che una vuole provare a pubblicare con lei(e sottolineo provare, visto che mi ha detto che vuole aiutarmi ma non mi ha assicurato nulla) e la si deve denunciare alla Santa Inquisizione. Bene, mettimi pure a rogo, e scusami se ho così stima di questo forum da ritenerlo un buon dispensatori di consigli.
Elyria
«Anjin»
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Località: fra la terra e il mare
MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 14:30 pm    Oggetto:   

Una cella buia e settecentesca non ha finestre con davanzali. Credo che anche Dazieri sarebbe d'accordo.
http://novatlantide.wordpress.com/

Caoticista nell'animo.
Coram85
«Capitano di vascello»
Messaggi: 13169
MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 14:48 pm    Oggetto:   

meloth ha scritto:
Senti, ci sono modi e modi per dire una cosa. Da quando sono venuta qui molti non hanno fatto altro che criticarmi, spesso senza nemmeno giustificarsi. Ora basta, mi sono stancata! Evil or Very Mad

Non mi pare di averti puntato il coltello alla gola, o averti messo alla gogna, o averti attaccato gratuitamente. Sono infastidito, questo sì, perché il rispettare le regole è sempre dei fessi! Se, come dici, ti criticano, un motivo ci sarà, non credi? (anche se, francamente, non ho notato tutte ste congiure nei tuoi confronti). Io una giustificazione l'ho data, e anche abbastanza pertinente.

meloth ha scritto:
Non mi sembra di andare contro le regole, perchè impongono che il racconto postato sia autoconclusivo. Questo prologo è indipendente e autoconlusivo, mi sembra. Non ho lasciato nulla in sospeso.

La sezione non accetta capitoli di romanzi, o prologhi, o pezzi spacciati per autoconclusivi, c'è scritto nelle regole ed è stato più volte ripetuto. Lo sai bene. Non è la prima volta che presenti "un pezzo di...". Una volta, una volta soltato hai postato un racconto autoconclusivo, e lo commentai anche... commento che saltasti a pie pari, perché troppo critico, quindi non tanto conveniente. Ma non mi aspettavo comunque che lo prendessi in considerazione.

Nessuno vuole impedirti di proseguire nel tuo obbiettivo. Non ho mai blaterato di essere meglio di te, o perfetto, figuriamoci. Mettiamo in chiaro le cose. Se tu sei stanca, sono stanco anch'io. Leggo i racconti della sezione con piacere, a volte li commento, altre volte no, e vedere "pezzi di...", che vanno contro il regolamento, mi infastidisce. Non mi sembra corretto. Non lo è per niente.
meloth
«Eldar»
Messaggi: 368
MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 14:56 pm    Oggetto:   

Chiarisco una cosa a kinzica. Non si trovava in una cella, era scappata dal carcere e si trovava in un palazzo pubblico di Londra. Morì davvero così, Jeanne Valois de la Motte.
Coram, ti sbagli dicendo che ho saltato la tua critica. L'ho messa in atto, e con buoni risultati e ottime modifiche. Ho dato ascolto ad un po' tutto quello che mi hanno detto qui, ed è venuto fuori un bel lavoro. Ma a te ovviamente non importa.
Se si deve chiudere la discussione, la si chiuda, o la si ignori. Se ho sbagliato, pago.
uljanka
«Sua Luminosa Oscurità»
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MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 19:42 pm    Oggetto:   

Questo brano mi sembra scritto discretamente e il suo taglio realistico mi piace di più dell'aulicità silmarillioneggiante de "La sacerdotessa di Irminsul".

Vedo dei difettucci. Ne faccio notare alcuni

Citazione:
La piazza principale era gremita di persone,


Parigi è una capitale, non è Telves di sopra, che di piazza ne ha solo una, davanti alla chiesa... Potresti scrivere:

Citazione:
Le vie di Parigi attorno a Place De... (non riesco a trovare in Internet il nome della piazza) erano deserte quel 31 Maggio 1786, immerse in un inquietante e insolito silenzio. La piazza [via "principale"]era invece gremita di persone, borghesi e povera gente, accorsa per assistere alla condanna.


L'ultimo paragrafo causa solo confusione, così com'è ora. Dovresti staccarlo e inserire un bel"cinque anni prima" dopo

Citazione:
Non era fuggita lì a Londra


Poi c'è un difetto ancora più grave. Non è un pezzo "fantasy". Non c'è un solo evento strano, sovrannaturale. Sicuramente nel resto del romanzo ce ne saranno a iosa ma qui non ce n'è nemmeno uno. Si potrebbe lavorare sulla forza straordinaria della condannata e farne una manifestazione della sua decantata magia, per esempio.

Per il resto, a me sembra che la nostra Meloth pecchi soprattutto d'eccesso d'entusiasmo e d'ingenuità.
E' felicissima di avere un contatto con un pezzo grosso della Mondadori. E' entusiasta della sua scrittura.
Forse dovrebbe essere più umile e discreta, ma non bastoniamola troppo. Incoraggiamola a sviluppare il suo mondo, per favore.
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile.
Coram85
«Capitano di vascello»
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MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 20:02 pm    Oggetto:   

uljanka ha scritto:

Forse dovrebbe essere più umile e discreta, ma non bastoniamola troppo. Incoraggiamola a sviluppare il suo mondo, per favore.

Per favore, non travisiamo come sempre.

Qui nessuno la bastona. Né io prima, né qualcun altro. Non mi sembra che sia la vittima di qualche rappresaglia di gruppo. Nessuno l'ha presa di mira, nessuno le vuole male, tanto meno mettersi a bloccare la sua vena creativa.

Ma ci sono delle regole, che non devono essere rispettate una volta ogni tanto, o modificate a piacimento. Questa maniera di ragionare è irrispettosa. Postare lo stesso sapendo di poter andare contro le regole... provare, male che vada i moderatori chiudono e si avrà comunque ottenuto qualche commento/suggerimento da qualcuno... Che modo di ragionare è? Se tutti prendessero le regole e le cambiassero a seconda dei casi, che succederebbe? Meloth è un esempio, ora, ma il discorso, lo sapete, è generale della sezione.

A me non ne viene nulla se si postano capitoli o epiloghi, ma almeno riconosciamo la presenza di un regolamento buttato più e più volte nel water... qui e altrove.
Palin
«Re sotto la montagna»
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MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 21:46 pm    Oggetto:   

Io non chiudo questo thread, mi prendo un po' di tempo per decidere se abbandonarla definitivamente, dopo gli sforzi fatti per rianimarla.

Naturalmente gli avvocati delle cause perse possono andare altrove a farlo.
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
uljanka
«Sua Luminosa Oscurità»
Messaggi: 5714
MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 21:55 pm    Oggetto:   

Se Meloth fosse stata meno candida avrebbe potuto tacere della natura di prologo del raccontino e nessuno avrebbe detto nulla.

E poi per una persona che vuole intepretare il regolamento a modo suo ci sono vari autori e commentatori disdicevoli pronti a collaborare in maniera più "ortodossa" , no?
E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile.
Palin
«Re sotto la montagna»
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MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 21:59 pm    Oggetto:   

uljanka ha scritto:
Se Meloth fosse stata meno candida avrebbe potuto tacere della natura di prologo del raccontino e nessuno avrebbe detto nulla.


Tu come fai a saperlo o deciderlo? Parli per tutti?

uljanka ha scritto:
E poi per una persona che vuole intepretare il regolamento a modo suo ci sono vari autori e commentatori disdicevoli pronti a collaborare in maniera più "ortodossa" , no?


E quindi?
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
CDuMbledore
«Modessa» Modessa
Messaggi: 14737
MessaggioInviato: Dom 05 Apr 2009 22:01 pm    Oggetto:   

Palin ha sacrosanta ragione, e per una volta sono strad'accordo con Coram.

Ci sono delle regole? C'è un regolamento?


Sì, per tutti i gargoyle.

Ergo... le regole vanno rispettate. Detesto poi i finti buonismi del "massì che ce frega". Quindi a maggior ragione sostengo la chiusura del topic.

Meloth, spiacente ma non va bene. Rileggiti attentamente il regolamento e se qualcosa non ti è chiaro (ci può stare) chiedi spiegazioni ai moderatori.

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