Fantastico. Non è facile farmi ridere e tu ci sei riuscita perfettamente. Il racconto è divertente, la storia sta perfettamente in piedi nonostante sia una trama vista in più favole, hai scritto qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri secondo me. Il suino volante poi è geniale, mi ha fatto venire in mente quei gingilli strani a forma di maiale con le ali da appendere al soffitto che girano in tondo.
Complimenti!

Bellissimo, sto ancora ridendo adesso

Adoro i racconti ironici, che prendono in giro i clichè fantasy classici. Trog con le alucce da drago è divino, se esistesse un suo pupazzo lo appenderei al lampadario. Non so dove ho riso di più, se la battaglia finale vinta per una secchiata gigantesca di fango, la palla di fuoco limacciosa (o la palla di fango infuocata), il gergo moderno fantasymodificato...insomma, proprio un bel racconto.

Ora vado a ridacchiare un altro po'

grazie, mi hai fatto davvero ridere. La nonna è fantastica! Quando si è ricordata della durata dell'incantesimo non sono riuscita a trattenermi, spero di non aver svegliato nessuno. E poi il maiale-cane-drago che all'inizio avevo scambiato per un gufo!
Ora mi aspetto di scoprire chi sia jenny dentiverdi e altre cose che di sicuro mi saranno sfuggite (come nel racconto del pugnale d'argento visto che non mi sono accorta nemmeno di un doppio senso che fosse uno ).
Molto simpatico!

La lega Elfica Lombarda (sezione Ponte del Diavolo) mi ha chiesto un giudizio molto severo per questo racconto e la pena capitale per l'autrice ma io sono buona e brava. Quindi solo buoni voti...

Originalità della trama 3 La parodia è sempre una rielaborazione di temi di seconda mano. Però tale ri-scrittura può essere raffinata o pedissequa. I riferimenti alle opere sottoposte a dileggio possono essere chiari e banali oppure mascherati abilmente. Una parodia ben fatta può essere anche indipendente dalla storia da cui parte ma la tua fiaba perde buona parte del suo significato se non si conoscono la trama e i personaggi delle Cronache del Mondo Emerso.
L’originalità della vicenda non è perciò nel tema di base ma nel contesto e nell’elaborazione dei personaggi.
Tu non metti al centro della tua narrazione la caricatura della guerriera Luminosa ma scegli come protagonista un’antieroina burlesca.
Zorja è un personaggio spassosissimo, ma secondo me non abbastanza “nuovo”. Ricorda più che altro una Shrek in gonnella formato bambola. Anche l’ambiente fangoso e negletto da personaggi fatati e non ricorda un po’ troppo la palude dove l’orco che tutti i bimbi amano ha la sua dimora.
Più originale come “fata madrina” la Nonna dei funghi (La Baba Ciupercilor??), anche se una creatura che vive in un’amanita falloide dovrebbe essere più insidiosa e velenosa, e non concedere tutti quei poteri così facilmente.
I poteri accordati a Zorja poi sono perfetti nella loro devastante fangosità e il maiale pipistrellato fa scompisciare.


Stile della narrazione:4. Stile equilibrato, senza errori grammaticali, senza cadute.
Solo un’espressione non mi sembra tanto riuscita

Citazione:

Bassa quanto un metro e un puffo –

Io toglierei il “Quanto”.
Ogni tanto manca uno spazio, ma non sarò io a fare un elenco di tali punti. Non mi considero una versione migliorata del correttore di word.

Equilibrio della struttura narrativa 3
Fiaba semplicissima, perfettamente riconducibile allo schema di Propp se non ribaltasse proprio l’ultimo punto base della favola: il ritorno all’equilibrio iniziale. Qui l’equilibrio viene sovvertito, e il lieto fine è piuttosto l’inizio di un regno del Caos (fangoso e bonario, ma sempre caos).
Questo lieto fine farsesco e caotico però, mi sembra un po’ raffazzonato. Il racconto potrebbe tranquillamente concludersi con la scena della partenza di Zorja dalla casa della Nonnina, così che sia compito del lettore immaginarsi le conseguenze dell’incantesimo della vecchietta e le sorti ulteriori della buona Zorja.

Registro narrativo: 5
Linguaggio che non scade mai nella volgarità. Voci ben differenziate per il narratore (tono medio con punte di lirismo), per la protagonista “Fataminkia” e per la vecchina. Deliziosi i versi del maialdrago.

Efficacia della comunicazione 5. Come non apprezzare la vis comica del racconto? Si ride dall’inizio alla fine, e ogni frecciatina va diritta al suo bersaglio.

Riconosciamo pero che in quanto storia di elfi disdicevoli “Fairy tale” era molto più apprezzabile e cattiva.

oddino, chi mi sblocca la mascella?!?!

spettacolare e spassoso, come sempre non tradisci le mie aspettative!

ORIGINALITA' DELLA TRAMA: 4

adorabile parodia, che perde una minima parte del suo fascino perchè anche a me la dolce zorja ha ricordato un poco shrek.
è vero che se il lettore non conosce i romanzi della troisi non può cogliere le allusioni, ma questa secondo me non è una penalità perchè è lo scotto da pagare per ogni parodia. è il rischio di chi scrive parodie che chi leggerà non coglierà le allusioni ad altre opere. tuttavia, in questo caso non l'ho vista come una limitazione, perchè anche senza conoscere le cronache di licia, la vicenda è godibilissima anche in se stessa, poichè alla fin fine per estensione è una parodia anche degli stereotipi tipici del fantasy. semmai non ho trovato troppo pertinente l'allusione a facebook, però è stata divertentissima e non la toglierei.
ho adorato il maialino con la crisi di identità, indimenticabile!
l'epilogo, sebbene segua i canoni della fiaba col tipico lieto fine, in qualche modo mi sembra che abbia ribaltato lo stereotipo, forse proprio in quanto a 'vincere' è questa sorta di spassosa antieroina che, sebbene in antitesi alla luminosa guerriera non le 'dichiara guerra' pretendendo di prevaricarla. non c'è la punizione dell'antagonista, anche se di antagonista non si può del tutto parlare. insomma, un finale positivo per tutti, che non lascia l'amaro in bocca a nessuno.
direi che questo dovrebbe essere il finale della tipica favola: utopico al massimo: nessuno scontento, tutti 'vincenti'.
la lotta tra bene e male si risolve con vincitori da entrambe le parti, come sarebbe giusto che fosse, in perfetto equilibrio delle parti.

STILE DELLA NARRAZIONE: 5

lo stile è il tuo tipico, dolce e delicato come una carezza anche quando si vena di ironia. sempre gradevolissimo e impeccabile.
suggerisco anche io di eliminare 'quanto' dalla frase 'alta quanto un metro e un puffo' perchè mi sembra troppo gergale.

EQUILIBRIO DELLA STRUTTURA NARRATIVA:5

il flusso narrativo scorre veloce al punto giusto, senza inciampare in frasi poco scorrevoli o impantanarsi in punti morti della narrazione.
sempre brillante e gradevole fino all'epilogo.
ora, è vero che in un racconto breve non è consuetudine staccare la narrazione inserendo 'epilogo', tuttavia non mi ha disturbato, anzi ha rinnovato la mia attenzione, quindi non lo trovo sgradevole.
e apprezzo anche che tu sia stata chiara sulla conclusione della vicenda, come è d'obbligo in ogni fiaba che si rispetti.
tra l'altro, personalmente non gradisco molto quando l'epilogo viene lasciato all'immaginazione dei lettori.

REGISTRO NARRATIVO: 4

simpaticissimo e inaspettato il registro da teen-ager della fatina. si contrappone però poco a quello della nonna che resta troppo amalgamato al registro del flusso narrativo, tranne che per un guizzo che l'ha assimilata alla 'nipotina' quando l'ha sbeffeggiata con il termine 'cool'.
avrei gradito una sua maggior caratterizzazione proprio come hai fatto per zorja, magari clacando su un fraseggio più aulico proprio per rimarcare la differenza generazionale tra i due personaggi.

EFFICACIA DELLA COMUNICAZIONE:5

che dire??
in questo racconto c'è tutto quello che solitamente apprezzo: verve comica, ironia, suggestioni narrative e denuncia degli stereotipi e delle consuetudini deleterie della società.
la vera disdicevolezza della fatina è proprio il volersi assimilare a queste consuetudini sociali che minano la propria individualità, imho.

(non so perchè, ma questo tuo racconto l'ho immaginato illustrato. credo che ne verrebbe fuori un fumetto delizioso!)
viva zorja e trog!

Cara Kinzica, siccome è estremamente difficile trovare difetti al tuo scritto (tecnica ed abilità affabulatoria granitiche), mi tocca fare il pulcista... per fortuna non sono un viperone
Chi scrive qualcosa di buono è bravo, chi fa buona parodia è bravo il doppio perchè conosce bene la materia che sta sotto e conosce bene la tecnica parodistica.
Veniamo a noi: primo appunto sulla frase "Perché perché PERCHE’ non sono così?", il non è riferito alla belloccia, ma l'ho capito solo dopo un po', insomma mi suona male, magari si poteva aggiungere un aggettivo dopo il così.
A volte la costruzione e l'aggettivazione è un po' troppo lussureggiante: vedi "umida luce", "respiro dell'acqua stagnante", "luce limacciosa": certo, è tutto in funzione del putridume che vuoi comunicare, volutamente esagerato, ma forse non precisissimo.
Nella palude, di sera, specialmente in presenza di batraci, non puoi aspettarti "quiete": le rane di solito fanno un baccano del demonio e sono assai fastidiose, salvo che tu non intenda che vengano zittite dalla vista di Zorja, ma allora l'avresti detto.
Attenzione a qualche virgola di troppo prima delle "e" congiunzioni.
Sul fatto che Trog possa essere un maiale da tartufi (vedi Francia meridionale) ho già detto. Se proprio vuoi, sarebbe un personaggio bellissimo da internare nel reality "Il grande porcello" oppure potrebbe fare un po' di fangoblogging in oinker.
Bello l'utilizzo del fungo amanita phalloides al posto della più usuale muscaria, da valutare il simbolo che tale nome suggerisce e la corretta associazione con la fata nonna.
Per le Ife, rischi di non essere capita, tanto tecnico è il termine, ma ci sta così bene, che è un peccato toglierlo.
Complimenti e grazie,
G

WOW grazie dei commenti e dei voti! ^__^

Rispondo un po' a tutti:

PAWIN: Jenny Greenteeth è una strega acquatica mangia-bambini del folklore anglosassone (e anche altrove). LOL !! Trogoliccio un gufo!! non glielo diciamo, sennò chissà quali idee gli vengono...^__^

Sivrielle: ^__^ A chi vince la tenzone quasi quasi gli mando il Trog-peluche!!

Ulja e Ring: sono stata in dubbio fino all'ultimo sul mettere o meno l'Epilogo...ma poi la tentazione è stata troppo forte: avevo voglia di far vedere la magia della fatina all'opera ^__^. Toglierò il "quanto", in effetti è inutile e bruttino: come è scampato alle mie forbici?
Quanto al tema parodistico, è vero, ho scritto un racconto per un pubblico "informato dei fatti" ma anche qui la tentazione è stata troppo forte... L'altro mio racconto che dici, Uljanka, appartiene a un'altro filone: quello perfido . Poi ne ho altri...in crescendo. Verso gli Inferi, naturalmente

Albacube: Grazie!
Forse se metto "io non sono così?" suona meglio?
Quanto alle ife, beh, cercavo qualcosa di fungino e avevo pensato anche a Miceti o qualcosa di simile (Barbagianni non ti alterare ), e i tartufi...Lo sapevo dei maiali, ma mi sembrava buffo un maiale che abbaia e tutto sommato ha ambizioni "vicine" alle sue possibilità ^__^

Vedrò di correggere anche spazi e punteggiatura.

Sicuramente ho scordato qualcosa e qualcuno, domani rimedio senz'altro!!

secondo me la frase 'perchè... non sono così' sta bene, io l'ho capito subito a cosa si riferiva. poi non trovo che la narrazione pecchi di troppe aggettivazioni, anzi le frasi sottolineate da albacube le ho trovate molto belle e suggestive...
quindi, IO Giullare del Massacro TI proibisco di tagliarle o rivederle, Kinzica! disobbedisci, e la mia atroce vendetta si abbatterà su di te.... ti condannerò a una settimana di servaggio presso una certa mezz'elfa dai capelli metallizzati!!

l'idea del maialino che ha ambizioni canine è carinissima, anche perchè è 'plausibile', nel senso che oltre ai maiali sono usati anche certe razze di cani da tartufo. per quello che ne so, poi, i maiali sono usati per la cerca dei tartufi anche in alcune zone italiane.
e proprio perchè alla fin fine sono questi due animali a contendersi la ricerca, ho trovato tanto più divertente il personaggio di trog.

ah, vincente o perdente, io PRETENDO di ricevere il peluche di trog!!!

@ Ring: per tratteggiare la protagonista non ho voluto appoggiarmi solo alla nota saga fantasy, ma anche a certe mode del momento...

@Uljanka: eh lo so che ricorda Shrek...però, e ti (sper) giuro che è vero, scrivevo questo genere di favolette da prima, con tutti i personaggi mescolati e assurdi, per il mio nipotino quando era piccolo. Una la posso produrre come prova , ce l'ho ancora. Rideva come un pazzo!